Archivio mensile: Settembre 2018

AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTA CONGIUNTA – REPLICA AL DIRETTORE DEL QUOTIDIANO “LIBERO”

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

REPLICA AL DIRETTORE DEL QUOTIDIANO “LIBERO”

dr.VITTORIO FELTRI

SMENTITI I DATI PUBBLICATI. LE AFFERMAZIONI DEL
QUOTIDIANO SONO OFFENSIVE E PRIVE DI FONDAMENTO

Egregio Direttore Feltri,
facciamo seguito alla nostra lettera del 20 settembre u.s. per ribadire che le affermazioni apparse sul quotidiano da Lei diretto con gli articoli pubblicati il 20 e 21 settembre u.s. in cui i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate sono stati definiti, in modo generalizzato “farabutti” che utilizzerebbero “metodologie estorsive” nei confronti dei contribuenti, sono altamente offensive e prive di qualsiasi fondamento e gli articoli non indicano la fonte dei dati riportati.

In particolare, evidenziamo che il quotidiano da Lei diretto ha dichiarato che in un triennio sarebbero stati presi con “le mani nella marmellata” (lasciando intendere i casi di corruzione/concussione) un numero pari a 822 lavoratori.

Le Scriventi smentiscono la pertinenza del dato in quanto contrasta con i dati ufficiali e pubblici che vedono n. 61 casi di indagati (peraltro innocenti fino a prova contraria) in 5 anni (dal 2013 al 2017).
I dati che noi citiamo sono quelli ufficiali pubblicati sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate in allegato al Piano di Prevenzione alla Corruzione e per la Trasparenza che risponde a precisi canoni ed obblighi di legge e che ogni cittadino può visionare.

Non possiamo, pertanto, che ribadire che è da “irresponsabili” fomentare una ingiustificata campagna mediatica contro i lavoratori del fisco quando, come dimostrato, i casi di corruzioni individuano poche “mele marce”, certamente da condannare senza alcun indugio, ma che non sono rappresentativi della pressoché totalità degli oltre 39.000 lavoratori che quotidianamente con dedizione e senso del dovere svolgono una funzione fondamentale per il sistema Paese!

Auspichiamo che il quotidiano “Libero” non sia “strumento” di qualche nuova inopportuna campagna mediatica che strumentalizza e mette in mezzo chi quotidianamente, con professionalità e abnegazione, svolge una funzione strategica in un Paese dove l’evasione fiscale vale ogni anno oltre 120 miliardi di euro a detrimento dell’economia sana e dei servizi collettivi destinati a tutti i cittadini (Sanità, scuole, infrastrutture… come sappiamo, purtroppo, non da ultimo).

In questo contesto è anche inappropriato “tirare per la giacchetta” i lavoratori dell’Agenzia contro le politiche fiscali di questo o altri governi soprattutto perché, come lavoratori al servizio della collettività, hanno l’obbligo prioritario di osservare le leggi dello Stato, certamente anche nell’applicazione delle norme tributarie, che il Parlamento ed il Governo approvano.

Per quanto sinteticamente esposto, le Scriventi chiedono, ai sensi dell’art. 8 della legge n. 47 del 1948, la pubblicazione sul quotidiano da Lei diretto affinché siano evidenziate le presenti dichiarazioni e rettifiche a tutela dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate della loro immagine e dignità lese dalle affermazioni infondate apparse negli articoli del 20 e 21 settembre u.s..

L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

Roma, 26 settembre 2018

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

Fonte PPCT Agenzia delle Entrate

AGENZIA DELLE ENTRATE – COMUNICATO INCONTRO 20.09.2018 – MUV

INDENNITA’ ATTIVITA’ DI VERIFICA: PRIMA SEDUTA DEL TAVOLO TECNICO

Ieri, 20 settembre, si è tenuto in Direzione Centrale un “tavolo tecnico” dedicato alla problematica del cosiddetto MUV. L’esigenza di confronto è sorta a seguito di una nota emanata dal Direttore dell’Accertamento nel dicembre 2017 che forniva indicazioni sulle corrette modalità di rilevazione delle ore impiegate in servizio esterno. Nello specifico il documento precisava che nell’applicativo MUV dovessero essere inserite esclusivamente le ore di verifica impiegate fuori dall’ufficio. Nel confronto tra le parti l’Amministrazione ha ribadito che il MUV è un applicativo che risponde ad una serie di esigenze, quali ad esempio comunicare agli altri Enti la presenza in una azienda ecc…,  e necessita, tra le altre informazioni, del dato relativo al solo lavoro svolto all’esterno dell’ufficio. In buona sostanza si è condiviso che l’applicativo MUV è uno strumento  organizzativo gestionale interno che, nella contrattazione integrativa tra le parti, è stato ritenuto idoneo anche a rilevare le ore dedicate all’attività di verifica al fine di attribuire la quota di Fondo dedicata. Per quanto detto, tenuto conto che la contrattazione per gli anni 2018 e seguenti, presumibilmente deciderà di continuare a riconoscere alle attività di verifica (ovunque svolte) una quota del Fondo, nasce l’esigenza di dotarsi di un nuovo strumento di monitoraggio che dovrà essere diverso da quello del MUV. I sindacati, a questo punto, hanno chiesto alla Parte Pubblica se esistono sistemi di rilevazione puntuali in tutti gli uffici, idonei a rilevare le ore dedicate dai funzionari alle attività di “accesso, ispezione e verifica”  per essere certi che, quando sarà affrontato il FUA 2018 e successivi, le parti siano in possesso di dati precisi su cui lavorare. L’Amministrazione, recependo le nostre istanze, ha proposto di rinviare il tavolo tecnico ad un nuovo incontro in cui sarà chiamato a partecipare l’Ufficio Consuntivazioni della Direzione Centrale, con l’aiuto del quale potremo individuare uno standard unico di rilevazione di queste attività. Vi terremo come sempre aggiornati.

 

Sempreboni

Vitiello

COMUNICATO STAMPA DEL COORDINATORE NAZIONALE AGENZIE FISCALI VALENTINO SEMPREBONI

 

FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA

COORDINAMENTO AGENZIE FISCALI

COMUNICATO STAMPA

DEL COORDINATORE NAZIONALE VALENTINO SEMPREBONI

 

In attesa che i Direttori delle Agenzie Fiscali siano operativi, manca solo la registrazione della Corte dei Conti, i Sindacati più rappresentativi CONFSAL-UNSA, CGIL, CISL, UIL, hanno effettuato una serie di formali interventi, anche in relazione ad articoli di stampa ritenuti lesivi dell’immagine dell’Agenzia delle Entrate e delle migliaia di colleghi che giornalmente svolgono con professionalità ed impegno la propria attività.

Secondo il Coordinatore Nazionale Agenzie Fiscali – Unsa, Valentino Sempreboni, appare fortemente discutibile, in un momento estremamente delicato per il Paese, operare interventi “mediatici” deleteri per chissà quali  finalità.

Il Sindacato, secondo Sempreboni, non difende le “mele marce”, che purtroppo operano in tutti i campi, ma la dignità e la dedizione dei colleghi dell’Amministrazione Finanziaria che, pur in assenza di concreti segnali di crescita economica e professionale, continuano a prestare la propria opera nei diversi settori delle Entrate, delle Dogane e Monopoli e del Demanio, secondo le direttive ministeriali e le regole stabilite.

Voler “destabilizzare” queste importanti settori operativi, vista la spontanea “rivolta” dei colleghi che in alcun modo possono essere qualificati come “farabutti”, significa, per il Coordinatore Nazionale Sempreboni, non voler in alcun modo risolvere i problemi che vengono da lontano e richiedono urgenti interventi di riassetto normativo e contrattuale, affinché le Agenzie Fiscali siano messe nelle migliori condizioni di funzionamento istituizionale.

All’Autorità politica il compito di intervenire a supporto della delicata azione fiscale, in termini generali, anche alla luce della nomina dei nuovi direttori e delle direttive che saranno impartite alle diverse strutture attraverso le Convenzioni triennali.

COMUNICATO DEL SEGRETARIO GENERALE MASSIMO BATTAGLIA

 

PA: CONFSAL-UNSA DENUNCIA IL GIORNALE “LIBERO”

Roma, 20/09/18.

  1. «Sulla prima pagina del giornale “Libero” di oggi campeggia un articolo dal titolo “L’Agenzia delle Entrate è piena di farabutti”. Un titolo fazioso, offensivo e lesivo di tutti i 40 mila lavoratori che svolgono un lavoro gravoso e prezioso nell’interesse dello Stato e della collettività» dichiara Massimo Battaglia, Segretario Generale della Federazione Confsal-UNSA. «Se i numeri degli illeciti evidenziati nell’articolo sono veri, stiamo parlando di casi che toccano 0.7% dei lavoratori, i quali -ove verranno acclarate le responsabilità penali- perderanno il posto e verranno licenziati. Ma questo -prosegue Battaglia- vale per i dipendenti pubblici e per quelli privati, cioè per tutte le categorie di lavoro dipendente. È inaccettabile gettare discredito su tutta una amministrazione e su tutti suoi dipendenti solo per fare titoli sensazionalistici» «Mi auguro» conclude Battaglia «che i titoli da prima pagina si facciano anche per mettere in risalto i lavoratori pubblici che con la loro attività permettono al fisco di recuperare milioni di euro di evasione, lavorando con impegno quotidiano nonostante le criticità e con buste paghe minime».

battaglia denuncia libero

AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTA CONGIUNTA

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

LETTERA APERTA AL DIRETTORE DEL GIORNALE LIBERO

Dr.VITTORIO FELTRI

CHI ATTACCA I LAVORATORI DEL FISCO COMMETTE UN ATTO IRRESPONSABILE

Otre 120 miliardi di euro…..queste sono le cifre da “mal di testa” sulle quali si attesta l’evasione fiscale in Italia.

A causa di questo malcostume molto italiano, le entrate tributarie – quelle cioè necessarie alla sussistenza del sistema Paese – gravano per l’80% sulle spalle ormai “indebolite” dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

Per questo è inaccettabile, se non irresponsabile, che un quotidiano come “Libero”, con l’articolo comparso oggi in prima pagina, pur in presenza di situazioni “corruttive di alcune mele marce”,
si presti all’ignobile, quanto purtroppo molto praticato sport di “sparare nel mucchio”.

E’ irresponsabile il maldestro tentativo di delegittimazione dell’intera categoria dei funzionari del fisco e dei loro dirigenti che – nella stragrande maggioranza dei casi – svolgono attività altamente
professionalizzate, assolutamente ingrate ma indispensabili e strategiche per gli interessi di tutta la Nazione.

I farabutti, coloro che hanno tradito il giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana, devono essere licenziati e il Sindacato non intende assolutamente difenderli ma fare di tutta “l’erba un fascio” non Le fa onore.

Per questo chiediamo una rettifica dell’articolo che restituisca dignità, decoro e considerazione a uomini e donne che lavorano duramente per gli interessi della nostra Nazione.

 

Grazie

Roma, 20 settembre 2018

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – NOTA CONGIUNTA

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate/Dogane e Monopoli

 

LA FIRMA TECNICA E’ UNA INVENZIONE NON PREVISTA DA NIENTE E NESSUNO

Finite le elezioni per le RSU,  sconfitta in ogni contenzioso giudiziario e fallito anche il tentativo di convincere il Ministro Bongiorno a modificare il decreto leg.vo 165/01, sapevamo che FLP avrebbe firmato il CCNL  per il semplice motivo che un Sindacato che non contratta non ha proprio ragione di essere.

Ciò che è francamente  demagogico e propagandistico, peraltro singolarmente  in linea con questa stagione politica, è la motivazione della firma.

Da un lato FLP dichiara di aver apposto solo una “firma tecnica”…istituto assolutamente inesistente, in sostanza una vera e propria “pagliacciata” a danno dei lavoratori, dall’altro la stessa FLP vestendo i panni del “salvatore della Patria”, sostiene  che senza il suo apporto ai tavoli nazionali appare evidente “l’incapacità dei sindacati casta di definire accordi dignitosi”

Se le scriventi prendessero sul serio quanto dichiarato, ci sarebbero anche gli estremi per una querela, in realtà  trattasi di mera e patetica divulgazione pubblicitaria e propagandistica di basso spessore.

Proviamo sentimenti di “pena” per il travaglio che deve aver accompagnato una scelta “tanto difficile”… si sono sacrificati per i lavoratori….che buffonata!

Roma, 20 Settembre 2018

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

Boldorini
Iervolino

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni
Vitiello
Veltri

 

AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTA CONGIUNTA

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

AGENZIA DELLE ENTRATE

COMUNICATO AI LAVORATORI:

In attesa del Direttore Generale….

 

Come certamente ricorderete, il 10 luglio u.s. – prima di conoscere l’esito dello spoil-system – le Scriventi investirono l’ex direttore generale di una questione altamente strategica per il personale delle Agenzie Fiscali.

In sostanza segnalammo che, nel caso dell’Agenzia delle Entrate, il combinato disposto della legge n.143/2013 art.1 comma 456 e della legge 208/2015 art.1 comma 236 comporta tagli aggiuntivi al salario accessorio del personale rispetto a quelli già in passato subiti e che per il FUA anno 2016 ammontano a oltre 55 milioni di euro, riducendo drasticamente anche il “quantum” assegnato dal Ministro in quota “COMMA 165”

Una situazione che definimmo insostenibile in relazione all’impegno sempre più intenso richiesto ai lavoratori dell’Agenzia nel perseguire la propria missione nella gestione dei servizi e nell’attività di prevenzione e contrasto all’evasione tributaria.

Non chiedevamo “più soldi” ma che si agisse per arginare la continua “emorragia” di risorse sottratte al personale e al funzionamento della macchina del fisco solo in ossequio alle contingenze annuali di finanza pubblica e considerato che l’Agenzia delle Entrate assicura al bilancio dello Stato circa l’80% delle entrate tributarie.

Il cambio al vertice deciso dall’attuale Governo, impone alle Scriventi di attendere la formalizzazione (registrazione alla Corte dei Conti) dell’incarico del nuovo direttore generale per riproporre la questione, chiarendo fin dal primo incontro che auspichiamo sia convocato da subito, che FP Cgil, Cisl FP, UILPA e Unsa sono pronti ad aprire un momento fortemente vertenziale per centrare l’obiettivo di ottenere una deroga alle norme richiamate in premessa.

Attendiamo anche l’insediamento del nuovo direttore generale affinché si possano definire le Convenzioni 2018 senza le quali sarà difficile, ad esempio, ottenere l’anticipo FUA 2018….da ultimo, ma non per importanza, dovremo capire come si approccerà alla riorganizzazione voluta dal precedente vertice, alle P.O.E.R. e cosa pensa di fare l’Agenzia in relazione alla recente sentenza del TAR che impone l’indizione, entro il corrente anno, del concorso a 403 posti da dirigente.

Insomma, la “lista della spesa” è quasi pronta….

Roma, 19 settembre 2018

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

 

AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTA CONGIUNTA

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

Mobilità volontaria: qualche integrazione!

Nella riunione di oggi, accogliendo precise richieste avanzate da molti colleghi delle regioni del nord, abbiamo provveduto a modificare, relativamente all’accordo siglato lo scorso luglio, il punto “C” laddove prevedeva: “Il personale decaduto dal diritto al trasferimento non potrà partecipare alle due successive procedure di mobilità nazionale…” sostituendolo con “Il personale decaduto dal diritto al trasferimento non potrà partecipare alla successiva procedura di mobilità nazionale…”.

Con l’occasione sono anche stati aumentati i posti disponibili “in entrata” e “in uscita” dalle regioni, come segue:

  • Posti in uscita da 300 a 350;
  • Posti in entrata da 366 a 444.

Roma, 18 settembre 2018

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

 

AGENZIA DELLE ENTRATE – CONVOCAZIONE

Si comunica che le OO.SS sono convocate Martedì 18 settembre 2018 alle ore 15 presso la Direzione centrale Risorse umane e organizzazione, Via Giorgione, 159 -piano 2°  – stanza 210, sul seguente argomento:

  • Integrazione criteri generali di priorità per la mobilità volontaria nazionale del personale dell’Agenzia delle Entrate per l’anno 2018.

Vi terremo come di consueto aggiornati sull’esito dell’incontro.

AGENZIA DELLE ENTRATE – Nota fallimento “Qui Group Spa” – Istruzioni operative riconsegna Buoni Pasto

Cari colleghi,

la “Direzione Centrale Amministrazione, Pianificazione e Logistica” ha inoltrato a tutte le DR, con nota del 12/09/2018, “Istruzioni Operative sulla restituzione dei buoni pasto non utilizzati”. A seguito del fallimento della società “Qui Group spa” tutte le Direzioni Regionali dovranno ritirare i buoni cartacei ancora in possesso dei colleghi e non utilizzati. Successivamente, nel primo ordinativo utile di buoni elettronici, saranno richiesti buoni per un valore equivalente a quelli cartacei restituiti.

Le Direzioni di Campania e Molise procederanno da subito alla ricognizione e quantificazione dei buoni pasto Qui Group accreditati sulle card dei colleghi ed ancora non spesi. Tenuto conto che è già in corso lo scorrimento della graduatoria per l’assegnazione al nuovo fornitore del lotto 5, anche per queste due regioni le DR inseriranno nella prima fornitura utile l’equivalente dei buoni restituiti dai colleghi.

La nostra Organizzazione Sindacale continua a seguire con attenzione lo sviluppo di questa vicenda che ha creato seri disagi ai colleghi soprattutto in alcune regioni e si dichiara, come sempre, disponibile a recepire segnalazioni e suggerimenti che ogni collega volesse fornirci.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

                                                                                              Valentino SEMPREBONI

IL RESPONSABILE NAZIONALE SETTORE ENTRATE

Gennaro VITIELLO

Buoni Pasto – NOTA AL PERSONALE

nota_DCAPL_buonipasto_QuiGroup_12.9.2018

AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTA CONGIUNTA

 

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

 

Progressioni Economiche:

Chiariti i dubbi interpretativi sui periodi

“non di ruolo”.

Su nostra richiesta l’Agenzia comunica la data ultima  di pubblicazione della graduatoria della procedura 2017

Con la riunione tenutasi nella giornata del 13 settembre u.s. con il Capo del Personale abbiamo provveduto a chiarire ogni perplessità “interpretativa” dell’accordo in merito alla valorizzazione del servizio prestato come LTD e/o “non di ruolo”.

A tal fine le OO.SS. firmatarie dell’accordo sulle progressioni economiche ed il Capo del personale hanno ritenuto utile ribadire, con una interpretazione autentica, il combinato disposto dei punti 4 e 6 dell’accordo dove viene evidenziato la necessità di essere nei ruoli dell’Agenzia alla data del 1 gennaio 2017, ai fini della partecipazione alla procedura, e che l’esperienza professionale, ai fini del punteggio, sarà valorizzata, coerentemente, secondo i principi adottati nelle precedenti procedure.

Nel corso della riunione abbiamo inoltre sollecitato l’Agenzia a rispettare i tempi di conclusione della procedura. L’Agenzia ha comunicato che il 19 ottobre 2018 è la data ultima che si è data per la pubblicazione della graduatoria 2017.

Questo lasso di tempo, che valutiamo comunque eccessivo, dal momento che l’Agenzia ha dichiarato di aver pressoché concluso in tutte le Direzioni regionali gli adempimenti connessi alla predisposizione delle graduatorie, servirà secondo l’Agenzia a mettere a punto e aggiornare  tutti i “curricula”, e che tale aggiornamento sarà, di fatto, utile anche per i lavoratori che  parteciperanno alla seconda procedura che dovrà essere completata sempre entro il 2018.

Sulla questione manterremo alta l’attenzione.

Roma, 14 settembre 2018

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni

Sperandini
Cefalo
Patricelli

AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTA CONGIUNTA

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

AGENZIA DELLE ENTRATE

In fase avanzata la procedura per la pubblicazione della prima graduatoria relativa ai passaggi di fascia economica

– Pregasi astenersi perditempo e “iettatori”! –

           

Indubbiamente un percorso “tortuoso ed a ostacoli” quello intrapreso dall’Agenzia per aggiornare i curricula di tutti i dipendenti interessati dalla procedura di riqualificazione.

Abbiamo però appreso, seppure in via informale, che la pubblicazione della prima graduatoria, relativa alla procedura per 17.760 posti,  rispetterà i tempi  preventivati e cioè tra la fine del corrente mese di settembre ed primi di ottobre.

Poco male se si dovesse slittare di qualche giorno se un lieve ritardo dovesse essere utile a chiarire che la locuzione “di ruolo” è riferibile esclusivamente all’inquadramento del lavoratore al 1° gennaio 2017 e non esclude dall’attribuzione di punteggio i periodi di servizio lavorati a tempo determinato.

Su questo punto specifico, le Scriventi hanno espressamente richiesto all’Agenzia di non pensare neanche lontanamente di “filosofeggiare” sul tempo determinato. Tra l’altro nelle precedenti procedure (quella del 2010 e quella del 2015) il “dubbio amletico” se il tempo determinato fosse conteggiabile ai fini dell’anzianità di servizio non si è mai posto.

Per la seconda procedura, quella relativa ad ulteriori 9.400 posti, incontri informali dell’Agenzia con gli organi di controllo che devono “bollinare” l’accordo, intercorsi già prima della pausa estiva, consentono di prevedere, entro la fine del corrente mese, il via libera ufficiale dell’intesa da parte di Ragioneria e Funzione Pubblica.

Certificato l’accordo rimane l’unico adempimento della sottoscrizione definitiva e della pubblicazione del secondo bando con pressoché contestuale pubblicazione della seconda graduatoria che non sconta più l’aggiornamento dei curricula.

Insomma, quanto sopra per dire che, nonostante i detrattori seriali, riteniamo di poter centrare l’obiettivo di vedere la pubblicazione di entrambe le graduatorie entro il corrente anno (fosse anche il 31 dicembre per la seconda procedura) per non perdere la decorrenza 1.1.2018.

Da ultimo, riteniamo inutile alimentare la polemica sulle POER, innescata da un sindacato autonomo, dal momento che è noto ai più che si parla di una norma contenuta nell’ultima legge di stabilità e che il finanziamento di tali posizioni è rinvenibile solo ed esclusivamente con i risparmi derivanti dalla riduzione delle posizioni dirigenziali.

Roma, 11 settembre 2018

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni/
Vitiello

 

AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTA CONGIUNTA

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

AGENZIA DELLE ENTRATE

Al Direttore Centrale Risorse
Umane e Organizzazione
Dott. Aldo Polito

 

Oggetto: Richiesta convocazione su importanti tematiche salario accessorio.

Le Scriventi chiedono che vengano convocate in merito alla contrattazione delle seguenti importanti tematiche relative al salario accessorio dei lavoratori:

1) Ripresa contrattazione ai fini dell’accordo sul FPSRUP 2016 interrotta per motivi non imputabili alle Scriventi.

2) Accordo anticipo Front Office 2018.

3) Accordo per un acconto sul FPSRUP 2018.

Si resta in attesa di cortese quanto urgente cenno di riscontro.

L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

Roma, 7 settembre 2018

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

 

DOGANE – NOTA CONGIUNTA

Segreterie Nazionali Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Comunicato ai lavoratori

Nel prendere atto della nomina del Direttore dell’Agenzia nella persona del Prof.Benedetto Mineo, nomina che cade peraltro nella fase più delicata del controverso processo di riorganizzazione avviato ad inizio 2018, riteniamo necessario, in attesa del perfezionamento delle procedure per l’incarico del nuovo Direttore, ribadire fin d’ora che, a nostro avviso, una serie di questioni rivestono per l’Amministrazione e per il personale carattere di estrema urgenza.

Ci riferiamo, in primo luogo, proprio alla riorganizzazione delle strutture dell’Agenzia che, in tutta evidenza, il nuovo Direttore vorrà e dovrà giudiziosamente rivedere, sospendendone gli effetti immediati per una più ampia riflessione.

Una revisione che auspichiamo ed i cui elementi rappresenteremo subito al Prof. Mineo, ciò anche perché, come abbiamo più volte sostenuto nel corso del precedente confronto, alcune decisioni sono sembrate frettolose, comunque adottate senza una preventiva analisi – coerente e complessiva – del diverso “peso” e delle prospettive operative delle Direzioni regionali e degli Uffici doganali, con risultati che, in alcuni casi, rischiano clamorosamente di distorcere e penalizzare fluidità dei traffici, operatività, presenza e presidi di intere realtà territoriali.

Anche il processo di interazione con altre amministrazioni – stabilito dalla più recente normativa – non sembra sia stato tenuto in debito conto nella predisposizione e nel rafforzamento della architettura organizzativa, in particolare di porti ed aeroporti.

Come è mancata una nuova e definitiva identificazione delle strutture dell’Agenzia che operano come sedi di confine. In questo senso una attenta riflessione va fatta anche sul numero di posizioni
dirigenziali da ridurre oltre che sulla diversificazione delle sedi dirigenziali per fasce.
L’intero processo di riorganizzazione che doveva essere attivato, nelle intenzioni, con il 2019 dovrà, peraltro, tenere conto della scadenza, a fine anno, degli incarichi di POT e del pensionamento di centinaia di dipendenti, elementi dirompenti se si pensa al probabile enorme incremento di produttività che l’Agenzia dovrà sostenere di seguito alla Brexit da marzo dell’anno prossimo.

Ciò posto vogliamo fin d’ora riconfermare, a tutti i lavoratori e lavoratrici dell’Agenzia, la posizione che abbiamo assunto unitariamente con il precedente Direttore. E, in tal senso, vogliamo ribadire che non molleremo di un centimetro rispetto alle richieste che abbiamo sottoscritto e rappresentato più volte.

In primo luogo ribadiamo che è assolutamente urgente l’attivazione, nelle more della pubblicazione dei bandi dei Concorsi già autorizzati (con la riserva da attribuire a percorsi di carriera interni), della annunciata procedura straordinaria di acquisizione di personale con gli strumenti, quali i comandi, utili a consentire di fronteggiare subito la assoluta carenza di personale.
Confermiamo inoltre la richiesta che l’Agenzia, nell’ambito del Contratto Integrativo, da portare a termine in tempi brevissimi, concordi ed attivi le posizioni organizzative introdotte dalla Legge di Stabilità 2018 nonché di quelle previste dal CCNL di Comparto. Non dimenticando, poi, il completamento del processo di unificazione tra Dogane e Monopoli che dovrà consentire la  identificazione di un nuovo sistema indennitario volto al riconoscimento dell’impegno nelle varie attività e difficoltà operative dei Lavoratori.

Queste le priorità che rappresenteremo al nuovo Direttore al quale chiederemo -proprio per le molteplici urgenze e le conseguenti decisioni organizzative da assumere – di riannodare i fili di relazioni sindacali stabili e partecipate, anche a livello territoriale, come dettato dall’ultimo CCNL delle Funzioni centrali.

Tuttavia riteniamo sia fin d’ora possibile avviare con l’Agenzia le trattative per la ripartizione ed erogazione delle quote disponibili relative al Fondo 2017, nell’ambito del quale, lo ricordiamo, dovrà essere valutata la disponibilità economica per una ulteriore fase di procedure di passaggio di fascia per l’anno 2018. In tale senso ci attiveremo con una specifica richiesta unitaria.

Roma 6 settembre 2018

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Veltri

Nota del Coordinatore Nazionale Agenzia Fiscali

 

Intervento del Coordinatore

 

AGENZIE FISCALI  

Una  valutazione su DIRIGENZA – P.O.E.R. – P.O.

 

  • Riforme organizzative in atto

Come è noto sia all’Agenzia delle Dogane/Monopoli  che all’Agenzia delle Entrate sono in corso processi di riorganizzazione, più o meno estesi.

In particolare per le Entrate, si sta “impiantando” un modello organizzativo che prevede:

  1. 467 Posizioni Dirigenziali (meno n. 452 rispetto alle attuali n. 919);
  2. 1.469 POER (oggi sostanzialmente come POS n. 333);
  3. 530 art. 17 (oggi pari a n. 238);
  4. 3.000 art. 18 (oggi pari a n. 3.300);

Per tutti i numeri della riorganizzazione e le linee di indirizzo, si vedano gli specifici documenti. Le relative delibere sono state già emanate.

Analogamente all’Agenzia delle Dogane/Monopoli, chiaramente con numeri diversi, e con un procedimento attualmente in corso di definizione.

Quanto sopra, quale declinazione sia delle disposizioni della Legge di Stabilità 2018 che ha previsto la creazione delle POER, sia della naturale evoluzione del modello organizzativo che nasce con la riforma delle Agenzie Fiscali del decennio scorso (D. Lgs n. 300/99).

Il tutto in ragione, anche, della “famosa” Sentenza della Corte Costituzionale (2015), con la quale viene “cassato” il sistema delle “reggenze”, cui si risponde prima con il sistema delle POT e POS, declassando diverse posizioni dirigenziali, ed ora creando la “nuova” figura delle POER, riducendo drasticamente il numero delle posizioni dirigenziali (anche questo come declinazione delle vincolanti disposizioni normative in termini di risparmi di spesa).

QUINDI PER LEGGE, IN RAGIONE DEI VINCOLI DI BILANCIO STATALE E DEL RISPARMIO DI SPESA, E PER EFFETTO DI UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO, SI RIDUCONO AL MASSIMO LE POSIZIONI DIRIGENZIALI E SI INTRODUCONO LE FIGURE INTERMEDIE, IL TUTTO IN DEROGA (LEGALE) AL SISTEMA GENERALE DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DELL’INTERA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (stabilito per il tramite del D. Lgs n. 165/01 e successive modifiche ed integrazioni).

A fronte di questo indirizzo operativo-gestionale, voluto dal “top management” e dalla Politica, la nostra Organizzazione Sindacale (UNSA/SALFI) aveva chiesto, da tempo, un  più organico intervento normativo di riforma dell’intero sistema delle Agenzie Fiscali, avente anche l’obiettivo di “ripristinare” il Contratto di Comparto, eliminato dall’ex Ministro Brunetta nel 2008, e con questo la creazione di una AREA QUADRI che disciplinasse diritti e responsabilità, requisiti e procedure di accesso, valutazioni e livelli di retribuzione, e quant’altro correlato ad uno strategico “assetto intermedio”.

 

A tale tema se ne aggiungevano/se ne aggiungono altri quali (in elencazione non esaustiva):

  • il meccanismo di finanziamento delle Agenzie Fiscali;
  • il grado di autonomia delle stesse;
  • il tipo di “governance”, e tutto quanto ritenuto necessario, dopo oltre un quindicennio dall’attuazione della riforma, per superare le “manifeste” criticità.

Si deve, ad onore del vero, sottolineare che a supporto di un possibile progetto di riforma erano stati chiamati il FMI e l’OCSE che con le loro “due diligence” del 2016, avevano elaborato “raccomandazioni” ed “indirizzi” in grado, a nostro parere, di far fare un salto di qualità ad un sistema che già da diversi anni “mostrava tutte le sue crepe” (ed il SALFI già dal 2006 reclamava interventi correttivi, sempre ribaditi in tutte le sedi istituzionali).

Il tentativo riformistico della seconda metà del 2017, la predisposizioni “governativa” e/o “istituzionale (commissioni parlamentari finanze)” di specifiche disposizioni che il Parlamento avrebbe dovuto esaminare ed emanare, si è infranto per concrete ed inconciliabili differenze di vedute sia da parte della Politica che da parte del Sindacato (purtroppo).

Con quale risultato?

Niente “specifico” CCNL, niente Area Quadri, niente riforma delle Agenzie Fiscali, niente di niente su una diversa modalità di finanziamento del salario accessorio (ovvero un modello ancora da attuare ai sensi del D. Lgs n. 157/2015) e chi più ne ha ne metta.

Invece, come si dice, “la montagna ha partorito un topolino” ovvero le disposizioni di legge con le quali si è prevista la creazione delle POER e poco altro, oltretutto escluso, in prima battuta, qualunque tipo di “confronto” con le OO.SS..

E’ evidente che con tale modo di operare, visto già le impugnative in sede giurisdizionale delle POS, in “odore” di “incostituzionalità”, si lascia aperta la porta alla considerazione, strumentale per qualcuno, che in fondo il sistema “POS e POT” ed il sistema “POER” hanno “surrettiziamente” sostituito (sostituiranno) il sistema dei “Dirigenti provvisori”, espressione di una “presunta” autonomia.

A PARERE DELLA CONFSAL – UNSA, SOLO UN QUADRO NORMATIVO ORGANICO E BEN STRUTTURATO PUO’ PORTARE AD INTRODURRE NON SOLO DELLE FIGURE INTERMEDIE TRA DIRIGENTI E FUNZIONARI, MA ANCHE UNA QUOTA DI DIRIGENZA ESPRESSIONE DI UN PERCORSO PROFESSIONALE “INTERNO”.

Qualunque altra soluzione “estemporanea” e/o meno “organica” rischia di cadere sotto la “mannaia” della Corte Costituzionale.

Quindi oggi le POS (che scadono il 31.12.2018) e domani le POER (se decolleranno)  rischiano di essere eliminate per illegittimità costituzionale (il futuro ci saprà dire).

Ieri ed oggi, ma ci auguriamo non domani, le Agenzie Fiscali hanno fatto come hanno voluto, anche sul sottostante sistema delle Posizioni Organizzative di natura contrattuale che, grazie all’ex Ministro Brunetta, sono state, nel tempo, sottratte al controllo “sociale”, pur essendo, per contratto, finanziate con il montante del salario accessorio dei colleghi in servizio.

 

  • Questione “politica”

Rispetto alle disposizioni della Legge di Stabilità 2018, per la nascita delle POER nessun passaggio sindacale era stato previsto dal Legislatore.

Solo dopo una forte ed unitaria “azione” sindacale, si è riusciti a fare inserire nel Regolamento di Amministrazione il confronto sindacale (in caso non fosse stato così le Agenzie avrebbero avuto completa “mano libera”).

Infatti, l’articolo 15 del R.d.A. dell’Agenzia delle Entrate prevede al comma 4

“… La graduazione e l’ammontare della retribuzione di posizione sono fissati con atto del Direttore dell’Agenzia, sulla base di criteri che tengono conto della complessità organizzativa delle posizioni e delle connesse responsabilità…….”, mentre al comma 5 “…. I criteri di determinazione della retribuzione di risultato sono fissati con atto del Direttore dell’Agenzia, previo confronto con le Organizzazioni Sindacali. Infine il comma 6 prevede che “Con atto del Direttore dell’Agenzia sono disciplinate, previo confronto con le Organizzazioni Sindacali, le modalità di selezione che tengono conto, in relazione alla tipologia di incarico da ricoprire, delle conoscenze professionali e delle capacità tecniche e gestionali degli interessati, nonché delle valutazioni dagli stessi conseguiti negli anni precedenti”.

Invece, per l’Agenzia delle Dogane/Monopoli è l’articolo 18 bis del R.d.A. che prevede al comma 5 “… La graduazione e l’ammontare della retribuzione di posizione sono fissate con atto del direttore dell’Agenzia, da sottoporre al Comitato di gestione, previo confronto con le Organizzazioni sindacali, sulla base di criteri che tengono conto della complessità organizzativa delle posizioni e delle connesse responsabilità…..”.  Il comma 9, sempre dell’art. 18 bis stabilisce che “Con atto del Direttore dell’Agenzia sono disciplinate le modalità di selezione che tengono conto, in relazione alla tipologia di incarico da ricoprire, delle conoscenze professionali e delle capacità tecniche gestionali degli interessati, nonché delle valutazioni dagli stessi conseguiti negli anni precedenti”.

 

I “passaggi sindacali” di cui sopra, sono stati sottolineati dai Direttori pro-tempore delle Agenzie Fiscali nel corso delle ultime Audizioni parlamentari ed, evidentemente, riteniamo che tali passaggi siano il cosiddetto “minimo sindacale”.

Con l’assetto normativo e regolamentare sopra riportato, la CONFSAL-UNSA, unitamente a CGIL-CISL-UIL ha presentato all’Entrate, nel giugno scorso, una proposta “CRITERI PER IL CONFERIMENTO DI POSIZIONI ORGANIZZATIVE CONTRATTUALI E LEGISLATIVE E DEGLI INCARICHI DI RESPONSABILITA” avente l’obiettivo, NELLE CONDIZIONI DATE, di rendere trasparenti ed oggettive le procedure di interpello per il conferimento degli incarichi, utilizzando, sostanzialmente, il riferimento delle disposizioni di cui al CCNI ancora vigente (fatte le debite eccezioni).

Una parte delle nostre richieste è stata inserita nel verbale di confronto in materia, conclusosi (come prima fase) prima della pausa estiva per quanto riguarda l’Agenzia delle Entrate.  Alle Dogane il confronto riprenderà nelle prossime settimane.

Quindi, per essere chiari, alla luce delle determinazioni legislative che sicuramente sono state, come dire, “impulsate” dalle Agenzie Fiscali, a fronte di poteri ed ampia autonomia operativa rilasciate a favore delle stesse Agenzie, abbiamo cercato, e continueremo a farlo, di riequilibrare i rapporti di forza.

Non abbiamo altra strada, una volta che il Legislatore ha assunto una precisa linea di intervento, assolutamente meno ampia ed organica, diciamo non in linea rispetto alle nostre idee, aspettative e richieste.

L’alternativa sarebbe stata quella di lasciare totalmente in mano all’Agenzia le decisioni in materia, attribuendone alle stesse la responsabilità ed avviando, nel contempo, una forte azione di contrasto.

Solo il confronto, ampio, concreto e “foriero” di sbocchi positivi, permette alle OO.SS. di “rientrare” in gioco. Naturalmente solo il futuro ci darà se questa capacità di “interdizione” ha effetto ovvero intraprendere, invece, la strada del conflitto.

 

Sulla Dirigenza rimane la considerazione che il forte taglio delle posizioni (all’incirca la metà per le Entrate) è unico nel panorama della P.A. (il rapporto sale ad oltre  è 1/80), pur essendo tale “drastica” cura dimagrante in stretta correlazione con l’introduzione delle Posizioni Intermedie (Posizioni Organizzative di natura legislativa e di natura contrattuale), non presenti in altri settori della p.a..

Naturalmente dovrà essere, finalmente, avviata (sempre per le Entrate) una procedura “concorsuale” per la copertura di posti dirigenziali, con un numero dei posti che sarà, necessariamente, la differenza tra le n. 467 posizioni dirigenziali del nuovo modello organizzativo ed il numero dei dirigenti in servizio (a fine anno meno di n. 300, all’incirca n. 270, compreso i contratti a tempo determinato), fatta salva la facoltà, nei limiti previsti, di cui all’art. 19 comma 6 del D.lgs n. 165/2001 e la possibilità di acquisire un numero significativo di vincitori delle procedure corso-concorso della Scuola Nazionale di Amministrazione (vi è una richiesta a tale riguardo).

Per le Dogane/Monopoli, invece, attendiamo la parola “fine” sulla procedura concorsuale per la dirigenza, come punto fermo operativo.

 

  • Conclusioni

Con tutto quanto sopra richiamato, è chiaro il complessivo quadro e l’indirizzo operativo delle Agenzie Fiscali.

Il minor numero possibile di Dirigenti in organico, una diffusa presenza di Posizioni Organizzative intermedie (sia legislative che contrattuali), con l’effetto della  “spalmatura” di risorse economiche su una fascia più ampia di colleghi.

Quanto sopra, pur condivisibile sul piano politico-sindacale nelle “condizioni date”, non può fare dimenticare che: 

  • non è stato risolto il fondamentale problema dello “status giuridico” dei colleghi, che non sono dirigenti e quindi sono funzionari, pertanto ciò si traduce, a nostro parere, in un evidente stato di precarietà operativa e funzionale;
  • il mancato inquadramento di tutto il sistema in un organico e coerente quadro di riferimento contrattuale, unitamente alla mancata riforma delle Agenzie, aggrava e non migliora la funzionalità dell’intera macchina fiscale.

 

Colleghe e colleghi questo è tutto.

Come sottolineato in diverse occasioni, la CONFSAL-UNSA ritiene che le Agenzie Fiscali siano arrivate al “capolinea” e che, quindi, siano urgenti interventi “sistemici” su diversi fronti, dalla “governance” al finanziamento, dall’autonomia  alle risorse umane.

Il nostro sforzo, in questi mesi, sarà rivolto a porre in essere tutto quanto necessario al raggiungimento dell’obiettivo di cui sopra.

In attesa di questi interventi, abbiano chiesto alla nostra Federazione di lavorare per la creazione dell’Area Quadri in sede Aran (con riferimento a tutto il comparto delle Funzioni Centrali), mentre dobbiamo attivare, come categoria, una forte azione di “pressing” sulle Agenzie e, soprattutto, sull’Autorità Politica.

Dobbiamo “costringere” il Governo ed il Parlamento ad intervenire e per fare questo abbiamo bisogno di una forte azione di sostegno dei Lavoratori del Fisco.

Il resto è demagogia e strumentalizzazione.

NATURALMENTE IL TUTTO ALLA LUCE DEL CAMBIO DI DIREZIONE DELLE AGENZIE FISCALI APPENA REALIZZATO E DEGLI INDIRIZZI POLITICO-GOVERNATIVI IN MATERIA DI FISCO ED AGENZIE FISCALI, ANCORA DA FORMULARE.

 

P.S.

Dimenticavamo:

le “nostre” richieste “riformistiche” sono al servizio non solo dei “Lavoratori del Fisco” ma, soprattutto, del Sistema Paese, per intuibili motivi politici, economici e sociali.

Qualora non si volessero fare gli interventi “dovuti”, le conseguenze sarebbero gravi per i “Finanziari”, ma sarebbero mortali per l’Italia e per l’intera Unione Europea.

Quindi un “cantiere” che deve restare aperto, con tutti gli operatori attivi sugli obiettivi, in particolar modo i rinnovati vertici delle Agenzie Fiscali.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni