Archivio mensile: Aprile 2019

AGENZIA DELLE ENTRATE – UNITARIO POER – RIORGANIZZAZIONE

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

Al             Sig. Direttore Generale

                Antonino Maggiore

 

e, p.c.   Al             Direttore della D.C. R.U.O.

                              Aldo Polito

 

Egregio Direttore Generale,

la procedura di assegnazione delle POER non è ancora terminata e continuiamo a registrare evidenti lacune nella gestione della selezione e della procedura nel suo complesso.

Ad una prova scritta, inopinatamente diversificata per le modalità di effettuazione, con la somministrazione di quesiti in gran parte dei casi criticabili per come elaborati e congegnati, oltre che per la loro reale capacità di assolvere allo scopo di individuare le migliori professionalità, ha fatto seguito un esame orale in cui le commissioni hanno operato in maniera palesemente difforme da regione a regione e per gli Uffici centrali.

In alcuni casi, infatti, dai voti degli orali si evince che le stesse commissioni abbiano diviso aprioristicamente in fasce di merito gli esaminandi a seconda del precedente incarico rivestito. Pertanto, per alcune famiglie professionali, in diverse regioni, sul totale dei posti non è risultato vincitore alcun funzionario che non avesse ricoperto un incarico di responsabilità. Sebbene attribuire un quid pluris a chi abbia già dimostrato capacità di coordinamento possa avere una sua ratio, ricordiamo che il bando non prevedeva una valorizzazione rigida di tali esperienze in sede di prova orale. Pertanto appare che le commissioni che hanno applicato questa regola siano andate oltre il mandato ricevuto.

In questi giorni ci risulta che si stia procedendo all’assegnazione degli incarichi e delle destinazioni per i vincitori.

Ai lavoratori ed alle Organizzazioni Sindacali sfuggono totalmente le modalità con le quali tali destinazioni siano in corso di attribuzione. In primo luogo, ad oggi, sebbene le OO.SS. le abbiano richieste sul tavolo nazionale, non sono state pubblicate le graduatorie definitive delle selezioni, con evidente lesione dei diritti dei legittimi interessati eventualmente esclusi. In secondo luogo, non si ha alcuna evidenza dei criteri di precedenza adottati dai Direttori Regionali ed, in particolare, non è dato sapere se sia stata valorizzata la posizione in graduatoria.

Risulta, quindi, evidente la compressione dei legittimi interessi del candidato nella fase selettiva, così come nell’assegnazione imperscrutabile ed unilaterale dell’incarico con cui opererebbe l’Agenzia, in palese contraddizione con le esigenze di attuazione dei principi di trasparenza, parità e pari opportunità che la procedura selettiva, diversamente, dovrebbe garantire.

E’ superfluo ricordare, infatti, come gli incarichi siano divisi in quattro fasce economiche con differenze di indennità anche molto rilevanti; pertanto, al fine di evitare ulteriori sperequazioni ed arbitrarietà, che già hanno caratterizzato pesantemente la fase selettiva delle procedure, è doveroso rendere trasparenti anche gli adottati criteri di assegnazione della posizione.

Poiché le POER rispondono al CCNL Funzioni Centrali in vigore, in quanto totalmente riservate a personale di III Area, appare evidente che su questa tematica debbono essere garantiti tutti gli istituti contrattuali.

La procedura di selezione ed assegnazione delle POER è quindi, caratterizzata da tutte le pecche che negli anni hanno manifestato gli atti emessi unilateralmente dall’Agenzia delle Entrate, producendo spesso pesanti contenziosi, scarsa trasparenza e conseguente disaffezione tra i lavoratori, in contrasto con la stessa norma istitutiva che prevedeva invece un reale e costruttivo confronto con le rappresentanze del personale.

Poteva e doveva essere l’occasione affinché venisse correttamente ripristinata l’architettura della nuova governance dell’Agenzia, nonché costituire l’opportunità di crescita professionale per circa 1.500 lavoratori. I presupposti, però, sembrano aver condotto alla diversa strada del caos organizzativo!

È proprio sotto quest’ultimo aspetto inerente la nuova riorganizzazione che le Scriventi stigmatizzano, inoltre, che essa è in corso di attuazione senza che ci sia stata una preventiva informativa nazionale e confronto sugli ultimi aspetti decisi da codesta Agenzia, con l’atto direttoriale n. 101304 del 19 aprile u.s., quali: la fissazione della data di decorrenza, l’ulteriore declassamento di posizioni dirigenziali ed il conseguente incremento di ulteriori numero di POER, la “sospensione” parziale ed “indefinita” di alcuni importanti riassetti organizzativi (es: 41 nuovi uffici territoriali destinati a gestire gli atti pubblici, i rimborsi IVA e le successioni).

Così come le Scriventi criticano decisioni organizzative unilaterali e raffazzonate quale quella di non trasformare le attuali articolazioni degli uffici che hanno la “pesatura e qualificazione” di POS in POER sin dal 1° maggio p.v. così come previsto per legge!

È, infatti, da distinguere l’assegnazione dell’incarico POER al funzionario selezionato “in ritardo” per il protrarsi delle procedure, dalla “qualificazione” dell’articolazione degli Uffici, oggi POS, che non potevano subire ulteriori proroghe con semplice atto direttoriale (11 maggio per strutture periferiche; ancora, addirittura, da definire per gli Uffici Centrali).

Una grave leggerezza decisionale, quindi, che pone alcune articolazioni dell’Agenzia (es: alcuni Uffici Territoriali, le Sezioni contrasto alle frodi, le figure professionali degli audit manager, ecc.) sino ad oggi P.O.S., in un “limbo” in cui non sono più P.O.S. perché la legge ne obbligava l’immediata trasformazione in POER sin dal 1° maggio; né POER, in quanto l’atto direttoriale in argomento non stabilisce ciò per gli Uffici Centrali e le fa decorrere solo dall’11 maggio per le strutture periferiche dell’Agenzia.

Per quanto esposto queste OO.SS.

CHIEDONO

  • La pubblicazione delle graduatorie dei vincitori con separata indicazione dei voti di scritto, orale, titoli;
  • I criteri adottati per le modalità di assegnazione dell’incarico e della sede di destinazione.

Al fine di poter contribuire positivamente alla migliore definizione della procedura e della riorganizzazione, si chiede, infine, l’apertura immediata di un tavolo di confronto.

Roma, 30 Aprile 2019

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini / Ciola

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

Cefalo / Patricelli

 

FONDO DI PREVIDENZA – UNITARIO 23 APRILE 2019

Coordinamenti Nazionali

 

Al Presidente del Fondo di Previdenza
del Ministero dell’Economia e delle Finanze
Dott. Massimo Pietrangeli

Oggetto : Richiesta incontro.

Egregio Presidente,
negli ultimi mesi numerose modifiche sono intervenute nelle modalità e nelle percentuali di erogazione delle diverse prestazioni gestite dal Fondo da lei presieduto.
Appare quindi necessario, allo scopo di poter svolgere al meglio il nostro ruolo, assumere informazioni sulla situazione complessiva del Fondo e sulle iniziative in atto, considerata l’importanza che ha questa struttura per il personale da noi rappresentato, in continuità con quanto da sempre avvenuto nei diversi momenti relazionali e di confronto susseguitisi negli anni con i vertici del Fondo.

In attesa di un cortese riscontro le inviamo cordiali saluti

Roma, 23 aprile 2019

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL-UNSA

FLP

Boldorini

Silveri/Fanfani

Cavallaro/Procopio/Privitera

Sempreboni

Cefalo/Patricelli

ENTRATE – UNITARIO 17 APRILE 2019 – OBIETTIVO RAGGIUNTO

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

OBIETTIVO RAGGIUNTO ANCHE CON GLI ACCORDI!

FIRMATA LA RIPARTIZIONE DEI FONDI 2016 E 2017 E LA TERZA PROCEDURA DI PROGRESSIONE ECONOMICA!

Con la grande adesione al nostro sciopero del 2 aprile u.s. abbiamo ottenuto un vero “cambio verso”, con il completo recupero delle risorse che l’Agenzia aveva tagliato (32 mln per ogni annualità) che ha permesso finalmente lo sblocco della contrattazione degli accordi sul salario accessorio degli anni 2016 e 2017 e della terza tranche delle progressioni economiche.

Certamente gli accordi sul salario accessorio che abbiamo firmato nella giornata di ieri risentono ancora di parte di quei tagli previsti per legge cosa che, ad invarianza di risorse o piccoli incrementi rispetto al 2015, ha messo a dura prova l’intento di una specifica remunerazione delle attività della V.D. e dei colleghi che hanno indirettamente subito l’aggravio lavorativo.

La soluzione, in assenza delle risorse aggiuntive promesse, che a suo tempo non furono certo fatte dal Sindacato ma da un’Agenzia che prima sfrutta e poi non mantiene gli impegni, è stata quella di riconoscere tra gli obiettivi monetari delle regioni interessate una quota dell’obiettivo monetario della V.D. pari al 50% del riscosso.

Tale soluzione, senza che ne risentano la generalità dei colleghi sul territorio nazionale, consente, alle condizioni date, un concreto riconoscimento alla complessità di tutte le attività svolte nelle regioni interessate.

Gli accordi sul salario 2016 e 2017, nel loro complesso, rispecchiano i tradizionali criteri adottati gli anni precedenti e, pertanto, “scontano” la necessità di una complessiva rivisitazione, per adeguarli alle ormai mutate esigenze di corretta remunerazione delle attuali professionalità esistenti in Agenzia, nonché alle esigenze di una completa unificazione degli istituti inerenti l’area Entrate e Territorio.

In questo senso, sin da subito, unitariamente abbiamo assunto l’impegno a che ciò si concretizzi, così come molte altre tematiche, non necessariamente legate agli aspetti economici, che stanno a cuore ai lavoratori e che a partire dai prossimi giorni  affronteremo con ancora maggiore incisività. L’esito del nostro sciopero del 2 aprile, in questo senso, costituisce un forte viatico.

Abbiamo inoltre sottoscritto l’accordo per attuare la terza procedura di progressione economica finalizzata a che, nel 2019, tutti i colleghi che non hanno ottenuto la progressione economica nelle due procedure conclusesi nel 2018, possano raggiungere questo importante risultato.

Era un impegno che le Scriventi avevano assunto nel 2017 con tutti i lavoratori riuscendo già all’epoca, a seguito della mobilitazione avviata in quell’anno, ad ottenere le risorse economiche aggiuntive per finanziare le tre procedure (recupero di 20 mln di euro con emendamento specifico nella legge di bilancio anno 2018), consentendo oggi di definire un accordo storico che consentirà anche a loro il giusto e doveroso inquadramento nella fascia superiore.

Roma, 17 Aprile 2019 

 

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL-UNSA

FLP

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

Cefalo/Patricelli

PA: AUDIZIONE DELLA CONFSAL AL SENATO

CONFSAL: AUDIZIONE IN SENATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA P.A.

Roma, 9.04.2019. La Confsal in sede di audizione al Senato della Repubblica sul DDL n. 1122 recante “Deleghe al Governo per il miglioramento della Pubblica Amministrazione”, ha espresso la propria posizione rivendicando prioritariamente lo stanziamento di risorse adeguate per i rinnovi contrattuali 2019 – 2021.

In merito al DDL n. 1122, ritenendo non necessario un ulteriore intervento di “riforma” sul lavoro pubblico, ha espresso la propria contrarietà sulla visione da cui parte il Governo ovvero l’assunto, errato, che il “problema” siano i lavoratori pubblici; nel contempo rilevando che ancora una volta non si prende in considerazione l’ipotesi della necessità di “semplificare” la montagna di norme che sottendono al lavoro pubblico e di intervenire sui modelli organizzativi.

E che da tale assunto si muova, nei confronti dei lavoratori pubblici, un processo/progetto punitivo; nulla di quanto si propone pone l’accento su processi collaborativi. È prevalente, se non assoluto, il pensiero che dalla sola “competizione” possano esserci risultati migliori; una tesi, già proposta in passato, che non ha funzionato e sarà destinata al fallimento considerando in particolare lo stato attuale degli organici, dove si sconta una prolungata carenza di personale alla quale si sommano le uscite naturali (vedasi età media del personale) e l’effetto delle uscite per “Quota 100”: carenze alle quali non si riuscirà a dare copertura adeguata nonostante le previste assunzioni.

Questa, e per i prossimi anni, sarà la condizione di operatività nelle amministrazioni pubbliche: meno personale per fornire più servizi ed in questo contesto che sarebbe più utile spingere sulla “collaborazione” anziché sulla “competizione”.

Nello specifico abbiamo illustrato le seguenti considerazioni:

1)   Sull’articolo 3: “Merito e premialità”

  1. Dalla incisività con la quale si intende operare sui sistemi di misurazione e valutazione riteniamo si deprima il ruolo dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, e chiediamo che per meriti e premialità le Amministrazioni intervengano con risorse proprie (reperibili nelle entrate delle singole Amministrazioni) senza incidere sulle risorse economiche già destinate alla Contrattazione collettiva nazionale e integrativa; e, per quest’ultima, chiediamo vengano abrogate le norme che impongono dei limiti all’entità delle risorse economiche.
  2. Relativamente alle progressioni di carriera e alla differenziazione della retribuzione accessoria non si contesta lo spirito della differenziazione, ma considerando le norme vigenti già abbastanza stringenti saremmo disponibili solo se l’intenzione del legislatore fosse quella di aprire a nuove opportunità, altrimenti sarebbe preferibile non toccare niente.

2)   Sull’articolo 4: “Riordino disciplina della dirigenza”

  1. Apprezziamo la previsione di intervenire affinché vi siano concorsi riservati al personale dipendente. Realisticamente ci vorrà del tempo e in attesa che questo sia pianificato, riteniamo opportuno, oggi, un intervento di impatto utile a coprire le notevoli carenze di organico con la conclusione dei concorsi in essere e con l’attivazione immediata di concorsi che tengano conto di esperienze già fatte e di incarichi rivestiti, e delle valutazioni, negli ultimi dieci anni;
  2. Determinare sostanzialmente per legge il trattamento retributivo dei dirigenti vanifica totalmente i CCNL di riferimento e questo porta diritti verso la “pubblicizzazione” del loro rapporto di lavoro in antitesi con il “ruolo manageriale” che si sbandiera.

3)   Sull’articolo 5: “Mobilità del personale”

  1. Facilitare i processi di mobilità del personale, anche attraverso l’eliminazione del preventivo nulla osta delle Amministrazioni, è un auspicio che condividiamo; potrebbe essere utile indicare una tempistica entro la quale concludere il processo garantendo certezze al dipendente e alle Amministrazioni il modo di organizzarsi;
  2. Relativamente al personale messo in “disponibilità” particolare attenzione occorre porre in merito alle proposte di ricollocazione affinché non diventino “pretestuose” ai fini della risoluzione del rapporto di lavoro;
  3. Ben venga l’apertura anche al personale non dirigenziale di poter vivere, nell’arco del rapporto di lavoro come dipendente pubblico, una esperienza nel settore privato.

4)   Sull’articolo 6: “In materia di contrattazione collettiva”

  1. Esprimiamo un grande timore su una nuova definizione degli ambiti di intervento della legge e della contrattazione collettiva; è latente il rischio che si spinga verso una ripubblicizzazione del rapporto di lavoro svuotando ruolo e prerogative dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro sulla regolamentazione e gestione del rapporto di lavoro e sui trattamenti economici;
  2. Buona occasione sarebbe questa per equiparare il lavoro pubblico ai settori privati, ad esempio iniziando ad applicare anche ai dipendenti pubblici la stessa normativa sul salario accessorio prevista per i settori privati in tema di defiscalizzazione, così come sarebbe un grande passo abrogare l’attuale normativa sul posticipo e la rateizzazione dei Trattamenti di Fine Servizio comunque denominati;
  3. Un intervento di indirizzo che invece noi auspichiamo sarebbe di intervenire, a modifica e integrazione, sul Dlgs 165/2001 nella parte che obbliga i CCNL, in merito alla classificazione del personale, ad istituire almeno tre aree introducendo l’Area Quadri; in similitudine con quanto già esiste per i settori privati e lasciando ai CCNL la individuazione dei destinatari e il loro trattamento economico eliminando quanto si è fino ad oggi prodotto, unilateralmente per legge, in tema di attribuzione di incarichi specifici.

 

Il Segretario Generale

Angelo Raffaele Margiotta

AGENZIA DELLE ENTRATE – UNITARIO 9 APRILE 2019

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

CENTRATO L’OBIETTIVO DELLA VERTENZA!

DOPO IL GRANDE SUCCESSO DELLO SCIOPERO DEL 2 APRILE OTTENUTE LE SOLUZIONI!

 

A seguito della imponente partecipazione allo sciopero da noi indetto il 2 aprile u.s. e del costante pressing che abbiamo esercitato sui vertici dell’Agenzia abbiamo raggiunto l’obiettivo del ripristino degli ultimi tagli di circa 30 milioni per ogni anno sul salario accessorio del 2016 e 2017 e il riavvio della contrattazione per il FPSRUP delle due annualità e sulla terza procedura delle progressioni economiche per il 2019.

Ieri sera, infatti, nel corso di una informale riunione con il Direttore Generale ed i vertici dell’Agenzia, fortemente voluta dalle Scriventi affinché si potessero concretizzare i frutti della vertenza che abbiamo messo in campo, il Direttore Antonino Maggiore ha annunciato la soluzione delle “criticità” riscontrate in bilancio e che i tagli di circa 30 milioni per ogni annualità, inizialmente previsti, non dovranno essere applicati e, pertanto, è stata fissata per il 16 aprile p.v. la convocazione con all’ordine del giorno la definizione degli accordi per il salario accessorio anni 2016 e 2017 nonché l’accordo sulla terza procedura di progressione economica per il 2019.

L’imponente partecipazione allo sciopero dello scorso 2 aprile, oltre all’importante successo descritto, ha consentito che si aprisse una interlocuzione tra i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori e l’autorità politica, nella persona del vice ministro Laura Castelli, e gli stessi vertici dell’Agenzia sulle molte problematiche presenti in seno alla nostra Amministrazione.

Temi che è ormai opinione condivisa vadano progressivamente affrontati e risolti attraverso costruttivi confronti che si dovranno tenere sin dalle prossime settimane!

Anche su questo, da parte nostra, garantiremo massimo impegno e costante tenacia grazie alla forza che è stata data dalle lavoratrici e dai lavoratori con la straordinaria partecipazione allo sciopero.

Roma, 9 Aprile 2019 

 

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL-UNSA

FLP

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

Cefalo/Patricelli

 

AGENZIA DELLE ENTRATE – CONVOCAZIONE

 

Si informano i colleghi che le OO.SS. delle aree professionali sono convocate per il giorno 16 aprile alle ore 11:00 presso la Direzione centrale Risorse umane e organizzazione, Via del Giorgione 159, per discutere sui seguenti argomenti:

  • Criteri di ripartizione delle risorse relative al fondo risorse decentrate anno 2016;
  • Criteri di ripartizione delle risorse relative al fondo risorse decentrate anno 2017;
  • Terza procedura di progressione economica con decorrenza 1 gennaio 2019.

Vi terremo aggiornati sull’esito dell’incontro.

ENTRATE – È IL MOMENTO DELLE RISPOSTE

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

 

AGENZIA ENTRATE

È IL MOMENTO DELLE RISPOSTE

A tutte le lavoratrici e ai lavoratori dell’Agenzia
Ai dirigenti sindacali territoriali
Alle RSU

A seguito della imponente partecipazione allo sciopero da noi indetto per il 2 aprile u.s. si è, finalmente, avviata l’interlocuzione tra l’autorità politica ed i vertici dell’Agenzia per portare a soluzione i temi posti a base della vertenza.
È evidente, però, che anche il “fattore tempo” sia una componente essenziale per fornire le giuste risposte alle legittime aspettative dei colleghi dal momento che oltre un mese è trascorso dalla sospensione delle trattative e già 48 ore ci dividono dallo sciopero….alla faccia del problem solving che l’Agenzia chiede ai suoi funzionari ma che i suoi dirigenti di vertice non sanno evidentemente praticare.
Pertanto, laddove tale interlocuzione non dovesse produrre una immediata riapertura delle trattative attraverso le quali possano essere riconosciute le nostre richieste e definiti i necessari accordi, inviteremo tutto il personale a proseguire nella mobilitazione mediante incisive iniziative, articolate su tutto il territorio nazionale.

“Generale dietro la collina ci sta la notte crucca e assassina…. che la guerra è bella anche se fa male, che torneremo ancora….a lottare”

Roma, 4 Aprile 2019

Roma 2 aprile 2019 

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL-UNSA

FLP

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

Cefalo/Patricelli

 

COMMENTO DEL COORDINATORE NAZIONALE – Un grande sciopero, un grande segnale!

 

AGENZIA DELLE ENTRATE

Un grande sciopero, un grande segnale!

 

La forte adesione allo sciopero unitario del 2 aprile scorso è un importante segnale per il vertice dell’Agenzia delle Entrate e per l’Autorità politica.

In “gioco” non vi sono solo motivazioni di carattere economico, pur importantissimi alla luce delle consistenti cifre in discussione ovvero gli oltre trenta milioni di cui alla nota vicenda che ha portato all’astensione dei lavoratori, che si aggiungono alle cifre cosiddette “non spendibili” superiori ai 50 milioni di euro, grazie (sic!) alla “finzione” per la quale il Ministro assegna somme tramite il decreto “comma 165” e poi le stesse, per i tetti di spesa imposti per legge, non possono essere liquidate al personale. Appunto una finzione.

Somme che solo in minima parte sono state recuperate attraverso una forte azione di mobilitazione del personale che ha “pressato” il vertice dell’Agenzia affinché l’Autorità politica tenesse in debito conto, durante la distribuzione “dei pani e dei pesci” (le due ultime leggi di stabilità), le legittime pretese del personale in servizio.

“Non si vive di solo pane”, ma oggi più che mai gli aspetti di cui sopra segnalano la “lontananza” o la “disarticolazione” del “sistema” e delle “regole” dal forte impegno qualitativo e quantitativo che quotidianamente i colleghi del fisco hanno “messo in campo” a beneficio della collettività.

E proprio per questo, mai e poi mai avremmo immaginato di doverci difendere a denti stretti su questioni che, onestamente, avrebbero meritato un approccio, oseremmo dire, pragmatico da parte dell’Agenzia, a supporto dei diritti e degli interessi dei colleghi in servizio, soprattutto in un momento di grande difficoltà economica.

Ma il grande segnale offerto da tutti i colleghi rileva, oggettivamente, il forte malessere dei lavoratori, per un clima negli uffici assolutamente insoddisfacente, in ragione degli eccessivi carichi di lavoro e per prestazioni non adeguatamente remunerate, oltre ai “pazzeschi” ritardi nella loro corresponsione (parliamo di accessori liquidati ad oltre trenta mesi dalle prestazioni). Per non parlare di altre delicate “questioni” (procedure poer – utilizzo strumentale audit e provvedimenti disciplinari, per indicare solo qualcuno).

Un comportamento da “matrigna”.

Per CONFSAL – UNSA l’azione posta in essere in questi giorni  è solo il primo passo di una “Vertenza Fisco” nella quale chiediamo al Governo ed al Parlamento di “accendere i riflettori” sulla macchina fiscale, a diciannove anni dalla nascita delle Agenzie, ovvero da una riforma dell’Amministrazione Finanziaria che ha recuperato efficienza ed economicità.

Il modello ha manifestato diverse criticità, soprattutto perché non adeguatamente supportato da un quadro organico di norme e di regole (sull’autonomia e sul personale in primis), mentre il concreto operare quotidiano non ha trovato rispondenza in una “manutenzione” normativa e contrattuale pur necessaria (parliamo delle posizioni organizzative a diverso grado di responsabilità e dell’accesso alla dirigenza).

Sul tema tocca evidenziare, ancora una volta, che non dobbiamo inventarci nulla perché è già tutto scritto nell’Executive Summary del FMI nel suo rapporto “Rafforzamento della governance e dell’efficacia delle Agenzia Fiscali del dicembre 2015”, nonché nel rapporto dell’OCSE dello stesso periodo.

Quanto sopra, con un’importante considerazione: alcuni temi in agenda, riferibili ai citati rapporti, sono stati affrontati, “riscossione” e “compliance” su tutti, mentre qualche altro strategico tema attende ancora interventi concreti, vedi la questione del personale e vedi il riferimento all’approccio globale finalizzato all’attribuzione di una responsabilità esclusiva all’Agenzia delle Entrate, in materia di verifiche ed indagini tributarie.

A parere della CONFSAL – UNSA sono, comunque, diversi i temi da porre all’attenzione dell’Autorità politica, tutti meritevoli di un passaggio parlamentare da parte dei rappresentanti dei lavoratori, affinché possa essere predisposto un nuovo organico quadro normativo che, nel rafforzare l’autonomia delle Agenzie Fiscali, salvaguardi le funzioni ed i compiti delle stesse e, nel contempo, intervenga specificatamente in materia di personale, con un nuovo meccanismo di finanziamento del salario accessorio e con la creazione di una effettiva “Area Quadri”, a tutela sia dello “status” dei colleghi che esercitano le funzioni intermedie di responsabilità e coordinamento sia dell’intero apparato amministrativo.

La precondizione è il rafforzamento degli organici, in grande sofferenza sull’intero territorio nazionale, con situazioni, in alcuni casi, drammatiche, e il necessario ricambio generazionale in diverse regioni.

Sul piano tecnico-politico, la strategicità della “macchina” fiscale, unitamente all’ineludibilità di una riforma del fisco, devono essere punti fondamentali di una agenda di governo del cambiamento, quale concreto supporto al processo di sviluppo e modernizzazione del nostro Paese.

Per quanto riguarda il sistema relazionale abbiamo già chiesto, unitariamente, la immediata soluzione delle questioni che hanno portato allo sciopero, FUA  2016 – FUA 2017 – passaggi 2019, ma è altrettanto evidente che aspettiamo un deciso “cambio di rotta” dell’Agenzia rispetto al passato.

Il grande consenso manifestato dai colleghi  è il migliore degli antidoti contro i virus del “non governo” e delle “non scelte”. Sapremo farne il miglior uso possibile.

Un grazie a tutti!

                                                                                              IL COORDINATORE NAZIONALE

                                                                                                      Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – SCIOPERO 2 APRILE – Un’adesione senza precedenti…

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

 

SCIOPERO DEL 2 APRILE

UNA ADESIONE SENZA PRECEDENTI !

ORA L’AGENZIA NE TENGA CONTO

 

In realtà un precedente c’è stato…il 2004 quando scioperammo contro il Governo per ottenere il 1° CCNL del comparto Agenzie Fiscali.

Una adesione grandiosa allo sciopero delle donne e degli uomini dell’Agenzia delle Entrate che si è attestata mediamente sul 70% della forza lavoro, con punte anche del 90% e in alcuni casi addirittura del 100%

La stragrande maggioranza degli Uffici è rimasta chiusa e sono state realizzate imponenti manifestazioni in tutti i capoluoghi di regione.

Durante la partecipata manifestazione di Roma, organizzata presso il Mef, i Coordinatori nazionali delle scriventi sigle sono stati ricevuti dalla Vice Ministro Laura Castelli alla quale hanno rappresentato tutti i motivi della protesta  contro una Agenzia che frappone pretestuosi ostacoli alla definizione ed erogazione dei Fondi 2016 e 2017 e alla chiusura  dell’accordo per la terza progressione economica 2019.

La Vice Ministro, che al termine della riunione ha anche voluto incontrare i lavoratori che manifestavano, ha assicurato il suo impegno per una positiva risoluzione della vicenda affinché il vertice dell’Agenzia delle Entrate si attivi nell’immediato per la risoluzione della vertenza, dal momento che le è chiaro che  l’azione dei lavoratori del fisco  è strategica per gli interessi del sistema Paese.

Le scriventi hanno, comunque, chiarito che la vertenza potrà avere un primo positivo risultato solo ed esclusivamente con la firma degli accordi sui Fondi 2016 e 2017 nonché nella definizione delle progressioni economiche 2019 per permettere il passaggio a tutti gli attuali esclusi.

Diversamente intensificheremo la protesta con le modalità che definiremo nelle prossime ore in assenza di riscontri concreti.

Infine un sentito ringraziamento a tutte le lavoratrici ed i lavoratori dell’Agenzia e ai nostri dirigenti sindacali territoriali per la realizzazione di questa storica giornata.

Non disperderemo e valorizzeremo questo importante momento di lotta.

Roma 2 aprile 2019 

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL-UNSA

FLP

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

Cefalo/Patricelli

DOGANE E AAMS – CCNI – COMUNICATO UNITARIO SOLLECITO APERTURA TRATTATIVE

Al Direttore Centrale del Personale

dott.ssa Marina Cantilena

Roma

Oggetto: CCNI. Sollecito apertura trattative.

Le scriventi OO.SS. non hanno fatto mancare il proprio contributo nel corso del confronto per l’avvio della riorganizzazione dell’Agenzia a partire dal 1^ maggio 2019. Tale fase impegnativa non può eludere le aspettative di tutto il Personale (che comprende i colleghi provenienti dai Monopoli)  sostanziate  nel documento “Linee per il rinnovo CCNI/ADM” già presentato dalle scriventi il 2 luglio 2018.

Proprio dalla trattativa per il rinnovo del CCNI le scriventi ritengono  improcrastinabile riprendere, con urgenza, il confronto con l’Amministrazione, a partire dalle seguenti priorità:

  • Saldo Fondo 2017 e anticipo Fondo 2018
  • Turnazioni
  • Sistema indennitario
  • Mobilità volontaria nazionale
  • Regolamentazione del Comitato paritetico

Le scriventi, riservandosi comunque di presentare quanto prima una piattaforma completa che riguardi tutte le materie connesse alla Contrattazione Integrativa, con la presente richiedono che sulle materie sopracitate sia convocato un incontro nel breve termine.

In attesa di poter iniziare un utile percorso per il raggiungimento degli improrogabili obiettivi avanti citati, si porgono distinti saluti.

Roma, 02 aprile 2019

              FP-CGIL           CISL FP                    UIL PA                   Confsal/UNSA

Iervolino             Fanfani                  Procopio                       Veltri

 

 

CONTINUANO LE ASSEMBLEE E LA MOBILITAZIONE DEL PERSONALE VERSO LO SCIOPERO DEL 2 APRILE

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

 

Vertenza Entrate

CONTINUANO LE ASSEMBLEE E LA MOBILITAZIONE

DEL PERSONALE VERSO LO SCIOPERO DEL 2 APRILE

        Anche oggi continua in tutto il Paese la mobilitazione del personale dell’Agenzia delle Entrate con Assemblee, presidii e manifestazioni in gran parte degli Uffici.

Una partecipazione ampia e convinta, a sostegno delle buone ragioni che hanno portato nei giorni scorsi unitariamente FP CGIL, CISL FP, UIL PA Confsal/UNSA e FLP  a proclamare per il 2 Aprile 2019 lo sciopero nazionale del personale dell’Agenzia delle Entrate per tutta la giornata di lavoro.

Un mese non è bastato all’Agenzia, da quel 4 marzo in cui incredibilmente mise in discussione una parte storica e consolidata del salario accessorio del personale relativo al 2016 e 2017, per sciogliere i nodi da loro stessi provocati, con la conseguenza che un altro mese è passato e si allontana sempre più il tempo per l’erogazione delle somme spettanti al personale, a distanza di anni  dall’effettuazione delle prestazioni e dal raggiungimento di tutti gli obiettivi di Convenzione.

Così come, per colpa dei ritardi e delle indecisioni dell’Agenzia, si è procrastinata in modo inaccettabile la trattativa per definire la terza fase delle progressioni economiche necessaria per dare il giusto riconoscimento a chi è restato fuori dalle due precedenti procedure.

Come se non bastasse quanto già avvenuto, nel pomeriggio di ieri è pervenuta dall’Agenzia una convocazione per la mattinata di oggi con un ordine del giorno limitato solo al Fondo 2016 che è, non solo tardiva, ma che non risponde in alcun modo a tutti i temi posti nella vertenza, chiarendo in modo inequivocabile che i nodi sul 2017 e gli anni a venire non sono stati sciolti e che quindi permangono tutte le criticità denunciate. Come sulle progressioni economiche 2019, più volte da noi sollecitate, e non inserite nell’OdG.

Un comportamento che fa il paio con le notizie artatamente diffuse nei giorni scorsi, tramite canali “amici” all’Agenzia, circa la possibile avvenuta soluzione delle criticità (?!?), o con pomposi comunicati in cui si preannunciavano, in luogo dello sciopero del 2 aprile, assemblee poi mai tenute, o scioperi differiti nel tempo a babbo morto.

Il tentativo maldestro è quello di tentare di limitare la partecipazione del personale allo sciopero, far credere che tutto sia risolto, e hanno utilizzato tutti gli strumenti che avevano.

Ma non è cosi. Abbiamo comunicato all’Agenzia che stamani non ci saremmo presentati alla riunione, rigettando al mittente l’arma della distrazione di massa, e anche oggi saremmo stati tra le lavoratrici ed i lavoratori a preparare la migliore riuscita dello sciopero nazionale.

Hanno tentato il braccio di ferro e vogliono misurare la nostra forza e la nostra rabbia.

Domani avranno la risposta necessaria.

 

Roma 1 aprile 2019

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL-UNSA

FLP

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

Cefalo/Patricelli