Archivio mensile: Novembre 2019

CUG Entrate: “Da collega a collega”

“da collega a collega”

I colleghi delle Agenzie Fiscali contro la violenza sulle donne

25 novembre 2019

 

 

Grande testimonianza dei colleghi dell’Agenzia delle Entrate per la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”.

Importante dimostrazione che anche, e specialmente, nei luoghi di lavoro, è possibile testimoniare vicinanza a chi è vittima di violenza, ma soprattutto è possibile aiutare a creare consapevolezza in chi pur vivendo queste problematiche, non parla per “paura di non essere compreso”. Ieri il collega che vive situazioni “difficili” non si è sentito solo.

Si ringrazia il CUG Entrate per la campagna di sensibilizzazione fatta e i colleghi iscritti e non che hanno recepito il forte messaggio affinché chi vive queste difficoltà “non sia più solo”.

Noi nel nostro piccolo continueremo ad impegnarci affinché negli Uffici si possa ricreare il giusto clima di lavoro che non fa sentir nessuno escluso e dove il gruppo può diventare la forza di chi è “in difficoltà”.

L’attenzione del nostro sindacato ad una categoria capace di esprimere elevate “performance professionali ed organizzative” ma e soprattutto “elevato valore umano”.

 

Le Componenti Unsa CUG Agenzia Entrate

 

MARIA ANTONIA                   LUCIA

LARESE GORTIGO                DELLAGIOVAMPAOLA

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Incontro del 19.11.2019

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI
INCONTRO SINDACALE DEL 19 NOVEMBRE 2019
TELELAVORO E NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE

L’incontro dell’Organismo Paritetico sul telelavoro e quello di confronto sul “nuovo sistema di
valutazione” si sono rivelati, come prevedibile, interlocutori.
Il prospettato “disciplinare sul telelavoro” nelle sue articolazioni di “telelavoro domiciliare” e
“telelavoro delocalizzato” mette in atto due strumenti estremamente utili per quei Colleghi i quali, per
svariati impedimenti o altre situazioni, possono fruire di una tipologia lavorativa meno difficoltosa e più
consona alle esigenze familiari e personali.
Esigenze che prioritariamente sono individuate in disabilità psico/fisiche gravi del dipendente, in
una similare disabilità grave per figli/coniuge/convivente more uxorio, per prendersi cura di figli minori di
dodici anni, comprendo anche situazioni legate a grandi tempi di percorrenza per raggiungere la sede di
lavoro
Chiaramente il telelavoro è legato a specifiche prestazioni lavorative effettuabili digitalmente, che
non prevedano contatti abituali con interlocutori esterni, che abbiano un elevato grado di autonomia
operativa e che non siano a prevalente contenuto di coordinamento e controllo.
Per quanto concerne il telelavoro delocalizzato sarà anche necessario reperire delle postazioni
nell’ufficio di assegnazione, eventualità non sempre scontata, mentre per quello domiciliare si richiederà
l’esistenza di una serie di presupposti.
La nostra delegazione ha intanto osservato che le difficoltà del reperimento di postazioni possa e
debba essere superata al fine di non limitare la fruizione dei benefici del telelavoro a poche unità di
personale, mentre si è riservata altre osservazioni nel prossimo incontro sul tema preannunciato
nell’ambito di una decina di giorni.
Il confronto sul “nuovo sistema di valutazione” si è svolto, come intuibile, su un terreno più
sdrucciolevole visti i risultati portati dalle schede di valutazione per gli anni 2017 e 2018 in cui molti dei
Colleghi sono stati, per usare un eufemismo, “sottovalutati”.
L’analisi di quanto accaduto, a nostro avviso, non può limitarsi al semplice “rifiuto aprioristico” della
valutazione, posto che, fin tanto che la stessa continuerà ad essere un obbligo di legge, bisognerà
confrontarsi sul tema.
Questo lo diciamo perché, con ogni rispetto per le iniziative di altre OO. SS., non ci si può limitare al
rimandare al mittente il problema quando si sa che, comunque, bisogna fare i conti con lo stesso.
Bisogna affrontare e risolvere le molte carenze manifestate dal sistema valutativo del 2014 acuite
anche da una fraintesa e impropria operazione di “classificazione” da parte di alcuni (non pochi) valutatori.
Contemporaneamente, bisogna assistere i molti Colleghi che ne stanno facendo istanza di fronte ai
comitati di valutazione, cosa per la quale siamo già impegnati, nel convincimento che la tutela del
lavoratore si svolge attraverso azioni positive in cui il sindacato va oltre la protesta e “fa”.
Tornando alla riunione ed in merito alle osservazioni di parte sindacale formulate nel precedente
incontro, l’Agenzia ha illustrato le parti ritenute accoglibili.
Le OO.SS. presenti al tavolo hanno giudicato non sufficienti le ipotesi di garanzie da introdurre,
trattandosi di un processo che in futuro sarà sempre più di nodale importanza per vari aspetti della vita
lavorativa.
Sulle modifiche suggerite ci si è soffermati, ad esempio, sulla necessità che il punteggio debba
essere accompagnato sempre dalla relativa motivazione. Laddove il valutatore si sia avvalso delle
indicazioni di altri soggetti all’interno della struttura (P.O., IDR, capi sezione, capi sot, ecc) dovrà
specificarne l’identità.
E’ stato riaffermato, inoltre, il concetto per il quale dopo l’assegnazione degli obiettivi vi è la
necessità di una verifica infra-annuale mediante colloquio con il Lavoratore e che prima delle notificazioni
delle schede di valutazione si proceda da parte dei dirigenti di vertice ad incontri di calibrazione con i
propri dirigenti egli Uffici onde evitare difformità difficilmente comprensibili.
E’ stata anche rappresentata la problematica di coloro che nell’anno di riferimento, totalmente o
parzialmente, siano stati assenti dall’ufficio per maternità, legge 104/92, periodo di assistenza a figli minori
di anni tre, distacco sindacale, ecc. Tali Lavoratori hanno diritto ad una valutazione riferita alla presenza ma
che non deve essere penalizzata per la parte dell’assenza.
Sui punteggi si è discusso, anche, di utilizzare un range molto più ridotto, per dare alle
differenziazioni una connotazione più precisa di talché si possa evidenziare più facilmente il grado di
valutazione.
Altro argomento fortemente sottolineato dal sindacato all’Amministrazione ha riguardato
l’opportunità, per i valutatori, di seguire appositi corsi di formazione, necessari per apprendere le modalità
di interlocuzione con il valutato, al fine di rendere la valutazione della performance un processo frutto di
confronto uscendo, quindi, dalla sterile e a volte umiliante logica della “pagellina”.
Come è facile intuire, i tanti spunti posti dal sindacato all’Amministrazione sul tema della
valutazione hanno imposto e riteniamo imporranno ulteriori e serie riflessioni sulle quali verterà il
confronto nelle prossime settimane.
L’Unsa rimane a disposizione di tutti i Colleghi che su questo delicato dibattito vorranno dare il loro
contributo di idee.

Veltri                                                            Fici                                                                    Fiorentino

COMMENTO DEL COORDINATORE NAZIONALE – UNA SITUAZIONE A DIR POCO PARADOSSALE

Il Commento del Coordinatore

 

AGENZIE FISCALI

 

UNA SITUAZIONE A DIR POCO PARADOSSALE

 

Almeno quest’anno, dopo il grande sciopero del 2 aprile scorso e dopo le diverse manifestazioni di protesta esplicate nel corso dei mesi passati avremmo voluto un’altra narrazione, ma mai come oggi il detto “al peggio non vi è mai limite” si è dimostrato vero.

La plastica dimostrazione di ciò è stato l’imbarazzo della Direttrice Generale delle Finanze che non è stata in alcun modo messa nelle condizioni di dire alcunché nell’ultimo incontro sulle Convenzioni, passando “la palla” al Vice Ministro Misiani.

I nodi sono tutti politici e solo un significativo intervento dell’Autorità governativa e del Parlamento potrà portarci “fuori dalle secche”, sempre che la stessa Autorità voglia e possa fare ciò.

Non serve a nulla che importanti dirigenti pubblici testimoniano la bontà di “strumenti” come le posizioni organizzative, se poi alle Amministrazioni non è permesso di finanziarle finanche con risorse proprie.

Non serve a nulla ricevere risorse finanziarie per il salario accessorio tramite decreto ministeriale e poi renderle non spendibili (per vincoli di spesa), altro che “tecnicalità”.

Non serve a nulla parlare di un rapporto diretto tra obiettivi assegnati e risorse correlate con quegli obiettivi, se la Quota Incentivante di Convenzione rimane una posta storica immutata fin dalla nascita delle Agenzie, mentre gli obiettivi si sono sempre più innalzati in termini qualitativi e quantitativi (basta non chiamarla quota incentivante).

Non serve a nulla far finta di costruire un diverso meccanismo incentivante (art. 1 comma 7 del D. Lgs n. 157/2015), se lo stesso meccanismo porta con sé la neutralità finanziaria e nel contempo, fatto ancor più grave, ancora deve trovare applicazione concreta (sono passati quattro anni dall’emanazione della norma). Il salario accessorio viene riscosso dai colleghi con almeno 30 mesi di ritardo, anche approvando immediatamente il nuovo meccanismo, ovverossia la massima dimostrazione del “non legame” tra prestazione e controprestazione. Quindi, si cambia per “non cambiare nulla”.

Non serve a nulla rivedere tutte le posizioni dirigenziali, consolidare quelle più qualificate e “declassare” le altre, attribuendo quest’ultime a posizioni organizzative di elevata responsabilità, se il “tessuto” normativo mostra degli “strappi” che chiamano la Corte Costituzionale a giudicare circa la bontà dello strumento utilizzato. Il Contratto sarebbe più “confacente” alla strategicità delle scelte, lo strumento di regolazione del rapporto di lavoro, da cui la nostra richiesta di creazione di una “Area Quadri” negoziata al primo livello (in Aran). L’attribuzione di un preciso “status” giuridico e nel contempo l’individuazione di un preciso meccanismo di sviluppo professionale, la corretta risposta alle istanze di migliaia di colleghi ed alle necessità di un nuovo e moderno modello di organizzazione del lavoro.

Non serve a nulla parlare di macchina fiscale e modello delle Agenzie Fiscali, se non vi sono regole normative e contrattuali, in deroga al vigente quadro di riferimento, che permettano l’esplicarsi delle potenzialità dello strumento adottato venti anni fa, che avrebbe richiesto, invece, opportune correzioni e migliore qualificazione. A tale riguardo da sempre NOI, a tutti i livelli, abbiamo svolto il compito di segnalare, evidenziare, pungolare ed abbiamo formalizzato interventi di modifica normativa e regolamentare, ma non  siamo stati ascoltati.

Ma, soprattutto, non serve a nulla parlare di tutto quanto sopra evidenziato se alla base mancano le risorse umane, elemento fondamentale per porre in essere qualsiasi azione ed attività.

A questo punto, pur nella diversità di pensiero, Noi come Sindacato autonomo non siamo per il Sindacato unico, abbiamo ritenuto opportuno, oramai da mesi se non da anni, portare avanti una battaglia unitaria, nella consapevolezza che in assenza di un fronte compatto difficilmente si riuscirebbe ad ottenere qualcosa (ne abbiamo già avuto dimostrazione).

Questa è la situazione a dir poco paradossale.

La Politica, quella alta, deve fare immediatamente delle scelte, che oseremmo dire di fondo, ovvero salvaguardare le Agenzie Fiscali, metterle nelle migliori condizioni giuridiche-operative e fornire gli strumenti di supporto per una efficace azione di contrasto all’evasione e per una migliore azione di “compliance”.

Quanto sopra, assicurando a tutto il personale la “giusta” retribuzione, i dovuti percorsi di carriera e le migliori condizioni perché si possano serenamente esercitare delicati e responsabili compiti a servizio della Nazione.

Il resto sono chiacchiere, e volentieri le lasciamo ai professionisti del “non fare”.

Noi faremo come sempre la nostra parte, è il nostro compito di rappresentanza, ma ci aspettiamo uno scatto d’orgoglio della classe politica, prima che tutto sia definitivamente perso.

 

 

Il Coordinatore

Valentino Sempreboni

 

 

AGENZIE FISCALI – Convenzioni – Unitario 13.11.19

Coordinamenti Nazionali Agenzie Fiscali

 

CONVENZIONI 2019…ma i problemi veri richiedono risposte dalla politica

 

Ieri alle 17 si è tenuto il confronto sulle Convenzioni al quale, oltre ai direttori delle Agenzie Fiscali e al direttore del Dipartimento delle Finanze del MEF, era presente il Viceministro all’Economia Antonio Misiani in rappresentanza del Governo.

La partecipazione di un esponente governativo era stata fortemente voluta dal sindacato che, con la nota unitaria dello scorso 7 novembre, aveva chiesto che l’incontro sulle convenzioni 2019, del tutto inutile a novembre, fosse l’occasione per dare un minimo di visione prospettica alle problematiche del personale delle Agenzie fiscali.

Il direttore del Dipartimento delle Finanze ci ha informato che, a partire dal 2018, andrà a regime il nuovo meccanismo di finanziamento delle Agenzie, che prevede che tutto il salario accessorio sia inserito nella Convenzione annuale tra Ministero dell’Economia e Agenzie Fiscali e calcolato in base a quanto previsto dall’articolo 1, comma 7 del Decreto Legislativo 157 del 2015 (che, in sostanza, stabilisce l’unificazione in un unico sistema salariale del comma 165 e della quota incentivante)

Questa potrebbe anche essere una buona notizia perché riduce i tempi di erogazione dei fondi ai lavoratori, se non fosse che, allo stato attuale, le risorse  vengono tagliate per effetto di leggi ingiuste che penalizzano i lavoratori del fisco come, ad esempio, quella sulla spending rewiev che prevede un “tetto” ai Fondi di incentivazione.

Per questo abbiamo ricordato al Viceministro i contenuti del nostro precedente incontro del 23 ottobre, quando, nel corso del Presidio dei lavoratori delle Agenzie Fiscali sotto il Ministero dell’Economia, eravamo stati da lui ricevuti e avevamo avuto modo di sottolineare  i problemi relativi alla operatività degli uffici prodotti dalla grave carenza degli organici sia alle Entrate che in Dogana,  nonché i tagli al salario accessorio e l’esigenza di avere chiara la visione del Governo sul futuro delle Agenzie e del loro ruolo.

Ieri sera, quindi, abbiamo reiterato la richiesta di risposte sia circa la volontà governativa di fare davvero una lotta serrata all’evasione fiscale, che di procedere a importanti investimenti sulla macchina fiscale e sui lavoratori che ogni giorno prestano la loro opera al servizio del Paese.

Il Viceministro ci ha confermato la volontà del Governo di aggredire in modo incisivo l’evasione fiscale, ha assicurato che gli investimenti chiesti dal sindacato sono a pieno titolo nell’agenda governativa e che il Decreto Legge Fiscale e la Legge di Bilancio saranno i primi “veicoli normativi” attraverso i quali iniziare ad intervenire sulle questioni poste dalla vertenza unitaria.

Allo stesso tempo, però, il Vice Ministro ha affermato che, per quantificare l’entità degli investimenti complessivi che il Governo sarà in condizione di assicurare, vi è bisogno ancora di qualche settimana. Ci ha quindi proposto una nuova riunione allorquando il Decreto Legge fiscale sarà stato vagliato, almeno in prima lettura, dal Parlamento. Il nuovo incontro è stato  fissato al 10 dicembre prossimo,

Per tali motivi, ci dichiariamo moderatamente soddisfatti sia per la disponibilità del Governo a presentarsi al confronto sulle Convenzioni, cosa che non avveniva da anni, sia perché le parole del Viceministro lasciano ben sperare per il successo della nostra vertenza.

È altrettanto chiaro che non abbasseremo minimamente la guardia fino a che non avremo la certezza che, alle dichiarazioni di volontà, non seguano provvedimenti normativi concreti, necessari per salvaguardare i salari e le condizioni di lavoro del personale.

Roma, 13 novembre 2019

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni

Sperandini
Cefalo
Patricelli

 

AGENZIA DELLE ENTRATE – Informativa

Si informa che è stata emanata la nota n. RU 880727 dell’11 novembre 2019 con cui vengono fornite le istruzioni operative di dettaglio ai fini della corresponsione dell’indennità di mobilità per i titolari di Posizioni Organizzative, di cui all’art. 1, c. 93, lett. a) della L. 27.12.2017, n. 205, collocati fuori sede.

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Informativa

 

Si riporta nel file allegato l’informativa pervenuta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in merito alla procedura di interpello per la ricerca di 35 unità di personale del ruolo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli da destinare alla Direzione interregionale per la Campania e la Calabria.

20191108-180334RU – Informativa interpello DI Campania e Calabria

 

AGENZIE FISCALI – UNITARIO 07.11.2019

Coordinamenti Nazionali Agenzie Fiscali

Al Sig. Ministro dott. Roberto Gualtieri
Al Sig. Vice Ministro sen. dott. Antonio Misiani
Alla Sig.ra Vice Ministro on. dott.ssa Laura Castelli
Al Direttore Generale delle Finanze prof.ssa Fabrizia Lapecorella

AGENZIE FISCALI

Illustrissime Autorità,
il prossimo martedì 12 novembre presso il Dipartimento delle Finanze diretto dalla prof.ssa Fabrizia Lapecorella è stata convocata una sessione informative con le OO.SS. sulle Convenzioni MEF/Agenzie Fiscali 2019 – 2021.

Nel contempo è nota a Voi tutti la “vertenza” avviata dalle Scriventi sulle diverse criticità riguardanti le Agenzie Fiscali, che ha visto, come primo atto, la massiccia partecipazione dei colleghi in servizio nell’Agenzia delle Entrate e nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel presidio di via XX settembre dello scorso 23 ottobre.

I diversi aspetti e le criticità sono stati direttamente riportati al Vice Ministro Misiani che ha ricevuto i Segretari Nazionali.

Altresì, in questa sede è opportuno ricordare che le scriventi OO.SS. in data 25.09. avevano inviato specifica nota al Ministro Gualtieri, nella quale evidenziavano i “tanti problemi che richiedono urgenti interventi normativi e di codesta Autorità politica che, a nostro parere, sono una precondizione per declinare efficacemente la strategia di lotta all’evasione fiscale, quale unica e percorribile strada per mettere il Paese nelle condizioni di affrontare al meglio le grandi sfide del nostro tempo”.

Senza entrare nel merito della prossima convocazione presso il Dipartimento delle Finanze, le scriventi OO.SS. ritengono che quella sia la sede ed il momento per l’Autorità Politica per “elevare” il segnale di attenzione verso la macchina fiscale e fornire le prime risposte alle richieste dei Lavoratori del Fisco.

In tale modo anche l’importante momento di informazione e confronto che negli ultimi anni ha ridotto oggettivamente portata ed importanza, anche per il solo fatto di tenersi oramai a consuntivo anziché ad inizio dell’annualità, come invece si realizzava nel decennio precedente, potrebbe segnalare una forte discontinuità rispetto al passato ed aprire una nuova stagione con una significativa attenzione verso problemi “stratificati” nel tempo che richiedono indifferibili interventi volti ad eliminare pesanti criticità che si riflettono indubbiamente sull’operatività e funzionalità delle strutture.

Per quanto sopra, chiediamo la Vostra presenza nel predetto incontro del 12.11 p.v..

Con i più cordiali saluti.

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni

Sperandini
Cefalo
Patricelli

 

 

Il Segretario Generale al Ministro PA: pronto pagamento Tfs/Tfr nel pubblico impiego, invito ad adempiere

Egr. Signor Ministro,

questa Federazione ha intrapreso un’iniziativa giudiziaria per contrastare quelle irragionevoli norme legislative che impongono ai soli lavoratori del pubblico impiego di entrare in godimento del proprio Tfr/Tfs solo dopo aver atteso dai 27 ai 51 mesi dal pensionamento, e in forma rateizzata, mentre nel mondo del lavoro privato il Tfr viene riconosciuto entro 3 mesi dalla pensione e in un’unica soluzione.

Il Tribunale di Roma, presso cui è stato depositato il ricorso, ha ritenuto necessario sollevare la questione di costituzionalità, e così la Corte Costituzionale si è espressa con la sentenza n. 159 del 17 aprile 2019.

Tutto il mondo politico, parlamentare e governativo, ha la responsabilità non solo morale e politica, ma anche giuridica, di prendere atto della sentenza n. 159/19 in cui la Corte Costituzionale fa chiaro riferimento alla necessità che ci sia un intervento di riforma della normativa vigente in tema di tempistica di erogazione delle prestazioni connesse alla cessazione dal servizio nel pubblico impiego.

Questa Federazione, per continuare una doverosa battaglia di civiltà giuridica e professionale, e costatato l’immobilismo del precedente Governo, in data 10 luglio u.s. ha diffidato la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad adempiere alla sentenza della Corte Costituzionale.

La Presidenza, nel raccogliere la diffida della Confsal-UNSA, ha invitato -con la nota del 28 agosto u.s. che ad ogni buon conto si allega- il Ministero della Pubblica Amministrazione a prendere in via d’urgenza tutte le iniziative necessarie per giungere ad una riforma dei tempi di erogazione del Tfr/Tfs nel pubblico impiego.

Richiamato e ricordato quanto precede, con la presente, in qualità di rappresentante legale della Federazione Confsal-UNSA,

INVITO FORMALMENTE

La S.V., nella qualità di Ministro per la Pubblica Amministrazione,

Ad adempiere a quanto previsto dalla sentenza n. 159 del 17 aprile 2019 della Corte Costituzionale e prendere -in via d’urgenza- le iniziative necessarie per la ridefinizione della normativa sull’erogazione del Tfr/Tfs nel pubblico impiego, che -per la Corte stessa- presenta aspetti problematici tali da richiedere una organica revisione dell’intera materia.

In attesa di riscontro,

Colgo l’occasione per porgerLe distinti saluti.

Il Segretario Generale

Massimo Battaglia

INVITO-AD-ADEMPIERE-MINISTRO-PA-TFR-signed

Risposta-Presidenza-Consiglio-Ministri-a-Diffida-UNSA

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Unitario incontro 4 novembre 2019

AGENZIA DELLE DOGANE E MONOPOLI

Incontro del 4 novembre 2019 sulle criticità delle schede “contributo individuale”

 

Ieri le OO.SS. nazionali hanno partecipato, come da convocazione del 28 ottobre u.s., all’incontro sulla valutazione, in riferimento al “contributo individuale”, per affrontare le criticità segnalate.

Il Direttore Centrale del Personale ha, in premessa, manifestato la propria contrarietà rispetto ad alcuni comunicati sindacali, fortemente critici, facendo presente che se tali prese di posizione avessero sottinteso l’annullamento della valutazione ciò avrebbe comportato l’azzeramento della procedura e delle  progressioni economiche in itinere.

Un tale sbocco non ha trovato certo il nostro consenso; abbiamo ribadito invece che le progressioni devono essere confermate, superando semmai la pessima applicazione delle schede fatta “in loco” da dirigenti di uffici che hanno usato lo strumento valutativo in modo improprio. Con l’accordo sui passaggi di fascia del 23 luglio u.s., doveva essere chiaro, prima di tutto ai dirigenti, che l’omogeneizzazione doveva evitare giudizi difformi e che l’intento della valutazione era funzionale solo a questa tranche dei passaggi di fascia.

Pertanto tale procedura, abbiamo ribadito, non poteva, né doveva avere come esito l’utilizzo incauto di uno strumento importante come quello della valutazione, con punteggi che, per molti Colleghi, non riflettono il loro impegno, coinvolgimento lavorativo, disponibilità, né tantomeno l’aver lavorato in condizioni di grave sotto organico.

Rispetto alle nostre valutazioni il Direttore Centrale del Personale ha tuttavia  voluto ribadire e confermare formalmente che – come era nelle intenzioni delle parti firmatarie dell’accordo –   le schede di valutazione sono utilizzabili solo per i passaggi di fascia e per nessun altro utilizzo; per l’avvenire, il sistema valutativo sarà quello che scaturirà dal confronto attualmente in corso, che entrerà in vigore dal 2020.

Il Direttore ha inoltre specificato che i dati possesso dell’Agenzia indicano che la maggior parte dei valutati (80%) risulta aver raggiunto un punteggio da 29 a 40 e che, quindi, globalmente la situazione non è da ritenere assolutamente negativa.

A margine dell’incontro il Direttore Dott. Flore ha comunicato che è in corso la richiesta dei nulla osta delle amministrazioni di provenienza per coloro che hanno partecipato alla procedura di mobilità intercompartimentale per 511 dipendenti di III area (nulla osta già giunti 382) e 255 dipendenti di II area (nulla osta già giunti 237). Questa operazione dovrebbe ridare maggiore agibilità agli uffici maggiormente carenti e a cui sono stati destinati i nuovi arrivi.

Sono previsti inoltre gli scorrimenti delle graduatorie per la mobilità interna per alcuni uffici (ad es. Sicilia) e che una medesima procedura sarà attuata per la Campania.

Il prossimo incontro sindacale, che si terrà nella settimana tra il 18 e il 22 corrente mese, riprenderà nel merito il confronto sul nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo.

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL/UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Diodati

Veltri

Fiorentino

Convenzioni tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze e le Agenzie Fiscali – Triennio 2019 -2021 – Convocazione

 

Informiamo che le OO.SS. delle aree professionali e della dirigenza sono state invitate a partecipare alla riunione indetta per il giorno 12 novembre p.v., alle ore 17, presso la Sala riunioni del Piano ammezzato in via dei Normanni n. 5, con il seguente ordine del giorno:
Convenzioni Ministro dell’economia e delle finanze-Agenzie fiscali per il triennio 2019-2021.