Archivio mensile: Giugno 2020

DOGANE e AAMS – Riorganizzazione delle strutture dell’Agenzia senza confronto!

L’AMMINISTRAZIONE AVANZA NELLA RIORGANIZZAZIONE DELLE STRUTTURE DELL’AGENZIA E CONTINUA A NON CONFRONTARSI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con la nota 206095/RU del 26 giugno 2020, a firma del Direttore Centrale del Personale, dal 1^ luglio 2020 “attiva la riorganizzazione” inerente alle direzioni interregionali, regionali e provinciali in base alla D.D. 155370/RU del 25 maggio 2020 con un laconico comunicato alle OO.SS. nazionali.

Ancora una volta si assiste ad un decisionismo senza precedenti su materie di cui i Lavoratori dovrebbero conoscere le finalità del disegno generale ormai conclamato e poter valutare, tramite i propri rappresentanti, in un franco e doveroso confronto, le ricadute che le nuove scelte riversano sul Personale.

La riduzione da cinque a tre Uffici nelle direzioni precitate, ormai individuate come “Direzioni Territoriali”, non può certamente essere considerata una operazione di poco conto né una operazione su cui non dover riflettere: 20 posizioni dirigenziali di 2^ fascia che vengono meno senza sapere con quale destinazione ovvero con riduzione dell’organico dirigenziale. Più preoccupante risulta, poi, la consequenziale “nuova ricollocazione” di POER, P.O. contrattuali, IDR e capi reparto accompagnata, per alcune Direzioni Territoriali, dalla previsione che la “sede principale degli Uffici di nuova istituzione coinciderà con quella della sovraordinata Direzione Territoriale” (tra Venezia e Trieste?, tra Genova e Torino?).

In merito alle figure non dirigenziali precitate sarebbe doverosa l’apertura di tavoli di confronto e contrattazione: esse furono a suo tempo ben individuate nella loro portata e nella loro allocazione che dal 1^ luglio invece giocoforza cambieranno

Non si può certo dire che gli effetti dirompenti di tale tranche di riorganizzazione, che stanno creando affanno anche ai Responsabili periferici deputati al traghettamento, siano noti ai Lavoratori cui non è dato conoscere né le finalità né le modalità attuative come da tempo questa Organizzazione Sindacale continua ad evidenziare.

In ogni azienda, già dagli anni settanta, il principio del coinvolgimento dei Lavoratori nelle vicende operative delle stesse è stato ritenuto il modo più opportuno per valorizzare l’apporto dei Lavoratori medesimi: presso l’Agenzia delle Dogane si ama giocare una partita “a carte coperte”. La nostra Organizzazione sindacale non può condividere tale modo di procedere in quanto i Lavoratori non hanno solo doveri ma anche diritti tra i quali quello di conoscere il proprio futuro nelle strutture dell’Agenzia.

Ancora più grave è la negazione del diritto delle OO.SS. di contribuire, con costruttivo apporto, mediante suggerimenti o indicazioni operative e progettuali che, dalla propria esperienza operativa, altro non farebbero che migliorare l’efficienza e l’efficacia del processo riorganizzativo in atto.

Non si può sottacere infine che, mentre l’Agenzia procede con impegno a nuove architetture organizzative, negli uffici la carenza di circa 2.700 unità lavorative sta generando situazioni estremamente allarmanti per cui non si riescono ad assicurare i servizi di istituto e il presidio del territorio, con ovvie ricadute di pesanti sovraccarichi lavorativi sul residuo personale e di stress lavoro correlato.

Roma, 30 giugno 2020

Il Responsabile Nazionale del Settore Dogane e Monopoli

Salvatore Veltri

ENTRATE – Comunicato unitario incontro 26 giugno 2020 – Attività negoziali

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

 

                                Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

avv. Ernesto Maria Ruffini

 

Egregio Direttore,

la presente nota per esternarle tutto il nostro “disappunto” per come evolvono le attività al tavolo negoziale. Avevamo già scritto al riguardo un comunicato unitario il 18 maggio scorso.

Nonostante diversi incontri, anche di natura tecnica, e nonostante una posizione unitaria delle scriventi OO.SS., improntata alla più ampia condivisione delle problematiche sul tappeto, come del resto dimostrano gli accordi firmati nei mesi scorsi, non possiamo che “lamentare” come su diversi e qualificati temi, a partire dal Fondo salario accessorio 2018, non abbiamo, ancora, raggiunto il risultato atteso dai colleghi che, ad ogni buon conto e nel migliore dei casi non vedrebbero liquidate le somme prima di fine anno.

Questo in presenza delle criticità note in materia che, nel nostro caso, sono il frutto anche di un meccanismo assolutamente inadeguato sul fronte del finanziamento che determina un ritardo di oltre due anni tra prestazione offerta e remunerazione accessoria della medesima.

Lo stesso potremmo dire sui “buoni pasto”, che rappresentano, nel concreto ed oggettivamente, una opportuna integrazione di salario già piuttosto basso, e questo elemento indipendentemente dalla collocazione “forzata” per decreto in lavoro agile, così come si rende necessario, e lo abbiamo evidenziato al tavolo dopo averlo sperimentato sul campo, un accordo strategico in tema di “smart working”.

Ulteriormente, sarebbe importante la sottoscrizione di un accordo in merito ai passaggi tra le Aree quale concreto segnale, pur piccolo, sul versante della crescita professionale dei colleghi in servizio.

In questa sede giova ricordare che prima dell’emergenza “Covid – 19”, le scriventi avevano proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale in ragione delle problematiche e delle criticità che da anni “avviluppano” l’Agenzia delle Entrate, dalla carenza di personale alla questione dei “tetti” sul salario accessorio, che per diverse decine di milioni di euro vengono sterilizzati, passando per le modifiche normative e regolamentari del modello delle agenzie fiscali che lo rendano al passo dei tempi.

Sul tema del salario accessorio giova sottolineare come la nostra Agenzia si è dotata di uno schema di distribuzione dello stesso estremamente avanzato fin dal decennio scorso, attraverso un adeguato sistema di valorizzazione delle competenze e delle professionalità che ha cercato di intercettare impegno, capacità e operatività a largo spettro, cui ha corrisposto il raggiungimento adeguato dei risultati a tutti i livelli attesi.

Riteniamo che tali strumenti non siano stati adeguatamente “sponsorizzati” negli anni scorsi ai diversi livelli di interlocuzione istituzionale.

Si parla tanto oggi, con riferimento alla “solita” riforma della pubblica amministrazione, di lavoro per obiettivi, di modalità moderne nell’espletamento dei compiti assegnati, di servizi efficienti ed adeguatamente supportati, il modello dell’Agenzia ha, dall’origine, operato nella direzione oggi auspicata da tutti per il lavoro pubblico.

Siamo rammaricati nel rilevare che lo stato di avanzamento dei lavori in Agenzia non sia compreso e adeguatamente capito.

Si coglie l’occasione per evidenziare che nonostante un accordo sottoscritto il 30 aprile scorso in materia di prevenzione e sicurezza che, nei fatti, ha “anticipato” un protocollo d’intesa fase 3 tra Funzione Pubblica e OO.SS., in diverse realtà territoriali gli accordi non sono stati ancora sottoscritti (dopo sessanta giorni) e nel contempo sono state avviate, operazioni di maggior presenza in servizio senza alcuna informativa sindacale, nonostante l’acclarato e riconosciuto coinvolgimento delle Rappresentanze dei Lavoratori (anche in ragione di regole contrattuali). Questo nonostante la Direttoriale del 13 giugno scorso.

Come detto al “tavolo”, la situazione sanitaria richiede massima attenzione e massima tutela della salute dei lavoratori, precondizione per “supportare” la ripresa operativa in presenza, in affiancamento ad una attività da remoto che riteniamo abbia risposto adeguatamente alle aspettative istituzionali e che potrebbe fornire ulteriori “spunti” di valorizzazione.

Direttore chiediamo un suo intervento, a tutti i livelli e su tutti i piani operativi, affinché si affrontino e risolvano, finalmente, le criticità sopra riportate, peraltro in un elenco parziale, ritenendo che le ragioni evidenziate dalle scriventi OO.SS. siano assolutamente rilevanti e della massima attenzione.

Roma, 25 giugno 2020

 

  FP CGIL

 CISL FP        UIL PA CONFSAL/UNSA

        FLP

Gamberini Silveri

 

     Cavallaro

     

 

    Sempreboni

 

     Patricelli

 

 

DOGANE e AAMS – Determinazione direttoriale del 17 giugno 2020 – Nota al Direttore Generale

 

Al Direttore Generale

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Dott. Marcello Minenna

Roma

Oggetto: Determinazione direttoriale prot. 185113RU del 17 giugno 2020.

 

Esimio Direttore Generale,

la scrivente Organizzazione Sindacale, firmataria del vigente CCNL/FC, ritiene che la normativa pattizia apportata da tale Contratto sia stata ancora una volta disattesa da Codesta Agenzia con l’emanazione della determina in oggetto.

Anche in questo caso, l’Organismo Paritetico per l’Innovazione viene deliberatamente ignorato, manca ogni coinvolgimento partecipativo sindacale, in linea con tutto ciò che sta avvenendo nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli circa la dimensione progettuale riorganizzativa di codesta Amministrazione.

L’ OPI continua a non essere la sede in cui si attivano stabilmente le relazioni aperte e collaborative su progetti di organizzazione e innovazione così come invece prevede il contratto.

Tali modalità, chiaramente lesive delle prerogative sindacali, sono state più volte sottolineate con precedenti missive da questa O.S. rimaste, per altro, senza riscontro.

I cambiamenti strutturali a cui è dato assistere da qualche mese, sempre in  crescendo, non possono essere definiti “marginali provvedimenti di razionalizzazione di alcune funzioni”, né “atti di efficientamento” e non certamente “riqualificazioni nominalistiche”: si è evidentemente di fronte  ad una nuova e ulteriore riorganizzazione di Codesto Ente che si aggiunge a quelle, preannunciate e varate solo parzialmente,  dagli ultimi Direttori dell’Agenzia.

Dal suo arrivo alla guida  dell’ADM, Ella ha già proceduto a ridefinire gli assetti di quasi tutti gli Uffici centrali e territoriali.

Solo a titolo esemplificativo si citano alcuni dei suoi provvedimenti e documenti.

Riguardo alle strutture di vertice centrali :

  • D. 124672/RU del 22 aprile 2020 in cui l’art. 1 della d.d. 129182/RU del 27.11.2018 viene sostituito con la statuizione che l’ Agenzia si articola in strutture di vertice generale, centrali, territoriali e in uffici locali e che la struttura di vertice generale è composta dal Direttore dell’Agenzia, dal Vicedirettore e dagli Uffici e personale alle dirette dipendenze;
  • D. 145763/RU del 17 maggio 2020 che istituisce nell’ambito della Direzione Generale l’Ufficio predisposizione normativa con contestuale soppressione dei preesistenti 4 uffici presso le corrispondenti direzioni tecniche;
  • Verbale OPI del 19 maggio 2020, a firma dell’Amministrazione, in cui si accenna ad approfondimenti sugli aspetti numerici delle Direzioni Centrali ( più di 150 risorse/meno di 50 risorse) e dei rispettivi Uffici (più di 40 risorse/meno di 20 risorse);
  • D. 159074/RU del 27 maggio 2020 che, nell’ambito della Direzione Centrale Antifrode e Controlli istituisce gli Uffici Controlli dogane, giochi accise-energie/alcoli/tabacchi e Gestione sequestri;
  • OdS 3/2020 del 28 maggio 2020, prot. 160558/RU, il quale dispone che l’Ufficio del Vicedirettore si articola in 3 Sezioni assegnando alle stesse quote di Personale e attribuendo alla sezione I una posizione organizzativa contrattuale e alla sezione III un IDR;
  • OdS 4/2020 del 28 maggio 2020, prot.160610, che in riferimento ad una D.D. 155371/RU del 26 maggio 2020, istitutiva dell’Ufficio predisposizione Normativa presso la Direzione Generale, dispone per tale Ufficio l’istituzione di 4 Sezioni (normativa doganale, normativa accise, normativa giochi e supporto amministrativo) assegnando agli stessi quote di Personale e specificando che “i titolari di POER sono confermati nelle medesime funzioni organizzative di elevata responsabilità già ricoperte. I titolari di Posizioni Organizzative (P.O.) e di Incarichi di responsabilità (I.d.R.) sono confermati nelle medesime competenze attribuite”.

Circa le strutture territoriali:

D.D. prot. 155370/RU del 25 maggio 2020 che riduce da cinque a tre gli uffici interni delle direzioni Interregionali/regionali  in cui uno in particolare, l’Ufficio di linea, risulta essere una summa di tutte le principali funzioni dell’ADM cui si aggiunge anche il contenzioso.  Col predetto atto si cumulano una miriade di funzioni così eterogenee fra loro affidando tutte le corrispondenti decisioni ad un unico dirigente e creando, tra l’altro, pericolose commistioni di compiti, potenzialmente in conflitto con lo stesso piano anticorruzione dell’Agenzia.

 

L’ultima, in ordine di tempo, e per la quale peraltro non risulta la asserita informazione alle OO.SS.,  è la determina direttoriale 185113/RU del 17 giugno 2020, riportata in oggetto, in cui, all’articolo 1, viene delineata una nuova geografia delle Direzioni Centrali e negli articoli successivi vengono ridefinite  parti delle loro competenze, ridefiniti alcuni uffici dipendenti, il tutto con estese e profonde modifiche alla D.D. 129182/RU del 27 novembre 2018.

Queste poche riflessioni, fanno emergere una realtà che va riportata nell’alveo del previsto  confronto sindacale sulla riorganizzazione ADM che, invero, si sta attuando “per spezzoni”  perfino con riflessi sull’allocazione logistica del Personale.

I Dipendenti dell’Agenzia hanno tutto il diritto di conoscere il progetto riorganizzativo in cui sono inseriti e le finalità dello stesso in quanto dal 1^ di maggio 2019 era stato varato un “modello organizzativo transitorio” non ancora completato e che in questi mesi e con questi provvedimenti viene completamente rivisto.

Se il potere dell’organizzazione è, come noto, prerogativa dell’Amministrazione, i Dipendenti, sia con qualifica non dirigenziale che dirigenziale, non possono restare all’oscuro circa le decisioni che li riguardano e specialmente per tutte le inerenti ricadute.

Non lo diciamo noi, lo dice il contratto nazionale di lavoro del comparto funzioni centrali.

Ultima osservazione, ma non in ordine di importanza, è rappresentata dal fatto che, come noto, gli atti di carattere generale dell’Agenzia, ai sensi del decreto legislativo 300/1999 e dello Statuto dell’Agenzia, devono essere assoggettati a delibera del Comitato di Gestione il quale, come notorio, all’attualità non è presente.

Il Comitato di Gestione non rappresenta un consesso in cui si prende atto di decisioni già assunte ed efficaci.

La scrivente Organizzazione Sindacale chiede, pertanto, che sia finalmente presentato in ambito OPI il dettagliato piano di riorganizzazione dell’Agenzia che si intende perseguire e su cui poter avviare un sereno, franco, costruttivo, nonché previsto,  confronto per contribuire al quale, come Le è noto, la scrivente ha già rassegnato da tempo specifici documenti di lavoro.

Si chiede, infine,  che nel frattempo siano sospese le relative determinazioni.

 

Cordiali saluti.

 

Roma, 19 giugno 2020

 

Il Responsabile del Settore Dogane e Monopoli

Salvatore Veltri

ENTRATE – Notiziario del 12.06.2020

AGENZIA ENTRATE

INFORMATIVA MODALITA’ ORGANIZZATIVE

CONSEGUENTI AL D.L. “RILANCIO”

 

Nel corso del “tavolo” nazionale del 12 giugno la Parte Pubblica ha fornito informativa sindacale preventiva avente ad oggetto le modalità organizzative da adottarsi da parte delle strutture periferiche nel rispetto delle indicazioni recate dal D.L. n. 34/2020 “Rilancio”.

L’art. 263 del citato decreto ha previsto che le P.A. devono garantire una progressiva riapertura degli uffici pur attraverso la riorganizzazione dei servizi con modalità programmata e telematica. L’Agenzia, pertanto, demanda alla responsabilità dei datori di lavoro, centrali e periferici, il compito di individuare le effettive esigenze di ampliamento dei servizi garantendo, al contempo, la sicurezza del personale impiegato. In ottemperanza dell’accordo sindacale del 30 aprile ogni singolo datore di lavoro, nell’individuare nuovi modelli organizzativi, dovrà garantire un’ampia partecipazione al processo decisionale a tutti gli attori del tavolo della sicurezza comprese le OO.SS. e la RSU, oltre che un uso prudente delle proprie autonomie gestionali ed un tempestivo aggiornamento del DVR.

L’UNSA ha rappresentato che l’emergenza sanitaria sta avendo sviluppi eterogenei nel Paese dove assistiamo, a fronte di una riduzione spiccata dei contagi in alcune regioni, ad una concentrazione di casi soprattutto in Lombardia. Abbiamo colto, pertanto, favorevolmente l’approccio atto a sensibilizzare l’azione dei datori di lavoro richiamati ad un attento utilizzo delle proprie prerogative. Abbiamo, altresì, stigmatizzato il comportamento di alcuni Direttori che non hanno ancora completato la sottoscrizione degli accordi sulla sicurezza in sede periferica ed hanno proceduto ad avviare la ripresa delle attività di presenza senza la previa convocazione dei sindacati. Tali Direttori hanno dimostrato di avere a cuore le esigenze dell’utenza prima ancora di quelle del personale. Pertanto, se fruite nei termini a noi illustrate, le linee guida costituiranno un valido indirizzo dell’azione datoriale che dovrà essere improntata ad una valutazione della situazione locale e dovrà agire di concerto con le parti sociali badando prioritariamente alla salute del personale.

Il Direttore del Personale dott. Palumbo ha annunciato, altresì, la pubblicazione di una nota che conferma la possibilità dello svolgimento dell’attività di lavoro agile in un domicilio diverso da quello abituale, previa necessaria comunicazione al datore di lavoro, ai fini della tutela assicurativa e compatibilmente con la rimodulazione delle attività in attuazione del citato art. 263 del D.L. 34/2020.

 

In una fase delicata come quella in corso nella quale osserviamo da un lato, l’emergenza sanitaria che è presente sul territorio in maniera “eterogenea”, con tutte le preoccupazioni che “impongono”, ancora e necessariamente, l’adozione di efficaci strumenti di contrasto epidemico (dal distanziamento alle misure igienico-sanitarie raccomandate dall’autorità sanitaria) e dall’altro, la “riattivazione”, opportuna e “salvifica” di tutte le attività economico-produttive, espressione della vitalità strategica del nostro Paese, diventa fondamentale l’esercizio di azioni responsabili da parte di tutti.

Da qui la necessità della più ampia ed effettiva partecipazione di tutti i soggetti interessati, a tutti i livelli decisionali, ai fini di una attenta valutazione dei rischi ed in relazione ad un uso prudente e accorto dell’autonomia gestionale, caratteristica dell’organizzazione dell’Agenzia delle Entrate.

Il Sindacato vigilerà affinché la tutela della salute dei lavoratori sia effettiva perché riteniamo, altresì, che questa tutela non sia affatto in contrapposizione con la garanzia dell’erogazione, efficiente e funzionale, dei servizi, in relazione all’articolata domanda dell’utenza, sia in presenza che soprattutto da “remoto”.

L’esperienza “necessitata” dalla pandemia può e deve essere il punto di partenza per un salto ulteriore della qualità nell’erogazione dei servizi e nell’esercizio delle funzioni istituzionali.

Chiudiamo con alcune considerazioni riguardanti altri temi che sono a “cuore” dei colleghi.

In merito al salario accessorio 2018, attendiamo che l’interlocuzione a tutti i livelli produca quanto prima l’esito voluto ovvero la più sollecita chiusura dell’accordo in questione. Dopo di che, su questo aspetto e su altre delicate questioni dovrà essere ripresa l’azione di “marcamento” dell’Autorità politica affinché tutte le criticità note, disponibilità finanziarie e limitazioni temporali comprese, vengano una volta per tutte rimosse.

Nel contempo in sede Aran la Commissione paritetica sul sistema di classificazione professionale del comparto Funzioni Centrali ha in corso di completamento i lavori che produrranno un “Rapporto finale di analisi e proposte” da inviare all’Autorità politica.

Fermo restando il tipo di risultato raggiunto (si auspicava più incisivo ma d’altronde il tavolo non era negoziale), il lavoro posto in essere sarà di stimolo, vista la scadenza ultrannuale del CCNL, per l’avvio della nuova tornata contrattuale che dovrà produrre, invece, risultati non solo sul piano economico ma, soprattutto, sul piano dell’ordinamento professionale, quale risposta alle evoluzioni organizzative ed alle richieste dei lavoratori di effettivi percorsi di crescita professionale, nonché sugli aspetti “claudicanti” delle regole e del sistema di relazioni sindacali.

Non è necessario richiamare da tutte le parti, sistematicamente, la necessità di una riforma della pubblica amministrazione, quanto piuttosto lavorare per poter disporre di una cornice di norme e regole contrattuali (ovvero atti concreti) in grado di far fare alle amministrazioni il richiesto “salto” di qualità.

Questo, nel nostro caso, anche in ragione della decisione assunta dalla Corte Costituzionale in materia di POER, di cui attendiamo il deposito della Sentenza nelle prossime settimane per poter “leggere” attentamente le motivazioni, che nel Comunicato stampa del 11 giugno scorso ha preannunciato che le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tar Lazio sono state dichiarate infondate.

Un fondamentale punto di chiarezza giuridica che ora richiede una disciplina contrattuale altrettanto chiara in termini di organica e qualificata “cornice” di regole.

Quanto sopra unitamente alla valorizzazione delle prestazioni di tutti i colleghi in servizio, in ragione delle specificità e della strategicità delle prestazioni medesime, in ossequio alle migliori pratiche internazionali ed in relazione ai più importanti obiettivi governativi che “detteranno” l’agenda della nuova Italia.

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL – UNSA

(Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

DOGANE e AAMS- Nota su spostamenti di personale degli uffici centrali

SETTORE DOGANE E MONOPOLI

 

Al Direttore Generale

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Roma

Al Direttore Centrale del Personale

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Roma

 

OGGETTO: nota prot. 174694RU del 10 giugno 2020 – sedi centrali dell’Agenzia.

In merito alla nota di cui all’oggetto, la scrivente Federazione esprime ancora una volta tutto il proprio disappunto in quanto l’Agenzia non mostra di avere a cuore le sorti dei propri dipendenti e continua a minimizzare le ponderose e persistenti decisioni che si susseguono ormai a ritmo quasi quotidiano. Per la problematica in atto, ovvero per lo spostamento ex abrupto e a tamburo battente del Personale di alcuni Uffici di vertice centrali, si fa riferimento a spostamenti su “base volontaria”: tale spiegazione oggettivamente non soddisfa la richiesta unitaria del 9 giugno 2020 che intendeva invece, a rigor di contratto, avere il previsto confronto in quanto trattasi di mobilità del personale.

Si coglie l’occasione per rinnovare un’ ulteriore espressione di sorpresa in merito alla qualificazione di alcuni uffici di vertice centrali, id est  Antifrode e controlli, Organizzazione e digital transformation, Relazione e progetti internazionali, come “strutture centrali di staff della Direzione Generale”. Diventa imprescindibile, pertanto, conoscere il nuovo organigramma dell’Agenzia che, per quanto dichiarato  noto, però non si ritrova nel Regolamento di Amministrazione attualmente in vigore.

In attesa di avere celere e cortese riscontro su quanto richiesto, si porgono distinti saluti.

 

Roma 10 giugno 2020.

Il Responsabile del Settore Dogane

Salvatore Veltri

DOGANE e AAMS – Unitario 9 Giugno 2020

Nella giornata di ieri una nota del Direttore Antifrode e controlli ha ufficializzato voci che da giorni circolavano nelle sedi degli Uffici centrali dell’Agenzia circa il trasferimento di parte del personale degli uffici centrali dalla sede di Via Carucci a Piazza Mastai e da uffici di Piazza Mastai verso via Carucci.

In avvio della riunione odierna sul rinnovo del CCNI abbiamo pertanto chiesto chiarimenti al Direttore del Personale sulle decisioni assunte, preannunciando che senza l’immediata sospensione di tutte le iniziative assunte dall’Agenzia (sopralluoghi e ricognizioni varie…)  le OO.SS. nazionali non avrebbero potuto continuare la trattativa.

Preso atto dell’impossibilità dell’amministrazione a fornire risposte di merito alle nostre richieste, abbiamo deciso di interrompere la riunione e chiesto formalmente l’immediata convocazione delle OO.SS. Nazionali che, sull’argomento specifico,  dovrà poi prevedere anche la presenza delle RSU e delle OO.SS. territoriali.

Questo è l’ennesimo atto unilaterale dell’amministrazione che mortifica e vanifica corrette relazioni sindacali  su questioni che impattano sulla vita dei colleghi.

Restiamo in attesa di una immediata convocazione da parte dell’Agenzia in assenza della quale preannunciamo fin da ora iniziative di lotta a tutela dei Lavoratori dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Roma, 9 giugno 2020

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

UNSA

FLP

CONFINTESA

USB-PI

Iervolino

Massimi

Fanfani

Marchetti

Procopio

Diodati

Eremita

Fiorentino

Sperandini

Vetrone

Bono

Langella

Serino

Lollobrigida

 

ENTRATE – Comunicato unitario incontro 5 giugno 2020 – Nuovi criteri selezione POER

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

NUOVI CRITERI DI SELEZIONE P.O.E.R.: CONCLUSA LA FASE DEL CONFRONTO, L’AGENZIA VARA UNA PROCEDURA TRANSITORIA

Con la riunione nazionale del 4 giugno u.s. si è conclusa la fase di confronto prevista, dall’art. 5 del CCNL Fc, in materia di criteri di selezione delle P.O.E.R..

Si ricorderà che già oltre un mese fa l’Agenzia aveva rappresentato la necessità di assegnare circa 42 posizioni attualmente non coperte sul territorio nazionale, nonché le prossime che si dovessero rendere libere, attraverso una nuova modalità di selezione.

L’esigenza in tal senso espressa dall’Agenzia è stata motivata dalla necessità, o quanto meno ritenuta tale dalla stessa, di superare la precedente modalità di selezione ritenuta non funzionale alle attuali esigenze organizzative e perché comunque alcune delle precedenti graduatorie riferite a specifiche “famiglie professionali” risulterebbero esaurite.

A prescindere dalla valutazione, positiva o meno, che possa essere data ai criteri (o parte di essi) e agli esiti della precedente procedura, il confronto apertosi con le OO.SS. sulla materia che, nostro malgrado non è oggetto di contrattazione, è stato, sin da subito, dalle Scriventi orientato a migliorale i profili di oggettività e trasparenza delle linee guida che l’Agenzia inizialmente prospettava di attuare, verificare e dare risposta ad alcuni fondamentali aspetti, tra cui:

  • Appurare l’effettivo esaurimento delle graduatorie.
  • Insistere sullo scorrimento delle graduatorie affinché si desse riscontro alle legittime aspettative di chi fosse risultato idoneo nella precedente selezione.
  • Valutare l’ipotesi che la nuova procedura, subordinata al completamento delle scorrimento delle graduatorie, tenesse in debito conto alcuni determinati fattori, tra cui: l’attuale periodo emergenziale che rende impossibile un “ordinario” svolgimento delle prove di selezione (anche per i precisi vincoli normativi in materia di organizzazione delle prove concorsuali) nonché l’esigenza espressa dalle Scriventi di prevedere un impianto complessivo coerente rispetto a quello che dovrà essere, nei prossimi mesi, la selezione delle P.O. e Incarichi di responsabilità (artt. 17 e 18 CCNI) di derivazione contrattuale.
  • Definire, quindi, una procedura che prevedesse modalità necessariamente “transitorie” per risolvere le attuali contingenze e tenesse conto dei presupposti precedentemente descritti e, non da ultimo, l’alea del prossimo giudizio della Corte Costituzionale sulla legittimità del dettato normativo che ha istituito le P.O.E.R.;
  • Fornire un valido contributo, anche in termini di maggiore oggettività e trasparenza, affinché le linee guida, inizialmente presentate dall’Agenzia, fossero migliorate e maggiormente rispondenti alle esigenze che abbiamo espresso seppur con i limiti del fatto che si verte su una materia non oggetto di contrattazione.

Alla fine, siamo quanto meno riusciti ad evitare che la scelta di coloro che accederanno alla prova orale di questa procedura fossero “scelti” unilateralmente dall’Agenzia delle Entrate, in base a un non meglio precisato screening dei curricula. Abbiamo, piuttosto, preferito rendere più stringenti i requisiti di accesso ma fare in modo che tutti i partecipanti possano accedere alla prova orale.

In linea con le esigenze rappresentate dal fronte sindacale unitario sono stati i risultati del confronto conclusosi con la riunione del 4 giugno u.s. in cui l’Agenzia si è impegnata ad effettuare i necessari scorrimenti delle graduatorie, prima a livello regionale e successivamente a livello nazionale.

Con riferimento alla nuova procedura, i cui criteri di selezione sono contenuti nelle linee guida allegate al verbale di confronto, è stato definito che sarà una procedura “sperimentale” e che avrà durata limitata fino a tutto dicembre 2020, periodo da noi identificato con la durata delle restrizioni previste dalla pandemia in corso. Data entro cui dovranno essere necessariamente definiti non solo nuovi e coerenti criteri di selezione ma anche la disciplina contrattuale di queste figure a regime, auspicabilmente, in coerenza con la definizione complessiva dell’istituto delle P.O.E.R. con riferimento all’ordinamento professionale e alla definizione di specifica area professionale; se, infatti, sarà il prossimo contratto di primo livello a dover decidere come inquadrare le figure che esprimono alta professionalità, è al secondo livello di contrattazione che spetta stabilire quali regole debbano applicarsi in merito a materie come orario di lavoro e compiti da svolgere, ma soprattutto, è alla contrattazione di Agenzia che compete come rendere ogni figura professionale coerente con l’organizzazione complessiva dell’Agenzia delle Entrate.

Roma, 5 giugno 2020

FP CGILCISL FPUIL PACONFSAL UNSAFLP
BoldoriniSilveriCavallaroSempreboniPatricelli