Archivio mensile: Novembre 2020

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – APPROFONDIMENTO CONVENZIONI 2020-2022

SETTORE DOGANE E MONOPOLI

ADM – CONVENZIONE 2020

Anche quest’anno, con il solito ritardo, si è avuto l’incontro sulla Convenzione 2020 tra D.G. delle Finanze, Direttori delle Agenzie e OO.SS. nonché, cosa da sottolineare, con la partecipazione dei Sottosegretari di Stato per l’Economia e le Finanze Laura Castelli, con delega all’Agenzia delle Entrate, e Pier Paolo Baretta, con delega all’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Come è noto ai sensi del decreto legislativo 300/1999 il Ministro dell’Economia e delle Finanze e ciascuna Agenzia, sulla base del documento di indirizzo, stipulano una Convenzione triennale, con adeguamento annuale per ciascun esercizio finanziario. In esse vengono fissati, tra l’altro, sia i servizi dovuti e gli obiettivi da raggiungere che le risorse disponibili nonché gli indicatori ed i parametri in base ai quali misurare l’andamento della gestione. Inoltre la Convenzione costituisce un mezzo per assicurare al Ministero la conoscenza dei fattori gestionali interni all’Agenzia, quali l’organizzazione, i processi e l’uso delle risorse. Sono anche stabiliti gli importi trasferiti ai fini degli oneri di gestione, delle spese di investimento e della quota incentivante.

La nostra Delegazione ha evidenziato che, aldi là dei parametri con i quali misurare il raggiungimento degli obiettivi da parte dei Lavoratori dell’Agenzia, restano irrisolti, all’attualità, i problemi già denunciati in occasione dell’incontro sulle Convenzioni per il 2019 e ripresi nell’incontro del 5 febbraio 2019 con il Vice Ministro Misiani, situazione che già allora aveva portato le OO.SS. a mantenere lo stato di agitazione poi sospeso a causa della pandemia.

Sostanzialmente per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono stati ribadite, con fermezza e convinzione, le richieste inerenti alla mancanza di Personale, all’esiguità del salario accessorio, ai sempre maggiori compiti assegnati all’Agenzia senza alcuna contropartita, all’assurdità del tetto da applicare al Fondo Risorse Decentrate con la singolarità di avere una assegnazione di risorse, per i risultati raggiunti, che poi non possono essere utilizzate a favore dei Lavoratori e che, peraltro, riguardano cifre molto consistenti.

Chiaramente la rappresentazione delle vicende dei Lavoratori nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non poteva non far riferimento alle gravi problematiche sopravvenute, in questo anno, a causa della pandemia Covid-19 sia per i suoi risvolti circa la salute dei Lavoratori stessi, sia per il necessitato ricorso al lavoro agile svolto con preponderanza durante i lockdown ma anche con la chiamata “in presenza” di tanti Lavoratori per le attività indifferibili da espletare per i necessari interventi al fine di sostenere le attività economiche e soprattutto la circolazione di materiale sanitario di estrema urgenza sia per il contrasto al Covid-19 che per la cura dei contagiati nonché i necessari presidi per bloccare gli illeciti di varia natura.

Tuttavia anche in un periodo di estremo disagio per i Lavoratori e le loro famiglie essi sono stati impegnati nel conseguire, pro-quota, la maggior parte degli obiettivi dell’Agenzia come previsti dall’Atto di indirizzo del Ministro dell’Economia e Finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale del 13 luglio 2020. Tali obiettivi sono veramente sfidanti perché abbracciano diverse previsioni: dal sostegno alla crescita del Paese all’elevazione della qualità dei servizi resi ai contribuenti-utenti e alla promozione della compliance ma anche alla prevenzione degli inadempimenti tributari, al contrastare l’evasione e l’elusione fiscale, all’ assicurare la legalità negli ambiti di competenza.

Bisogna, poi, riportare l’attenzione all’Allegato 2 della Convenzione rubricato “Piano dell’Agenzia” già presentato qualche tempo fà dall’Agenzia alle OO.SS. In esso vengono illustrate, oltre alle attività da convenzione svolte dai Lavoratori ADM, anche le strategie “in materia di organizzazione” e di “risorse umane”.

Per quanto concerne la prima tematica vengono ricordati gli interventi di ristrutturazione operati dall’Agenzia e quelli da portare a compimento. Nell’ottica di arrivare al Modello Organizzativo Definitivo (quello Temporaneo attuale era partito il 1^ maggio 2019 e doveva giungere a completamento a fine anno 2020) si prevede di avviare una valutazione dei processi e delle attività, l’identificazione della riorganizzazione territoriale degli Uffici e la definizione di un piano operativo. Piano operativo che attraverso una fase di sperimentazione dovrebbe prevedere “fasi successive finalizzate sia all’implementazione degli aspetti organizzativi su tutto il territorio, sia all’integrazione e alla cooperazione applicativa tra i sistemi, interni ed esterni all’Agenzia, per raggiungere la completa integrazione organizzativa, funzionale e tecnica tra il settore Dogane e Monopoli”.

E’ di tutta evidenza che l’Agenzia, al di fuori dell’impianto della Convenzione, farebbe meglio ad esplicitare in modo lineare il percorso e i tempi che dovranno portare al mitico, e speriamo non stravolgente, Modello Organizzativo Definitivo senza, peraltro, tralasciare le dovute fasi di informazione e confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori.

In merito alla strategia riguardante le “risorse umane” la situazione è allarmante per quanto riguarda le carenze sia del “personale delle aree funzionali” che di quello delle “qualifiche dirigenziali”.

Il personale delle aree funzionali a fronte di una presenza al 31.12.2919 di 9.914 unità e quindi con una carenza, rispetto alla dotazione organica (12.580 unità, come da delibera del 2016), di oltre 2.600 unità che nel nel 2020 vengono implementate di 558 cessazioni giungendo, al 31.12.2020, a 9.356 unità: quindi una drammatica carenza di 3.224 unità a fronte dei sempre maggiori carichi di lavoro nonché delle relative responsabilità e necessaria professionalità in capo alla buona volontà dei Lavoratori.

Questo ci dice chiaramente quanto le Convenzioni siano in modo ineluttabile un “atto politico” e non di “semplice amministrazione” poiché se l’Atto di indirizzo e il Disegno di legge di bilancio 2021 prevedono obiettivi sfidanti e maggiori incombenze professionali per un Personale ridotto allo stremo, i rappresentanti della politica non possono far finta di non sentire e di non vedere.

Nella Convenzione viene di seguito specificato che per il 2020 sono state avviate procedure concorsuali per circa 1400 unità e ingressi tramite mobilità per 600 unità: la situazione resta, comunque, preoccupante sia perché i concorsi hanno una loro tempistica non definibile con certezza “ai tempi del coronavirus” sia perché nel 2021sono stimate ulteriori 400 cessazioni.

Miglior sorte non sembrano riguardare le qualifiche dirigenziali dove a fronte di 233 posizioni previste emerge una carenza del 47 per cento che, però, nel 2020 vengono implementate tramite il conferimento a 24 unità di un incarico ex art 19 comma 6, dall’ arrivo di 12 dirigenti dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione e da 6 unità mediante incarico ex art 19 comma 5-bis. Il 2020 ha visto inoltre l’annullamento del concorso a 69 posti da dirigente di 2^ fascia dopo ben 6 anni di tormentate e inesplicabili vicende ma dell’annunciato concorso a 100 posti di dirigente di 2^ fascia non si trova menzione nella Convenzione.

Tra le “strategie” riportate dalla Convenzione ha anche il suo spazio la formazione che, negli ultimi anni, non ha avuto molta considerazione nonostante una impellente ed estesa necessità per una migliore operatività dei Lavoratori. La pandemia, tra le altre conseguenze, ha portato all’annullamento della formazione in aula che normalmente è quella che risulta più consona. Nella Convenzione si prospettano per il triennio 2020-2022, tra i vari argomenti di formazione, quella linguistica volta a “garantire la conoscenza base della lingua inglese a tutto il personale” e quella dell’ informatica al fine di aggiornare e sviluppare le competenze del personale. La scrivente Organizzazione ha sempre ritenuto che la formazione sia un elemento fondamentale e imprescindibile per poter svolgere adeguatamente il lavoro nei vari ambiti di dogane, accise, tabacchi e giochi.

Nell’art. 2 della Convenzione risalta, poi, la previsione per la quale “con successivo Atto”, previa sottoscrizione da parte del Ministro e del Direttore Generale dell’Agenzia, “sarà disciplinato lo svolgimento dell’attività della società di cui all’articolo 103 del DL 104/2020. E’ vero che l’art. 63 del decreto legislativo 300/1999 prevede che “l’agenzia gestisce con criteri imprenditoriali i laboratori doganali di analisi; può anche offrire sul mercato le relative prestazioni” ma sorgono diverse perplessità in merito al fatto che tali attività debbano necessariamente effettuate tramite le cosiddette società in house. Su tale argomento la scrivente Federazione ha già espresso i propri dubbi ai quali l’Agenzia non ha dato risposta e quindi non ha ritenuto di illustrare ai Lavoratori la modalità di gestire un servizio fondamentale come quello dei Laboratori.

Si riporta, poi, che in seguito a quanto esposto dalle varie sigle sindacali, nella discussione sulle Convenzioni, il Sottosegretario Baretta ha dichiarato che quanto posto dalle OO.SS. circa il salario accessorio e il ritardo delle Convenzioni, utili ai fini della definizione dei parametri e dei criteri, è necessario un approfondimento a breve per una proposta precisa e per risposte non generiche.
Si auspica che tale disponibilità da parte della politica possa dare una svolta alle pressanti problematiche dei Lavoratori dell’Agenzia: il tempo sarà giusto giudice.

Infine il Direttore Generale di ADM è intervenuto richiamando la situazione molto particolare gestita nel 2020 dall’Agenzia, in quanto oltre alle problematiche della Brexit e della guerra dei dazi si è aggiunta la pandemia con i traffici intercontinentali che hanno ripristinato e riportato in grande operatività i servizi essenziali nei porti, negli aeroporti e in ambito antifrode sulla linea di confine e sulle piattaforme web. Ha ricordato che in questo anno nell’Agenzia sono stati effettuati tanti incontri sindacali e quindi dovrebbe apparire evidente l’intento di apertura posto in essere. Inoltre, anche a riconoscimento dell’impegno dei Lavoratori che hanno garantito la tutela della salute pubblica, si è provveduto all’istituzione di una task force medica per i lavoratori stessi e i familiari nonché l’attribuzione del ticket restaurant e altre attività per le quali si è tentato in qualche maniera di riconoscere lo sforzo degli Ufficiali di PG che, ha ricordato, è la qualifica che hanno tutti i dipendenti dell’Agenzia. Ha poi ribadito l’apertura nei confronti dei Sindacati in relazione al grande sacrificio che viene richiesto ai Lavoratori.

Senza dubbio il Sindacato ha continuato a dare la propria disponibilità ma da parte dell’Amministrazione sono molto spesso mancati l’informazione e il confronto che sono la base per corrette relazioni sindacali ed anche la modalità per una interlocuzione reciproca che, nel rispetto dei ruoli, è propedeutica ad eventuali proposte e suggerimenti.

Roma, 25 novembre 2020

Il Responsabile Nazionale del Settore ADM
Salvatore Veltri

 

AGENZIA ENTRATE – APPROFONDIMENTO CONVENZIONI 2020-2022

AGENZIA DELLE ENTRATE
CONVENZIONI 2020 – 2022

Risorse umane – Dal Piano aziendale

L’Agenzia prevede l’uscita, a legislazione vigente, nel triennio 2020-2022 di n. 5.093 colleghi, di cui n. 81 Dirigenti, al netto di eventuali ulteriori evoluzioni normative nonché di dimissioni volontarie ed altro.

Per le nuove assunzioni è in corso di predisposizione la programmazione triennale 2020 / 2022 che modifica anche il pregresso programma.
A causa dell’emergenza Covid-19 nel 2020 è slittata l’assunzione dei n. 510 funzionari (il tirocinio è iniziato solo nel mese di giugno). L’assunzione slitta all’inizio del 2021.
Inoltre, il DL n. 124/2019 ha autorizzato l’Agenzia ad espletare procedure concorsuali, in aggiunta a quelle già autorizzate, per un totale di n. 500 unità.

Quindi, le assunzioni previste complessivamente nel triennio sono pari a n. 4.113 unità, così individuate:
• i dirigenti provenienti dal 7° corso – concorso SNA n. 45 (unità già assunte a luglio 2020);
• le procedure selettive per dirigenti già avviate n. 335 (di cui ai due concorsi per n. 175 e n. 160);
• le procedure selettive per funzionari già avviate n. 531 (i tirocinanti in corso);
• le procedure selettive per funzionari ed assistenti da avviare n. 3.082 (autorizzazioni previste dalle norme vigenti);
• le assunzioni di personale appartenente alle categorie protette n. 120

Alle nuove assunzioni si aggiungono n. 700 passaggi dalla II Area alla III Area, in base all’art. 22, comma 15 del DL. n. 75/2017, nel rispetto dei limiti ed all’esito delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente. Questa procedura sarà avviata presumibilmente nell’aprile 2021.
Il concorso da dirigente per n. 175 è in corso di prosecuzione ed il completamento dei lavori è previsto nel primo semestre del 2021 con la successiva immissione in ruolo dopo pubblicazione graduatoria (una previsione ottimistica parla di fine marzo ’21).

Così come si è accennato alla possibilità di un bando di concorso per n. 1.000 assunzioni da pubblicare nel mese di dicembre ed un ulteriore bando per n. 1.000 unità nel mese di marzo ’21.

Va da sé che la consistente uscita di personale negli ultimi anni (stabile sulle n. 1.000 unità annuali ma con una forte accelerazione nel 2019, con oltre n. 2.700 unità) nonché la previsione di uscita nel triennio, è solo parzialmente coperta dal piano delle assunzioni sopra riportato.
In ragione di ciò la CONFSAL – UNSA ha chiesto, alla presenza dell’Autorità politica, una implementazione del livello delle risorse umane nell’obiettivo di migliorare ulteriormente ed “efficientare” adeguatamente l’attività centrale e, soprattutto, periferica dell’Agenzia.
I numeri sopra riportati, tratti dal Piano Aziendale dell’Agenzia, erano stati in parte divulgati a seguito di comunicazioni della Direzione dell’Agenzia già in precedenti incontri sindacali (e come tali riportati).

Impegni istituzionali
Nello svolgimento delle funzioni istituzionali previste dagli articoli 62 e 64 del D. Lgs n. 300/1999 e nel conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria indicati nell’Atto di Indirizzo del Ministro,
l’Agenzia si è impegnata ad attuare tempestivamente le disposizioni normative emanate in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19 per fronteggiare le inevitabili ricadute sul tessuto economico nazionale, con particolare riguardo alla gestione dei contributi a favore di imprese e lavoratori autonomi e delle diverse agevolazioni previste.
In particolare:
• fornisce il suo apporto per consentire agli operatori economici di poter ricevere in tempi brevissimi il contributo a fondo perduto previsto dal decreto “Rilancio” (DL n.34/2020), attraverso specifica procedura telematica e pagamento in tempi estremamente contenuti;
• gestisce le diverse agevolazioni introdotte e predispone specifici servizi per il riscontro dei dati fiscali.

Nel facilitare la richiesta ed erogazione dei servizi nei confronti dei contribuenti-utenti l’Agenzia innova e potenzia il sistema di “relazione a distanza”, così da migliorare l’accessibilità ai servizi e semplificare le procedure per la loro richiesta, attraverso:
• l’evoluzione dei servizi di assistenza, con l’adozione di procedure semplificate per comunicare con il contribuente, alternative all’accesso fisico presso gli uffici, privilegiando l’utilizzo di mezzi di erogazione dei servizi da remoto, tramite il canale telefonico ed il canale telematico (App e Portale dei Servizi telematici);
• il potenziamento dei sistemi per programmare l’accesso ai servizi: prenotazione di appuntamenti in presenza, appuntamenti telefonici e video appuntamenti, utilizzo di di web ticket per l’accesso in giornata;
• l’introduzione di nuove e più avanzate forme di comunicazione con il contribuente;
• il potenziamento dei servizi infrastrutturali allo scopo di assicurare la continuità dei servizi all’utenza anche nel regime di emergenza sanitaria (introduzione progressiva di nuovi servizi quali la possibilità di presentare, attraverso area autenticata, documenti ed istanze (come quelle di rimborso) da qualunque ufficio;
• l’incremento del tasso di digitalizzazione dei servizi, nonché del grado di fruizione dei medesimi da parte degli utenti;• il presidio e l’evoluzione della fatturazione elettronica, unitamente alla gestione a regime dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi, anche ai fini dell’avvio della “lotteria degli scontrini”;
• lo sviluppo e l’innovazione dei sistemi di versamento delle imposte;
• l’implementazione degli oneri presenti nella dichiarazione precompilata delle persone fisiche nonché il completamento degli studi propedeutici all’avvio della precompilazione di alcuni documenti e dichiarazione per i titolari di partita iva.

Naturalmente l’Agenzia favorisce l’adempimento spontaneo dei contribuenti ed assicura la riduzione strutturale del “tax gap”, rafforza il rapporto fiduciario con i cittadini e riduce la conflittualità con i contribuenti.
Ulteriormente, incrementa la digitalizzazione e la razionalizzazione dei processi fiscali nell’ambito della più ampia strategia di “tax compliance” tramite mirata attività di promozione dei pagamenti elettronici.
Inoltre, rafforza l’iniziativa di confronto e collaborazione attraverso l’istituto del contradditorio, anche preventivo, al fine di definire in maniera efficace ed efficiente la posizione del contribuente, da effettuare anche a distanza tramite posta elettronica, sia ordinaria che certificata, e videoconferenza.

Abbiamo voluto riportare, per tratti estesi, alcuni degli impegni di cui all’art. 3 (Impegni istituzionali dell’Agenzia) della Convenzione 2020/2022, per evidenziare l’enorme lavoro fatto e da fare affinché l’Agenzia delle Entrate sia sempre più all’avanguardia nei moderni processi fiscali, come del resto riconosciuto dall’Autorità Politica in sede di riunione.
Quanto sopra a sottolineare, se ve ne fosse bisogno, il ruolo strategico delle Entrate e la necessità che la stessa sia sempre più messa nelle condizioni di lavorare al meglio attraverso qualificati investimenti in risorse umane e materiali nonché finanziarie.
Ulteriormente, per evidenziare, a beneficio esclusivo della collettività e non certamente nostro, che nonostante l’emergenza sanitaria e le disposizioni imposte dall’Autorità per la salvaguardia della salute pubblica, l’Agenzia delle Entrate e tutti i funzionari e dirigenti in servizio hanno profuso, come sempre, tutti gli sforzi possibili per operare al meglio secondo le direttive dell’Autorità politica.
Adeguato comportamento, quale risposta ai “beceri” attacchi di varia provenienza, circa i lavoratori pubblici ed il lavoro pubblico in generale, leitmotiv di gruppi di pressione nemmeno tanto nascosti, oggi accentuato dalla crisi in atto.
Se si vuole invece un apparato inefficiente, per poter continuare a “sguinzagliare” gli istinti peggiori, come quello di non pagare le imposte, le tasse ed i contributi dovuti, allora avvertiamo questi “signori” (per modo di dire) che troveranno nel nostro Sindacato e nei Lavoratori del fisco un presidio di legalità e di democrazia.

 

Il Coordinatore Nazionale Valentino Sempreboni,
e il Responsabile Gennaro Vitiello

AGENZIE FISCALI – CONVENZIONI 2020-2022

CONVENZIONI AGENZIE FISCALI / MEF 2020 – 2022
Considerazioni

L’incontro sull’informativa in merito alle Convenzioni 2020-2022 Agenzie Fiscali / Mef, visionabili sul nostro sito coordinamento.salfi.it, è stato caratterizzato da tratti squisitamente politici, vista la presenza del Vice Ministro Laura Castelli (con delega alle Entrate), del Sottosegretario di Stato Pierpaolo Baretta (con delega alle Dogane/Monopoli), oltre ai Direttori delle Agenzie Ernesto Maria Ruffini e Marcello Minenna ed alla Direttrice delle Finanze prof.ssa Fabrizia Lapecorella.

La CONFSAL – UNSA ha rilevato il fuori tempo massimo dell’informativa (oramai una abitudine sia pure per motivi diversi, questo anno anche a causa dell’emergenza sanitaria).

Il “cigno nero” della pandemia, che ha fatto saltare tutte le previsioni, porta a volgere lo sguardo necessariamente sul futuro, naturalmente non dimenticando il passato ed il presente.

Salta all’evidenza la fortissima carenza di personale che incide pesantemente sull’operatività delle strutture, soprattutto periferiche, ed in ragione di ciò i piani delle assunzioni vanno implementati a beneficio della maggiore efficienza e funzionalità, anche con riferimento agli ulteriori compiti istituzionali attribuiti alle medesime strutture.

La CONFSAL – UNSA ha chiesto, altresì, la massima attenzione sulle risorse economiche destinate al salario accessorio, preso atto dei milioni di euro assegnati alle Agenzie e non distribuiti al personale per i noti vincoli normativi (si veda la questione delle somme “ex comma 165”).

A riguardo delle risorse economiche, forte è stata la richiesta di attenzione in merito alla decretazione ex “D. Lgs n. 157/2015”, osservati gli oggettivi ritardi “cumulati” nella individuazione dei criteri e, quindi, nella determinazione degli importi.

La Direttrice delle Finanze ha sottolineato che il decreto per l’anno 2019, sulla base delle attività 2018, è in corso di registrazione alla Corte dei Conti, assicurando, altresì, che anche il decreto 2020 (sulla base delle attività 2019) è in corso di “approntamento”, al fine di azzerare i ritardi osservati in questi anni circa la liquidazione dei compensi accessori.

Sull’aspetto più politico, la delegazione CONFSAL – UNSA ha fatto presente la necessità di una rivisitazione dell’intero quadro normativo delle Agenzie Fiscali, esigenza evidenziata già in passato dalla nostra organizzazione in diverse sedi.

Rammentiamo che l’Autorità politica aveva presentato nel 2017 un progetto di legge di riforma il cui esame non è stato completato per la sopraggiunta fine della legislatura.

Ma le esigenze “riformistiche” sono rimaste tutte intatte e da qui la necessità, a nostro parere, di una globale rivisitazione di sistema.

Al riguardo appare opportuno soffermarsi sulle raccomandazioni e sulle osservazioni di OCSE e FMI nelle “due diligence” elaborate qualche anno fa (2016).

In ragione di quanto espresso e preso atto che nei prossimi mesi l’Autorità politica progetterà e predisporrà una riforma del sistema tributario che ha il primario obiettivo di riportare il Paese su un nuovo sentiero di crescita economica, nell’alveo di una maggiore equità, semplicità ed equilibrato rapporto tra le parti, appare fondamentale, per la CONFSAL – UNSA, “dedicare” una specifica attenzione alla “macchina fiscale”, Entrate e Dogane/Monopoli.

Bisognerà eliminare le criticità osservate in questi venti anni e far fare al modello delle Agenzie Fiscali quel necessario salto di qualità, in termini di rafforzamento dell’autonomia finanziaria, organizzativa e gestionale, con particolare attenzione alle risorse umane (valorizzazione dei percorsi professionali e compensazione dei maggiori impegni quanto-qualitativi, sulla base di precise regole contrattuali che tutelino lo status lavorativo).

Un vasto ed importante programma che necessariamente richiede anche una significativa condivisione dei Rappresentanti dei Lavoratori del Fisco.

In ragione del grande obiettivo governativo di riforma tributaria strutturale, da elaborare ed approvare entro il prossimo anno, con l’andata a regime nel 2022, il Vice Ministro Castelli ha assicurato il suo massimo impegno nell’affrontare temi di interesse sindacale attraverso “tavoli” di approfondimento.

Nel contempo, dovranno essere eliminate, nel breve periodo, le diverse “discrasie” rilevate, anche in materia di risorse accessorie, prima di “avviare” un ampio progetto di investimenti in risorse umane ed in risorse materiali e finanziarie (anche in ragione dei progetti di digitalizzazione nonché di una diversa operatività istituzionale).

In conclusione, l’incontro programmato ha avuto la funzione di “lanciare” alla politica precisi segnali, nella consapevolezza della necessità di riprendere i “discorsi” già avviati prima della pandemia, ovvero tavoli di approfondimento alle Entrate ed alle Dogane/Monopoli in merito al superamento di tutte le negatività che si sono manifestate nell’applicazione del modello delle agenzie fiscali e tavolo politico per la reingegnerizzazione dell’intero sistema.

Approfondimenti ad ampio spettro sia per gli aspetti economici sia sugli aspetti organizzativi ed ordinamentali.

La presenza dei due importanti esponenti politici, che hanno ricevuto nei mesi scorsi le deleghe in materia, segna solo un punto di partenza.

Da rilevare che il Vice Ministro Castelli ha voluto sottolineare la necessità, prima di partire con la riforma tributaria, di avere una Agenzia delle Entrate, a cui è stata riconosciuta già all’attualità la sua eccellenza, che sia pronta dal punto di vista tecnico, attraverso una “digitalizzazione” a tutto campo ed una implementazione formativa.

Bisogna avere tutti gli strumenti necessari per gestire la riforma tributaria, definita sfida del secolo, e poter affrontare anche il tema della riscossione.

Forte è stato l’impegno dell’Agenzia delle Dogane/Monopoli in questi mesi, come riferito dal Direttore Minenna, sia per la Brexit che per la “guerra dei dazi”, cui è sopraggiunta la pandemia e relativa fondamentale azione a supporto dell’emergenza sanitaria, e sempre più importante e strategica sarà la sua attività a tutela dei traffici e della salute pubblica, con tutti gli strumenti a disposizione.

Il Sottosegretario Baretta ha concordato sulla questione dei ritardi sul salario accessorio (definiti oggettivi) ed ha dichiarato di essere disponibile, nel breve termine, a trovare le giuste risposte.

Come si dice “se sono rose fioriranno” e noi saremo di forte “pungolo” affinché non si perda l’occasione per adottare tutte le necessarie decisioni politiche da tradurre in atti concreti, normativi e regolamentari. Per un Fisco migliore e per una Amministrazione al passo con i tempi.

Seguono, con specifici notiziari, alcuni approfondimenti sulle Entrate e sulle Dogane/Monopoli in merito agli aspetti di dettaglio dei Piani Aziendali, con particolare riferimento ai piani “assunzionali” per il triennio. Alcuni di questi aspetti sono stati richiamati dalle due Agenzie al termine dell’incontro.

Il Coordinatore Nazionale Valentino Sempreboni,
con la collaborazione dei Responsabili Nazionali Entrate Vitiello e Dogane/Monopoli Veltri, e dell’intero Coordinamento Centrale e Periferico.

DOGANE e AAMS – Resoconto riunione del 18 Novembre

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Riunione del 18 novembre 2020
Incontro di carattere tecnico sull’incentivazione ai Colleghi
che si occupano di appalti

Si premette che, essendo stato certificato dagli organi preposti, l’accordo siglato il 22 settembre 2020, sarà pagato nel mese di dicembre l’importo residuo della performance 2018 (circa 150 euro pro-capite) e l’indennità di disagiata per i Colleghi delle sedi aventi diritto. Anche ai Dirigenti verrà pagata la quota relativa alla retribuzione di risultato e per incarichi ad interim. Nel mese di gennaio verranno, altresì, corrisposti gli emolumenti per le commissioni gioco.

La discussione sull’argomento del giorno, come da convocazione, è stata incentrata sulla bozza di “Regolamento per l’incentivazione delle funzioni tecniche” in base all’ art 113 del decreto legislativo 50/2016.

Il confronto ha riguardato molti degli articoli della bozza di Regolamento ed è emersa per la parte sindacale la necessità di avere diverse risposte ma non tutte sono state date e specificatamente quelle di competenza della Direzione Centrale del Personale, aspetto che ha dato all’incontro una modalità di confronto tecnico.

Il Responsabile di Amministrazione e Finanza, dott. Lo Surdo, ha ribadito che lo scopo del Regolamento è l’incentivazione delle funzioni tecniche, finora svolte senza alcun riconoscimento dai Colleghi coinvolti nella loro trattazione, e che quindi il documento in questione viene prefigurato in modo snello, lasciando alla normativa di riferimento, ovvero al “codice degli appalti” e relative pronunce giurisprudenziali, la delineazione esatta delle figure, delle attività da svolgere, delle responsabilità e di quant’altro prevedibile.

In pratica ad ogni gara di appalto, sia di lavori che di forniture e servizi, seguirebbe l’individuazione di un gruppo di lavoro, con formale atto del dirigente preposto, e che vedrebbe, di massima, coinvolti dalle quindici alle venti persone per espletare tutta la procedura. L’incentivazione economica per tali funzioni è legata alla percentuale del 2% dell’importo posto a base della gara.

La nostra Delegazione ha evidenziato, in merito, la necessità di una reale rotazione dei dipendenti incaricati, al di là delle figure tecniche imprescindibili, con la partecipazione anche di funzionari, laddove si renda necessario, degli Uffici delle Dogane e degli Uffici dei Monopoli oltre che degli uffici delle Direzioni Territoriali e di quelli Centrali. Necessiterà chiaramente una specifica formazione per tutti gli interessati. E’ stata richiesta, inoltre, la posizione dell’Agenzia in ordine all’eventuale partecipazione di alcune figure specifiche come le Poer e le P.O. data, all’attualità, l’onnicomprensività delle loro remunerazioni. E’ stata, poi, prospettata la necessità di procedere all’adozione del Regolamento, in prima battuta, in modalità “temporanea” al fine di garantire una sua successiva rivisitazione. In sostanza la scrivente O.S. ritenendo che il Regolamento mette in campo una previsione del tutto nuova e che disponendo incentivi e riconoscimenti economici esso risulta meritevole anche di successivo riesame circa l’impatto e la sua reale applicazione.

Si specifica che sono state presentate quale parte integrante della bozza di Regolamento tre tabelle che prevedono le percentuali di ripartizione tra i componenti del gruppo di lavoro in riferimento agli appalti di “servizi e forniture”, di “lavori senza collaudo statico” e di “lavori con collaudo statico”.

Ha costituito, poi, un aspetto rilevante della discussione la modalità di gestione delle somme destinate all’incentivazione, ovvero se le stesse possano essere riconducibili al fondo delle risorse decentrate con le possibili implicazioni di utilizzo per tutto il personale delle somme eventualmente non utilizzate nelle ripartizioni.

Punto importante del confronto, inoltre, ha riguardato la necessaria preventiva intesa tra OO.SS. ed Amministrazione in cui dovranno essere individuate e specificate le varie scelte in merito all’argomento in trattazione per tutte le varie implicazioni non rilevabili nel previsto Regolamento. Tale intesa deve, in definitiva, costituire la base contenente l’esplicitazione delle varie situazioni e previsioni per un inquadramento completo del Regolamento e quindi si è ribadito che l’ adozione del Regolamento non può che essere strettamente collegata ad un accordo tra Amministrazione e OO.SS. Nazionali.

L’Amministrazione si è riservata di valutare la percorribilità e fattibilità delle istanze rappresentate e da rivedere nell’ambito di una nuova convocazione.

Roma, 19 Novembre 2020

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti)

ENTRATE – Comunicato unitario 13 Novembre 2020

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

IL SINDACATO CHIEDE LA PRESENZA DEL DIRETTORE AGENZIA AL TAVOLO
ORMAI LE RELAZIONI SINDACALI CON IL VERTICE SONO AL LIMITE!
Rinviata la riunione sugli articoli 17 e 18 e non per nostra responsabilità

Il giorno precedente la riunione del 12 novembre u.s. abbiamo unitariamente inviato all’amministrazione una richiesta di approfondimento dell’informativa sulla riorganizzazione e chiesto la presenza del Direttore dell’Agenzia delle Entrate al tavolo. Le due cose (approfondimento dell’informativa e presenza di Ruffini al tavolo) non sono strettamente connesse ma rispondenti a due esigenze diverse: il deteriorarsi delle relazioni sindacali e la scarsa attenzione che l’Agenzia sta dedicando alle questioni che riguardano i lavoratori dell’Agenzia.

Pur consapevoli che il preavviso dato all’Agenzia era molto stretto, abbiamo deciso di partecipare alla riunione di ieri perché riteniamo che, quando ci sono problemi da risolvere, si debba farlo al tavolo delle trattative e non scappando e buttandola “in caciara”, come stanno facendo altri “sindacati”.

Ieri, il Capo Divisione dottor Palumbo ci ha comunicato che il direttore dell’Agenzia non era disponibile e ha proposto di dare lui, in quanto delegato, le informazioni richieste per poi passare alla contrattazione sugli articoli 17 e 18. Come capita frequente, non ha fatto mancare la battuta al veleno, dicendoci che se non volevamo firmare accordi sulle posizioni organizzative potevamo anche dirlo subito

Gli abbiamo risposto che siamo in grado di valutare tutti gli argomenti entrando nel merito, abbiamo proposte da vendere – a differenza dell’Agenzia che per farne una, modello “copia incolla”, di quelle insufficienti già viste in passato è arrivata a novembre per convocarci – e siamo capaci di dire si o no senza alcuna paura o reticenza

Dopo questo “simpatico” scambio di vedute, poiché la richiesta unitaria aveva carattere pregiudiziale, la riunione è stata aggiornata a data da destinarsi

In tutta questa vicenda, ciò che è davvero incomprensibile è l’incapacità o la mancanza di volontà dell’Agenzia di cogliere le esigenze dei lavoratori, di dare loro risposte e poi pretendere di continuare a “tessere la propria tela” come se nulla fosse.

La vicenda della riorganizzazione, che impatterà fortemente sui lavoratori centrali e su tutti i lavoratori della periferia, visto che l’Audit cambierebbe articolazione per la seconda volta in tre anni, è emblematica ma costituisce solo la punta dell’iceberg. Il vero problema – comunque connesso anche con la riorganizzazione – resta la scarsa attenzione per i lavoratori nei loro bisogni quotidiani.

Una direzione appena nata quale quella del Coordinamento generale, soppiantata dalla nuova Direzione Centrale Coordinamento normativo e il ritorno alle articolazioni regionali della D.C. Audit costituiscono, di fatto, il ritorno al recente passato organizzativo e dimostra quanto poco lungimiranti siano le strategie di Agenzia. Stessa cosa dicasi del contenzioso del lavoro che trasmigra verso Affari Legali, dopo pochi anni dalla recente modifica strutturale

Non ci fa affatto piacere essere gli ultimi a sapere come l’Agenzia cambierà pelle e restiamo convinti che il dialogo con il sindacato debba avvenire prima di prendere le decisioni anziché dopo che queste siano prese o addirittura dopo dieci giorni dal loro passaggio in Comitato di Gestione; tutto ciò sarebbe il problema minore se il resto dei problemi fossero risolti o almeno affrontati dalla Divisione Risorse

Purtroppo, dobbiamo registrare che non è così, in parte a causa dell’organizzazione stessa che si è data l’Agenzia, piena di strutture duplicate che però si scontrano con il collo d’imbuto costituito dal vertice della Divisione, chiunque esso sia; in parte, è inutile negarlo, perché attualmente chi è chiamato ad interpretare questo ruolo non lo fa con attenzione ai bisogni dei lavoratori, e questo è un ulteriore problema.

Il risultato è che non si riescono a risolvere i problemi più elementari delle persone e nemmeno quelli strategici per carenza di capacità decisionale. Speravamo che la nomina del nuovo direttore centrale del personale portasse a uno snellimento del percorso decisionale ma ci accorgiamo, invece, che lo ha solo aggravato prevedendo, di fatto, un passaggio in più.

Tra le altre cose, mentre ci si trincera dietro possibili interventi della Corte dei Conti per negare ai lavoratori i buoni pasto o altri diritti connessi allo smart working, ci si permette una superfetazione della Divisione Risorse, con posizioni apicali che non governano personale, senza preoccuparsi minimamente delle spese.

In tutto questo, ci sono voluti mesi per decidere di portare al tavolo il piano assunzionale, che contiene anche i passaggi d’area, pronto da mesi. Stesso discorso per il telelavoro, della mobilità non parliamo nemmeno e, ripetiamo, i problemi che portiamo quotidianamente all’attenzione dell’Agenzia giacciono per mesi senza risposta alcuna per l’evidente incapacità della struttura di vertice di risolvere alcunché.

Deve però essere chiaro al vertice dell’amministrazione – e lo abbiamo ribadito ieri – che senza il personale la stessa Agenzia delle Entrate non esisterebbe e che se le lavoratrici ed i lavoratori non otterranno le soddisfazioni che meritano l’Agenzia si ritroverà (cosa che in larga parte sta già succedendo) con personale demotivato e poco reattivo alle esigenze della nazione.

Questi sono problemi strategici che non è possibile in alcun modo risolvere se non con il più alto vertice dell’Agenzia. Speriamo che l’Avvocato Ruffini se ne renda conto e si decida, in tempi brevi, a prendere in mano, con convinzione, il dossier che riguarda la parte più importante dell’Agenzia, i suoi lavoratori; se invece continuerà a dimostrare di tenere a loro quanto alle sedie o ai computer, allora e reagiremo di conseguenza!

Roma, 13 Novembre 2020

  FP CGIL

 CISL FP        UIL PA CONFSAL/UNSA

        FLP

Gamberini De Rosa-De Caro Cavallaro     Sempreboni 

    Patricelli

 

ENTRATE – Richiesta d’informativa

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

Al Direttore Dell’Agenzia delle Entrate
Avv. Ernesto Maria Ruffini

Al Capo Divisione Risorse
Dott. Carlo Palumbo

Al Direttore Centrale del Personale
Dott. Roberto Egidi

All’Ufficio Relazioni Sindacali e normativa del lavoro
Dottoressa Ornella Oliveri

Oggetto: Richiesta immediato approfondimento dell’informativa pervenuta per iscritto su ipotesi di modifica struttura di vertice.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, vista l’informativa resa per iscritto sul riassetto organizzativo e l’ipotesi di modifica delle attribuzioni di talune strutture di vertice;

considerato che tale informativa è ampiamente lacunosa ed estremamente sintetica;

visti i numerosi riflessi sul rapporto di lavoro dei lavoratori sia in termini di possibile mobilità tra strutture, anche tra Uffici Centrali e Regionali, sia per le possibili ricadute in termini economici;

chiedono
• Che venga resa tempestiva e puntuale informativa in merito all’ipotesi di modifica delle strutture di vertice, in grado di chiarire le ricadute organizzative e sulle funzionalità dell’Agenzia.

Considerato che le ipotesi di modifica si riferiscono a struttura di vertice, per l’importanza strategica e le ricadute sui lavoratori centrali e periferici dell’Agenzia delle Entrate, visti anche gli strettissimi tempi previsti per eventuali modifiche prima che il progetto organizzativo venga approvato dal Ministro vigilante, le Scriventi chiedono la presenza del Direttore dell’Agenzia al Tavolo sindacale di domani 12 novembre.

La presente richiesta assume carattere pregiudiziale e di priorità su qualsiasi altra materia che preveda relazioni sindacali.

In attesa di riscontro le scriventi inviano cordiali saluti.

Roma, 11 Novembre 2020

  FP CGIL

 CISL FP        UIL PA CONFSAL/UNSA

        FLP

Gamberini De Rosa/De Caro Cavallaro     Sempreboni 

    Patricelli

 

DOGANE e AAMS – Resoconto riunione del 10 Novembre

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Presentazione bozza del Regolamento per l’incentivazione delle funzioni tecniche ex

art.113, del D.L.gs. n.50/2016 e situazione attuale negli uffici delle misure adottate a tutela

della salute dei dipendenti in presenza della crescita allarmante della pandemia COVID-19 

In data 10 novembre le OO.SS. Nazionali hanno partecipato ad un incontro con la Direzione Centrale del Personale e della Direzione Centrale Amministrazione e Finanza dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli nel quale è stata presentata, in attuazione a quanto previsto dall’ex art.113 del D.L.gs. 18 aprile 2016 n.50, una bozza di regolamento finalizzata a valorizzare e premiare i Colleghi con profili tecnici e amministrativi utili a trattare appalti di lavori, servizi e forniture sia a livello Centrale che Territoriale.

In sostanza, l’Agenzia destinerà, in un apposito fondo, risorse finanziarie in misura non superiore al 2 per cento modulate sull’importo dei lavori, servizi e forniture perfezionati mediante lo svolgimento di una gara. Naturalmente in questo primo incontro l’Agenzia ha chiesto di condividere il principio che ha mosso la formulazione del Regolamento di specie. Tutte le organizzazioni presenti si sono mostrate in linea di principio favorevoli all’adozione del Regolamento, ma naturalmente la portata delle previsioni regolamentari a cui pervenire, nella convinzione del giusto riconoscimento a tutti quei dipendenti che ad oggi si sono prodigati nella gestione delle gare sugli appalti rischiando in prima persona, necessita di approfondite e diverse valutazioni, come ad es. le modalità di individuazione del personale, la previsione di una logica rotazione, la modulazione dei compensi destinati al personale incaricato.

E’ stato chiesto all’Agenzia di fornire ogni documentazione utile alla redazione della bozza regolamentare, al fine di addivenire a futuri incontri con la contezza dei vincoli e delle possibilità che l’attuale normativa consente nell’adozione del regolamento di specie. A richiesta delle OO.SS., l’Amministrazione ha chiarito che l’applicazione del Regolamento potrà avvenire, se perfezionato e condiviso, a partire dal 2021.

Ultimata la discussione sull’argomento in calendario, è seguita una vivace discussione sui variegati atteggiamenti tenuti dai Dirigenti territoriali nei propri Uffici circa la gestione dei problemi inerenti all’ allarmante stato attuale della pandemia, spesso non proprio consoni a garantire la tutela della salute dei dipendenti dell’Agenzia. La nostra delegazione ha ribadito in generale l’assenza sul territorio nazionale di iniziative che, sia in applicazione del DPCM del 03.11.2020 che a quanto disposto dalla Funzione Pubblica, portino mediante una dinamica mappatura dei processi ad una riduzione, per quanto maggiormente possibile, del personale in presenza.

E’ stato ribadito che la LIUA del 29 ottobre 2020, che pone solo eccezionalmente la possibilità di derogare alla LIUA del 13 agosto 2020, non favorisce l’auspicata gestione del lavoro agile, che primieramente nell’attuale contesto può contrastare per i lavoratori interessati la diffusione dei contagi pandemici. E’ stato richiesto un intervento centralizzato di raccomandazioni ai Responsabili degli uffici sul territorio al fine di favorire una gestione dello smart working più consona all’attuale contesto evitando una eccessiva la percentuale di presenza dei dipendenti negli Uffici.

Le OO.SS presenti hanno ribadito la necessità di organizzare i test sierologici su tutto il territorio e verificare la necessaria disponibilità dei DPI negli stessi, chiedendo alle Task Force istituite una maggiore attività a difesa della salute dei dipendenti dell’Agenzia.

L’Amministrazione ha comunicato di aver recepito le varie istanze che sono state rappresentate, e si riserva di valutare le eventuali iniziative da intraprendere per la gestione della situazione di emergenza in essere.

Roma, 11 Novembre 2020

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti)

ENTRATE – Comunicato unitario 3 Novembre 2020

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

MANCANO LE CONDIZIONI PER CHIUDERE ACCORDI
SU ARTICOLI 17 E 18 CCNI

Chiesti dati sui risparmi di gestione e un confronto strategico sul modello organizzativo.

È iniziato oggi il confronto sulle posizioni organizzative ex-articoli 17 e 18 del CCNI. Ma, come scritto nel Comunicato Unitario del 29 ottobre, non abbiamo dimenticato le questioni relative ai diritti connessi con lo smart working né il fatto che, a distanza di quasi un anno dal raggiungimento degli obiettivi, non si ha nessuna notizia dei fondi che ci spettano come salario accessorio 2019.

In apertura, abbiamo tutti dovuto assistere al teatrino di una sigla sindacale che, nel goffo tentativo di buttarla “in caciara”, ha preferito attaccare le altre Organizzazioni sindacali invece della controparte. Anche stavolta non si sono smentiti e, dopo aver posto una pregiudiziale, rifiutata dall’amministrazione, non sono stati capaci di essere conseguenti e sono rimasti al tavolo con le orecchie abbassate.

In merito agli articoli 17 e 18 l’Agenzia ci ha presentato sempre lo stesso documento – con qualche leggera modifica – contenente le modalità di conferimento delle posizioni, senza affrontare nessuno dei nodi organizzativi chiesti unitariamente ad aprile scorso.

Per questo abbiamo affermato per l’ennesima volta che intendiamo affrontare una discussione a tutto campo su modello organizzativo, salario accessorio e strategie complessive dell’Agenzia. Non è in alcun modo possibile pensare di trattare le questioni strategiche e complesse con la “tattica del carciofo”, affrontandole a spizzichi e bocconi e tenendo celati ai lavoratori e ai loro rappresentanti il disegno complessivo.

Prima di arrivare alle posizioni organizzative, pretendiamo di sapere come queste si inseriscono nel modello organizzativo complessivo, che è cambiato radicalmente da due anni a questa parte: entrate e territorio, infatti, hanno iniziato l’integrazione e le POER hanno preso il posto di alcune delle vecchie posizioni ex-articolo 17. E prima di affrontare le modalità di selezione vogliamo discutere sul ruolo dei capi team: figure tecniche, manageriali, di coordinamento? Al momento sono nodi da sciogliere.

Come è ovvio, non ci siamo scordati della nostra vertenza unitaria e abbiamo chiesto con decisione che ci venga detto – da qui alla prossima riunione – a che punto è lo stanziamento dei fondi per l’anno 2019, che si affronti la quantificazione dei risparmi di gestione tra buoni pasto, missioni e utenze e che si apra un confronto serio su come usarli per compensare i lavoratori che hanno subito decurtazioni del salario a causa della mancanza dei buoni pasto e hanno dovuto spendere soldi per le dotazioni informatiche e le utenze private.

Allo stesso modo, abbiamo contestato la mancanza di comunicazione sulle modifiche organizzative riguardanti l’Audit e di altre strutture degli Uffici Centrali, approvate la scorsa settimana in Comitato di Gestione e rispetto alle quali non sappiamo nulla.

Infine, abbiamo stigmatizzato il comportamento dell’Agenzia che a parole dice di essere disponibile a pagare i buoni pasto e nei fatti scrive – per mezzo del Direttore Centrale Amministrazione – alle direzioni regionali di rescindere parzialmente i contratti con i fornitori dei buoni pasto perché questi non verranno pagati al personale in smart working.

Insomma, deve essere chiaro all’Agenzia che i problemi si affrontano nella loro complessità e nella loro interezza e che senza soldi per ristorare i lavoratori – che stanno dando l’anima e che saranno chiamati a un ulteriore sforzo per la liquidazione dei contributi a fondo perduto per il Covid – non si cantano messe e difficilmente si chiudono accordi sindacali.

Questo si chiama fare sindacato, le sceneggiate fini a sé stesse le lasciamo ad altri.

Roma, 3 Novembre 2020

  FP CGIL

 CISL FP        UIL PA CONFSAL/UNSA

        FLP

Gamberini De Rosa Cavallaro     Sempreboni 

    Patricelli