Archivio mensile: Gennaio 2021

ENTRATE – Sottoscrizione degli accordi in data 27 Gennaio

Si mettono a disposizione in PDF gli accordi stipulati in data 27 Gennaio 2021 tra l’Agenzia dell’Entrate e le OO.SS, concernenti:

–  Acconto sul compenso accessorio per l’impegno prestato nel raggiungimento degli obiettivi della convenzione per l’anno 2020

– clausola sospensione e esclusione

-Proroga dell’efficacia dell’Accordo del 28 luglio 2020 per la definizione delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19” per lo svolgimento delle attività lavorative esterne

Roma, 29 Gennaio 2021

 

                                                                                                                                                  Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali     

 

ENTRATE – Linee di pianificazione 2021-2023

Si mettono a disposizione in PDF le linee  di pianificazione 2021-2023 dell’Agenzia Entrate

Roma, 29 Gennaio 2021

 

                                                                                                                                                  Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali     

 

ENTRATE – Comunicato unitario 22 Gennaio 2021

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

TIMIDI PASSI AVANTI NEI RAPPORTI CON L’AGENZIA.
MA I RISULTATI SONO ANCORA INSUFFICIENTI
Il direttore dell’Agenzia incontra nuovamente il sindacato e loda i
lavoratori. Ma di riconoscimenti veri e propri ancora non si parla.
Intanto ripartono le trattative

Dopo il deludente incontro del 23 dicembre, durante il quale nessuno dei nodi posti dal sindacato unitariamente era stato di fatto affrontato, il direttore Ruffini è tornato al tavolo oggi per un nuovo confronto.

Dopo aver lodato il personale per i lusinghieri risultati ottenuti anche nel 2020, e ribadito che lui difende i lavoratori in ogni occasione pubblica, ci ha comunicato che sono in corso interlocuzioni con il MEF per cercare di recuperare fondi aggiuntivi che permettano di rimpinguare l’esangue fondo di salario accessorio. Ha inoltre affermato che è importante che sia passato il “comma 870” della legge di bilancio che permette di usare i risparmi da buoni pasto e straordinario per aumentare i fondi destinati alla produttività e che l’Agenzia è disponibile a quantificare al più presto quelli del 2020 e a utilizzarli già in tempi brevi.

Nei vari interventi sindacali, abbiamo ribadito alcune cose e cioè, in primis, che a fronte del grande impegno dimostrato i lavoratori si aspettano ben più che pacche sulla spalle, ad iniziare da una diversa e migliore regolamentazione dello smart working a regime, sia per quanto riguarda i diritti che rispetto ai ristori per le spese sostenute e da sostenere.

Inoltre, riguardo alle interlocuzioni con il MEF, abbiamo presente che ci aspettavamo molto di più rispetto a quanto comunicatoci, avendo già palesato più volte le nostre richieste, da ultimo in occasione della riunione del 23 dicembre. Non ci attendiamo solo l’arrivo di soldi freschi che ci permettano di far ripartire le progressioni economiche, ma soluzioni condivise e contrattuali che rimettano al centro dell’agenda il fisco, la valorizzazione delle professionalità dei colleghi e nuovi modelli organizzativi che, per esempio, superino l’estremo verticismo, l’odierna precarietà del “middle management” e consentano reali percorsi di carriera. Non secondaria risulta poi la possibilità di avere una corsia preferenziale per il reclutamento di nuovo personale, visto che quello attuale non è sufficiente nemmeno per mantenere il livello di servizi e contrasto all’evasione fiscale.

A questo proposito, abbiamo ribadito al direttore dell’Agenzia che è necessario, ciclicamente, un confronto diretto con il vertice sulle questioni strategiche che riguardano non già la sola manutenzione dell’esistente ma un’autentica svolta positiva per il futuro dell’Agenzia delle Entrate.

In questo senso, il breve ed estremamente formale incontro odierno segna un nuovo inizio, sufficiente a far ripartire le relazioni sindacali, ma non certo per rispondere ai problemi che abbiamo messo sul tappeto, per i quali sono indispensabili risultati concreti e non solo mere enunciazioni di principio.

Nei prossimi giorni saremo noi stessi, unitariamente, a fare passi in questo senso nei confronti dell’Autorità Politica che, lo ricordiamo, si era mostrata disponibile ad ascoltarci nel corso dell’ultimo confronto sulle Convenzioni.

Nel frattempo, giudicando comunque positivo l’incontro di oggi, abbiamo convenuto con il direttore centrale delle risorse umane e con il capo ufficio relazioni sindacali di riprendere, già da questa settimana, le trattative con un’agenda condivisa e a ritmi serrati.

Vi terremo ovviamente aggiornati su tutti gli sviluppi, pronti a dare nuovo impulso alla vertenza in atto qualora le soluzioni proposte dalla parte pubblica non dovessero essere ritenute soddisfacenti per i lavoratori.

Roma, 22 Gennaio 2021

  FP CGIL

 CISL FP        UIL PA FLP

       CONFSAL/UNSA

Gamberini De Rosa-De Caro Cavallaro    Patricelli

    Sempreboni

 

DOGANE e AAMS – Resoconto riunione del 21 Gennaio 2021

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Riunione del 21 gennaio 2021
Informativa sul piano dei fabbisogni di personale nel triennio 2020-2021
e riallocazione POER

In data 21 gennaio 2021 le OO.SS. nazionali hanno avuto un confronto con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha riguardato il “Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2020-2022”, aggiornato rispetto a quanto comunicato lo scorso luglio 2020, e sulla riallocazione di alcune POER.

Il confronto si aperto con l’esposizione da parte dell’Agenzia, del Piano avanti citato e, partendo dai dati al 31.12.2019, è stata rappresentata, sia per il Personale delle Aree funzionali che per il Personale con qualifica dirigenziale, l’annosa carenza a cui si intenderebbe fare fronte nel triennio 2020-2022, al netto delle uscite ed entrate già perfezionate nell’anno 2020.

Per il Personale non dirigenziale è programmato l’espletamento e la conclusione, nel corso del 2021 e 2022, dei concorsi appena banditi per 1226 unità, nonché di un loro successivo scorrimento per ulteriori 1394 unità. Tali prefigurate 2620 unità di personale dovrebbero essere implementate da procedure di mobilità intercompartimentale e di attivazione di comandi, quest’ultimi da espletare già nel secondo semestre del corrente anno.

Per il Personale con qualifica dirigenziale si evidenzia, al netto dei pensionamenti e delle entrate a vario titolo (SNA, Mipaaf) e degli incarichi a tempo determinato già conferiti in forza dell’art.19 c.6 e c.5bis del D.Lgs. 165/2001, una carenza di circa il 45% dell’organico previsto di 265 unità. Il piano per colmare le carenze prevede, a breve, un bando di concorso per 40 dirigenti di seconda fascia, che dovrebbe perfezionarsi nel 2023, ma soprattutto nel contempo viene prevista la possibilità di nominare, nel corso del 2021, ben settantanove dirigenti di seconda fascia ai sensi del già citato art.19, commi 6 e 5bis del D.Lgs.165/2001. La necessità di avere, all’attualità, un numero consistente di figure dirigenziali è anche conseguenza dell’annullamento del concorso a sessantanove posti da dirigente di seconda fascia, e della revoca del relativo bando, da parte della stessa Agenzia concorso che, nei precedenti piani, era stato pedissequamente riportato ed indicato sostanzialmente risolutivo per le carenze di personale dirigenziale

La nostra Delegazione, in merito alle carenze del Personale delle aree funzionali, ha chiesto, anche in base alle varie segnalazioni provenienti dai Colleghi in servizio presso gli uffici che insistono sull’intero territorio nazionale e che vivono i maggiori disagi per essere sempre in numero estremamente ridotto ad affrontare le sempre crescenti attività lavorative e nelle more dell’ espletamento dei concorsi banditi, lo scorrimento delle graduatorie riguardante gli arrivi da altre amministrazioni ed inoltre che sia anticipato l’ingresso delle pronosticate 300 unità con la procedura del comando per l’anno in corso.

E’ stato chiesto, altresì, al fine di valorizzare e riconoscere la professionalità acquisita dai Colleghi che stanno partecipando alle procedure di passaggio da seconda a terza area, di aumentare adeguatamente l’attuale previsione di 180 passaggi in quanto si ritiene che le facoltà assunzionali dell’Agenzia lo possano permettere. La Direzione del Personale, in merito, ha ribadito che all’attualità il numero di passaggi non prevede un ampliamento ma che è intenzione dell’Agenzia lasciare le graduatorie della procedura aperte per eventuali successive inquadramenti.

Per quanto, poi, riguarda i fabbisogni di Personale con qualifica dirigenziale, la cui carenza è innegabile ed in periferia numerosi sono i conferimenti di incarichi ad interim che non agevolano una ottimale conduzione degli uffici, la nostra Delegazione ha espresso chiaramente che la via maestra rimane sempre la procedura concorsuale, come previsto dalle esplicite norme vigenti. Il ricorso a nomine ex art. 19 del D Lgs 165/2001 dovrebbe essere minimale e tale da non sovrapporsi a quello dei concorsi: risulta opportuno, quindi, aumentare il numero dei posti da mettere a concorso ed è stato rammentato che l’annuncio, nel mese di ottobre 2020, di un concorso per dirigenti era stato di cento unità.

Dopo il confronto sui fabbisogni di personale si è passati a quello sulla riallocazione di sei POER, di cui cinque da destinare alla nuova, ma non ancora formalizzata, istituzione della Direzione Territoriale della Calabria. E’ stato evidenziato e richiesto, primieramente, un incontro in ambito OPI (Organismo Paritetico per l’Innovazione ex art. 6 CCNL/FC) al fine del previsto coinvolgimento partecipativo nella dimensione progettuale che l’Amministrazione intende portare avanti nella riorganizzazione dell’Agenzia e nella fattispecie dello sdoppiamento di una macro Direzione Territoriale. Chiaramente la nostra Organizzazione ha ricordato, partendo dalla fattispecie della DT V, la necessità di rivedere le altre macro Direzioni Territoriali con una regionalizzazione delle stesse. Risulta, pertanto, impellente il confronto sindacale in merito all’istituzione della DT Calabria ed eventualmente inserire la discussione nel più ampia prospettiva di altre soluzioni simili come la regionalizzazione di Veneto e FriuliVG, Liguria e Piemonte/Valle d’Aosta, Toscana-Umbria-Sardegna ed eventuali altre soluzioni

In merito alla tematica all’odg delle Poer da riallocare, fermo restando che l’argomento è legato al citato preventivo confronto sull’istituzione della Direzione Calabria, sono state rappresentate, in quanto la bozza di determina presentata prevedeva un aspetto che oltrepassa l’immediatezza del singolo caso della DT Calabria e quindi innovativo circa il conferimento delle Poer, forti perplessità in merito alla procedura di selezione delle POER rispetto a quella già prevista nel recente passato. Si ricorda che, nei molteplici confronti sull’istituzione delle Poer e sulla attribuzione di tali incarichi, numerose sono state le osservazioni della nostra Organizzazione Sindacale al fine di giungere ad una procedura di selezione sufficientemente accoglibile nelle modalità. Quasi nulla, si rammenta, venne accolto dall’Agenzia. Oggi, superando d’amblais il passato e in nome di una non meglio identificata semplificazione, verrebbe prevista l’istituzione di una “Commissione di valutazione permanente” che induce a diverse riflessioni e che, peraltro, verrebbe a travalicare la prevista regionalizzazione delle procedure per il conferimento delle Poer.

L’Amministrazione si è riservata di valutare le nostre osservazioni in proposito in attesa di una nuova convocazione sull’argomento.

Roma, 22 Gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti)

DOGANE e AAMS – Incontro sul CCNI

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Incontro sindacale sul CCNI

In data 15 gennaio 2021 le OO.SS. Nazionali hanno ripreso il confronto sul CCNI con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, sospeso da tempo, al fine di procedere verso la sua definizione. Sono stati esaminati gli istituti afferenti al sistema indennitario già discussi in parte a suo tempo ma meritevoli di ulteriori approfondimenti.

E’ stata esaminata l’indennità di disagio che, fatti salvi e preservati i criteri di attribuzione del CCNI del 2008, prevede una corresponsione non più legata alle ore ordinarie svolte in presenza ma per ogni giornata di lavoro presso gli Uffici individuati. Questa scelta non dovrebbe determinare una variazione degli importi da corrispondere, che saranno in linea con quelli ad oggi liquidati, ma ne dovrebbe rendere più agevole la gestione.

Le OO.SS. hanno richiesto di avere contezza degli attuali Uffici beneficiari dell’indennità di disagio di sede, al fine di conoscere l’attuale impatto sul fondo nonché quello in prospettiva, visto che entro 60 giorni dalla sottoscrizione del CCNI, le Direzioni Territoriali e le OO.SS. Regionali dovranno provvedere ad individuare, nel mutato panorama territoriale, le strutture destinatarie dell’indennità di specie.

E’ stato, poi, ripreso in considerazione il compenso spettante al personale impegnato nelle commissioni di controllo giochi. Ferma restando la tabella già in essere per la quantificazione del compenso spettante, in considerazione che gli oneri e delle spese di funzionamento a carico dei concessionari e quindi di derivazione esterna al fondo, è stata ipotizzata una eventuale corresponsione al personale in modalità periodica in tempo reale al pari di altri istituti. E’ stata inoltre proposta, ove possibile, che l’indennità in parola possa essere attribuibile, per uniformità con partecipanti dirigenti e l’atipicità dell’attività, al personale senza pregiudizio per le posizioni ricoperte. L’Amministrazione si è riservata di fare un approfondimento su quanto rappresentato

E’ stata vagliata, altresì, l’indennità di rischio considerandone le fattispecie previste dalla norma e le attuali aliquote. E’ stato chiesto dalle OO.SS. di verificare l’impegno del Fondo su detto istituto, al fine di verificare la possibilità di aumentare le aliquote attuali.

Rilevanti e ulteriori argomenti affrontati nella riunione hanno riguardato le turnazioni e le reperibilità.

Per le turnazioni si è ipotizzata una possibile soluzione all’annosa problematica riguardante i festivi infrasettimanali con la previsione di una programmazione delle turnazioni per un periodo minimo di 4 mesi: essa dovrà tener conto dell’orario di lavoro dai singoli dipendenti, nel periodo, al fine di evitare eventuali disparità tra il personale in turno e non turnista

E’ stata poi, discussa la possibilità, ove le risorse del fondo lo permettano e per quanto previsto dal vigente CCNL, di un incremento delle indennità di turno. L’Amministrazione, anche in questo caso, si è riservata di fare un approfondimento su quanto richiesto.

Per quanto concerne la reperibilità è stato ipotizzato un suo utilizzo limitato ad alcuni specifici servizi, per esempio “servizio viaggiatori svolto oltre il normale orario di servizio”, o ad altre fattispecie inderogabili.

Argomento conclusivo dell’incontro ha riguardato l’Indennità di confine, sulla quale l’Amministrazione ha presentato una sua proposta per la quale l’individuazione degli uffici di confine terrestri, portuali ed aeroportuali, avverrebbe in base a specifici parametri di operatività commerciale e di viaggiatori nelle sedi in questione. La proposta è subito apparsa, alle OO.SS., necessaria di un vasto e dovuto approfondimento per tutte le inerenti e ponderose implicazioni.

In chiusura di riunione è stato deciso che nelle more della definizione del CCNI, ancora meritevole di approfondimenti, di avviare nella prossima riunione anche il confronto sul Fondo 2019.

Roma, 16 Gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti)

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Sospensione stato di agitazione

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

SOSPENSIONE STATO DI AGITAZIONE
14 gennaio 2021

Dopo essere stati convocati dal Vertice dell’Agenzia, in giornata si è avuto un incontro al fine verificare la possibilità di riprendere un dialogo costruttivo e avviare il percorso di raffreddamento del conflitto sorto dopo l’incontro sindacale dell’11 gennaio 2021 sui profili professionali e per cui la nostra Federazione aveva proclamato lo stato di agitazione per le posizioni assolutamente non condivisibili dell’Agenzia.

Oggi l’incontro con la Parte Datoriale ci ha dato la possibilità di rappresentare ulteriormente le nostre motivate doglianze per delle relazioni sindacali molto spesso non consone allo spirito del contratto e che devono, come previsto, essere improntate “alla partecipazione consapevole, al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti ed obblighi, nonché alla prevenzione e risoluzione dei conflitti”.

In base al documento con il quale era stato proclamato lo stato di agitazione abbiamo evidenziato le finalità precipue e irrinunciabili per riprendere un dialogo con l’Amministrazione ovvero, oltre alla fondamentale e primaria rivendicazione di corrette e sostanziali relazioni sindacali, anche l’impegno dell’Amministrazione a intraprendere un percorso risoluto per la soluzione delle criticità più evidenti nell’Agenzia: drammatica mancanza di personale e di risorse economiche per il salario accessorio. Abbiamo anche posto un particolare accento sulla necessità di una formazione diffusa e indifferibile.

L’Agenzia ha dato assicurazione al fine di un impegno fattivo in merito a quanto rappresentato ed ha anche asserito che in ordine alla questione dei profili professionali non procederà alla relativa determina se non dopo un ulteriore incontro con le organizzazioni sindacali per trovare una soluzione confacente.

Confidiamo che quanto oggi trattato abbia un effettivo seguito e le prossime occasioni di confronto e scadenze potranno darci conferma o meno degli impegni assunti dall’Agenzia. I Lavoratori non possono attendere ad oltranza le proprie legittime spettanze e le demotivazioni sono il peggior viatico per una Agenzia che dichiara di perseguire l’eccellenza.

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Salvatore Veltri e Cesare Eremita

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Profili professionali, incontro dell’11 Gennaio 2021

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Incontro sindacale dell’ 11 gennaio 2021: il nuovo anno inizia male!
L’Agenzia manifesta di essere avulsa da ogni idea di corrette relazioni sindacali
Stato di agitazione del Personale

L’incontro di ieri tra il Direttore Centrale del Personale e le Organizzazioni Sindacali nazionali si è svolto all’insegna di un ulteriore e deludente confronto in merito all’individuazione di nuovi profili professionali privo di spazi di mediazione per l’irrigidimento dell’Amministrazione sulle proprie posizioni.

Il confronto sulla materia era iniziato con l’informativa dell’11 dicembre 2020 a cui era seguita, da parte delle nostra Organizzazione, la richiesta del relativo confronto avvenuto nelle giornate del 18 e 30 dicembre 2020. Incontri non risolutivi in quanto l’Amministrazione non si era discostata, se non per qualche inezia, dalle proprie posizioni espresse nel “facsimile di determina” sui profili professionali che dagli originari sei del 2011 giungevano a ventiquattro, includendo perfino le figure di meccanico, addetto ai servizi di mensa e refezione, infermiere. Una pletora di figure professionali volte a parcellizzare le attività dell’Agenzia ingessandole e creando sul territorio ulteriori criticità nell’espletamento dei compiti sia istituzionali che nelle attività inerenti alla mission e al core business dell’Agenzia stessa. Il tutto condito dalla creazione di differenziazioni (suffissi?) nell’ambito delle fasce economiche del tipo “scelto” ed “esperto”, giusto per gerarchizzare delle progressioni prettamente economiche. Inoltre il reinquadramento del Personale in servizio nei nuovi profili dovrebbe avvenire in base al titolo di studio e alla professionalità acquisita con la verosimile nascita di equivoci specialmente su chi dovrebbe giudicare la professionalità e in base a quali parametri. Un discorso a parte sarebbe da fare in merito alle declaratorie e ai titoli di accesso.

La discussione sul “merito”, comunque, è stata bypassata dall’Amministrazione facendo ricorso al “metodo” ovvero appellandosi all’escamotage che prevede, nel vigente CCNL/FC, per l’individuazione di nuovi profili professionali, l’istituto del confronto e non quello della contrattazione come avveniva nel CCNL/AAFF. Si rammenta che il CCNL/FC non ha potuto, al momento della stipula, addentrarsi, per diversi ordini di motivi, nell’ordinamento professionale e quindi anche nei criteri per la definizione dei profili professionali. Tali criteri, comunque, nel CCNL/AAFF ancora vigente per tale parte, risultano improntati al superamento della parcellizzazione, alla semplificazione dei contenuti mansionistici senza misconoscere l’attualizzazione delle mansioni in relazione ai processi di ammodernamento. Il tutto al fine di una gestione più flessibile e razionale del Personale.

In verità risulta chiaro che i nuovi profili professionali servono a legittimare quelli previsti nei concorsi indetti dall’Agenzia nel mese di ottobre 2020 e che, come la nostra Organizzazione aveva ben evidenziato in apposito notiziario molto deprecato dall’Agenzia, non trovavano corrispondenza nel sistema dei profili in vigenza. Il problema è che una tale “sanatoria” implicherebbe l’accettazione di un atto fondante per il futuro di tutto il personale e della difficile, per non dire incongrua, integrazione nella realtà agenziale di molti dei prossimi vincitori dei concorsi indetti in base ai nuovi profili.

Sul territorio mancano più di tremila unità di personale e l’occasione di concorsi per 1266 nuove unità, dopo circa vent’anni, sarebbe stata apprezzata da tutti, sia dai Colleghi sovraccarichi di lavoro che dai Responsabili degli Uffici, con una reintegrazione seppur minimale delle dotazioni di personale: la parcellizzazione dei nuovi profili non andrà, a nostro convinto giudizio, in questa direzione. L’arroccamento dell’Amministrazione in difesa di una posizione vulnerabile e le aspre e generalizzate critiche che ne sono derivate ci dà ulteriormente il convincimento che avevamo visto giusto.

L’evidenza dei fatti, però, non ha condotto l’Amministrazione a rivedere le proprie posizioni e, siccome ieri terminava il periodo del “confronto”, si è appalesata l’ipotesi per cui l’Amministrazione imporrà la propria determinazione sui profili anche al di là delle aspettative oggettive dei Lavoratori e dei tentativi di mediazione dei propri Rappresentanti.

Nell’incontro era, inoltre, prevista, come integrazione dell’ultimo momento all’odg, una informativa sulla diversa allocazione di alcune Poer. Principalmente veniva evidenziato che cinque Poer di alcuni Uffici delle Direzioni Centrali sarebbero state traslate nell’istituenda Direzione Territoriale della Calabria: tutto ciò senza alcuna preventiva informazione sulle modalità e i tempi di attuazione della prevista nuova Direzione. Un ulteriore esempio di gestione anomala dei processi di riorganizzazione in atto dell’ Agenzia che per lungo tempo sono stati definiti dal Vertice come semplici atti di efficientamento mentre oggi si ammette la riorganizzazione ma si evita in merito un confronto serio ed approfondito come se i Lavoratori, su cui ricadranno gli oneri delle scelte, dovessero essere semplici pedine di un gioco senza regole.

L’atteggiamento negativo manifestato, ancora una volta, dall’Amministrazione nell’intera riunione di ieri ha portato la maggioranza delle Organizzazioni Sindacali presenti a ritenere chiuso l’incontro al fine di pensare alle eventuali azioni sindacali da intraprendere.

In merito ai fatti in trattazione è stata inviata dalla nostra FEDERAZIONE una nota al Ministro del MEF, al Ministro della Funzione Pubblica, al Sottosegretario Baretta e al Ministero del Lavoro.

E’ stato evidenziato all’Autorità Politica che gli atteggiamenti e le decisioni unilaterali dell’Agenzia rivelano la volontà di mortificare le sane e franche relazioni sindacali e soprattutto rappresentano l’idea che tutto, a parere del Vertice dell’Agenzia, debba essere riconducibile ad atti di natura organizzativa e gestionale in capo al Datore di lavoro. Si vorrebbe, insomma, cancellare quanto sindacalmente negli ultimi decenni è diventato patrimonio acquisito nel mondo del lavoro, andando anche contro i concetti di partecipazione dei Lavoratori nelle imprese come patrocinato da tempo dalla stessa Unione Europea.

E’ stato ricordato all’Autorità Politica che il Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli prima della pandemia da Covid-19 era in stato di agitazione per le problematiche connesse alle gravi carenze di personale e di risorse economiche e che tale stato di agitazione fu responsabilmente sospeso per le difficoltà del Paese.

Infine è stato affermato a chiare lettere che, in tali situazioni, la CONFSAL-UNSA ha ritenuto improcrastinabile proclamare lo stato di agitazione del Personale, da attuare nelle forme più consone, al fine di giungere a corrette relazioni sindacali e a tutelare le aspettative dei Lavoratori.

All’attualità, più che mai, chiediamo che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli abbandoni un andamento di scelte unilaterali che forse è premiale per pochi ma che dimentica i problemi della maggioranza dei Lavoratori, chiediamo all’Agenzia e alla Politica che siano al più presto messe in disponibilità le unità di personale necessarie per colmare le gravi carenze di organico e che si proceda a implementare le altrettanto necessarie risorse economiche per un salario accessorio dignitoso e non decimato dalla persistenza delle antistoriche norme della spending review. Questi gli obiettivi primari a cui si accompagnano una serie di altre importanti aspettative dei Lavoratori sulle quali, da tempo, incalziamo l’Amministrazione.

Roma 12 gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Profili professionali, incontro del 30 Dicembre 2020

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Impossibile confronto con una Amministrazione tetragona alle corrette relazioni sindacali

Ieri, 30 dicembre 2020, il Direttore Centrale del Personale e le OO.SS. nazionali si sono riuniti per riprendere il confronto sull’individuazione di nuovi profili professionali. In sintesi, nessun passo avanti è stato fatto e la vicenda sembra evolversi verso esiti poco auspicabili. L’Amministrazione sta facendo quadrato per mantenere le proprie posizioni anche se l’evidenza suggerirebbe un diverso atteggiamento. Non si dimentichi, peraltro, che l’istituto del confronto di cui all’art. 5 CCNL/Funzioni Centrali è una forma di partecipazione sindacale che viene instaurata, in determinate materie, al fine “di esprimere valutazioni esaustive e di partecipare costruttivamente alla definizione delle misure che l’amministrazione intende adottare”.

In apertura di riunione il Direttore del Personale “ha letto una dichiarazione” in cui si ribadiva le necessità di superare le tipologie di profili professionali di cui alla Determinazione Direttoriale del 2011 ritenute non più idonee a qualificare le nuove attività lavorative e le specifiche competenze dell’Agenzia. Inoltre, ha accennato a presunti tentativi dell’Agenzia con i Sindacati per trovare soluzioni condivise sulla tematica e nella presunta impossibilità sarebbe stata, poi, costretta a seguire lo strumento dell’informativa e confronto sindacale ai sensi dell’art. 5 del CCNL/Funzioni Centrali rientrando, a suo parere, la tematica nella categoria degli atti gestionali di natura organizzativa e quindi riconducibili alla discrezionalità del datore di lavoro.

Percorso dal quale l’Amministrazione ha specificato di non voler retrocedere e, solo per rendere la riunione “fattiva”, il DC del Personale ha ritenuto di ribadire alcuni chiarimenti come, ad esempio, il fatto che i dipendenti, ad unilaterale giudizio dell’Agenzia, verranno collocati nei nuovi profili professionali sia in base ai titoli di studio che all’esperienza maturata nelle aree e fasce economiche previste, e in merito ha voluto richiamare l’art. 25 del CCNI Agenzie fiscali che prevede il passaggio dei dipendenti, a loro richiesta, tra profili diversi e ha fatto altre specificazioni che non apportano novità sostanziali sulla strutturazione della tematica in trattazione. Si è continuato a dribblare la domanda sulle dotazioni di profilo in nome dell’art 6 del d lgs 165/2001 (piano triennale dei fabbisogni del personale) anche se l’art 25 CCNL/Agenzie Fiscali, ricordato spesso dall’Amministrazione, prevede che “il passaggio del dipendente avviene nei limiti della percentuale di dotazione organica del profilo di destinazione” e, comunque, proprio nella pletora dei profili ipotizzati una qualche misura percentuale degli addetti da destinare agli stessi non potrà essere misconosciuta.

Si è voluto specificare che i “suffissi” di scelto ed esperto non rivestono alcun carattere gerarchico né saranno valutabili come titoli: non si capisce, quindi, perché si vogliano mantenere testardamente delle distinzioni che non dovrebbero nemmeno rappresentare una notazione di colore. Il DC del Personale voluto, poi, fare un riferimento, a suo dire come elemento qualificante, all’accordo sindacale del 20 marzo 2019 sui passaggi di fascia ma in pratica permane ad essere oscura la connessione tra l’allora intesa sui passaggi di fascia e l’attuale individuazione dei nuovi profili benché si faccia riferimento a titoli di studio ed esperienza professionale.

L’Amministrazione ha, infine, specificato che la fase del confronto sui profili avrà termine entro il 10 gennaio 2021 e dopo tale termine sarà “redatta una sintesi dei lavori e delle posizioni emerse” (art. 5, c2, CCNL/FC), con presumibile buona pace della partecipazione costruttiva circa le misure da adottare.

Sono seguiti gli interventi delle varie Organizzazioni Sindacali che hanno tutte evidenziato le medesime problematiche e l’irricevibilità delle proposte dell’Amministrazione non mancando di sottolineare che sul tema dei profili professionali i Sindacati non sono mai stati direttamente coinvolti se non con la nota dell’11 dicembre 2020 circa il documento/determina in funzione di informazione. Si sottolinea, peraltro, che la convocazione sindacale del 23 ottobre 2020 (prot. 364737RU del 21.10.2020) prevedeva al secondo punto all’o.d.g. il tema “sistema di classificazione del personale”. La materia, così come enunciata, era di ovvia competenza del tavolo di contrattazione di primo livello e quindi esulava dalla competenza del tavolo integrativo di Amministrazione, né tantomeno fu presentato un documento sugli eventuali nuovi profili professionali su cui confrontarsi.

La nostra Delegazione ha, inoltre, ribadito come l’Amministrazione, con le sue scelte organizzative costantemente unilaterali, anche in questa occasione non ha fatto che arroccarsi sulle proprie posizioni senza possibilità alcuna di confronto. Analoghe situazioni erano state evidenziate dalla nostra Federazione durante tutto il prosieguo dell’anno 2020 e anche la fine di questo annus horribilis sembra confermarne il leit-motiv.

Ribadiamo, comunque, la nostra disponibilità, avendolo già dimostrato con idoneo documento sui profili professionali inviato giorni fa all’Amministrazione, a mantenere un confronto aperto e costruttivo al fine della tutela dei Lavoratori nonché per un condiviso efficientamento dell’Agenzia. Non potremo certo essere unicamente testimoni passivi di scelte unilaterali né tantomeno quando esse non sono in linea con le indicazioni provenienti dagli organi di contrattazione di primo livello ove è stata chiara l’indicazione di profili flessibili, fungibili e non parcellizzati.

SI COGLIE L’OCCASIONE PER PORGERE A TUTTI I COLLEGHI E ALLE FAMIGLIE I MIGLIORI AUGURI PER UN ANNO NUOVO FORIERO DEGLI ATTESI E SOSPIRATI CAMBIANTI.

Roma, lì 31 Dicembre 2020

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti