Archivio mensile: Luglio 2021

ADM – Nuovi profili professionali – Comunicato UNITARIO

Al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Dott. Marcello Minenna

Oggetto: Comunicazione ai dipendenti Prot. N. 266974/RU “Nuovi profili professionali”. Richiesta di approfondimenti ed integrazioni.

Le scriventi OO.SS., letta la Comunicazione di cui all’oggetto, con la presente Le richiedono di voler disporre una deroga dei termini indicati ai punti 4 e sgg. della citata comunicazione, spostandoli giudiziosamente almeno di 60 giorni.

La ratio delle richiesta è innanzitutto finalizzata a consentire al personale una più attenta valutazione della portata della assegnazione del proprio profilo professionale, valutazione ora limitata per il periodo feriale.

La richiesta inoltre è formulata dalle scriventi per poter approfondire – integrando gli argomenti della riunione dell’Organismo paritetico per l’innovazione da Lei convocato il prossimo 5 agosto – gli effetti della Comunicazione sia alla luce dei contenuti dell’Atto di indirizzo della Funzione Pubblica all’Aran per il rinnovo del CCNL Funzioni Centrali, sia del decreto 80/2021 che prevedono la costruzione dal 2022 di una struttura ordinamentale suddivisa non più in tre ma in quattro Aree che si differenziano per “conoscenze e competenze professionali” e al cui interno le mansioni debbono essere “equivalenti, fungibili e flessibili”.

Tali innovazioni, successive alla Determinazione Direttoriale sui profili professionali del 3 maggio 2021, non possono che consigliare una attenta riflessione riguardo alle possibili distorsioni sugli inquadramenti del personale che potrebbero prodursi con la citata Comunicazione.

Le scriventi fanno intanto notare il rischio concreto che l’inquadramento del personale in profili che non trovano corrispondenza dell’Area superiore, potrebbe impedire di fatto al personale, nel caso non ritenesse di mantenere il profilo attuale, di avvalersi delle nuove prospettive di progressione verticale, introdotte appunto dal decreto 80/2021.

In ogni caso le scriventi si riservano di fornirLe, nel corso della seduta dell’Opi, ogni ulteriore contributo utile a scongiurare ipotesi di conseguenze negative sugli sviluppi di carriera del personale.

Distinti saluti.

Roma, 30 luglio 2021

 

ADM – Riunione del 26 luglio 2021

SETTORE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Riunione ADM del 26 luglio 2021
Welfare integrativo, Fondo risorse decentrate dell’anno 2018 e 2019, Mobilità volontaria nazionale

In data 26 luglio 2021 le OO.SS. nazionali hanno avuto un confronto con la Direzione del Personale dell’Agenzia Accise, Dogane e Monopoli che ha riguardato varie tematiche.

La discussione è stata preceduta dall’ intervento del DG dott. Marcello Minenna che ha preannunciato per il prossimo 5 agosto un incontro dell’OPI sulla riorganizzazione dell’Agenzia.

Le OO.SS., in premessa alla trattazione degli argomenti posti all’ odg, hanno rappresentato la necessità, considerata la forte criticità per mancanza di personale negli uffici dell’Agenzia, di scorrere le graduatorie della mobilità intercompartimentale.

In merito l’Amministrazione, rappresentata dal dott. Rocco Flore in qualità di Direttore Centrale dell’Ufficio Personale, ha evidenziato che l’Agenzia ha deciso di puntare su nuove assunzioni piuttosto che acquisire personale da altre amministrazioni, fatto che all’attualità determinerebbe una riduzione della capacità assunzionali dell’Agenzia per i concorsi.

Il confronto è proseguito con la proposta da parte dell’Agenzia di pervenire, considerando la disponibilità di risorse finanziarie su particolari capitoli di spesa riconducibili ai Monopoli di Stato pari a circa € 1.200.000 annue a decorrere dal 2018, ad un accordo sull’utilizzo delle risorse disponibili a titolo di Welfare Integrativo, come declinato all’art. 80 del CCNL Funzioni Centrali.

L’Accordo, molto caldeggiato dal DG dott. Marcello Minenna, è rivolto a garantire un sussidio, in primis, ai familiari di Colleghi scomparsi sia per la pandemia sia per cause diverse. L’accordo prevede, poi, anche benefici di natura assistenziale e sociale in favore dei dipendenti a titolo di supporto all’istruzione e promozione del merito dei figli, prestazioni sanitarie una tantum.

Le OO.SS. tutte hanno evidenziato l’opportunità della proposta dell’Amministrazione, ma in merito alla sottoscrizione dell’Accordo non tutte hanno ritenuto sottoscriverla ritenendo necessario un passaggio successivo. La nostra O.S., valutati i contenuti dell’accordo e i fini perseguiti, ha ritenuto opportuno sottoscrivere l’accordo, chiedendo però all’Amministrazione di integrare l’accordo con l’inserimento di clausole di salvaguarda e la previsione di una preventiva informazione alle OO.SS. sui criteri di dettaglio utilizzati per la ripartizione delle somme stanziate rispetto ai vari istituti previsti.

L’Amministrazione ha ritenuto concordare con le proposte e, pertanto, ha provveduto prima della sottoscrizione ad emendare l’Accordo nel senso richiesto.

Secondo argomento posto all’odg è stata la ripartizione delle ulteriori risorse disponibili nell’ambito del “fondo risorse decentrate dell’anno 2018”.

In merito si è pervenuti, dopo incalzante discussione, di rimodulare la iniziale proposta dell’Amministrazione che puntava a distribuire le somme destinate alla “Performance individuale,” pari a € 1.800.000 circa, con una percentuale 60/40% rispettivamente per il contributo individuale e i risultati della struttura. La discussione ha riequilibrato le percentuali di cui sopra con un peso del 50% per il contributo individuale e del 50% per i risultati della struttura e, quindi, con una attenuazione dei risultati di valutazioni anno 2018 ampiamente non condivisibili. Si evidenzia, tuttavia, che gli importi che saranno liquidati si aggireranno in media intorno a € 170,00 lordi-procapite.

E’ stato altresì sottoscritto, a completamento delle somme residue del FRD 2018, l’Accordo di ripartizione del budget di sede che destina alla contrattazione integrativa di singolo ufficio la somma di € 4.800.000 previa redistribuzione, con accordo sindacale, a livello di direzioni territoriali.

Successivamente si è passati a discutere la ripartizione delle risorse disponibili nell’ambito del Fondo risorse decentrate dell’anno 2019 tra Dirigenti/Livellati e, dopo un serrato confronto su quanto proposto dall’Amministrazione, si è giunti ad un accordo che prevede una percentuale pari al 3,75 % per i Dirigenti e del 96,25 % da destinare ai Livellati.

Si rappresenta che partendo da un totale FRD 2019 di € 96.240.724, all’attualità sono utilizzabili ancora €.11.000.000 circa, di cui:

  • euro 1.800.000 destinati alla performance individuale;
  • euro 4.000.000 al budget di sede;
  • la rimanente disponibilità sarà impiegata a saldo della performance organizzativa e produttività dell’Ufficio.

Per la performance individuale 2019 sono stati contrattati gli stessi criteri concordati per il 2018.

Ulteriore argomento in discussione, è stata la Mobilità Volontaria Nazionale che ha ripreso, quasi integralmente, i criteri dell’ultima mobilità nazionale posta in essere nel 2017, con la discriminante che potrà essere fatta richiesta di trasferimento verso una sola sede, ubicata in una Struttura di vertice diversa da quella di organica appartenenza. E’ stato, altresì, previsto che il Dipendente che risulti distaccato in quanto vincitore di una procedura di interpello potrà partecipare alla procedura di mobilità volontaria nazionale solo per una sede diversa da quella in cui è risultato vincitore nell’ambito dell’interpello, avendo già riservato il posto per tale sede.

La nostra Delegazione, in apertura della discussione sulla MVN, ha chiesto all’Amministrazione di far precedere tale mobilità da una puntuale stabilizzazione del Personale a vario titolo distaccato.

L’Amministrazione su tale punto si è mostrata non immediatamente disponibile, ma dopo ampia discussione, si è impegnata, con formale previsione nell’accordo, a rivedersi per valutare la stabilizzazione del Personale distaccato anche in relazione alle acquisizioni conseguenti alle procedure di reclutamento del personale in corso.

La nostra Delegazione ha, infine, ribadito la necessità nella prossima riunione di prevedere tra gli argomenti dell’incontro, i passaggi di fascia del Personale all’interno delle Aree e di valutare se con le risorse disponibili si possa dare inizio ad una prima tranche di detti passaggi.

L’Amministrazione preso atto di quanto rappresentato ha chiuso l’incontro riservandosi di valutare quanto esposto dalle OO.SS. e si è impegnata, compatibilmente con il periodo, a programmare opportune convocazioni sulle tematiche ancora non definite.

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Veltri – Eremita – Lamberti

Roma, 28 luglio 2021

ENTRATE – Richiesta chiarimenti ed approfondimento in merito a talune modifiche organizzative

AGENZIA ENTRATE

RICHIESTA DI CHIARIMENTI ED APPROFONDIMENTO IN MERITO A TALUNE MODIFICHE ORGANIZZATIVE

Alla Direttrice del Personale dell’Agenzia delle Entrate

dott.ssa Laura Caggegi

 

Alla Responsabile delle Relazioni Sindacali

dott.ssa Ornella Oliveri

Oggetto: Richiesta chiarimenti ed approfondimento in merito a talune modifiche organizzative.

Preso atto della Informativa sindacale ricevuta in data 26.07.2021, riguardante la deliberazione del Comitato di Gestione in merito a taluni incarichi dirigenziali di vertice e preso atto che nella medesima informativa si sottolinea l’assunzione di delibera/e su “alcune modifiche organizzative del Settore Contrasto Illeciti della Divisione Contribuenti e della DC Risorse Umane”, la Scrivente O.S. chiede di acquisire una Informativa dettagliata in merito alle citate modifiche organizzative.
Quanto sopra per tutte le opportune e necessarie valutazioni riguardanti le citate modifiche nonché le relative ricadute sui lavoratori impegnati in queste strategiche strutture.
Sicuri dell’accoglimento, si formulano i più cordiali saluti.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 27 luglio 2021

 

ENTRATE – Primo incontro sulle nuove modalità di erogazione dei servizi

AGENZIA ENTRATE

PRIMO INCONTRO SULLE NUOVE MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI SERVIZI

 

Nella riunione del 21 luglio il Direttore Centrale del Personale ha presentato alle OO.SS. il “Nuovo Punto Unico di Accesso ai Servizi on line”. Questo “pacchetto” consente ai contribuenti di fruire via web della trasmissione della Dichiarazione di Successione, del servizio di consegna documenti e istanze, dei servizi per l’attribuzione del codice fiscale e della Partita IVA. Il prodotto imprime una accelerazione del percorso intrapreso sin dall’inizio della “pandemia” avente come obiettivo la massima “remotizzazione” dei servizi offerti dall’Agenzia coniugata alla possibilità di erogarli, da parte dei lavoratori, in modalità agile.

CONFSAL-UNSA ha dichiarato di apprezzare gli obiettivi posti dall’Agenzia, in quanto vanno nella direzione della modernizzazione dei servizi e rispondono alla “mission” di evadere le istanze con maggiore puntualità.

A nostro parere, però, nelle elaborazioni dell’Agenzia non sono opportunamente valorizzate le ricadute sui lavoratori indotte dalla riorganizzazione o meglio, non vengono affrontate adeguatamente le modalità di attuazione della riorganizzazione dal punto di vista dell’impiego del personale.

I principali aspetti critici che abbiamo evidenziato al tavolo sono i seguenti:

  1. L’aumento delle possibilità di accesso dall’esterno ai servizi produce un incremento esponenziale delle pratiche da evadere. Abbiamo utilizzato la metafora del negozietto di provincia che con le modalità di vendita tradizionale era abituato a gestire 30 clienti al giorno che vi si recavano di presenza. Successivamente il negozietto scopre le vendite on-line e la clientela aumenta da 30 a 300 clienti al giorno. È molto probabile che quell’imprenditore si organizzerà assumendo nuovo personale. Quanto accaduto al negozietto è sovrapponibile a quanto accade all’Agenzia. Essa ha scoperto la erogazione dei servizi on line e sta aumentando esponenzialmente la “clientela” ma non sta affrontando il tema dell’aumento del personale. Nel caso dell’Agenzia lo stesso personale che gestiva i servizi in modalità tradizionale deve gestire i servizi “remotizzati”. In pratica, dopo aver terminato il servizio di sportello, gli operatori sono chiamati a gestire ulteriori centinaia di pratiche giunte con vari canali: telefono, mail, PEC, piattaforma internet ecc.… Tenuto conto che il personale addetto allo sportello, terminato il servizio al pubblico, ritorna al “team” di appartenenza e dovrebbe lavorare agli obiettivi di “budget” assegnati a quel “team”, emerge che non viene presidiata adeguatamente la lavorazione delle pratiche in ingresso;
  2. La lavorazione della pratica da remoto è sensibilmente più lenta di quella eseguita di presenza. L’erogazione “de visu” del servizio consentiva un feed-back immediato con l’utente; si pensi ad esempio alla facilità con cui il funzionario si avvedeva di carenze documentali che venivano sanate immediatamente con la parte. Al contrario il dialogo da remoto complica la lavorazione e produce un susseguirsi di richieste e riscontri via mail che non consentono la definizione del fascicolo in tempi ordinari;
  3. L’attività svolta in maniera agile e la relativa digitalizzazione dei fascicoli produce un ulteriore rallentamento delle procedure anche a causa della mancanza di un feed back continuo tra lavoratori e coordinatori quale quello che avveniva con il lavoro di presenza.

Le suddette criticità suscitano un diffuso senso di frustrazione che si estrinseca nella percezione di non riuscire ad esitare i carichi di lavoro che si moltiplicano costantemente, o nell’ansia di non “staccare” mai indotta da un lavoro agile non regolamentato che espone il lavoratore a richieste di assistenza in qualsiasi orario.

La Parte Pubblica ha continuato illustrando le novità del modello di erogazione dei servizi senza soffermarsi sugli aspetti relativi al benessere del personale.

CONFSAL-UNSA ha ribadito come gli argomenti trattati costituiscano oggetto di contrattazione anche, e non esclusivamente, ai sensi dell’art. 7 c. 6 lett. v) CCNL che demanda alla contrattazione nazionale “i riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche inerenti l’organizzazione dei servizi”.

Pertanto abbiamo proposto, unitamente alle altre Sigle, una discussione sulle ricadute della riorganizzazione nei confronti del personale al fine di giungere ad un accordo che definisca:

  • Sensibili incrementi del personale impiegato nelle attività di servizi;
  • La rivisitazione dei tempi unitari medi attribuiti alle varie attività svolte in seguito alla presa d’atto che le nuove modalità di erogazione provocano un forte incremento dei tempi di lavorazione;
  • Adeguati investimenti in tema di sicurezza sul lavoro agile, che lungi dall’essere presidiata come quella in presenza;
  • Forti investimenti nella formazione del personale che non è preparato all’utilizzo delle nuove tecnologie né alle nuove modalità di erogazione dei servizi;
  • Adeguati investimenti nelle strutture, in quanto mentre parliamo di un Ente ultratecnologico dobbiamo ricordare che tutti i servizi agili si erogano con PC, telefoni, reti, arredi ecc.… di proprietà privata dei lavoratori;
  • Erogazioni di indennità specifiche e di buoni pasto a chi eroga in modalità agile i servizi remotizzati.

Al termine di un estenuante confronto, il Direttore Centrale ha condiviso l’esigenza di affrontare la riorganizzazione dei servizi in senso più ampio discutendo, contestualmente alle modalità di erogazione, della salute e del benessere dei lavoratori, al fine di perseguire un accordo tra le parti che regolamenti gli aspetti contrattuali. Il tavolo è stato aggiornato al 5 agosto.

(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni, Vitiello, Sorrentino)

Roma, 21 luglio 2021             

ENTRATE – Piccoli passi verso il futuro

             

AGENZIA DELLE ENTRATE

Piccoli passi verso il futuro

La settimana appena trascorsa è stata intensa, con l’obiettivo di risolvere diverse questioni aperte, soprattutto di ordine economico. Una buona capacità di ascolto unita ad un pragmatismo operativo ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Siamo convinti che saremo in grado di affrontare quanto prima tutte le altre tematiche d’interesse, con una “vision” all’altezza delle sfide da affrontare. Ma andiamo nel dettaglio dei diversi accordi sottoscritti, la cui sintesi è stato oggetto di un apposito comunicato.

“RISTORI”

Dopo alcuni incontri, con qualche pregressa “asprezza” non imputabile alle OO.SS., è stata sottoscritta “l’ipotesi di accordo stralcio Fondo risorse decentrate anno 2021 per la definizione dei criteri di ripartizione dei risparmi derivanti dall’art. 1, comma 870 della Legge n. 178/2020”.
Il Collegio dei Revisori ha certificato la somma di € 29.633.509,34, al lordo degli oneri a carico dell’Agenzia (netto € 22.331.205,23) che viene destinata al trattamento economico accessorio correlato con la prestazione in modalità agile, per il periodo marzo-dicembre 2020 ed in esecuzione delle norme straordinarie anti-contagio Covid 19, del personale delle aree funzionali.

Al riguardo si rammenta che la Ragioneria Generale dello Stato (Circolare n. 11/2021), in relazione al disposto normativo, ha previsto che i risparmi fossero destinati ai corrispondenti Fondi di salario accessorio del solo anno 2021 per il finanziamento, appunto, dei trattamenti correlati alle “performance” ed alle “condizioni di lavoro” ovvero agli istituti del welfare integrativo, lasciando alla contrattazione integrativa l’individuazione dei criteri.

Sarà corrisposto un importo per ogni giornata svolta in modalità agile, incluso giornate cosiddette miste (in parte in presenza ed in parte in “agile”) che non hanno dato luogo all’attribuzione del buono pasto. Il calcolo terrà conto delle giornate in questione come risultanza dei sistemi gestionale. Diciamo subito che l’applicazione del disposto normativo è sicuramente insoddisfacente, a nostro parere, rispetto ai “sacrifici” affrontati da tutti i lavoratori in una situazione di gravissima emergenza sanitaria. Si tratta solo di un primo tentativo di fornire adeguate risposte a questo tipo di problematiche, unitamente ad altre disposizioni normative che hanno tentato di “ristorare” solo per un brevissimo periodo la prestazione in presenza di tutti i lavoratori italiani (DL. 18/2020).

La solita situazione “nostrana” ovvero quella di “tamponare” con soluzioni normative emergenziali questioni legate al rapporto di lavoro che meritano ben altre attenzioni.
La pandemia ha prodotto, purtroppo, tante “storture” compresa quella del grande risparmio legato all’espletamento dell’attività lavorativa fuori dalle ordinarie sedi, scaricando oneri in capo ai lavoratori. D’altro canto, le Amministrazioni hanno cercato di recuperare il “gap tecnologico”, anche nelle procedure, ma ci sono riuscite solo parzialmente.

L’augurio è che in sede ARAN, in relazione al rinnovo del Contratto di Lavoro, vengano assunte precise determinazioni e venga individuata una cornice di regole per il lavoro agile “ordinario” che, concretamente, permettano un utilizzo adeguato e giusto dell’istituto, in termini sia di reale conciliazione vita-lavoro che di riconoscimento non solo economico.

Possiamo considerare questa fase, peraltro ancora pienamente in atto, come del tutto sperimentale e, pertanto, se non saranno assunti precisi indirizzi regolamentari ed operativi in linea con le aspettative dei colleghi (e non solo a favore della parte datoriale) riteniamo che il futuro del lavoro agile non sia affatto roseo.

Invece, trattasi di una grande opportunità che se adeguatamente “supportata” si può tradurre in un qualificato strumento di modernizzazione della prestazione lavorativa. Bisogna volerlo e non si può in alcun modo pensare solo ai risparmi di spesa (consistenti). Verificheremo se tutti i soggetti interessati saranno all’altezza della sfida.

“ACCORDO DI PROGRAMMA”

Nel contempo, sempre nel corso della negoziazione, è stato stabilito che con le risorse del Fondo 2020 si provvederà ad indennizzare coloro che hanno reso la prestazione lavorativa in presenza, in ragione dell’esercizio di attività cosiddette indifferibili.

Un fondamentale punto di equilibrio tra tutte le esigenze in campo e tutte le risposte che sono state fornite, da tutti i lavoratori nessuno escluso, in un periodo di gravissima straordinarietà.

“FUA 2019”

Nel corso della sessione settimanale è stata sottoscritta l’intesa in merito all’Ipotesi di accordo di ripartizione del Fondo risorse decentrate dell’anno 2019. Sulle risorse disponibili,

  • La somma di € 57.325.374,00 è destinata al finanziamento del premio di Produttività Individuale, finalizzato ad incentivare l’apporto dato dal personale nelle diverse attività dell’Agenzia (PERFORMANCE INDIVIDUALE)
  • Altresì, una quota delle risorse del Fondo, pari a € 60.256.540,00 è destinata alla erogazione di compensi accessori in relazione al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenzia per l’anno di riferimento (PERFORMANCE ORGANIZZATIVA).
  • La somma di € 24.393.827,43 viene assegnata agli uffici a titolo di FONDO DI SEDE, secondo quanto previsto dall’art. 77, comma 4 CCNL Funzioni Centrali.
    La somma sopra indicata (€ 24.393.827,43) per
    € 3.890.656,00 è destinata a remunerare il personale impiegato nelle attività collegate all’azione di prevenzione e contrasto all’evasione,

    € 6.246.000,00 è attribuita al personale che nell’anno 2019 è stato addetto all’assistenza e informazione all’utenza, per la remunerazione delle predette attività,
    € 4.845.320,00 è assegnata agli uffici in proporzione alle ore consuntivate nel 2019,
    € 2.000.000,00 è destinata a remunerare, in ciascuna sede di contrattazione di posto di lavoro, l’impegno del personale in servizio presso i Centri di Assistenza Multicanale nelle attività di consulenza telefonica e risposta ai contribuenti,

    € 7.411.851,43 è destinata a retribuire la Performance collettiva in ciascuna sede di contrattazione di posto di lavoro.

L’accordo in questione che negli aspetti di dettaglio è visionabile sul nostro sito, segue lo schema di ripartizione utilizzato negli anni scorsi. L’importo complessivo delle risorse disponibili per l’anno 2019 pari a € 141.975.741,43 (al netto dei contributi a carico del datore di lavoro) è ripartito nelle quote sopra indicate e per le relative finalità.

Solo per memoria, le risorse disponibili sopra indicate sono solo una quota del complessivo Fondo annuale che fa riferimento anche al finanziamento dell’indennità di Agenzia, delle ex posizioni super, delle progressioni economiche, della spesa per le posizioni organizzative e per gli incarichi di responsabilità nonché la spesa per i centralinisti non vedenti.

Anche sul tema del Fondo salario accessorio dobbiamo fare una importante considerazione.

Lo schema negoziale di riparto oramai risale ad oltre dieci anni fa e come tale richiede non solo una operazione di “manutenzione straordinaria” quanto probabilmente una sua complessiva revisione.

Purtroppo, ogni anno “si arriva lunghi” alla trattazione del delicato tema e nonostante le nostre pregresse sollecitazioni, come CONFSAL – UNSA e non solo, ad oggi non sì è stati in grado di affrontare il processo di revisione, nonostante che in questa occasione un tavolo tecnico ha prodotto significativi elementi di approfondimento.

In ragione di ciò, la nostra Organizzazione non fornirà più contributi ad un tavolo tecnico bensì affronterà, ci auguriamo nel più breve tempo possibile, l’intera materia, per tutti gli opportuni cambiamenti. L’anno 2020, come annualità straordinaria, diventa nei fatti l’anno zero, anche in ragione delle “concrete” difficoltà di utilizzare lo schema consolidato per apprezzare e remunerare il lavoro di tutti i colleghi in situazione emergenziale.

E’ opportuno procedere in questa direzione, nonostante l’assenza, a data di oggi, del relativo decreto ministeriale di finanziamento per l’annualità 2020, malgrado le rassicurazione fornite a suo tempo dal Dipartimento delle Finanze nel corso del tradizionale incontro sulle Convenzioni, circa una sollecita definizione del finanziamento.

La dott.ssa Caggegi ha assicurato il suo massimo impegno, condividendone scopi ed obiettivi, pertanto, quanto prima sarà aperta una sessione negoziale.
Trattasi, a nostro parere, di uno degli elementi di svolta nelle relazioni sindacali.

“SU POER E SISTEMA DI VALUTAZIONE”

Nel corso della settimana è stata fornita una informazione di dettaglio, peraltro richiesta, in merito alle rilasciate “Linee guida Poer”, mentre è iniziato un approfondimento sul delicato tema del Sistema di valutazione del personale.
In merito alle POER, è stata segnalata dall’Agenzia, la necessità di una ulteriore semplificazione nonché miglioramenti negli aspetti procedurali.

I colleghi sanno che in materia la CONFSAL – UNSA ha espresso disappunto su diversi aspetti della procedura al momento della chiusura del relativo verbale di confronto che non possiamo che ribadire.
In sintesi, riteniamo eccessiva la soglia di discrezionalità ed avevamo anche elaborato delle proposte al tavolo (vedasi prova scritta).

Quindi ben vengano ulteriori elementi che possono fare chiarezza e fornire uniformità, su aspetti ad oggi sperimentati, nonché elementi di revisione che in qualche caso erano stati già suggeriti dal Sindacato.
Ma la soluzione di un colloquio “strutturato” (con uno scritto che non ha più nemmeno il relativo voto), a parere della CONFSAL – UNSA, non soddisfa appieno le aspettative dei colleghi che si ritengono in grado di affrontare positivamente la sfida delle posizioni di elevata qualificazione.

Un probabile “spreco” di capitale umano che una struttura moderna ed all’avanguardia deve poter evitare.
Come è noto sul tema delle “elevate qualificazioni professionali” è aperto un ampio dibattito, in questo momento soprattutto politico, ed il nostro augurio è quello che nel “deputato” tavolo ARAN vengano individuati strumenti e regole che permettano al tema di fare un definitivo salto di qualità, a beneficio dei colleghi “che esercitano la funzione”, degli aspiranti, dei processi di crescita e sviluppo professionale e per l’innalzamento dei livelli di efficienza ed operatività delle strutture amministrative.

Un tema di grande rilievo, nell’ambito di un vero processo riformistico per tutta la pubblica amministrazione.
Così come strategico è lo stesso tema del Sistema di Valutazione.
Su questo aspetto una considerazione di carattere politico.

Se il legislatore nel passato ha pensato di utilizzare lo strumento come “clava per malmenare le risorse umane”, noi come CONFSAL-UNSA con forza abbiamo rifiutato di percorrere questa strada. E senza sostanziali cambi di indirizzo continueremo a farlo.
Anche perché se l’obiettivo sotteso alla valutazione è quello di distribuire il salario accessorio in maniera diversificata (non a pioggia), possiamo dire che questo obiettivo, con tutte le criticità e le problematiche connesse, è stato tranquillamente raggiunto dall’Agenzia delle Entrate sin dalla sua costituzione.

Pensiamo che altre strutture amministrative non possano dichiarare altrettanto.
Se invece il sistema deve essere “strumento” per la crescita professionale di tutti i colleghi, con l’obiettivo di annullare “gap” di produttività qualitativa e quantitativa, attraverso una “vera” ed “efficace” azione di formazione continua nonché una ordinata, qualificata e “temporizzata” procedura di assegnazione di compiti, allora possiamo approcciarci al tema, con tutta la delicatezza del caso. Naturalmente non solo con riferimento all’azione sui “valutati” ma ancor prima sui “valutatori”.

Se i colleghi destinatari di incarichi di direzione e coordinamento, nonostante le criticità al momento manifestatesi, sono da sempre valutati con gli opportuni strumenti, grazie a significativi ed applicabili elementi di analisi e supporto, tutti gli altri colleghi funzionari non possono che essere valutati, sostanzialmente, nell’ambito dell’apporto “oggettivo” che loro forniscono alla struttura di appartenenza per il raggiungimento degli obiettivi.

Le strutture pubbliche non hanno molti riferimenti oggettivi da utilizzare rispetto al mondo del lavoro privato. Pertanto, quei pochi strumenti oggettivi a disposizione vanno al meglio valorizzati.
Nel caso dell’Agenzia delle Entrate da sempre la struttura è orientata agli obiettivi ed ai risultati e riteniamo che solo su questi deve farsi affidamento. La delegazione presenterà un appunto di approfondimento al tavolo.

Ma anche i “valutatori” devono fare uno sforzo di modernità, un vero e proprio processo di crescita culturale, anziché usare lo strumento come una “arma di distruzione di massa” (e ne abbiamo già verificato l’esito, in contesti nel quale la valutazione non aveva alcuna incidenza).
Un diverso approccio, rispetto a quello di condivisione a tutti i livelli, nella pesantissima situazione in atto, per motivi esogeni ed endogeni, con una carenza spaventosa di personale (quindi con carichi di lavoro non più sostenibili) ed una mancanza significativa di regole che possano delineare percorsi di crescita professionale ed economica (quindi un “disvalore” ed una “disarticolazione organizzativa”), potrebbe tradursi nel “colpo di grazia” del sistema delle agenzie.

Modello scelto ed utilizzato per precisi scopi e finalità di medio e lungo termine (miglioramento ed efficienza amministrativa) che, purtroppo, è stato “disconosciuto” un minuto dopo il suo primo “vagito”.
Noi faremo la nostra parte per evitare il fallimento, perché crediamo che l’intero modello delle Agenzie Fiscali possa essere adeguatamente corretto e migliorato, a supporto del Sistema Paese, della collettività e dei colleghi in servizio.

(La delegazione CONFSAL – UNSA settore Entrate Sempreboni, Vitiello, Sorrentino).

Roma, 19 luglio 2021

ENTRATE – Firmati gli accordi sui ristori e sul salario accessorio 2019

             

AGENZIA DELLE ENTRATE

Firmati gli accordi sui ristori e sul salario accessorio 2019

Nella settimana appena trascorsa è stato firmato l’accordo sui ristori, ai sensi del comma 870 della Legge di Stabilità 2021.
La somma certificata dal Collegio dei Revisori pari a € 29.633.509,34 (lordo Agenzia), di cui € 25.640.649,31 quali risparmi di spesa per mense e buoni pasto nonché € 3.992.860,03, come risparmio spesa per straordinari, sarà correlata con n. 3.811.165 giornate intere di lavoro agile e n. 256.157 di giornate miste (in parte in presenza ed in parte in lavoro agile) che non hanno dato diritto alla fruizione del buono pasto.

Sarà determinata, pertanto, una quota giornaliera che verrà interamente attribuita ai lavoratori agili. Secondo calcoli meramente orientativi si tratta di una quota lorda giornaliera di circa € 5,50 e di una quota netta intorno ai € 3,80 che in ragione delle singole giornate di lavoro agile individuerà il compenso complessivo dei lavoratori interessati.

Firmato, altresì, l’impegno affinché anche i lavoratori in presenza per attività cosiddette indifferibili possano usufruire di una maggiorazione indennitaria (da negoziare), mediante l’utilizzo del Fondo risorse accessorie 2020. I colleghi interessati, ai sensi del DL n. 18/2020, hanno usufruito, per un breve periodo, di un “bonus” presenze stabilito dallo stesso legislatore.

E’ stata firmata, inoltre, la “preintesa” sul Salario accessorio 2019.
La somma disponibile per la contrattazione, pari a € 141.975.741,43, in aumento dell’8,40% rispetto all’importo dell’annualità precedente (2018 – € 130.942.628,989) sarà ripartita secondo lo schema “consolidato” (modificato in termini marginali come segnale di attenzione per le fasce più deboli). Pertanto, avremo la remunerazione della Produttività Organizzativa, di cui all’acconto già assegnato, nonché la Performance Individuale attribuita secondo i parametri di riferimento, oltre al Fondo di Sede da distribuire in Indennità di front office, Indennità per verifiche, Retribuzione per Attività di assistenza multicanali e quant’altro.
Ulteriormente, è stata acquisita una informativa di maggior dettaglio in merito alle già emanate Linee Guida per le POER, oltre ad una informativa scritta sul concorso a n. 175 Dirigenti.
Infine, è stato avviato il confronto sul Sistema di Valutazione del Personale delle aree funzionali. Nei prossimi incontri affronteremo la tematica dei Servizi al Contribuente nonché il Salario accessorio 2020, unitamente ad altri temi importanti come la mobilità.
Le OO.SS. e la Direttrice dott.ssa Laura Caggegi hanno delineato un articolato e “serrato” calendario di incontri finalizzato a fornire, nel più breve tempo possibile, le risposte attese dai colleghi in servizio. Il dettaglio dell’attività negoziale è oggetto di un notiziario di approfondimento, mentre gli accordi sono visionabili sul nostro portale.
(La delegazione CONFSAL – UNSA settore Entrate Sempreboni, Vitiello, Sorrentino).

Roma, 19 luglio 2021

ADM – Diritto alla carriera, un’attesa ineludibile dei Lavoratori

SETTORE AGENZIA ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Diritto alla carriera, un’attesa ineludibile dei Lavoratori

Da inizio anno 2021, nonostante un’ apparente quiete, sul fronte sindacale si stanno concretizzando una serie di presupposti per una svolta determinante per i Lavoratori Pubblici. Le tematiche in trattazione sono tante a cominciare dalla contrattazione inerente al CCNL Funzioni Centrali 2019-2021 alle altre azioni per superare varie problematiche in sospeso. 

Dal momento in cui si è avuto l’atto di indirizzo per l’Aran ad oggi si sono susseguiti diversi e ravvicinati incontri tra Agenzia della rappresentanza negoziale e i Rappresentanti dei Lavoratori  non solo per giungere alla firma del nuovo CCNL a livello economico ma anche per portare a destinazione una serie di istituti di fondamentale importanza.  Si ricorda il lavoro agile per il quale la nostra Federazione ha presentato un articolato pacchetto di proposte ed obiettivi su cui confrontarsi; resta in essere ancora l’ordinamento professionale che nella sua complessità incide variamente sulla situazione dei Dipendenti: dai profili professionali, alle progressioni orizzontali e verticali, alla creazione dell’area “quadri” o elevate professionalità che potrebbe portare ad un effetto domino.

Le carenze di Personale dell’Agenzia sono tali che non bastano, anche se costituiscono una inversione importante nel trend della situazione del Personale, le unità di personale previste dai concorsi in essere, ovvero 1226 autorizzate precedentemente dall’Autorità Politica in carica e circa 1.380 autorizzate con DPCM del 23 aprile 2021, tra cui sono da annoverare le 72 unità per progressioni verticali secondo il decreto Madia e che in base alla normativa vigente equivalgono a pari unità  di nuova assunzione. Tale autorizzazione porta all’elevazione dei posti per i Colleghi che hanno affrontato le non semplici prove per i passaggi dalla 2^ alla 3^ area. Trattasi chiaramente di un allargamento numerico che all’attualità lascerebbe fuori dei meritevoli Colleghi che hanno partecipato positivamente alla selezione. Abbiamo detto che le carenze di Personale presentano comunque ancora spazi di disponibilità organiche da colmare. La nostra Federazione ha già, in un precedente incontro, chiesto all’Amministrazione un impegno per i Colleghi che avrebbero superato la prova concorsuale e che non sarebbero rientrati in posizione utile a causa dei numeri della selezione. La risposta è stata riportata alle capacità assunzionali, che noi riteniamo essere ancora notevoli, per cui nel prossimo incontro la nostra Federazione chiederà all’Amministrazione di voler cogliere, al più presto o almeno nei tempi consentiti, l’occasione del relativo riconoscimento per i Colleghi che hanno partecipato utilmente alla selezione in parola.

Come abbiamo ricordato le “progressioni di carriera” restano comunque un argomento importante a livello del CCNL nell’ambito dell’ordinamento professionale per il quale anche l’Atto di indirizzo parla di “valorizzazione delle capacità concretamente dimostrate dai dipendenti”. La nostra Federazione si batte per un ordinamento professionale che veda il Personale non relegato  per anni in anguste classificazioni ma in un quadro di fluidità che riconosca l’acquisizione della continua professionalità acquisita. La Federazione Confsal-Unsa persegue, infatti, le possibili modifiche in materia di progressioni verticali con agevolazione dei concorsi interni per il passaggio tra le diverse aree.

Il diritto alla carriera permane un traguardo che spesso non è preso nella dovuta considerazione dalle Amministrazioni ma che all’attualità rappresenterebbe un elemento fondamentale e altamente motivazionale anche ai fini della  riforma della Pubblica Amministrazione e per rafforzarne l’efficacia in modo da incidere debitamente in vista dell’ auspicata ripresa economica e sociale del sistema Paese.

Roma, 13 luglio 2021

AGENZIE FISCALI – Le attuali prospettive

                         

 

AGENZIE FISCALI

Le attuali prospettive

 

Nelle settimane scorse abbiamo fatto diversi interventi sulla complessiva situazione in cui si trova la Pubblica Amministrazione in generale e le Agenzie Fiscali in particolare.

Diciamo subito, a scanso di equivoci, che a data attuale le prospettive non sono affatto rosee, con riguardo alle norme di legge d’interesse specifico.

Il D.L. n. 80/21 (il cosiddetto decreto reclutamento), in corso di conversione parlamentare non ha fornito elementi di rafforzamento del quadro normativo anzi, al contrario, ha creato ulteriore confusione.

Come primo aspetto la norma riguardante il superamento dei tetti in materia di salario accessorio è stata definita dal Ragioniere Generale Biagio Mazzotta di “carattere programmatico”

Lo stesso Ragioniere ha ricordato che per liberare salario accessorio servono le coperture finanziarie e si stima che il costo dello “sblocco” sarebbe dell’ordine di 2,0 – 3,0 miliardi di euro.

Se a questo aggiungiamo il “presunto” finanziamento del nuovo ordinamento professionale, come da previsione normativa da realizzare con la Legge di Stabilità 2022, con un costo stimato nell’ordine di 500 – 600 milioni di euro, arriviamo alla complessiva somma di oltre 3 miliardi €, superiore a quanto il Governo ha “appostato” per la “tornata” di rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici.

I numeri parlano chiaro, così come il quadro normativo vigente. A voi le conclusioni sul tema.

“Ombre” anche in materia di posizioni di elevata qualificazione.

Pur avendo sottolineato la necessità di una loro valorizzazione, sia in ambito normativo che nel contesto dell’Atto di Indirizzo ministeriale all’ARAN, a data di oggi non è stato “battuto” un colpo.

La nostra Federazione ha delineato precisamente una proposta di merito (attraverso la creazione della Area Quadri), ma senza riscontro alcuno. A voi le conclusioni anche su questo tema.

Naturalmente possiamo continuare.

In merito ai percorsi di carriera, caratterizzabili attraverso i cosiddetti passaggi di Area, pur apprezzando un miglioramento rispetto alle deroghe previgenti (riforma Madia), sostanzialmente il quadro normativo e contrattuale non si modifica.

Così come non si modifica, al momento, la questione dell’ampliamento del sistema delle relazioni sindacali, pesantemente “incise” nel passato dalla cosiddetta “riforma Brunetta”, che ha sottratto importanti temi al reale confronto tra le parti, a cominciare dai profili professionali per passare alle posizioni organizzative, indebolendo significativamente il ruolo della rappresentanza.

Così come non si modifica la problematica della “tassa della salute”, in vigenza di norme imperative.

Un quadro “fosco” che l’eventuale operazione di manutenzione del vigente CCNL Funzioni Centrali certamente non aiuta a “rischiarare”.

Il tutto mentre a gran voce si parla della Riforma della Pubblica Amministrazione, unitamente, per quanto di nostro interesse, alla Riforma del Fisco.

Su quest’ultimo strategico tema la classe politica ha elaborato ed approvato un documento delle relative Commissioni Parlamentari riguardanti le linee di indirizzo politico rassegnato al Governo che dovrebbe tradursi, nelle prossime settimane, in una legge delega, da declinare successivamente in un decreto legislativo.

Sul tema, ferma la potestà legislativa sul nuovo assetto tributario, ci aspettiamo la presenza di alcune “norme” sulle Agenzie Fiscali, in grado di mettere “la macchina fiscale” nelle migliori condizioni di efficienza ed operatività, a beneficio dell’intera collettività e dei lavoratori “finanziari”.

Per ritornare, invece, alla Riforma della Pubblica Amministrazione, dobbiamo prendere atto che rispetto alle enunciazioni di principio, anche di carattere normativo, nessun passo avanti è stato fatto. Come dire che “qualcuno vorrebbe fare le nozze con i fichi secchi”.

“Colossale” perdita di risorse umane in tutta la P.A., si stima che nel decennio scorso siano stati persi oltre 300mila funzionari, con un attuale tasso di dipendenti pubblici sulla platea dei abitanti inferiore a qualunque Paese dell’Unione Europea, perdita nettamente maggiore per le Agenzie Fiscali che mette a rischio la funzionalità di tutti gli Uffici del Paese, con situazioni di assoluta “impraticabilità”.

A data di oggi, pur conoscendo progetti di assunzione, nessun risultato sulle Agenzie Fiscali (vedasi solo concorsi in atto nell’Agenzia Dogane/Monopoli).

Lo stesso dicasi sui progetti di implementazione tecnologica ed informatica.

Una sola considerazione finale.

Si parla di riforma della amministrazione pubblica e poi si prende atto che i concorsi sono ancora al palo, che mancano le risorse finanziarie, che bisognerebbe “reingegnerizzare” procedure e amministrazioni, regolare diversamente il rapporto di lavoro e dovremmo continuare nell’elenco. Poi ci si “cimenta” su livelli salariali e qualificazioni professionali.

Nel contempo l’attuale Pubblica Amministrazione è il risultato di decenni di “disinvestimento”, mancanza di formazione professionale, “inesistenza” di percorsi di crescita e riduzione “drastica” di tutele.

L’unico progetto riformistico è stato rappresentato dalle Agenzie Fiscali, il cui tentativo di delineare un diverso modo di fare amministrazione e nel contempo di fornire strumenti per la valorizzazione del personale “si è infranto, nel tempo, sugli scogli”.

Ostacoli “opportunamente” frapposti da tanti soggetti che non hanno voluto e saputo valorizzare l’esperienza delle agenzie per le più disparate valutazioni e motivazioni che lasciamo ad altri praticare.

Noi possiamo e vogliamo solo dire che non servono dichiarazioni di principio e norme programmatiche. Servono atti concreti, a tutti i livelli, a salvaguardia e valorizzazione dei dipendenti in servizio, e non contro di essi, ed a supporto di un vero salto di qualità per il sistema Paese.

Temiamo, concretamente, che anche questa volta non si faccia nulla, con tutte le relative conseguenze. Riforma dell’Amministrazione Pubblica, la solita “araba fenice”.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

 

ENTRATE – Saluti e richiesta d’incontro al Neo Direttore del Personale AE

             

Al Direttore del Personale

                                                                                                          dell’Agenzia delle Entrate

                                                                                                          dott.ssa Laura Caggegi

Protocollo n. 67/2021

Oggetto: Saluti alla nuova Direttrice del Personale e richiesta di incontro a seguito d’informative.

Egregia Direttrice,

le porgiamo i saluti di buon lavoro per l’incarico ricevuto.

Siamo sicuri che verrà esercitato al meglio, con predisposizione all’ascolto e condivisione di obiettivi generali, naturalmente nel rispetto dei ruoli.

 

Consapevoli della necessità che Lei prenda conoscenza, con la corretta tempistica, dei diversi “dossier” sul tavolo sindacale, ma preso atto delle informative ricevute di recente in materia di POER (procedure selettive di interpello per il conferimento di posizioni organizzative ai sensi dell’art. 1, comma 93 lett. A della Legge 27 dicembre 2017, n. 205), nonché in relazione al “disomogeneo” comportamento adottato sul territorio nazionale in merito alle PO (espletamento interpelli ed attribuzione incarichi), anche alla luce di “specifici” interventi “rimodulativi” dell’organizzazione del lavoro nelle singole sedi, la scrivente O.S. chiede una convocazione finalizzata agli opportuni approfondimenti dei temi sopra riportati nonché alla prosecuzione dei lavori in materia di “ristori” ed a tutti gli altri argomenti in “agenda”, dal Fondo 2019 alla mobilità nazionale, affrontando con la dovuta celerità anche le questioni riguardanti il salario accessorio 2020, il tutto nell’ottica di un proficuo e positivo lavoro da condurre nei prossimi mesi, finalizzato a salvaguardare ruolo e operatività dell’Agenzia delle Entrate e benessere e soddisfazione dei diritti e delle aspettative di tutti i colleghi in servizio.

Buon lavoro ed i più cordiali saluti. 

 

(La delegazione CONFSAL – UNSA settore Entrate Sempreboni, Vitiello, Sorrentino)

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni