Archivio mensile: Settembre 2021

ENTRATE – Nulla osta sulla preintesa per i “Ristori” e passaggi di Area

AGENZIA DELLE ENTRATE

NULLA OSTA SULLA PREINTESA PER I “RISTORI”

PUBBLICATO IL BANDO PER I PASSAGGI DI AREA

Grazie al “pressing” esercitato attraverso le più elevate interlocuzioni, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha ritenuto di fornire il “nulla osta” all’ipotesi di accordo del 16 luglio scorso relativa alla remunerazione dei disagi derivanti dalle condizioni di lavoro durante il periodo emergenziale attraverso l’utilizzo dei risparmi di spesa legati al mancato pagamento di lavoro straordinario e buoni pasto.

Quanto prima provvederemo a sottoscrivere l’intesa definitiva.

Rammentiamo che come da protocollo sottoscritto, in occasione della negoziazione dell’accordo sul salario accessorio sarà tenuto conto anche della prestazione fornita in presenza dai soggetti interessati, in questo periodo di pandemia da Covid ’19.

Si chiude nel migliore dei modi questa importante e delicata “questione”, al di là delle cifre in gioco, quale importante segnale che le parti negoziali inviano a tutti, colleghi lavoratori e soggetti a diverso titolo interessati, compreso esponenti politici di primo piano, affinché lo strumento del “lavoro agile”, oggetto di attacchi ingiustificati nella sua attuale formulazione emergenziale, possa trovare la giusta disciplina contrattuale e “tradursi” in una utile modalità lavorativa, nell’ambito di modelli organizzativi avanzati in cui sicuramente l’Agenzia delle Entrate saprà esprimersi al meglio.

Importante la posizione assunta dalla Direzione dell’Agenzia che dovrà essere sempre più di forte impulso rispetto ad ampi settori della “burocrazia e della politica” che, come abbiamo detto in altre occasioni, appaiono disconoscere l’esperienza ventennale delle agenzie.

Lo stesso compito spetta al Sindacato.

Ulteriormente, è stato pubblicato il bando per la procedura di passaggio dalla II alla III Area per complessivi 700 posti nei diversi profili di funzionario, funzionario tecnico e funzionario informatico.  Il termine per la presentazione delle domande scade il 28 ottobre prossimo.

Anche su questa materia riteniamo di aver raggiunto un buon risultato a favore dei tanti colleghi interessati, in attesa che il nuovo ccnl, che uscirà dai negoziati in Aran, nel recepire le modifiche normative previste dal DL n. 80/2021 possa permettere ad una più vasta platea di colleghi di vedersi riconosciuta crescita professionale ed economica.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 28 settembre 2021

 

ENTRATE – Si apre una nuova stagione – Nota del Coordinatore Nazionale al Direttore Ruffini

AGENZIA DELLE ENTRATE 

SI APRE UNA NUOVA STAGIONE

 

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Avv. Ernesto Maria Ruffini

Alla Direttrice del Personale

dott.ssa Laura Caggegi

Egregio Direttore dell’Agenzia ed Egregia Direttrice del Personale,

stiamo attraversando un momento decisivo per le sorti delle Agenzie Fiscali e per l’intero mondo del Pubblico Impiego.

Le nuove disposizioni di legge (vedi DL 127/2021 – ma il riferimento è all’intero progetto di riforma) cambiano il paradigma dei comportamenti dei lavoratori e delle Amministrazioni Pubbliche.

Come abbiamo avuto modo di dire in diverse occasioni, la P.A. non è un blocco omogeneo di attori, bensì un mondo eterogeneo che ha cercato, ognuno per la sua parte, di rispondere alle sfide di questi mesi, soprattutto con riferimento all’emergenza sanitaria.

Noi, invece, siamo consapevoli che da oltre venti anni le Agenzie Fiscali, e l’Agenzia delle Entrate in particolare, abbiano saputo lavorare al meglio, anche con il supporto della Rappresentanza dei Lavoratori, per rendere sempre più funzionali, economici ed efficienti i servizi istituzionali resi.

Già pervengono a questo Coordinamento Nazionale considerazioni, sollecitazioni e note periferiche in merito alle azioni future che verranno attuate, con riferimento ai vari contesti e per tutte le materie.

Circa il programma operativo sindacale sono note le “questioni” aperte, a cominciare dai “ristori” per finire alla mobilità nazionale, passando per i servizi ai contribuenti, il sistema di valutazione, il salario accessorio delle annualità pregresse. Per citare solo i temi più importanti.

Il tutto da leggere nel combinato disposto delle disposizioni normative vigenti e delle regole contrattuali in corso di esame e redazione presso la competente Aran.

In questa sede giova ricordare l’importanza del PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione), introdotto con la Legge n. 80/2021, che è destinato ad assorbire i contenuti dei POLA e dei Piani delle Performance e che dovrà essere strumento di semplificazione e di pianificazione delle attività e delle strategie da realizzare.

In attesa dell’emanazione di un Decreto Ministeriale che disciplinerà il rientro in presenza degli “smart worker in emergenza”, probabilmente fino all’entrata in vigore del nuovo CCNL – Funzioni Centrali che definirà il lavoro agile nel suo complesso, siamo sicuri che sia stato da Voi “attenzionato” al meglio questo tema, alla luce dei pregressi fondamentali accordi che hanno posto in sicurezza il personale in servizio e, nel contempo, attraverso gli approfondimenti in materia di attività ”smartabili” nonché gli investimenti tecnologici effettuati e la revisione di procedure operative che hanno permesso all’Agenzia delle Entrate di effettuare un ulteriore qualificato salto operativo.

Indipendentemente dalle linee di fondo politiche su questi temi, di competenza dell’Autorità governativa, come Coordinamento riteniamo che dovranno essere forniti, da tutti i soggetti interessati, utili contributi affinché da un lato, l’esperienza acquisita in questi mesi drammatici possa essere “messa a regime” e dall’altro, la gestione dei piani aziendali, integrata con gli elementi sopra esplicitati, possa rappresentare quell’ulteriore salto di qualità amministrativa atteso dalla collettività e dai contribuenti.

Non ci aspettiamo interventi scoordinati dei singoli datori di lavoro, magari “più realisti del re”, bensì una “corale” azione uniforme volta da un lato, a mantenere le condizioni di sicurezza dei lavoratori e dall’altro, una qualità dell’azione in grado, altresì, di sollecitare ulteriori interventi normativi in materia di implementazione delle risorse umane, miglioramento del benessere organizzativo e rispondenza degli obiettivi da raggiungere in linea sia con le professionalità presenti in Agenzia (dal punto di vista qualitativo e quantitativo) sia con le richieste dell’Autorità Politica.

In ragione di ciò, siamo sicuri che i diversi “dossier” aperti possano esser quanto prima positivamente risolti e nel frattempo che opportune linee di indirizzo permettano all’intera macchina di lavorare ancora meglio. Il personale chiede massima attenzione per tutto quello che fino ad oggi è stato fatto.

Non servono “atti di forza”, che pure qua e la appaiono nella gestione del personale soprattutto in periferia, serve una azione in grado di “rammentare” alla Politica la strategicità delle strutture “fiscali”, non solo per la ripartenza quanto piuttosto per rendere ulteriormente strutturale quel salto di qualità amministrativo spesso “disconosciuto”, purtroppo, finanche da primari attori.

Unico modo per mettere i “decisori politici” nelle condizioni di affrontare e risolvere i ben noti nodi strutturali.

Buon Lavoro a Tutti.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 27 settembre 2021

 

ADM – Riconoscimento economico ai lavoratori – Nota al Direttore Centrale del Personale

SETTORE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Al Direttore Centrale del Personale

Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli

Dott. Rocco Flore

Roma

 e p.c. al Personale dell’Agenzia

 

 OGGETTO: L’impegno dei Lavoratori deve trovare il tempestivo riconoscimento economico.

 

Esimio Direttore,

diversi fattori hanno, forse, concorso ad una situazione che per i Lavoratori è diventata ormai improcrastinabile ovvero la mancata attribuzione, parziale o totale, delle competenze economiche che riguardano diverse annualità pregresse: 2018, 2019 e 2020.

Tali competenze costituiscono emolumenti importanti per la vita quotidiana dei Lavoratori i quali, per converso, si adoperano diuturnamente ad assolvere, ultra vires e in modo eccellente, alle attività e agli sfidanti obiettivi dell’Agenzia: prova ne sia il raggiungimento puntuale degli obiettivi fissati dalle Convenzioni   e quanto esposto brillantemente nella specifica reportistica delle varie annualità (last but not least il Libro Blu 2020).

Gli eventi pandemici, l’estrema carenza di Personale negli Uffici, i nuovi indirizzi operativi inerenti alla riorganizzazione in atto non hanno diminuito l’attività produttiva dell’Agenzia ed anzi sono stati raggiunti picchi di eccellenza, ben evidenziati anche dai media e social media.  L’impegno continuo dei Lavoratori, però, non sembra trovare pari riscontro nei “ristori economici”, a partire dalla persistente e anacronistica limitazione dei “tetti” (per i quali rilevanti e consequenziali somme inerenti al raggiungimento degli obiettivi non possono essere spese), dalla mancata attuazione delle progressioni economiche non previste ormai  per il secondo anno consecutivo e dai ritardi con cui vengono, poi, erogate, anche se per svariate motivazioni, le diverse tipologie di somme del Fondo Risorse Decentrate.

L’enfatizzato cambiamento della P.A., in cui tutto dovrebbe essere basato sulla tempestività e sull’efficienza nei rapporti tra utenza e Amministrazioni, stride con la lentezza degli iter autorizzativi percorsi dagli organi di controllo che danno la sensazione di meticolosità tautologiche. Tuttavia nelle diverse Amministrazioni si assiste a un’attribuzione del salario accessorio con modalità e tempistiche  più snelle e la nostra Agenzia, che deve certamente essere annoverata tra quelle più efficienti, pur nella complessità delle situazioni, dovrebbe dare ai propri Dipendenti dei segnali di maggior presenza  e intervenire “a monte” per poter dare maggiore rispondenza alle attese dei Lavoratori ovvero provvedere ad anticipare determinate somme che non riguardano certo lavorazioni future ma  già svolte e  obiettivi già raggiunti.

Si chiede, pertanto, un tempestivo e idoneo intervento ai fini dell’attribuzione ai Lavoratori del salario accessorio per le annualità in sofferenza.

Roma, 21 settembre 2021

 

AGENZIE FISCALI – Un invito alla Politica Attenta – Considerazioni del Coordinatore Nazionale

AGENZIE FISCALI

Un invito alla “Politica” attenta: Le buone intenzioni si devono tradurre in risultati! 

Ampio il dibattito di questi giorni sui diversi temi riguardanti la Pubblica Amministrazione, sia da parte del Ministro della Funzione Pubblica che di tanti esponenti politici.

In questa sede vogliamo solo fare una considerazione.

La Pubblica Amministrazione non è un una struttura uniforme, bensì un “pianeta” fatto di tante “terre”, alcune rigogliose altre aride, “terreni” ben gestiti ed alcuni incolti, insomma una eterogeneità di organizzazione del lavoro, di operatività, di funzioni e compiti spesso confusi e sovrapposti.

E per questo che da tempo immemorabile si parla della riforma della P.A. anche se sarebbe meglio parlare della complessiva riforma dell’intero apparato pubblico nelle sue articolazioni centrali e periferiche, di coerenti e puntuali livelli operativi, di moderni modelli di organizzazione e di efficienti/funzionali rapporti di lavoro (per quello che a NOI interessa).

In tempi non sospetti abbiamo definito la riforma dell’amministrazione pubblica “L’ARABA FENICE”, perché se ne parla in ogni legislatura, appare ad ogni piè sospinto e muore d’inedia in un battibaleno.

Questa amara constatazione ha, per il Coordinamento Agenzie Fiscali, un concreto supporto valutativo.

Uno dei pochi apparati pubblici che ha affrontato e risolto il nodo dell’adeguato sostegno quanto-qualitativo al sistema Paese è stato quello dell’Amministrazione Finanziaria, attraverso la riforma in Agenzie Fiscali avviata oltre venti anni fa (D. Lgs n. 300/1999).

Ebbene questo tentativo, a nostro parere importante e positivo, è stato immediatamente “stoppato” da una parte della classe politica e dell’alta burocrazia (senza colore), perché si è voluto “disconoscere” il modello, eliminare le specificità operative, uniformare vincoli ed abbattere qualsiasi tentativo di valorizzare le risorse umane, in tutte le diverse espressioni di sviluppo professionale ed economico.

Il vero motivo del tentativo, in parte riuscito, di eliminare questo esperimento virtuoso di un diverso modo di fare amministrazione è quello del cosiddetto “bottone rosso di stop” ovvero la politica, quella con la p minuscola, vuole sempre l’ultima parola, vuole mettere “le mani in pasta”, insomma non fa comodo ad alcuno avere una amministrazione efficiente e funzionale perché probabilmente metterebbe a nudo le vere carenze del Paese ossia quella di una classe politica incapace di vedere al di là del proprio naso, non in grado di progettare una amministrazione della cosa pubblica al reale servizio degli interessi generali, una politica diciamo di “piccolo cabotaggio”, certo non degna di un Paese avanzato.

Le emergenze vecchie e nuove non hanno fatto altro che mettere definitivamente a nudo tutto ciò, per cui il solito “vincolo esterno” (meno male), oggi quello rappresentato dall’Unione Europea, pretende a gran voce riforme, riforme, riforme. 

Riforme che oseremmo dire sono invece pretese da tutti. 

Quindi non bisogna inventarsi nulla, bisogna analizzare con la lente di ingrandimento le singole realtà e fornire per ciascuna di esse una soluzione.

Il treno viaggia alla velocità imposta dalle “carrozze” più lente ed allora si intervenga sulle “carrozze” lente, altrimenti è meglio che qualche “carrozza“ veloce passi sulla linea dell’alta velocità.

Non servono regole che valgono per tutti, servono regole generali a supporto di tutti e regole specifiche di cui le singole amministrazioni hanno bisogno per realizzare obiettivi e traguardare risultati di rilievo. 

La Politica, come previsto dalla Costituzione, sia deputata a fornire le linee di indirizzo.

E soprattutto lasciamo stare la solita italica idea delle “nozze con i fichi secchi”.

Professionalità adeguate significa professionalità pagate, realizzazione di percorsi di carriera virtuosi, salario accessorio a supporto del raggiungimento di obiettivi specifici e migliori condizioni per TUTTI I LAVORATORI.

Tutto questo da esprimere attraverso una adeguata cornice normativa.

Tutto questo da esprimere attraverso un moderno ed avanzato Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e correlati Contratti Collettivi Integrativi.

Tutto questo supportato da adeguate risorse umane, finanziarie e materiali.

Dando “ascolto” e “rispetto” al Personale e “restituendo” un ruolo alla Rappresentanza dei Lavoratori.

Ora è tutto “scassato”, siamo il Paese che ha scelto, purtroppo “volontariamente”, di gestire il mercato del lavoro, privato e pubblico, al ribasso, con stipendi e salari scadenti, in molti casi con lavoratori al limite (ed in qualche caso ben sotto) della “sussistenza”.

Una rincorsa verso il basso anziché verso l’alto, come dovrebbe essere per un sistema all’avanguardia.

Vediamo se questa volta, almeno per questa volta, siamo in grado di smentire i detrattori e tutti coloro che lavorano (si fa per dire) contro il Paese, perché finalmente lo stesso faccia il salto di qualità ed avanzi nella modernità anziché essere “sbattuto” fuori dal perimetro della civiltà, “oscurando” per sempre quello che è stato fatto, fino ad oggi, da tutte le persone di buona volontà.

Noi ci siamo!

Roma, 20 settembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI

         Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Report incontro del 14 settembre 2021

AGENZIA DELLE ENTRATE 

REPORT INCONTRO DEL 14/09/2021

BOCCIATURA ACCORDO RISTORI

RISTORI

Nella riunione del tavolo nazionale del 14/09/2021 il Direttore Centrale delle Risorse Umane ha confermato alle Parti Sociali la mancata vidimazione dell’accordo sui “Ristori” da parte del Dipartimento per la Funzione Pubblica. Dalle anticipazioni della dott. Caggegi, si apprende che l’organo certificatore avrebbe ritenuto la contrattazione integrativa non titolata alla attribuzione di somme forfettarie a titolo di ristoro nei confronti dei lavoratori che hanno svolto attività in lavoro agile o in lavoro di presenza. Nella suddetta nota la Funzione Pubblica avrebbe fatto riferimento ad un proprio precedente parere n. 77318 del 1/12/2020 che denunciava l’assenza di un supporto normativo o negoziale in grado di sorreggere l’ipotesi di attribuzioni di tali somme da parte dei tavoli di contrattazione.

CONFSAL-UNSA ha definito inqualificabile una presa di posizione del genere. Ha ribadito che si tratta, in primis, di somme perfettamente disponibili al bilancio dell’Agenzia ed ha sottolineato come il supposto deficit normativo sia stato colmato proprio dalla legge di Bilancio 2021 che al c. 870 ha attribuito, solo per il periodo di straordinaria emergenza in atto, alla contrattazione integrativa il diritto di distribuire tali somme nel 2021.

L’approssimazione degli elementi a supporto di questo rigetto lasciano supporre l’assenza di volontà politica di voler adeguatamente remunerare gli sforzi dei lavoratori delle Entrate che hanno garantito la continuità di servizi essenziali anticipando costi normalmente a carico del Datore di lavoro. UNSA ha chiesto un intervento diretto del Direttore Ruffini atto a garantire le giuste gratificazioni per i lavoratori del comparto. Una voce così autorevole come quella dell’avvocato Ruffini, protagonista della scena economica del Paese anche in veste di consulente politico per la Riforma Fiscale, deve essere in grado di persuadere il Governo sulla strategicità del benessere delle Risorse Umane dell’Agenzia per il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.

La dottoressa Caggegi ha testimoniato la propria personale delusione per questa bocciatura ed ha garantito che entro una settimana l’Agenzia formulerà opportuni chiarimenti all’Ente certificatore atti ad ottenere una rivalutazione della decisione.

A nostro parere questo evento costituisce l’ennesimo segnale di scarsa considerazione da parte del Governo dell’attività quotidianamente svolta dai dipendenti dell’Agenzia. Un’attività che andrebbe gratificata e portata ad esempio di efficienza e dedizione nei confronti della società e non osteggiata e svilita.   Un atteggiamento a cui i lavoratori devono opporsi predisponendosi ad una stagione di agitazione e proteste utili a ristabilire la giusta sensibilità nei propri confronti.

FUA 2019

La dottoressa Caggegi, nel medesimo incontro, ha comunicato altresì l’avvenuta vidimazione dell’accordo FUA 2019, pertanto si può procedere immediatamente alle fasi successive propedeutiche all’erogazione dei fondi ai lavoratori;

VARIE

Tra le varie ed eventuali la Direttrice ha assicurato che entro una settimana sarà pubblicato il bando relativo al Passaggio da II a III area per 700 posti riservato agli “interni” come da verbale del 22/06/2021. Entro ottobre sarà invece pubblicato il bando per l’assunzione di 500 funzionari tecnici.

Un nuovo incontro tra le parti si terrà in data 21/09/2021.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 15 settembre 2021

 

ENTRATE – Al peggio non c’è mai limite

AGENZIA DELLE ENTRATE 

Al peggio non c’è mai limite

 

Abbiamo acquisito l’informativa verbale, in merito al nulla osta degli Organi di controllo sulla “pre-intesa” salario accessorio 2019 ed abbiamo altresì “appreso” che sarebbe stata negata la certificazione per l’accordo sui “ristori”.

L’Agenzia ha già provveduto a convocare il tavolo per la sottoscrizione definitiva dell’intesa 2019 e per fornire utili elementi di approfondimento e valutazione in merito alla questione dei “ristori”.

Ma la mancata certificazione dell’accordo sui ristori, se effettiva, è un fatto molto grave.

Per mesi abbiamo sollecitato l’Agenzia al tavolo negoziale, dopo la emanazione del cosiddetto “comma 870” della Legge di Stabilità 2022, per la definizione di una intesa sul tema, anzi per amore della verità abbiamo chiesto  fin dai primi mesi della pandemia di valutare e trovare soluzioni rispetto alla perdita “subita” dai colleghi sia con riferimento ai buoni pasto e straordinari, nonché all’aggravio di spesa sostenuta dalla stragrande maggioranza degli stessi per l’espletamento delle attività da remoto. Altrettanta attenzione è stata chiesta per l’attività indifferibile in presenza, visti i rischi sanitari.

Che la Pubblica Amministrazione non sia una complessiva struttura omogenea nei diversi settori e campi di azione è un dato di fatto inconfutabile e, quindi, le risposte fornite dalla stessa rispetto all’emergenza sanitaria è stata diversa e spesso disarticolata.

Ma le Agenzie Fiscali, che hanno affrontato da oltre vent’anni una riforma organizzativa e di “status” giuridico che ha permesso di rispondere al meglio alle sfide del “nuovo fare amministrazione”, riteniamo hanno risposto al meglio sia nell’attività istituzionale ordinaria che in quella straordinaria (quest’ultima su precise disposizioni normative), attività svolta grazie alla disponibilità dei colleghi in servizio, nonché al salto tecnologico ed informatico delle strutture stesse, sia pregresso che in corso di emergenza.

In tutti i settori ed in tutte le modalità operative, alto è stato l’impegno profuso.

Quindi da un lato, rimandiamo al mittente, il Ministro Brunetta, tutte le recenti considerazioni ed esternazioni in merito alle modalità con le quali si è esercitato il lavoro agile in condizioni emergenziali, proprio perché non si può fare in alcun modo “di tutta l’erba un fascio” e dall’altro lato, non possiamo che stigmatizzare, con forza, la decisione assunta dagli Organi di controllo circa la mancata certificazione dell’intesa sui “ristori”.

Ancora una volta viene disconosciuto, politicamente e non solo, impegno, specificità, particolarità operative e modalità di esercizio delle stesse, per tutti i colleghi in servizio e per le stesse Agenzie.

A tale riguardo abbiamo già inviato una nota al Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze, per tutte le considerazioni che da tempo remoto come organizzazione sindacale abbiamo espresso ai diversi livelli ed ai vari tavoli sulle problematiche delle Agenzie e del suo Personale.

Ma chiediamo con forza una presa di posizione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Una strategica e fondamentale struttura amministrativa non può essere “trattata” in questo modo.  Tutto il personale merito massimo rispetto e considerazione. Altrettanto merita l’Agenzia.

Ci auguriamo che l’episodio possa essere “derubricato” ad incidente di percorso ma per fare questo dobbiamo trovare immediate soluzioni negoziali.

Come Rappresentanti dei Lavoratori siamo fortemente preoccupati ed indignati, perché preoccupati ed indignati sono tutti i colleghi.

Crediamo che la misura sia oramai colma.

Sapremo trovare le giuste risposte, su tutti i fronti, a tutela dei diritti, degli interessi e delle aspettative dei colleghi e lavoreremo per salvaguardare, rafforzare e migliorare il progetto delle Agenzie Fiscali.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 10 settembre 2021

 

AGENZIE FISCALI – Criticità – Richiesta audizione al Ministro

                         

Ill.mo Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze

dott. Daniele Franco

Ill.mo Sig. Capo di Gabinetto del Ministro

cons. Giuseppe Chinè

Ill.ma Sig.ra Viceministro dell’Economia e delle Finanze

on. Laura Castelli

Ill.mi Sigg. Direttori delle Agenzie Fiscali

avv. Ernesto Maria Ruffini (AdE) e dott. Marcello Minenna (ADM)

 

Oggetto: Agenzie Fiscali – Criticità ed interventi normativi e regolamentari – Richiesta di audizione

La Scrivente Federazione CONFSAL – UNSA, Coordinamento Agenzie Fiscali, Organizzazione Sindacale autonoma tra le più rappresentative nel comparto delle Funzioni Centrali e nello specifico settore delle Agenzie Fiscali, chiede solleciti interventi normativi al fine di rimuovere tutte le criticità di “sistema” ad oggi osservate e non superate, affinché la “macchina” fiscale sia messa nelle condizioni di adempiere al meglio alle funzioni ed ai compiti istituzionali ad essa assegnata.

Lo scrivente Sindacato di settore aveva proclamato, unitamente ad altre sigle sindacali, lo stato di agitazione di tutto il personale delle Agenzie Fiscali, prima dell’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid ’19, in ragione delle diverse problematiche in essere soprattutto sul versante sia delle risorse finanziarie che su quello delle risorse umane, stato di agitazione necessariamente ed opportunamente sospeso.

A distanza di oltre 18 mesi, con l’emergenza ancora in corso, non possiamo che sottolineare, nonostante le autorizzazioni ricevute in merito al piano delle assunzioni, con i relativi bandi pubblicati (in parte) per le Entrate e l’espletamento in corso delle procedure concorsuali per le Dogane/Monopoli, la gravissima carenza di personale che solo in modesta parte sarà “alleviata” dalle citate procedure concorsuali (con probabile immissione in ruolo dei “vincitori” non prima della fine del 2022).

L’operatività delle due Agenzie Fiscali è seriamente a rischio, e nonostante gli investimenti in risorse tecnologiche ed informatiche dalle stesse effettuati ed in corso di realizzazione, nonché la forte spinta verso la “telematizzazione” delle procedure, solo un adeguato investimento in risorse umane, anche in termini di formazione specialistica, può rappresentare un punto di svolta per una azione amministrativa futura ad ampio spettro.

All’attualità la carenza di personale nell’Agenzia delle Entrate è superiore al 30% e lo stesso dicasi per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le previste assunzioni lasceranno oltre il 20% di “scopertura”.

La CONFSAL – UNSA ritiene che i piani “assunzionali” autorizzati per entrambe le Agenzie Fiscali debbano essere adeguatamente implementati, anche alla luce di tutti gli interventi di supporto alla riforma dell’apparato pubblico.

Ulteriormente, in ragione delle previsioni normative di cui al DL n. 80/2021, convertito con modificazione dalla Legge n. 136 del 9.06.2021, la Scrivente si augura che nel livello contrattuale di competenza (ARAN) vengano opportunamente declinate le regole di primo livello per l’Area delle “Elevate Professionalità”, perché nelle due “strutture fiscali” ampia è stata la sperimentazione su queste figure, sia come POER (posizioni organizzative di elevata responsabilità) che come PO (posizioni organizzative previste dall’ex Contratto Nazionale di Lavoro delle Agenzie Fiscali), in assenza, però, di un chiaro quadro di riferimento su “status” giuridico ed economico.

A tale riguardo gli “input” negoziali devono essere chiari e precisi, e debbano avere lo scopo di salvaguardare, stabilizzare ed implementare le figure professionali in questione, quale primo passo per una classe di “middle management” in grado di caratterizzare la futura amministrazione pubblica.

L’inserimento delle Agenzie Fiscali nel più grande Comparto delle Funzioni Centrali ha limitato e limita tutt’oggi l’autonomia delle Agenzie e questo nonostante le raccomandazioni e gli indirizzi di FMI e OCSE contenuti nelle “due diligence”.

“Regole complesse e rigide riguardanti la valutazione del personale, gli incentivi retributivi, la formazione e la promozione” sono fattori limitanti l’autonomia (citazione da uno dei rapporti).

Consapevoli che le problematiche in essere in altri settori del Comparto Funzioni Centrali potrebbero essere di altro genere e comunque senza la “portata” riguardante le Agenzie, si chiede di valutare opportuni interventi normativi a salvaguardia degli aspetti riportati anche in ragione del progetto di “Riforma del Fisco” che dovrebbe prendere luce nei prossimi mesi.

La CONFSAL – UNSA chiede opportuni interventi sulla “macchina fiscale”, con interventi di “reingegnerizzazione” aventi lo scopo di eliminare tutte le criticità che in questi anni si sono manifestate rispetto al modello delle Agenzie, soprattutto in ragione della necessità di rendere coerenti le disposizioni normative che interessano specificatamente il modello, in deroga al quadro normativo generale vigente per il Pubblico Impiego.

Deve essere rafforzata l’autonomia finanziaria, gestionale e organizzativa delle Agenzie Fiscali, anche con riferimento alle risorse umane, nell’ambito del rapporto “convenzionale” con il MEF.

In particolare, un diverso sistema di finanziamento delle strutture “tipizzerebbe” meglio il legame con il contesto operativo di ciascuna agenzia, rendendo più diretto l’impatto sulle dotazioni dei risultati conseguiti in termini di incremento del gettito dei tributi di competenza, sia da adempimento spontaneo sia da attività di contrasto.

Questo nuovo sistema di finanziamento rappresenterebbe un meccanismo di responsabilizzazione in “contrappeso” all’autonomia.

Al riguardo, anche il nuovo meccanismo di finanziamento del salario accessorio (di cui al D. Lgs. n. n. 157/2015, art. 1, comma 7) dovrebbe essere reso più funzionale all’obiettivo di cui sopra, con riferimento sia ai tempi di emanazione del relativo decreto ministeriale sia all’entità delle risorse finanziarie “sganciate” dai generali tetti di spesa sul salario accessorio, il tutto con l’obiettivo di “incentivare” percorsi professionali ed incrementi di produttività quanto-qualitativi dei lavoratori in servizio.

Illustrissime Autorità,

la CONFSAL – UNSA prende atto di alcuni interventi normativi effettuati in materia di pubblico impiego (anche con riferimento al citato art. 3 del DL 80), peraltro ancora da declinarsi in termini effettivi, ma ritiene, altresì, che specifici interventi debbano essere predisposti per la riforma di “strutture fiscali” che, nel corso delle ultime due decadi, hanno fatto “passi da gigante” verso un approccio moderno del “fare amministrazione” e di sostegno al Sistema Paese.

In questo ambito, assicuriamo la nostra “collaborazione” e la nostra disponibilità ad essere “auditi” per ogni utile elemento di approfondimento, nonché di contributo alle “scelte” politiche che le competenti Autorità assumeranno, nell’ambito di quello spirito partecipativo che ha sempre “connotato” il settore del Fisco (a cominciare dalla nascita delle stesse strutture).

Spirito partecipativo che “ultimamente” in entrambe le Agenzie è stato messo “sostanzialmente” da parte, con decisioni gestionali-organizzative non prive di criticità e comunque unilaterali, in alcun modo “condivise” (nell’ambito del sistema delle relazioni sindacali) con le rappresentanze dei lavoratori.

Tutto ciò nonostante il “grandissimo” sforzo compiuto dai lavoratori che con qualificata professionalità ed impegno hanno superato tutte le difficoltà “frapposte” da una gravissima crisi sanitaria, sociale ed economica.

I lavoratori rappresentati e le strutture Agenzia Entrate e Agenzia Dogane/Monopoli, a nostro parere, aspettano e meritano adeguate risposte rispetto ai diversi temi, solo accennati, che la scrivente organizzazione pone all’attenzione di codeste Autorità, con riserva di ogni approfondimento in sede di, auspicata, audizione.

Roma, 9 settembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI

         Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione dell’8 settembre 2021 – Rimodulazione POER

SETTORE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

RIUNIONE 08 SETTEMBRE 2021

RIMODULAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE DI ELEVATA RESPONSABILITÀ (POER)

In data odierna le OO.SS. hanno avuto un confronto con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia che, a seguito formale richieste delle OO.SS. nazionali, ha riguardato l’informazione sulla “rimodulazione” di alcune POER. In dettaglio è stata disposta la soppressione di 14 posizioni organizzative a livello nazionale e l’istituzione di altrettante nuove posizioni.

L’Amministrazione ha fatto presente che la scelta è stata originata dalla necessità di riutilizzare le precitate posizioni, ormai vacanti per assegnazione dei titolari a diverso incarico.

La nostra Delegazione ha manifestato diverse perplessità sulla soppressione di alcune POER, che rappresentano punti strategici dell’Agenzia come era risultato evidente al momento della loro istituzione (ad es. la Poer Antifrode Lombardia, la Poer Antifrode e controlli dell’UD di Malpensa, la Poer Antifrode e controlli di Gioia Tauro, ecc.).

La nostra O.S. ha sottolineato che per individuare nuove sedi che necessitano di Poer, fermo restando il numero delle Poer previsto dalle disposizioni in essere, sarebbe utile poter conoscere il nuovo modello organizzativo dell’Agenzia, anche per grandi linee, che si intenderà perseguire e quindi la nuova configurazione degli Uffici Centrali, degli Uffici Territoriali (che dovrebbero essere di tipo regionale) e gli Uffici derivanti dalla preventivata unificazione UD e UM (UDM).

L’Amministrazione ha, comunque, ribadito che le variazioni previste sono state dettate dalle nuove esigenze operative e condivise dai Direttori Territoriali interessati. Ha, inoltre, specificato che ulteriori posizioni si renderanno vacanti e che, quindi, verranno riassegnate in base alle necessità degli uffici. Tale modo di procedere è ritenuto dalla nostra Federazione alquanto bizzarro in quanto continua a mancare il disegno complessivo che deve sottendere alla riattribuzione delle Poer.

Si ricorda che le candidature alle precitate posizioni, in base alle vigenti determinazioni, dovranno essere presentate con le modalità in esse previste e assoggettate, poi, all’esame dalla “Commissione di valutazione permanente” istituita all’uopo con la determinazione Direttoriale prot.149715/RU del 18 maggio 2021. Sulla modifica della procedura di attribuzione delle Poer la nostra Federazione aveva, a suo tempo, espresso le proprie riserve in quanto, ad esempio, i Responsabili degli Uffici Territoriali non hanno modo di esprimere le proprie osservazioni riguardo al Personale operante nel proprio ambito.

La nostra Delegazione nel prendere atto delle posizioni dell’Amministrazione, ha comunque invitato la stessa a valutare l’opportunità di ripristinare alcune delle Poer soppresse nelle realtà maggiormente operative. Inoltre è stato osservato che anche i livelli di retribuzione delle posizioni da riassegnare andrebbero attentamente vagliati benché l’Amministrazione abbia fatto riferimento ai criteri di rischio, rilevanza e complessità.

L’Amministrazione si è riservata di effettuare ulteriori approfondimenti sull’argomento non scartando, laddove ne ricorrano i presupposti, il ripristino di alcune Poer.

Il Direttore Centrale del Personale ha, poi, comunicato l’intenzione di convocare per fine settembre/inizio ottobre prossimi un incontro su PO e IDR in considerazione della scadenza della proroga prevista, per il 31 dicembre 2021. Anche in merito a tale previsione la nostra Organizzazione ha tenuto a sottolineare che la discussione su tali posizioni non potrà essere veramente efficace in mancanza di un disegno complessivo inerente alla prevista riorganizzazione degli uffici.

L’Amministrazione ha comunicato, in finale di riunione, che le procedure dell’esame scritto per i concorsi a 1226 unità di personale per l’ADM sono previste per la metà di ottobre prossimo. Ha, inoltre, dato informazione che in merito ai passaggi verticali in Agenzia dalla II alla III area, la Commissione ha rassegnato la documentazione finale della procedura e per inizio settimana prossima si dovrebbe avere la graduatoria che prevede 174 passaggi.

In merito agli accordi sul budget 2018/2019 firmati a luglio 2021 l’Amministrazione ha poi comunicato che essi hanno avuto il benestare del Collegio dei revisori e che sono stati inviati ai successivi organi di controllo esterni (MEF/FP).

Infine è stata ventilata una possibile “rivisitazione in corsa” della procedura della eventuale “non accettazione” da parte di diversi Colleghi in merito alle valutazioni 2019 presso il valutatore di seconda istanza ovvero la possibilità di poter essere assistiti da rappresentante sindacale o avvocato.

Roma, 08 settembre 2021

(La delegazione Confsal-UNSA: Veltri, Eremita, Lamberti, Piemontese)