AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTA CONGIUNTA

7 Novembre 2018

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

 

SELEZIONE P.O.E.R.:

ORMAI PROSSIMO IL BANDO

 

Dopo i recenti incontri con il nuovo direttore generale Antonino Maggiore è emersa l’esigenza da parte del nuovo vertice di ridefinire qualche aspetto della riorganizzazione varata dal precedente direttore, con particolare riferimento agli Uffici Centrali, ma soprattutto è emersa l’importante novità in merito ai criteri di selezione delle nuove figure professionali delle POER.

E’ stata rappresentata, infatti, l’esigenza che la selezione delle POER, inizialmente prevista attraverso un colloquio e la valutazione dei titoli fosse “rafforzata” da una prova preselettiva. Pertanto, ai già previsti max 15 punti per i titoli e ai max 15 punti per il colloquio la prova preselettiva avrà a sua volta un max di 15 punti con uno sbarramento della “sufficienza” che sarà a breve definito dalla stessa Agenzia.

I limitati spazi di confronto sulla materia che la legge non riserva alla contrattazione non ha consentito neanche di dettagliare molto di più di quanto in sintesi esposto.

Critiche e perplessità, in tal senso, sono state rappresentate dal fronte sindacale in particolare per la circostanza che si sta delineando una selezione ibrida che mischia i connotati di una procedura concorsuale con aspetti prettamente legati a formule di interpello.

Infatti, fortemente criticato è stato l’intenzione di prevedere, alla fine delle descritta procedura di selezione, dei “range” di voti tra cui individuare i candidati a cui assegnare gli incarichi “non necessariamente, quindi, a colui che riporta il voto complessivo più alto”… comprenderete le nostre non sono semplici “perplessità”.

La definizione delle nuove figure professionali delle POER, pari a quasi 1.500 incarichi, costituirà il nuovo assetto gestionale dell’Agenzia delle Entrate pertanto, a parere delle Scriventi, sarebbe stato opportuno predisporre procedure di selezione che non prestino facilmente il fianco a una serie di ricorsi.

Di fatto è ormai prossimo il primo bando che riguarderà tutte le 1.252 posizioni POER previste dalla riorganizzazione nelle Direzioni Regionali e Provinciali (escluso la D.P. di Bolzano). Seguirà, successivamente, il bando per le posizioni previste negli Uffici Centrali che porteranno complessivamente sul territorio nazionale un numero pari a 1.483 POER.

Per la predisposizione delle prove scritte preselettive sono già al lavoro 5 commissioni a livello centrale mentre saranno 10 le commissioni, composte a livello interregionale, che valuteranno le prove dei candidati.

La tipologia di incarichi e le relative prove scritte saranno coerenti con la tipologia di “famiglia professionale” (es.: controllo, legale e riscossione, consulenza, servizi fiscali, servizi catastali, servizi pubblicità immobiliare, Staff, ecc.).

Il funzionario interessato potrà, quindi, scegliere di concorrere fino a due tipologie di incarico (famiglie professionali) e/o due regioni (o uffici centrali) a prescindere dalla sede di servizio.

Gli incontri con il vertice dell’Agenzia sono stati l’occasione anche di essere informati sul prossimo (così dichiarato) emanazione di un bando concorsuale a 160 posti da dirigente (di cui 10 riservati per posizioni inerente i servizi catastali) nonché il riavvio della vecchia procedura “concorsuale” a 175 posti da dirigente dopo che, quest’ultima, sarebbe uscita dopo anni da numerose vicissitudini legati ai molti ricorsi.

In merito al concorso specifico a 175 posti abbiamo rappresentato la nostra contrarietà a che venga ripreso (dopo oltre 10 anni!) in quanto ormai non più attinente alle effettive esigenze dell’amministrazione e assolutamente incoerente come criteri di selezione. Infatti, stride, anche a confronto con la tipologia di selezione prevista per le POER,  sostenere la legittimità di un concorso a dirigente in cui è previsto il solo colloquio orale e che ha visto definito, da parte delle commissioni preposte, una valutazione irrisoria dei titoli dei candidati che, oltre ad essere non più attinenti con quanto recentemente stabilito per decreto dalla Funzione Pubblica, elude il giusto equilibrio del punteggio da attribuire ai titoli stessi rispetto a quello della prova orale che diverrebbe così unica prova “selettiva”.

Roma, 6 novembre 2018

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

Boldorini

Silveri

Cavallaro

Sempreboni