AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI – NOTA CONGIUNTA INCONTRO 04.12.2018

5 Dicembre 2018

Coordinamenti nazionali Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

COMUNICATO AI LAVORATORI 

DELL’AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI

Sorpresa e delusione nel corso della presentazione da parte dell’Agenzia dei criteri di individuazione e remunerazione delle Poer e degli incarichi di responsabilità.
Avevamo in realtà apprezzato la decisione del Direttore dell’Agenzia di accogliere la nostra richiesta di definire il quadro delle responsabilità da istituire ed indennizzare con una proposta “unica” che individuasse, insieme, le Poer e gli altri incarichi ai diversi livelli dell’amministrazione previo accordo “stralcio” del CCNI che consente di concordare (art.7 lettera e) del CCNL Funzioni Centrali) la attivazione di figure con “specifiche responsabilità”.
Ricordiamo in proposito che chiedevamo e continueremo a chiedere con forza per questi incarichi la individuazione numerica rispetto alla analisi delle funzioni esercitate, nonché la previsione di indennità di posizione e di risultato – da considerare in aggiunta ai compensi per produttività, straordinario, turni ecc. – adeguate ed incrementate in misura sensibile.
Vi informiamo che l’Agenzia si è effettivamente presentata con un piano unitario che individua l’insieme delle responsabilità esercitate, ma dobbiamo dire con chiarezza che la proposta è parsa deludente, contraddittoria e, comunque, insufficiente a far compiere un conclusivo passo in avanti al confronto e alla trattativa sulla base delle nostre richieste.
Il Piano prevede un aumento delle Poer rispetto alle 208 che ci erano state comunicate lo scorso 22 novembre. Peraltro se il criterio che sembra essere stato adottato, anche se in modo piuttosto superficiale, è quello che ad ogni posizione dirigenziale (sono appunto 208) deve corrispondere una Poer, l’Agenzia per prima – aumentandone inopinatamente il numero – se ne è discostata.
Noi abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà, sul piano generale, ad un aumento di tali posizioni, rimarcando che non ne condividiamo comunque il metodo di individuazione, che pare privo di una analisi approfondita delle funzioni e del grado di responsabilità da retribuire con tale istituto.
Abbiamo comunque proposto che andrebbero casomai previste, se di decidesse per una deroga del criterio prescelto, ulteriori Poer nei maggiori uffici operativi.
Anche per quanto riguarda la individuazione delle procedure di selezione per le Poer l’Agenzia ha presentato alcune modifiche alla proposta discussa lo scorso 22 novembre. Rispetto a tali novità, alcune delle quali paiono francamente incomprensibili, abbiamo ribadito:
– di essere contrari alla introduzione della “valutazione” in aggiunta alle prove, soprattutto perché le attività svolte dai candidati all’interno dell’amministrazione ed il colloquio sono già di per sé elemento di valutazione degli stessi;
–  di mantenere il peso attribuito alle prove (20 titoli di studio ed anzianità, 15 prova orale) ed il punteggio di 15 alla prova scritta;
–  di prevedere, tra i requisiti di partecipazione, un periodo di 5 anni di servizio in terza Area in Agenzia.
La proposta che ci è stata presentata, partendo dal citato criterio generale, produce inevitabilmente storture anche nella ulteriore individuazione degli Incarichi di Responsabilità Speciali (oltre 450) ai quali l’Agenzia ha peraltro affiancato la proposta del mantenimento – al Centro e nelle DID – di 45 P.O. che, ricorderete, furono istituite nel 2008 con il CCNL Agenzia Fiscali e che presuppongono una indennità di posizione “omnicomprensiva” di 9000 euro.
In merito – rispetto ai circa 750 i dipendenti dell’Agenzia che ricoprono oggi incarichi di responsabilità e P.O. per un costo, a carico del Fondo, che si aggira intorno ai 2 milioni 300 mila euro – abbiamo ribadito che per la individuazione degli incarichi, che vanno introdotti in applicazione del CCNL Funzioni Centrali, dovrà essere concordata – con criteri trasparenti – una spesa nettamente superiore anche in considerazione del fatto che l’Agenzia potrebbe mettere in campo parte delle risorse non spese negli anni scorsi a causa del meccanismo dei tetti alle risorse del comma 165.
Il confronto e la contrattazione proseguiranno nel corso della prossima settimana, a conclusione dei quali, se nono ci saranno presentate proposte in linea con le richieste che abbiamo più volte rappresentato in questi mesi, assumeremo tutte le conseguenti iniziative che valuteremo insieme al personale.

Roma 5 dicembre 2018

 

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Veltri/Fici/Fiorentino