Agenzia delle Entrate – Linee di pianificazione 2018 – 2020 – Le risorse, umane e finanziarie, continuano a diminuire.

30 Gennaio 2018

AGENZIA DELLE ENTRATE
Linee di pianificazione 2018 – 2020
Le risorse, umane e finanziarie, continuano a diminuire.

Si è tenuto ieri pomeriggio, presso la Direzione del Personale, la riunione sulle linee di Pianificazione 2018 – 2020, alla presenza del Direttore dell’Agenzia avv. Ruffini, del dott. Polito e del dott. Telesca.

Il documento “Linee di Pianificazione 2018-2020” sarà pubblicato sul nostro sito “coordinamento.salfi.it” appena sarà definitivo, in relazione ad alcune richieste di integrazione fatte dalle OO.SS. al tavolo.

Correlate all’Atto di Indirizzo triennale del Ministro dell’Economia e delle Finanze, le linee di pianificazione “declinano” la politica fiscale del nostro Paese che secondo l’Autorità politica deve continuare a modificare l’equilibrio del rapporto tra contribuenti ed Amministrazione finanziaria, rafforzando, in particolare, l’azione di dialogo preventivo e finalizzando la complessiva azione della “macchina fiscale” alla cooperazione, attraverso la trasparenza e la fiducia reciproca. Tutto ciò anche rispetto alle raccomandazioni di OCSE e FMI sulla prevenzione dei rischi di evasione ed elusione fiscale, nonché sulla riduzione del contenzioso.

Le aree di intervento sono i Servizi, con una accentuazione dell’azione di miglioramento, e la Prevenzione ed il Contrasto, con un riequilibrio che punta l’attenzione soprattutto all’azione preventiva. Particolare attenzione ai rimborsi, attraverso uno sforzo di lavorazione sul magazzino e sui tempi.

Fermo restando che, a parere dell’Agenzia, non si osservano maggiori carichi di lavoro rispetto al passato, il Coordinamento UNSA-SALFI ha evidenziato con forza la criticità in materia di risorse umane, in relazione all’accentuazione del trend di riduzione delle risorse stesse, vista la previsione di uscita di n. 3.300 unità nel triennio, oltretutto, diretta conseguenza dell’elevata età media del personale in servizio, soprattutto nelle regioni meridionali.

A data attuale, i limiti vigenti sul turn over, per effetto degli interventi di “spending review”, nonostante le autorizzazioni già rilasciate con i DPCM 1.12.2016 e 10.10.2017, che permetteranno l’assunzione di circa 677 unità, attraverso la programmata attività di reclutamento concorsuale, nella misura di 140 funzionari per il 2018 e 510 per il 2019, oltre alla rimanente quota legata al ricollocamento per legge del personale proveniente dagli Enti coinvolti nella ristrutturazione, a parere dell’UNSA, incidono, in generale, negativamente sul piano del rapporto tra obiettivi assegnati e correlate risorse umane impegnate.

Come già espresso in altre occasioni, l’azione di “spending review”, si è innestata su strutture come quella dell’Agenzia delle Entrate che, dopo aver innalzato i livelli di efficienza, efficacia e di economicità della propria azione, oggi si trovano in una delicata situazione operativa che richiede interventi “derogatori”, sia in termini di risorse umane sia in termini finanziari.

In questo contesto, l’UNSA ha, ulteriormente, ribadito la non condivisione dell’esito degli interventi legislativi di fine anno in merito alla perdita dello specifico comparto di contrattazione (tra l’altro, l’intervenuta abolizione del comparto è ritenuta una criticità dalla stessa Agenzia), mentre appare critica, dal punto di vista della rappresentanza dei lavoratori, la soluzione adottata sulle figure pre-dirigenziali ovvero il riconoscimento alle Agenzie Fiscali della possibilità di istituire posizioni organizzative di elevata responsabilità, di elevata professionalità e particolare specializzazione attraverso il Regolamento di Agenzia.

Una soluzione che ha “scorporato” questa importante tematica dal più ampio “pacchetto fisco”, oggetto nel tempo di un confronto con le OO.SS che non si è tradotto in un coerente intervento normativo di sistema, nonché relativa declinazione contrattuale.

Sul tema delle figure di responsabilità (che richiama le Posizioni Organizzative contrattuali), l’UNSA ha chiesto un confronto ampio, anche in relazione alla riorganizzazione territoriale dell’Agenzia, nell’ambito di un tavolo permanente.

“Obiettivi” e “Piani” richiamano, necessariamente ed inevitabilmente, la costante riduzione delle risorse economiche a supporto del salario accessorio dei colleghi, ormai scollegato dalle prestazioni, sia per qualità che per quantità delle medesime, nonché il notevole ritardo dei tempi di riscossione, che aggrava il deterioramento del rapporto prestazioni-controprestazioni. Interventi di sistema, normativi e non, si rendono sempre più urgenti.

Con i più cordiali saluti