Autore degli archivi: salfi

AGENZIE FISCALI – Proclamazione stato di agitazione e iniziative per il recupero dei fondi di salario accessorio – Nota unitaria

AGENZIE FISCALI

PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE E INIZIATIVE PER IL RECUPERO DEI FONDI DI SALARIO ACCESSORIO

NOTA UNITARIA  AI DIRETTORI DELLE AGENZIE E AL VICEMINISTRO LEO

Riportiamo in allegato la nota unitaria inviata in data odierna ai Direttori delle Agenzie Fiscali, al Vice Ministro Leo, al MEF avente oggetto la proclamazione stato di agitazione e iniziative per il recupero dei fondi di salario accessorio spettanti, non avendo avuto riscontro alla precedente nota del 6 ottobre 2023.

Roma, 6 novembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione del 18 ottobre 2023 – PROCEDURA SELETTIVA POER CENTRALI

ADM

RIUNIONE DEL 18 OTTOBRE 2023

Procedura selettiva POER Centrali

 

In data 18 ottobre 2023, si è svolto, parte in presenza e parte da remoto, presso l’ Agenzia delle Dogane e Monopoli, sede di P.zza Mastai in  Roma,  un incontro sul seguente punto:

  • Procedura selettiva POER Centrali.

La nostra O.S. sull’argomento, con apposita nota all’ Agenzia, aveva già espresso la propria opinione. ovvero una posizione critica. Avviare prima una procedura Poer solo per alcuni Uffici e poi, non si sa quando, per i restanti (la maggioranza) Uffici non risulta, infatti, accettabile anche se l’Amministrazione aveva creato le premesse con il confronto sindacale sui criteri di attribuzione dei punteggi (da noi contestati) e la riorganizzazione degli Uffici Centrali (da noi condivisa specialmente come auspicio di quella territoriale).

L’ Agenzia (nelle persone del dott. Lo Surdo, dott. Saracchi e con il Direttore del Personale dott. Flore) ha ribadito la “presunta” necessità di procedere all’attivazione della procedura per le “Poer centrali” al fine di dare completezza e funzionalità agli uffici del Centro. A tal fine (ma a nostro avviso quale chiaro indizio delle difficoltà insite nella procedura) verranno insediate 4 o 5 commissioni per il controllo dei titoli e per l’effettuazione dei colloqui.

Noi abbiamo ribadito che i Lavoratori sul territorio, che rappresentano i 9/10 del Personale e che sono l’asse portante dell’Agenzia, nell’assistere a tali “manovre” si chiedono, ovvero si sono già chiesti, quando si procederà a riorganizzare gli Uffici sul territorio che, a causa dei cambiamenti e degli “stravolgimenti” avvenuti nel tempo, necessitano con urgenza di essere riorganizzati al più presto: direzioni territoriali e loro composizione interna, regionalizzazione,  allocazione organica dei “nuovi uffici” dei laboratori chimici, ma soprattutto riorganizzazione degli Uffici dei Monopoli e  degli Uffici delle Dogane (a maggior ragione con l’arrivo dei neoassunti). Operazioni che sottendono anche la possibilità di rivedere  la serie di incarichi ormai prorogati da tempo e in base al dettato del vigente CCNL/FC.

È stato, inoltre, evidenziato che nella bozza della Determinazione sulle “Poer centrali” viene ricordato che sul territorio ben 31 posizioni di Poer risultano, per i più diversi motivi, “vacanti” e non riattribuite: ciò è chiaro segno che il territorio necessita dell’attivazione di tali posizioni come al “centro” e per farlo è imprescindibile procedere in tempi certi e serrati (pur nella dovuta importanza dell’operazione) alla riorganizzazione territoriale dell’Agenzia.

L’ Agenzia ha ricordato che è già in corso una attività propedeutica alla riorganizzazione territoriale e che le OO.SS. saranno coinvolte in tempo utile con la convocazione dell’OPI. È stato da noi ribadito che la partecipazione sindacale è imprescindibile per gli utili apporti derivanti da quanto i Colleghi ci rappresentano circa le avverse condizioni che vengono vissute sul territorio e che, quindi, dovranno essere risolte. Ciò significherà che l’attivazione dell’OPI non dovrà rappresentare solo un momento di “comunicazione” di decisioni già “decise” ma strumento di coinvolgimento partecipativo come prevede il vigente CCNL/FC.

A fine incontro è stata ribadita la necessità di avviare a stretto giro altri tavoli di raffronto sulle tematiche urgenti e molto sentite dal Personale, ovvero progressioni economiche tra le Aree – art. 17 e 18 del nuovo CCNL/Funzioni Centrali, questione dei Colleghi idonei nelle procedure per la terza area, Fondo Risorse Decentrate 2022, mobilità volontaria nazionale.

Sarà nostra cura aggiornarvi sugli sviluppi di tutte le tematiche di cui sopra e sulla definizione della prossima procedura di progressione all’interno delle Aree già in itinere.

La Delegazione Confsal-UNSA (Veltri, Eremita)

Roma, 18 ottobre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Lavoro agile – L’Agenzia abbandona il confronto… – COMUNICATO UNITARIO

                         

AGENZIA ENTRATE

ACCORDO SUL LAVORO AGILE: L’AGENZIA ABBANDONA IL CONFRONTO E SI ARROCCA SULLE ARCAICHE POSIZIONI ORGANIZZATIVE UNILATERALI

COMUNICATO UNITARIO

Riportiamo in allegato il comunicato unitario sul lavoro agile, sul quale l’Agenzia abbandona il confronto.

Roma, 13 ottobre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Recupero fondi indebitamente tagliati sul salario di produttività – NOTA UNITARIA AL VICEMINISTRO E AI DIRETTORI

AGENZIE FISCALI

RECUPERO FONDI INDEBITAMENTE TAGLIATI SUL SALARIO DI PRODUTTIVITÀ DELLE AGENZIE FISCALI

NOTA UNITARIA AL VICEMINISTRO LEO E AI DIRETTORI DELLE AGENZIE

Riportiamo in allegato la nota unitaria inviata in data odierna al Vice Ministro Leo, al MEF e ai Direttori delle Agenzie Fiscali nella quale chiedono una nuova convocazione ad horas del tavolo tecnico, auspicando che possa essere quella risolutiva.

Roma, 11 ottobre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Aggiornamento stato relazioni sindacali – Comunicato unitario del 21 settembre 2023

AGENZIA DELLE ENTRATE

AGGIORNAMENTO STATO DELLE RELAZIONI SINDACALI:

Fondo Risorse Decentrate anno 2021: Superati i rilievi di Funzione Pubblica
Lavoro Agile: Agenzia comunica che sta valutando i punti dirimenti proposti dalle OO.SS.

Comunicato unitario

Riportiamo in allegato il comunicato unitario sull’aggiornamento dello stato delle relazioni sindacali.

Cordiali saluti.

Roma, 21 settembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Lavoro a distanza – Stato di agitazione – COMUNICATO UNITARIO

                         

AGENZIA ENTRATE

LAVORO A DISTANZA: UN’AGENZIA AUTOREFERENZIALE E CHIUSA AL DIALOGO CI COSTRINGE A DICHIARARE LO STATO DI AGITAZIONE
La parte datoriale tenta “il colpo di mano” della regolamentazione unilaterale senza accordo. Ora la parola anche ai lavoratori sulle proposte sindacali unitarie

COMUNICATO UNITARIO

Riportiamo in allegato il comunicato unitario a seguito del confronto con l’Agenzia dello scorso 19 settembre, unitamente alla proposta unitaria sul lavoro agile.

Roma, 20 settembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione del 14 settembre 2023 – Progressioni Economiche Orizzontale (PEO) – Incentivi funzioni tecniche

ADM

RIUNIONE DEL 14 SETTEMBRE 2023
PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALE (PEO) – INCENTIVI FUNZIONI TECNICHE

In data 14 settembre 2023, si è svolto presso la Direzione Centrale del Personale un incontro sui seguenti punti:
• progressioni economiche all’interno delle aree – art. 14 del nuovo CCNL delle Funzioni Centrali (3^ step);
• Incentivi per funzioni tecniche ai sensi decreto legislativo 36/2023.

In merito al primo punto all’ordine del giorno, il Direttore Centrale del Personale, dott. Flore, ha premesso che la proposta presentata teneva conto delle varie istanze manifestate dalle OO.SS. nel corso della precedente riunione. Ha altresì sottolineato, che la criticità principale per rispettare la dichiarazione di intenti concordata nel gennaio del 2022 con OO.SS. nazionali (garantire a tutti in due anni un passaggio) si scontra con il vincolo del 50% di passaggi possibili in relazione alla platea. L’Amministrazione, comunque per tener fede all’impegno, ha previsto 3.479 passaggi complessivi all’interno delle Aree, sulla base di una platea formata dal personale non vincitore delle due procedure 2022. Tale prospettiva è stata recepita positivamente dalle OO.SS. benché siano state avanzate varie riflessioni che, tuttavia, trovano un contemperamento nel dover trattare l’argomento PEO con le nuove previsioni del vigente CCNL e senza voler nemmeno nascondere che le novità potrebbero non necessariamente essere accolte dagli organi di controllo. Possibilità di cui la nostra sigla è conscia ma che la riterrebbe come un gravoso appesantimento di una procedura di giusto riconoscimento dell’impegno dei Lavoratori sia per la professionalità acquisita, sia per i risultati anche individualmente raggiunti (certificati dalle valutazioni).
Successivamente sono stati esaminati i criteri su cui basare la procedura, che trovano fondamento nell’Art. 14 CCNL Funzioni Centrali 2019-2021, in particolare:
1) media delle ultime tre valutazioni individuali annuali conseguite;
2) esperienza professionale maturata;
3) ulteriori criteri, definiti in sede di contrattazione integrativa di cui all’art. 7 (Contrattazione collettiva integrativa: soggetti, livelli e materie), comma 6, lett. c1), correlati alle capacità culturali e professionali acquisite anche attraverso i percorsi formativi di cui all’art 31(destinatari e processi della formazione).

L’Amministrazione per il criterio 1), e dopo opportune valutazioni con le OO.SS. presenti al tavolo negoziale, ha proposto una suddivisione del punteggio della valutazione in cinque fasce a cui corrispondono punteggi da un massimo di 40 ad un minimo di 28.
La nostra Delegazione ha ribadito all’Amministrazione l’importanza di ben modulare i punteggi al fine di garantire un punteggio più congruo e lineare evitando, eventualmente, l’ipotesi di eccessive sovrapposizioni di Personale a pari punteggio in considerazione della cospicua platea di partecipanti per singola Area (essendo ormai venuto meno il concetto di fasce economiche). In ogni caso la nostra O.S. ha chiesto e ottenuto che nel caso di parità di punteggio l’ordine delle graduatorie sarà determinato:1) la maggiore anzianità nell’area di appartenenza; 2) la maggiore età anagrafica.
Molto dibattuto è stato, altresì, il punteggio da attribuire all’esperienza professionale che ha visto l’Amministrazione proporre un massimo di 35 punti e, solo dopo una serie di interventi della nostra Delegazione unitamente alle altre OO.SS., tale punteggio è stato aumentato, al fine di riconoscere ai Colleghi un punteggio qualificante per consentire a chi negli ultimi anni non è stato beneficiario di alcun passaggio di fascia, completando così il terzo step delle progressioni economiche. Alla fine, dopo lunga trattativa, il punteggio massimo concordato per l’esperienza professionale maturata è stato elevato a 37.
È opportuno evidenziare che è stata accolta, nel calcolo del punteggio di cui sopra, la nostra istanza di non prevedere un punteggio aggiuntivo per chi ha ricoperto pro-tempore incarichi dirigenziali L’Amministrazione, in verità, ha addirittura escluso eventuali punteggi aggiuntivi al Personale che ha ricoperto incarichi di responsabilità
L’ultimo aspetto esaminato e inerente alla procedura PEO ha riguardato i titoli di studio (punteggio massimo 23 punti). In merito la nostra Delegazione, in primis, intervenendo relativamente al punteggio proposto dall’Amministrazione per il possesso del diploma di scuola secondaria di II grado, a nostro giudizio basso, ha chiesto a gran voce che fosse adeguatamente valutato e rispondesse alle aspettative dei numerosi Colleghi in servizio presso l’agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Successivamente, siamo altresì intervenuti con forza per riconoscere al Personale che ha acquisito un master di primo livello almeno un punto, tenuto conto che l’Amministrazione, per semplificare (almeno così ci è stato detto), aveva proposto di valorizzava solo master di secondo livello. Detta semplificazione non ha trovato la nostra disponibilità, viceversa riteniamo che quei Colleghi/e che hanno acquisito tali titoli, spesso con sacrificio personale e familiare, ed a vantaggio dell’Amministrazione, meritano un giusto riconoscimento, cosa che peraltro è sempre avvenuta in tutte le pregresse procedure.
L’Amministrazione, preso atto di quanto rappresentato dalle OO.SS. presenti, nonché recependo quasi nella totalità le proposte ricevute, si è riservata di presentare “l’ipotesi di accordo sulle PEO” per la firma in data odierna (18 settembre 2023) ma sembra che sia intervenuto un ritardo di un paio di giorni.
È stato, poi, ripreso il secondo punto dell’incontro riguardante le gli “ incentivi per funzioni tecniche” anche con la presenza del Dott. Chiara (Direttore Centrale di Amministrazione e Finanza), ed è stata comunicata la sospensione della Determinazione Direttoriale del 14 agosto u.s. in merito a tali incentivi, comunicazione accolta positivamente in quanto – elemento caratterizzante – consentiva alle OO.SS. di potersi confrontare con l’ Amministrazione al fine di cercare soluzioni migliorative per poter attuare pienamente e linearmente la misura prevista dall’art. 45 del D.Lgs. 36/2023.
La nostra Delegazione sugli incentivi per funzioni tecniche ha fatto, innanzitutto, presente la circostanza che il Sindacato è stato inopinatamente escluso e, con l’occasione, ha chiesto all’Amministrazione di chiarire se intendesse proseguire sulla strada unilateralmente o avesse intenzione di coinvolgere fattivamente i Rappresentanti dei Lavoratori.
Per quanto ci riguarda, il coinvolgimento del Sindacato è già insito nella previsione normativa di cui all’articolo 1 del D. Lgs. 36/2023, che, per quanto riguarda la corresponsione degli incentivi, demanda alla contrattazione collettiva le modalità di attuazione. Da ciò ne deriva che le Organizzazioni Sindacali si devono interessare degli emolumenti che vengono corrisposti al Personale e che costituiscono, comunque, “salario accessorio” anche se le relative somme non entrano nel Fondo Risorse Decentrate.
Stante la particolare tipologia di tali emolumenti, si dovranno prevedere dei correttivi al fine di evitare che solo certe professionalità possano usufruirne poiché in alcuni casi, avranno un grosso impatto sul salario accessorio, innescando altre problematiche che riguardano le altre figure di responsabilità.
Il nostro compito è quello di attuare una rappresentanza generalizzata dei Colleghi e contribuire ad un’equa distribuzione delle risorse mediante una oculata rotazione, ferme restando le professionalità particolari che ognuno possiede o che può pensare di acquisire attraverso studi/formazione/riqualificazione nonché le situazioni di particolari responsabilità.
Alla fine, la voce unanime che è emersa dal tavolo è stata quella di riportare il tutto nella discussione sindacale e ciò lo si può fare – trattandosi di particolari funzioni tecniche – solo attraverso l’istituzione di un apposito tavolo tecnico, nel quale l’Amministrazione si incontrerà con le Rappresentanze Sindacali al fine di prendere in considerazione ogni elemento qualificante per la distribuzione delle risorse ed aumentare il più possibile la platea degli aventi diritto.
Il dott. Chiara e il Direttore Centrale del Personale hanno manifestato l’esigenza di partire subito nella fase di incontri poiché la procedura dovrà quanto prima essere operativa, – al più tardi – dal prossimo anno.
LA DELEGAZIONE UNSA (Veltri, Eremita, Paduano, Lamberti, Califano)

Roma, 18 settembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

AGENZIE FISCALI – Salario accessorio incentivante – Il contributo UNSA

AGENZIE FISCALI

SALARIO ACCESSORIO INCENTIVANTE
IL CONTRIBUTO UNSA

Avviato il 13.09, con la regia del Dipartimento delle Finanze, un “Tavolo tecnico concernente il sistema incentivante delle Agenzie Fiscali di cui all’articolo 59 del D. Lgs n. 300/1999.”.
In concreto, si “istituzionalizza”, dopo diversi anni, una delle richieste unitarie (“Vertenza Fisco”), con l’obiettivo di individuare una soluzione in grado di eliminare la criticità rappresentata dalle famose somme “non spendibili” di salario accessorio assegnate alle Agenzie Fiscali (a tutto il 2021 oltre 120milioni di euro per le Entrate ed oltre 40 milioni di euro per le Dogane/Monopoli).
Quanto sopra, quale “famigerato” effetto sia dei vincoli generali di bilancio dello stato, il tetto di spesa all’annualità 2016, sia della “neutralità finanziaria” e della “media triennale” delle assegnazioni incentivanti (rispetto all’ex sistema “comma 165”), statuiti dall’articolo 1 comma 7 del D. Lgs. n. 157/2015.
Dobbiamo trovare un meccanismo che, in relazione al modello in agenzie voluto dal legislatore con la riforma del 1999, permetta di “ripristinare” il vincolo tra maggiori prestazioni quanto-qualitative (in ragione degli obiettivi di Convenzione sempre più sfidanti) e relative risorse di salario accessorio “incentivante” da attribuire a tutti i lavoratori.
Un meccanismo dinamico, rispetto all’attuale sistema statico e “disincentivante”, affinché le maggiori somme siano tutte “spendibili”, visto anche le prossime sfide da affrontare.
Dopo che i vincoli generali di spesa pubblica (“tetto salario accessorio”), la “neutralità finanziaria” e la “media triennale” hanno “soverchiato” il sistema incentivante delle Agenzie Fiscali, oseremmo dire “smontato”, anche in ragione dell’indirizzo “politico-amministrativo” di generale convergenza dei trattamenti accessori nell’Amministrazione Pubblica (comma 1 dell’articolo 23 del D. Lgs. n. 75/2017, una contraddizione in termini rispetto al modello delle agenzie), la CONFSAL – UNSA auspica, con forza, il superamento di questo meccanismo “disincentivante”.
Al termine del primo incontro di approfondimento la CONFSAL – UNSA ha consegnato un documento/contributo contenente valutazioni e proposte.
In particolare, riteniamo che anziché interventi “spot” (somme aggiuntive riconosciute a vario titolo con norma di legge), occorra un intervento “strutturale” sull’Integrazione della Quota incentivante affinché venga valorizzato, realmente e concretamente, il lavoro di tutti i colleghi. Occorrono modifiche normative da sviluppare quanto prima.
Vi terremo aggiornati.

Roma, 14 settembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

ADM – Riunione del 7 settembre 2023 – Incentivi funzioni tecniche – Ripartizione POER – Progressioni economiche

ADM

RIUNIONE DEL 07 SETTEMBRE 2023

INCENTIVI FUNZIONI TECNICHE – RIPARTIZIONE POER – PROGRESSIONI ECONOMICHE

In data 07 settembre 2023 si è svolto l’incontro presso la Direzione Centrale del Personale avente ad oggetto i seguenti punti:
• Incentivi per funzioni tecniche ai sensi decreto D.Lgs. 36/2023;
• ripartizione POER;
• progressioni economiche all’interno delle aree – art. 14 del nuovo CCNL delle Funzioni Centrali (3^ step).
Con riferimento al primo punto riguardante gli incentivi previsti dall’art. 45 del D.Lgs. 36/2023 è da sottolineare che alla riunione era presente anche il Dott. Chiara, firmatario della Determina Direttoriale prot. 490118/RU emessa in data 14.08.2023. Quest’ultimo nel suo intervento ha evidenziato le ragioni dell’emissione della Determinazione, annoverando sia motivi di ritardo rispetto alle previsioni normative che la modifica operata dal nuovo codice dei contratti pubblici attraverso il D.Lgs. 36/2023. Nel merito ha pure tentato di evidenziare che, secondo la prassi degli altri enti pubblici e le interpretazioni del dipartimento delle finanze, tali emolumenti non sono più soggetti alla contrattazione sindacale in quanto oggetto di una norma speciale il cui fine ultimo sarebbe quello di valorizzare e premiare i diversi profili tecnici amministrativi del personale pubblico e nel contempo ottenere annessi risparmi di spesa e riduzione dei tempi dei procedimenti.
In merito, la nostra Delegazione ha evidenziato con forza che tale atteggiamento, pur consci delle riflessioni sulle nuove disposizioni normative, non è sindacalmente accettabile per il fatto di aver emesso una Determinazione senza alcuna specifica informativa, anche in virtù delle innumerevoli riunioni che si erano tenute per ben due anni sull’argomento e che avevano portato ad un Accordo sindacale con relativo Regolamento. Si è ritenuto, invece, procedere ad una intempestiva emanazione di Determinazione senza confronto sindacale alcuno. Tutte le OO.SS. presenti hanno concordato che tale atteggiamento rimane inaccettabile in quanto gli emolumenti aggiuntivi per il Personale devono essere trattati a livello sindacale. Il Direttore Chiara, dopo un lungo dibattito, pur manifestando la sua intenzione di non operare alcuna sospensiva della predetta Determinazione, e con l’assenso del Direttore del Personale titolare del tavolo sindacale, si è riservato di dare una risposta alle richieste di eventuale modifica da parte sindacale.
Il secondo punto, aggiunto successivamente alla originaria convocazione, ha riguardato la ripartizione delle POER tra centro e territori. All’incontro era presente il Direttore Saracchi che ha manifestato la necessità di assegnare agli uffici centrali (che sono stati già oggetto di riorganizzazione), le figure che dovrebbero collaborare con i Dirigenti delle nuove articolazioni. A tale proposito, il dott. Saracchi ha illustrato i criteri sui quali si fonderebbe la proposta di ripartizione delle POER che, partendo dall’assunto dell’invarianza dei finanziamenti, potrebbero essere aumentate di circa 22 unità. L’aumento delle posizioni si otterrebbe intervenendo su una diversa ripartizione delle tre fasce economiche di remunerazione delle POER.
La nostra Delegazione ha ricordato che non è accettabile tale proposta, che ricorda piuttosto il gioco dei bussolotti, che darebbe proporzionalmente al centro ulteriori POER oltre quelle consolidate che noi ritenevamo già eccedenti in quanto sul territorio insistono realtà di complessa gestione.
Il nostro Coordinamento aveva da tempo richiesto all’ Amministrazione, al fine di avere un quadro di riferimento, il piano completo della riorganizzazione che riguarda non solo il Centro, ma le Direzioni Territoriali, gli UD e i Monopoli. Della più volte ventilata riorganizzazione (sono trascorsi ormai 4 anni) e, per colmare tale ritardo, è stato giocoforza prorogare più volte le figure di responsabilità (Poer, Po e Idr). Quanto oggi viene richiesto dall’Amministrazione non risponde ad un profilo logico, in quanto destinare figure di responsabilità senza aver ben delineato la globalità delle strutture di destinazione sarebbe un’operazione monca. Sul territorio insistono ancora UD e UM retti ad interim da Dirigenti magari con sede a più di cento chilometri ma tali Uffici spesso sono privi di una Poer, anche le Direzioni Territoriali spesso necessitano di maggiori Poer visto che la precedente riforma ha addossato ai Dirigenti Affari Generali delle DT una quantità spropositata di funzioni.
Quindi relativamente alla proposta riguardante la ripartizione delle POER (con destinazione i soli uffici centrali), la nostra Delegazione ha evidenziato la sua inopportunità e rappresenterebbe solo una quota di riorganizzazione che invece va inquadrata con quella complessiva del territorio.
Abbiamo inoltre sottolineato che la gestione delle POER non deve far perdere di vista quanto stabilito dal vigente CCNL/Funzioni Centrali ovvero l’istituzione di una “QUARTA AREA” per le Elevate Professionalità. L’adempimento di tale previsione darebbe maggiore dignità al Personale nonché sicurezza e certezza delle professionalità necessarie all’ Amministrazione per un funzionamento garantito nel tempo. Il direttore Saracchi si è impegnato a riportare la sintesi emersa dai vari interventi al Direttore Alesse.
Per quanto attiene al terzo punto dell’incontro, trattato per ultimo (ma non per minore importanza), è stato affrontato l’argomento delle progressioni orizzontali (differenziali stipendiali secondo il vigente CCNL).
La proposta dell’ Amministrazione per attuare le progressioni orizzontali è stata improntata su di un unico step procedurale per tutti gli aventi diritto (1^, 2^ e 3^ area), in quanto ricordiamo che il vigente CCNL non prevede più le fasce all’interno delle aree e quindi i fruitori dei differenziali stipendiali vanno individuati tra i dipendenti di una stessa area con i criteri previsti dal contratto, in sintesi: valutazione (ultimi tre anni), professionalità acquisita, titoli di studio/incarichi ricoperti, secondo una proporzione valorizzata di percentuali che per un totale 100 si attesterebbero come 40%, 40% e 20%. Indubbiamente, la valutazione entra in campo in modo rilevante a pari merito con la professionalità acquisita. Tornando alla valutazione è stato rappresentato che ancora oggi non risultano notificate le schede di valutazione dell’anno 2022 e quindi si pone un problema che riguarda l’attribuzione di detto ponteggio.
Ai fini dei punteggi riguardanti l’esperienza professionale maturata è stato poi rilevato che tale argomento necessita di un puntuale approfondimento e comunque nell’immediato è stata manifestata l’esigenza di valorizzazione le fasce di originaria appartenenza. Per gli ulteriori criteri inseriti nell’esperienza professionale, abbiamo evidenziato che secondo una nota emessa dall’amministrazione a firma dell’ex direttore del Personale Aronica, non vi può essere riconoscimento di punteggio riguardante gli incarichi dirigenziali. Per i titoli di studio, fermo restando le proposte che sono state avanzate riguardo alla modifica di attribuzione dei punteggi, abbiamo manifestato anche qui la necessità di riconoscimento e l’equiparazione dei diplomi di scuola secondaria di secondo grado quinquennali a quelli di quattro anni.
Trattandosi di una procedura di tipo esteso, è indubbio che si dovranno trovare soluzioni per evitare graduatorie “piatte” in cui la differenza verrebbe relegata all’ età o agli anni di permanenza dell’area. Saremo attenti e propositivi al fine di orientare le scelte e le determinazioni del tavolo volte a ricercare soluzioni compatibili.
A breve dovremmo essere riconvocati per portare possibilmente a destinazione gli argomenti trattati nella giornata del 7 settembre u.s..
LA DELEGAZIONE TRATTANTE (Veltri, Eremita, Paduano, Lamberti, A. Damiano, Califano)

Roma, 11 settembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Quale futuro per le Dogane?

ADM

QUALE FUTURO PER LE DOGANE? CON LO SGUARDO PROIETTATO VERSO IL 2040, QUALE MODELLO È PREFERIBILE PER LA DOGANA ITALIANA?

La recente riorganizzazione delle strutture centrali di ADM e quella, tutt’ora in fieri, delle strutture territoriali e degli uffici possono già essere studiate in funzione dei nuovi modelli proposti a livello europeo?

L’interrogativo è di tutta attualità alla luce del fatto che la proposta di emanare un nuovo codice doganale europeo, recentemente presentata dalla Commissione al Parlamento europeo ed al Consiglio, ed in particolare le disposizioni finali del titolo XV, includono un calendario in base al quale l’autorità doganale dell’UE sarà gradualmente istituita e dovrebbe assumere i suoi compiti a partire dal 2028.

La scelta riformatrice delle istituzioni unionali è marcatamente orientata all’accentramento di alcune funzioni ed attività a livello europeo.

Elementi distintivi saranno, appunto, la creazione di un’unica Autorità doganale e di un hub unico a livello europeo per la raccolta e la gestione dei dati.

Le criticità, a cui la scelta di questo modello mira a dare delle risposte efficaci, stanno principalmente nel fatto che, a fronte di una legislazione doganale unica, contenuta principalmente nel CDU, l’applicazione si è presentata frammentaria e disarmonica, sia per la mancanza di una unica governance, sia per la non uniforme gestione del dato, soprattutto in materia di analisi del rischio.

Da qui, le distorsioni dei traffici verso quei Paesi a “maglie larghe” o con sistemi sanzionatori più miti, tutto a vantaggio degli operatori infedeli ed a svantaggio di quelli compliance e soprattutto del bilancio dell’Unione.

A tutto ciò si è aggiunto il rodaggio, non sempre breve, di uniformi sistemi informativi e la loro, a volte scarsa, interoperabilità con altri sistemi gestiti da autorità pubbliche o attori privati.

Il polo di dati doganali dell’UE sarà sviluppato gradualmente, a partire dal nuovo approccio per il commercio elettronico che è stato il settore che ha presentato maggiori criticità, soprattutto per la gestione delle dichiarazioni di valore non superiore ai 150 euro e pertanto esenti dai dazi che hanno costituito una percentuale importante del totale delle operazioni.

Nel progetto in esame, gli operatori potranno iniziare a utilizzare l’hub dei dati doganali dell’UE a partire dal gennaio 2032 e sarebbero obbligati a farlo entro il 2037, quando sarà pienamente operativo.

A prima   vista potrebbe apparire un orizzonte temporale che consente scelte, medio tempore, libere dal punto di vista organizzativo; ma a ben vedere così non è.

Facciamo alcuni esempi.

La gestione dell’analisi del rischio accentrata a livello europeo comporterà la necessità di avere una struttura centrale delle autorità doganali nazionali organizzata in senso dinamico per dialogare quotidianamente con il polo centrale europeo, che sarà competente ad emettere raccomandazioni di controllo, e con le strutture territoriali. Queste ultime, a loro volta, dovranno essere perfettamente a conoscenza delle realtà operative ricadenti nella loro competenza, per orientare gli uffici verso controlli mirati, tenuto anche conto che gli stessi saranno sempre più diretti nei confronti dei soggetti e non delle singole o di gruppi di operazioni doganali.

Analogamente, la scelta potrebbe essere di avere, già a livello di direzione territoriale, dei nuclei appositi che si muovono autonomamente o a supporto dei nuclei verifiche incardinati presso gli uffici.

Altro esempio può essere dato dal diverso assetto organizzativo immaginabile a seconda che  l’operatività dell’ufficio sia legata ad importazioni, esportazioni o transiti.

Il meccanismo del nuovo codice, infatti, sposta l’asse del luogo di sdoganamento da quello dello sbarco delle merci a quello della sede dell’operatore, soprattutto in ordine ai controlli ed alla contabilizzazione delle risorse proprie. Ecco allora che, i così detti uffici interni e soprattutto quelli competenti su bacini industriali medio-grandi, andranno potenziati, sia in termini di risorse umane che di mezzi da destinare alle verifiche.

Nel mentre, gli uffici tradizionalmente legati alle operazioni di sdoganamento – soprattutto quelli portuali – vedranno decrescere la loro operatività a fronte di un prevedile aumento delle operazioni in regime di transito che, come noto, porta ad altre esigenze in termini di orari di apertura degli uffici e di aliquote di personale da destinare ai relativi turni di servizio.

Od ancora, i modelli organizzativi orientati verso la gestione a mezzo di single windows saranno di gran lunga preferiti, soprattutto in tema di concessione e gestione delle autorizzazioni, a strutture parcellizzate atte a seguire solo una parte del processo.

Sono solo alcuni fra i molti esempi che potrebbero trarsi dal quadro che si prospetta sulla base del progetto del nuovo codice doganale.

E se è vero, come è vero, che le decisioni attuali della Commissione, volte ad orientare le decisioni del Parlamento e del Consiglio potrebbero subire modifiche, anche importanti, ad esito delle prossime elezioni europee, è altrettanto vero, oltre che razionale, prendere atto che alcuni processi di evoluzione normativa paiono muoversi in un senso difficilmente reversibile, tenuto conto degli scenari dati dall’evoluzione del commercio internazionale e dalle regole dettate in sede WTO.

Come organizzazione sindacale attenta, da sempre, ad anticipare quelle che possono essere le ricadute sul personale dei nuovi scenari normativi, confermiamo il nostro impegno a confrontarci con l’Amministrazione doganale italiana, oltre che in ambito UFE con le istituzioni unionali, affinché il personale doganale possa essere sempre più protagonista consapevole del proprio futuro.

 (Il Vice-Coordinatore Nazionale – Fici)

Roma, 31 agosto 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

AGENZIA ENTRATE – Concorso – Piattaforma e-learning GRATUITA per tutti!

CONCORSO AGENZIA DELLE ENTRATE

CONFSAL UNSA RENDE DISPONIBILE A TUTTI E GRATUITAMENTE LA PIATTAFORMA E-LEARNING PER LA PREPARAZIONE AL CONCORSO

Ai colleghi dell’Agenzia delle Entrate

Ai quadri sindacali del Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali Confsal-UNSA

Care colleghe e cari colleghi,
come noto, l’Agenzia delle Entrate ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione di n. 3.970 funzionari da destinare ad attività tributaria, e di n. 530 funzionari da destinare ai servizi di pubblicità immobiliare.
Nello spirito collaborativo e di continua tutela dei colleghi che ha sempre caratterizzato le iniziative operate da questo Coordinamento, sarà resa disponibile, a titolo gratuito, la piattaforma di formazione in modalità e-learning a tutti i colleghi, tirocinanti, concorsisti eventualmente interessati.
Al momento e nelle more del loro ampliamento, i corsi attualmente disponibili in piattaforma, realizzati da esperti in materia e disponibili h24, 7 giorni su 7, sono i seguenti:
1. Fiscalità degli enti non commerciali
2. Diritto Amministrativo
3. Catasto
4. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
5. Fiscalità internazionale
6. Interpello
7. Conservatoria
8. Stime e OMI
9. Accertamento IVA
10. Servizi Agili dell’Agenzia
11. Legale tributario
12. Imposta sul valore aggiunto (IVA)
13. Servizi Fiscali
14. Etica e Anticorruzione
15. Servizi Fiscali DD.RR.
16. Liquidazione automatizzata (in corso di realizzazione)
17. Controllo automatizzato (in corso di realizzazione)
18. Normativa del lavoro (in corso di realizzazione)

L’accesso alla piattaforma avverrà attraverso delle credenziali personali, da non condividere, che saranno inviate all’indirizzo di posta elettronica indicato in fase di richiesta, a valle dell’approvazione della richiesta di accesso da parte del Coordinatore Nazionale, con l’ausilio dei Coordinatori Regionali.
Ciò premesso, per coloro che sono interessati all’accesso alla piattaforma è necessario contattare i Coordinatori Regionali Agenzie Fiscali ai recapiti (e-mail e cellulare) disponibili sul sito del coordinamento (https://coordinamento.salfi.it/), menu “Regioni”.

A tal proposito sarà necessario fornire i seguenti dati anagrafici:

  • Nome e Cognome
  • Codice Fiscale
  • Indirizzo e-mail
  • Comune di nascita
  • Data di nascita
  • Regione per la quale si concorre.

Sarà cura dei Coordinatori Regionali, ciascuno per quanto di propria competenza, procedere ad un preventivo lavoro di raccordo delle istanze pervenute, secondo le modalità concordate.
Ad ogni buon conto, è utile sottolineare, nuovamente, che lo strumento è fornito come ulteriore ausilio alla preparazione al concorso, è totalmente gratuito, è accessibile a tutti e non garantisce in alcun modo il superamento della prova scritta.
È, come già indicato, un’ennesima dimostrazione di vicinanza per tutti i colleghi, presenti e futuri.
Sicuro del gradimento dell’iniziativa, si porgono i più cordiali saluti.

Roma, 29 agosto 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

AGENZIE FISCALI – Sulle Convenzioni 2023 / 2025 MEF – AdE e ADM – “Se son rose, fioriranno”

AGENZIE FISCALI

 Sulle Convenzioni 2023 / 2025 MEF – Ade e ADM

Se sono rose fioriranno

Con precedente nota (1.08.2023) abbiamo informato circa l’intervento del Coordinatore Nazionale al tavolo delle Convenzioni 2023 – 2025 tra MEF e le due Agenzie Fiscali.

In estrema sintesi l’UNSA ha chiesto sul piano politico:

  • un rafforzamento del modello delle Agenzie Fiscali;
  • un ulteriore incremento di personale per l’Agenzia delle Entrate fino al raggiungimento della pianta organica di oltre 43.000 unità, come da Regolamento di Amministrazione;
  • una forte implementazione dell’organico dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, con l’innalzamento della cosiddetta pianta organica In Regolamento, in grado di “supportare” adeguatamente la riorganizzazione in atto;
  • l’eliminazione del “doppio taglio” del salario accessorio con intervento normativo sulle vigenti disposizioni, in particolare sul D.Lgs 157/2015;
  • la massima attenzione per tutto il territorio nazionale, a presidio della legalità fiscale e dei traffici, in ragione dei nuovi compiti richiesti alle due Agenzie;
  • forte attenzione nei rapporti con il “partner tecnologico” (SOGEI) a supporto dell’attività operativa delle due Agenzie;
  • investimenti nella “logistica” per superare le criticità osservate in diversi uffici, anche sul piano dell’impiantistica;
  • rafforzamento del modello organizzativo, in applicazione delle regole contrattuali, con soluzione definitive sulla dirigenza e sui funzionari, in ossequio alla valorizzazione dei percorsi di crescita economica e professionale.

Quanto sopra rispetto ad un intervento articolato ed approfondito.

Il Vice Ministro Leo ha innanzitutto riferito sulla necessità/opportunità di valorizzazione del capitale umano anche attraverso una formazione che sarà strutturale per tutti i livelli, con la collaborazione della SNA.

L’Agenzia delle Dogane e Monopoli è oggetto di una complessiva “reingegnerizzazione”, mentre in materia di salario accessorio, sia il Vice Ministro Leo che i Direttori delle Finanze e delle due Agenzie (Spalletta – Ruffini – Alesse) hanno mostrato consapevolezza circa la forte criticità in atto che sostanzialmente lede il modello “obiettivi – incentivazione”, frutto della perdita della specificità contrattuale e non solo. A settembre si apre un tavolo tecnico per l’individuazione di soluzioni specifiche.

Il progetto di “Riforma Fiscale”, che si avvia alla definitiva approvazione parlamentare per poi passare alla fase dei decreti attuativi, dedicherà necessariamente attenzione alla macchina fiscale.

Importante il rafforzamento di percorsi per l’accesso alla dirigenza, con la massima attenzione al personale in servizio che deve poter avere opportuni sbocchi, così come sarà necessaria una migliore delineazione dei percorsi di sviluppo economico e professionale per il personale.

L’aver ripreso una linea di indirizzo che nei primi anni delle Agenzie Fiscali, ha visto lo svolgimento dello strategico tavolo politico delle Convenzioni ad inizio d’anno (aprile – maggio) è sicuramente importante, perché rimette al centro lo strumento convenzionale nell’ambito del rapporto politico con le Amministrazioni.

Un “respiro” di legislatura lascia intendere che vi sono tutte le condizioni, temporali e di indirizzo, per avviare, finalmente, quel processo di intervento volto a consolidare e valorizzare la macchina fiscale.

Se sono rose fioriranno.

Roma, 2 agosto 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

AGENZIE FISCALI – Sulle Convenzioni 2023 / 2025 MEF – Ade e ADM

AGENZIE FISCALI

Sulle Convenzioni 2023 / 2025 MEF – Ade e ADM

Nonostante diversi atti rivolti alla implementazione del personale in entrambe le Agenzie (concorsi espletati ed in corso di espletamento nonché previsioni di ulteriori concorsi), dobbiamo necessariamente evidenziare che il livello delle risorse umane misura ancora una pesantissima criticità in entrambe le strutture.

La forte uscita di personale rispetto ai pregressi trend, per effetto delle vigenti disposizioni in materia di pensionamento, ha reso gravissima la carenza di personale  a disposizione delle Agenzie per lo svolgimento dei delicati e strategici compiti d’istituto.

In questa sede dobbiamo sottolineare la necessità di una ulteriore implementazione del livello del personale che deve raggiungere il tetto previsto dal Regolamento di Amministrazione delle Entrate (oltre n. 43.000 unità), mentre va rafforzato, in numeri e qualità, l’organico, delle Dogane – Monopoli, innalzando la previsione del relativo Regolamento di Amministrazione, con lo specifico scopo di  supportare al meglio il complessivo progetto di riorganizzazione periferica e centrale, riorganizzazione attesa da decenni.

Va rafforzato il modello organizzativo, anche in applicazione delle regole contrattuali, sia sulla dirigenza (risolvendo definitivamente tutte le criticità rilevate), sia sulle Posizioni di Elevata Responsabilità, dando dignità anche alle più operative Posizioni Organizzative di natura contrattuale. Questo in ossequio alla valorizzazione dei percorsi di crescita economica e professionale.

Importante per la nostra Organizzazione l’introduzione della Quarta Area contrattuale delle Elevate Professionalità nonché fondamentale è la formazione che spesso è “cenerentola” per l’intera Pubblica Amministrazione.

Formazione e sviluppi di carriera come elementi cardini della valorizzazione del capitale umano, possono e devono essere spesi come “attrattori” per l’ingresso e permanenza nelle Agenzie Fiscali.

Quanto sopra in ossequio alle raccomandazioni di OCSE e FMI espresse nelle “due diligenze” di qualche anno addietro.

La CONFSAL – UNSA ritiene per questo fondamentale che le due strutture siano adeguatamente “attenzionate” dal legislatore in ragione dei caratteri di autonomia finanziaria, gestionale, operativa che dovrebbero contraddistinguere il modello.

In questi anni, diciamo almeno il decennio scorso, gli elementi normativi-amministrativi a supporto delle Agenzie sono stati scarsi, oserei dire addirittura in diversi casi disallineati e contraddittori, impedendo così il pieno dispiegarsi delle potenzialità insite nello stesso modello.

Questo anche con riferimento al salario accessorio dei lavoratori in servizio che subisce “inopinatamente” il doppio taglio correlato, a nostro parere, con una errata interpretazione delle disposizioni in materia di tetti (vincoli) di spesa.

Le somme in questione superano i 120 milioni di euro per le Entrate ed i 40 milioni per le Dogane/Monopoli.

Chiediamo con forza la rimozione di questo ostacolo, oggetto tra l’altro di una vertenza sindacale unitaria, magari agendo sulle disposizioni vigenti del d.lgs 157/2015 piuttosto che con norme derogatorie dei tetti medesimi che pur si sono susseguiti in anni passati mediante norme inserite nelle diverse leggi di stabilità, affinché il personale tutto possa usufruire di una concreta incentivazione premiale, in ragione degli obiettivi imposti alle due strutture che sono “performanti”, con un aumento significativo nel triennio osservato anche in ragione dell’espletamento di ulteriori compiti nonché dello svolgimento di quelli tradizionali con un maggiore supporto tecnologico.

Se le due strutture hanno raggiunto significativi ed importanti risultati nelle ultime annualità, pur in presenza di carenze d’organico superiori al 40% , qualcosa questo deve significare.

Entrate e Dogane/Monopoli, strutture strategiche di questo Paese, richiedono particolare attenzione se devono svolgere le funzioni assegnate in termini di efficienza, efficacia e funzionalità nonché le ulteriori funzioni che si intendono assegnare, ad esempio in ragione del diverso approccio che sembra essere richiesto dalla riforma fiscale.

In tale contesto si chiede una attenzione per le strutture dell’intero territorio nazionale ma in particolare verso il meridione di questo Paese.

Non vorremmo essere tra i primi ad osservare l’autonomia differenziata, vanno “rafforzati” i presidi a tutela della legalità e degli adempimenti, quale precondizione per il rafforzamento del tessuto imprenditoriale.

Importante uno specifico “focus” sugli investimenti immobiliari e tecnologici.

Il partner tecnologico (SOGEI) deve rappresentare un valore aggiunto rispetto a tutte le esigenze operative di software ed anche di hardware, mentre la sinergia con l’Agenzia del Demanio deve permettere un reale adeguamento ed una effettiva modernizzazione degli spazi e degli impianti tecnologici. Si osservano, al riguardo, gravi carenze in diverse strutture che non raggiungono adeguati standard ambientali, sia per gli operatori e sia per l’utenza.

CONFSAL-UNSA si augura che, finalmente, dopo anni di “vane” sottolineature circa criticità e negatività (anche normative) possa veramente realizzarsi o meglio completarsi per entrambe le Agenzie un complessivo PIANO di investimento globale,  in risorse umane, materiali, tecnologiche, che affiancato a significative modifiche normative a supporto, consolidamento e valorizzazione del modello di agenzia,  possa permettere ad AdE e ADM un ulteriore salto di qualità a beneficio del Sistema Paese.

Grazie.

Roma, 1° agosto 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

ADM – Riunione sindacale del 6 luglio 2023 – Passaggi verticali e orizzontali? Possono attendere…L’importante era definire i criteri per le Poer

ADM

Riunione del 06 luglio 2023
Passaggi verticali e orizzontali? Possono attendere…
L’importante era definire i criteri per le Poer

Nulla di concreto per i passaggi, come spiegheremo dopo, l’importante era definire i criteri per una procedura, quella del conferimento delle Poer, che adesso andrà in frigorifero!
Ma cosa è successo in trattativa? Proviamo a ricostruirlo fedelmente.
Per quanto riguarda i criteri di attribuzione delle Poer, l’Amministrazione già in conclusione dell’ultimo incontro aveva fornito una sua proposta, che è stata oggetto di “confronto” in attuazione di quanto sancito dal CCNL Funzioni Centrali 2019/2021.
La nostra Delegazione ha rimarcato la necessità di procedere ad una sostanziale rimodulazione dei punteggi attribuibili nella prima fase della procedura (punteggio max 30 punti di cui; max 13 punti dati dall’anzianità; max 5 punti dati dai titoli culturali; max 7 punti dati incarichi di responsabilità, max 5 punti dati dalla valutazione dell’ultimo triennio), al fine di garantire a tutta la platea dei partecipanti la possibilità di concorrere in maniera vera all’incarico posto a bando, in particolare è stato chiesto in primis che l’anzianità di servizio fosse modificata con un tetto di 15 punti e con dimezzamento dei punteggi per anno; che i titoli di studio non valessero più di un totale di 4 punti, visto che nella legge istitutiva delle POER non si fa riferimento ai titoli di studio; per gli incarichi di servizio abbiamo chiesto un loro allargamento agli ultimi 10 anni, mentre la valutazione avrebbe dovuto essere riferita al contributo individuale annuale e con un punteggio non superiore a cinque punti.
Si è fortemente sottolineato come i criteri proposti dall’Amministrazione apparivano orientati a garantire agli attuali titolari degli incarichi e agli ex art.19, c.6, D.Lgs. 165/2001 un vantaggio di fatto non recuperabile nella seconda fase (prova orale max 20 punti).
È stato ribadito il fatto che, nell’ultimo incontro con il Direttore dell’Agenzia, Cons. Roberto Alesse, quest’ultimo avesse garantito la sua vigilanza affinché siano assicurate a “tutto” il Personale le stesse opportunità, cosa che dal vaglio del possibile bando a nostro giudizio apparirà una chimera.
Sicuramente siamo favorevoli a garantire a chi ha già ricoperto incarichi di responsabilità un quid in più, ma questo maggior punteggio non deve mortificare la partecipazione alla procedura di chi, pur professionalmente valido e pronto a garantire con responsabilità il buon andamento della nostra Agenzia, non potrebbe matematicamente ambire a ricoprire una delle future posizioni di Poer.
L’ Amministrazione ha invece preferito scegliere una linea del tutto diversa, ribadendo che procederà in ogni caso, e sottolineando che nell’ultima stesura dei criteri di specie ha di fatto accolto alcune indicazioni provenienti da alcune delle altre sigle sindacali presenti al tavolo di confronto.
Per la nostra Organizzazione sindacale questa scelta è inopportuna e disattenderà la possibilità di tanti Colleghi a poter ambire positivamente ad una posizione di Poer.
Quanto riportato vale ad evidenziare la disponibilità della nostra O.S. a concordare, in ambito di confronto, criteri oggettivi e trasparenti come è necessario quando ci sono delle opportunità di incarichi di professionalità e responsabilità, cosa che in questo ultimo caso a nostro giudizio non si è riscontrato.
Abbiamo poi fatto presente che parlare di Poer vuol dire anche non dimenticare le figure delle “elevate professionalità” previste dal vigente CCNL con l’istituzione della “quarta area” che garantirebbe agli inquadrati in essa uno status giuridico ben più solido di quello delle Poer (che restano delle funzioni temporanee).
Abbiamo, inoltre, fatto rilevare che l’individuazione (mediante il confronto) dei criteri di conferimento delle Poer viene ritenuto un lavoro “dimezzato” laddove non si abbia modo di conoscere il piano di allocazione delle stesse, con il rischio che le procedure di attribuzione siano disponibili solo per realtà già riorganizzate mentre per tutto il resto dell’Agenzia si rimarrebbe in attesa che la riorganizzazione dia una nuova configurazione con possibili allocazioni delle posizioni in modo diverso anche riguardo al passato.
Nulla di tutto ciò da noi detto è stato preso in considerazione vera. Da qui l’impressione che la trattativa si fosse già svolta, altrove…
E adesso? Noi abbiamo chiesto, insieme ad altre sigle che il tutto sia “congelato” in attesa della definizione del piano di riorganizzazione dell’Agenzia riguardante le realtà territoriali. Sul punto abbiamo registrato un …ni! Staremo a vedere e vigileremo nel frattempo….
Circa le progressioni economiche (differenziali stipendiali) l’Amministrazione ha fatto presente che per il 2023 si potrebbe arrivare a circa 2.200 avanzamenti mentre per i restanti 1.200 circa si dovrebbe attendere il 2024. Si ricorda che le progressioni in parola soggiacciono alle nuove regole previste dal vigente CCNL e in esso i criteri di attribuzione vertono sulla media delle valutazioni degli ultimi 3 anni, sulla esperienza professionale maturata (sia come “anzianità” che come incarichi) e sui titoli di studio. Per tale argomento (differenziale stipendiale) saranno necessari altri incontri per “calibrare” le varie situazioni.
Per i passaggi verticali l’Agenzia si è riservata di fornire idonea documentazione per procedere alla discussione.
Nell’ambito dell’incontro odierno i responsabili dott. Miccichè e dott. Fusco hanno informato che dal 15 luglio p.v. partirà l’attuazione di quanto previsto dal decreto legislativo 24/2023 sui whistleblowing e sarà fornita al personale ADM apposita documentazione informativa e di comportamento.
Per quanto riguarda i passaggi di fascia, 2^ tranche 2022, i pagamenti dovrebbero avvenire entro il prossimo mese di settembre.
La nostra O.S. unitamente alle altre organizzazioni presenti ha ribadito, in conclusione, la necessità di iniziare il confronto sulla riorganizzazione periferica dell’Agenzia, prodromica a ogni altro discorso, oltre che sulle Poer, sulle PO e “Incarichi di responsabilità”.
LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Fici, Eremita, Lamberti, Califano)
Roma, 07 luglio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

AGENZIE FISCALI – Siamo giunti al capolinea? – Commento del Coordinatore Nazionale

Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIE FISCALI
Siamo giunti al capolinea?
L’altra faccia della medaglia

Nelle ultime settimane diverse “note” vicende mettono in evidenza, purtroppo, il grave stato critico in cui si trovano le Agenzie Fiscali.
Solo a titolo di esempio.
Il Direttore del Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli “invita” i dirigenti ad “attenersi” alle regole stabilite, anche contrattuali, minacciando provvedimenti disciplinari. Un invito formale al riguardo.
Diversi Direttori Provinciali dell’Agenzia delle Entrate (e non solo), nonostante tutti gli atti posti in essere (una ben articolata e significativa documentazione), anche in termini di Circolari/Direttive, in materia di Sistema di Valutazione – VA.L.E. hanno esercitato le prerogative dirigenziali spesso in maniera oseremmo dire “impropria” e “fantasiosa”, venendo meno alle procedure formalizzate a livello centrale.
Un modo per creare criticità ed artificiose difficoltà, gettando nello sconcerto migliaia di colleghi “volenterosi” e qualificatamente “operosi”, anziché applicare lo sperimentale sistema in modo adeguato ed all’altezza di una struttura altamente specializzata e professionalizzata.
La Direzione dell’Agenzia delle Entrate viene “clamorosamente” sconfitta in sede di Consiglio di Stato sulla “arcinota” vicenda del concorso per 175 dirigenti.
Un concorso del 2010, sopravvissuto a numerosissime contestazioni giudiziarie, che l’Agenzia ha reso nuovamente attaccabile per l’errata valutazione e pesatura dei titoli. Un modo per danneggiarsi da soli.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli “incassa” l’impugnativa del concorso per la dirigenza, e scommettiamo sulla “soccombenza”, in relazione alla “disarticolata” modalità con le quali sono state bandite le relative procedure concorsuali, facendo il “paio” con altre procedure concorsuali che sicuramente, un dato di fatto, non sono riuscite a “raccogliere” il segnale di sofferenza di tutti i colleghi in servizio (si vedano i numerosi e partecipati scioperi indetti in diverse aree del Paese).
Eppure, erano stati inviati segnali di allarme, sui tanti temi, formalmente ed informalmente, che evidentemente non sono stati ascoltati, ovvero rigettati al mittente, in ragione della “autoreferenzialità” e della “prosopopea” con la quale spesso si vivono ruoli e funzioni.
Il sistema relazionale in entrambe le Agenzie sembra ingessato sui temi “qualificanti” il CCNL – Funzioni Centrali 2019/2021, ad esempio in materia di conciliazione vita – lavoro (lavoro agile, lavoro da remoto, coworking), mentre nulla si dice sulla Quarta Area delle Elevate Professionalità che rappresenta il naturale “sbocco” delle esperienze affrontate nelle Agenzie Fiscali.
Potremmo continuare ad elencare i temi critici, dalle Posizioni Organizzative al Salario accessorio (e relativo tetto non rimosso).
Su quest’ultimo aspetto richiamiamo la famosa evocata “tecnicalità” (ex Viceministro Misiani docet) come “inadeguata” ed “impropria” risposta alle giuste rivendicazioni sindacali sul tema.
Per non parlare dei modelli organizzativi ancora in sala parto (vedi ADM) o da adeguare alle “istanze” del tempo.
A nostro parere, purtroppo, vengono al “pettine” tutte le scelte politiche sbagliate in materia di perdita dello specifico contratto di settore, nonché di “pseudo” idee oggi circolanti in merito alla responsabilità in capo a “centinaia” di datori di lavoro che, evidentemente, in qualche caso disconoscono l’appartenenza a strutture complesse e dedicate che, come tali, richiedono cura nell’osservanza di direttive ed unicità di indirizzo, assolutamente necessarie per gestire “ogni angolo” di queste Amministrazioni di importanza fondamentale per il Paese.
Abbiamo detto pure troppo.
Auguriamo, invece, una sana gestione, “palettata” da precisi principi e rigorose regole di base. Recuperare autonomia gestionale e non solo, significa utilizzare il corretto “spazio di manovra” delineato dal legislatore e dai Contratti collettivi nazionali ed integrativi, anziché fare quello che si vuole.
È il minimo che possiamo pretendere, in riferimento ai disomogenei “stilemi” direzionali ed all’uso improprio dell’arma disciplinare, o dello strumento “audit” nel suo complesso, per evitare di dover, invece, dare ragione circa il “collasso” di queste strutture, peraltro auspicato da qualche settore della “bassa” politica (“liberi tutti” e liberi di fare quello che si vuole, magari non pagando le imposte ed evitando controlli predisposti ed adottati a totale salvaguardia della collettività su tutti i fronti d’interesse della “macchina” fiscale).
Cordiali Saluti.

Roma, 30 giugno 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

ADM – Riunione sindacale del 9 giugno 2023 – COWORKING, ACCORDO “BUDGET SEDE” PER L’ANNO 2021, CRITERI DI CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI POER, FAMIGLIE PROFESSIONALI E VARIE

ADM

REGOLAMENTAZIONE DEL LAVORO A DISTANZA
FAMIGLIE PROFESSIONALI
MOSCHE COCCHIERE

Ai Lavoratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Cari Colleghi,
il vigente CCNI/Funzioni Centrali, per il quale la scrivente Federazione ha avuto una parte preponderante e un grande impegno per l’affermazione di molte novità, ha consegnato alla “contrattazione integrativa” lo sviluppo di molti istituti che per la loro importanza hanno richiesto un impegno di non poco conto, portato avanti dalla nostra Delegazione Trattante che ha lavorato ai tavoli sindacali avendo come unico obiettivo quello di portare a casa il massimo dei benefici per i Lavoratori.
Infatti, in tutti i tavoli dedicati al lavoro a distanza (nelle sue declinazioni di lavoro agile, coworking e telelavoro domiciliare) si è intessuto un serrato confronto con l’Amministrazione e la nostra Delegazione con i propri interventi ha sempre dato un contributo qualificato al dibattito sindacale (ricordando che trattasi di confronto e non di contrattazione).
Per il lavoro agile ci siamo battuti strenuamente per far togliere, tra le limitazioni, quella legata ad un non meglio identificato “presidio costante del processo” che avrebbe dato ai dirigenti uno strumento aleatorio tale da ridurre o azzerare potenzialmente l’accesso a molti Colleghi; abbiamo fatto espungere dalle attività istituzionali richiedenti la costante presenza alcune previsioni come quella del supporto alle verifiche ispettive-audit; abbiamo dato prova che molte delle “esclusioni” rappresentate (le quali erano rivenienti dalla “famigerata” LIUA del 13 agosto 2020) non potevano essere considerate “non smartabili” al 100% in quanto quota di dette attività ben poteva essere ritenuta “remotizzabile”. Per quanto riguarda la proposta dell’Amministrazione delle giornate effettuabili in SW (diversa modalità lavorativa ma del tutto equivalente a quella effettuata in ufficio) in base alle categorie di personale, abbiamo affermato che esse potevano essere estese maggiormente e comunque doveva venir meno la locuzione “fino a” che avrebbe dato ai dirigenti una discrezionalità abnorme, prova evidente del fatto che l’Agenzia non crede ancora nella potenzialità di tale forma di lavoro, utile per l’Amministrazione stessa nonché per la conciliazione vita-lavoro dei dipendenti. Altro argomento perorato ha riguardato la fascia di contattabilità, al fine di ridurla ad un massimo di 3 ore e 30 minuti. Infine, con azione solitaria ma tignosa, abbiamo chiesto, a gran voce e senza condivisione degli altri sindacati, la proroga dello SW in essere fino al 30 giugno 2023, proposta che avrebbe evitato una serie di disguidi negli uffici nella fase di avvio del nuovo istituto.
Il telelavoro domiciliare ha visto una adesione diffusa anche perché avevamo chiesto e avuto un sostanzioso allargamento dei destinatari. La nostra Delegazione, unica nel chiederlo, ha ribadito che le spese di connessione (a banda larga e dedicata) dovrebbero essere a carico dell’Amministrazione altrimenti ci si trova di fronte a un caso di ribaltamento sul lavoratore degli oneri di produzione; sul punto l’Agenzia si è impegnata ad approfondire la fattibilità della nostra proposta.
Il coworking ha visto una grande battaglia della nostra Delegazione, in primis, per l’articolo del Disciplinare che prevedeva la decadenza automatica delle posizioni di coworking/lavoro delocalizzato in essere al momento della pubblicazione della graduatoria, che assegnava le nuove postazioni. Tale previsione avrebbe posto i Colleghi, attualmente beneficiari del lavoro delocalizzato, in una situazione assurda in quanto essi, dopo dieci anni o più, si sarebbero ritrovati a viaggiare quotidianamente e per un chilometraggio inverosimile per raggiungere l’ufficio di organica appartenenza. La nostra ostinazione ha portato l’Amministrazione a riconoscere la situazione dei “delocalizzati”, che pertanto non avranno ricadute negative dal “nuovo coworking”. I Direttori Territoriali avranno il compito di risolvere la problematica in concomitanza con l’arrivo di nuovo personale. Il confronto sul coworking è stato anche difficile in quanto alcune proposte (il tavolo contrattuale serve proprio a dibattere gli argomenti in modo pluralistico) ipotizzavano l’utilizzo dell’istituto entro un limitato raggio di chilometri e quindi attribuendo allo stesso la fattispecie di strumento per evitare il pendolarismo e non quale strumento di “surroga” ai distacchi o alla mobilità nazionale. Tali concetti sarebbero accettabili laddove non si fosse davanti ad una realtà in cui l’Amministrazione, nella stragrande maggioranza dei casi, nega l’assenso alle richieste di distacco ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/1992 e procede ad indire procedure di mobilità nazionale con tempi biblici. Abbiamo chiesto anche un consistente allargamento delle postazioni coworking per meglio rispondere alle esigenze dei Colleghi. Abbiamo anche evidenziato che era una pessima previsione quella di avere la residenza nella regione presso la quale si poteva chiedere il coworking in quanto contrastante, nella pratica, con la situazione di eventuale non residenza nella zona dell’ufficio di organica appartenenza (con gravi ricadute come l’impossibilità ad avere un medico di famiglia, sopportare utenze maggiorate, ecc.). Infine, riguardo ai punteggi per la distanza (tra ufficio richiesto e quello di organica appartenenza) abbiamo ritenuto che fossero congrui 10 punti. Anche il coworking come lo smart working riguarda una modalità lavorativa per la quale l’Amministrazione e Lavoratori possono trarre vicendevolmente profitto e quindi l’impegno ad avere una regolamentazione specifica è stata una grande battaglia per l’interesse di tutti i Lavoratori.
In merito alle famiglie professionali (ambiti professionali omogenei caratterizzati da competenze similari o da una base professionale e di conoscenze comune), ricordando che la nostra Delegazione aveva sempre avversato le proposte di “origine minenniana” (con relativi concorsi che sono risultati un flop a fronte delle gravi mancanze di personale e per i quali si era spesa soltanto l’UNSA con reazione platealmente ostracistica dell’allora direttore) nel momento in cui l’Agenzia ha presentato una proposta in parte accettabile, poiché tali famiglie venivano ridotte di molto, è stata parzialmente condivisa. La parziale condivisione è dipesa dal fatto che nel taglio generalizzato sono cadute alcune professionalità che noi riteniamo degne di autonoma dignità e pertanto non si poteva sottacere il fatto che tale firma veniva apposta “esclusivamente come primo passo, assolutamente da migliorare, per l’attuazione dell’ordinamento professionale previsto dal CCNL 2019/2021”.
Non si dimentichi, infatti, che senza l’ordinamento professionale non è possibile procedere alle “progressioni verticali” (dall’area degli operatori a quella degli assistenti, dall’area degli assistenti a quella dei funzionari e, si spera fra non molto, da questa a quella delle elevate professionali; anche se per quest’ultima riguardante riguarderebbe il 50% del personale interno mentre il restante 50% sarebbe da riservare a un concorso esterno dal quale però non sono esclusi i Colleghi in servizio). Si vuol ricordare, in merito, che la nostra Delegazione è stata spesso sollecitata da molti Colleghi all’attuazione dell’art. 18 comma 6 del vigente CCNL-Funzioni Centrali ove viene previsto che “al fine di tener conto dell’esperienza e professionalità maturate ed effettivamente utilizzate dall’amministrazione”; per tale verticalizzazione, si rammenta, viene prevista una progressione tra le aree con procedure valutative cui sono ammessi i dipendenti in servizio e che sono finanziate in base alla legge di bilancio 2022 (art. 1 comma 612). Forse a qualcuno sfugge l’importanza di tali previsioni nonché la possibilità di recuperare, nella denegata ipotesi di ulteriore assenza di previsione normativa, la situazione dei 151 Colleghi idonei.
La nostra Delegazione per l’impegno profuso negli incontri sindacali per dare ai Colleghi quante più opportunità possibili è stata inusitatamente tacciata di aver disatteso le aspettative dei Lavoratori o più biecamente descritta con epiteti ridicoli da chi trova facile “non firmare” poiché la maggioranza ha “tirato il carretto” e la loro funzione di “mosca cocchiera” si appalesa quindi inutile e si sostanzia in critiche inconsistenti che in effetti hanno solo il senso di una attestazione in vita. Si dimentica che la democrazia è certificata dai numeri eccetto che non si voglia dare (e con quale potestà?) ai Colleghi “elettori” il titolo di “popolo bue” perché non avrebbe votato gli “illuminati”. Si continua da tempo, in modo inconsistente e stucchevole, a voler fare i “maestrini bacchettanti” (laddove mancano anche i titoli) ridipingendo la realtà con un disegno in cui essi si pongono al centro quali angeli vendicatori … ma di che cosa? Un sindacato serio comunica ai Colleghi cosa esso è riuscito a fare e non cercando di far ricadere ad ogni piè sospinto presunte colpe sugli altri: ormai tale procedere è diventato un leitmotif stucchevole per l’inconsistenza e la speciosità.
Diversamente dalla politica questi signori non possono nemmeno appellarsi alla “forza” di supposte legittimazione elettorali perché non esistenti e allora, alla “Masaniello”, cercano di presentarsi come coloro che reggono le sorti dei Colleghi. Tale “narrazione” personalissima (o come si dice oggi, storytelling) di quanto avverrebbe sui tavoli sindacali ormai è una puerile commedia di chi amerebbe essere al centro di una platea osannante e che invece si arrovella a ritagliarsi uno spazio di narratore di storie metropolitane. La vicenda, peraltro, non meraviglierebbe in sé ma ciò che fa la distinzione è la protervia e pervicacia di volersi accreditare come l’unico soggetto “illuminato e patentato a dare lezioni a tutti”, di essere l’unico “detentore del verbo” sia riguardo alla parte datoriale (cosa che ci potrebbe stare) sia agli altri rappresentanti dei Lavoratori. Questa voglia di fare i “maestrini” anziché dare un valore aggiunto al confronto parte datoriale/rappresentanti dei Lavoratori crea solo spaccature e pericolo di indebolimento per le attese dei Lavoratori i quali ormai da tempo detestano le querelle tra sindacati perché considerate inutili e detestabili orpelli per gli obiettivi di miglioramento che certamente non si raggiungono facendo “le mosche cocchiere”. È veramente stupefacente leggere certe narrazioni di incontri sindacali e ci si chiede in quale multisala si sarebbero svolte quelle vicende in cui un solo supereroe ha lottato vanamente per il bene contro il male: piuttosto chi scrive può ricordare tutto il tempo in cui ha dovuto sopportare l’ostracismo dell’ Amministrazione per l’affermazione di idee che oggi si rivelano più che mai fondate come ad esempio la pessima gestione dei concorsi pubblici per quote di personale con specificità lavorative che nulla avevano a che vedere con le attività dell’Agenzia ed oggi gli uffici dell’Agenzia continuano a pagarne il prezzo in quanto nonostante i nuovi arrivi non c’è stato un “ristoro”. E si ricorda che proprio la O.S. che scrive è stata una delle maggiori promotrici sul territorio per gli stati di agitazione e promozione delle attività sindacali di sciopero che hanno spinto l’Amministrazione a cercare di affrettare la tempistica per la conclusione dei concorsi. Altrettanto è avvenuto per il confronto sul lavoro a distanza in cui la scrivente O.S. si è battuta per cambiamenti importanti ai testi presentati dall’ Amministrazione e se il confronto sullo SW non ha portato al massimo delle richieste è perché le relazioni sindacali si sostanziano tra due soggetti con posizioni spesso molto diverse e quindi la partita non termina con lo sbaraglio di una delle parti ma, come ogni manuale in merito può spiegare, con una mediazione delle diverse posizioni. E a chi non crede nella giusta mediazione non resta che imbastire racconti ed eventualmente disegnare fumetti di supereroi. E si voglia ricordare che la democrazia a cui tutti dovrebbero conformarsi non è fondata sugli insulti …
(Il Responsabile Nazionale di Settore – Salvatore VELTRI)

Roma, 26 giugno 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Riunione sindacale del 9 giugno 2023 – COWORKING, ACCORDO “BUDGET SEDE” PER L’ANNO 2021, CRITERI DI CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI POER, FAMIGLIE PROFESSIONALI E VARIE

ADM

COWORKING, ACCORDO “BUDGET SEDE” PER L’ANNO 2021, CRITERI DI CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI POER, FAMIGLIE PROFESSIONALI E VARIE

Riunione del 09 giugno 2023

In data 9 giugno 2023, le OO.SS. Nazionali si sono incontrate con la Direzione Centrale del Personale per ultimare il confronto sul Coworking, i criteri atti a definire nuove modalità di conferimento degli incarichi di posizioni organizzative ex lege 205/2017 (art.1, comma 93), il confronto per individuare le famiglie professionali previste dal CCNL vigente.
La discussione si è aperta con un parziale cambiamento degli argomenti posti all’ordine del giorno a seguito dell’unanime richiesta da parte delle OO.SS. nazionali presenti al tavolo sindacale e riguardante la trattazione dell’Accordo sulla ripartizione del budget di sede per l’anno 2021. Si è velocemente pervenuti alla chiusura dell’Accordo, memori della particolare situazione economica che registra nel mondo reale un periodo di inflazione a due cifre: fatto che ha condotto la nostra O.S. sindacale, unitamente alle altre, a sottoscrivere la proposta dell’Amministrazione al fine di garantire al più presto le relative spettanze ai Lavoratori dell’Agenzia.
Nel dettaglio le Strutture di Vertice territoriali saranno destinatarie, per la successiva ripartizione agli uffici, di complessivi euro 7.550.000 che, se rapportati al 2020, rappresentano un incremento di circa il 16%, visto che l’importo era stato pari a 6.500.000 euro (2020). Va ricordato che sulla citata cifra non grava più neanche la quota destinata alla reperibilità, in quanto già corrisposta dal deputato Ufficio centrale.
In merito al coworking, dopo lunga e serrata discussione, si è giunti ad un’intesa accettabile. Si specifica che non verranno toccate le delocalizzazioni attuali ma, dalla lista degli uffici già sede di coworking, saranno espunti Lecce, Pescara, Avellino, Caserta e Salerno. Si ribadisce quindi che gli attuali fruitori continueranno ad effettuare il lavoro delocalizzato. Per chi lavorerà in coworking, è previsto che le giornate di rientro nell’ufficio di organica appartenenza saranno “non inferiori a due” per ogni mese. Chi vorrà accedere al coworking non dovrà essere necessariamente “residente” nella regione per cui chiede il coworking. Il punteggio attribuibile alla distanza dall’ufficio di organica appartenenza al luogo richiesto per il coworking è stato ridotto a 10.
Per quanto riguarda le famiglie professionali si sono evidenziati due indirizzi: uno che tende ad allargare il numero di tali famiglie e l’altro (sostenuto da noi) che tende ad una riduzione massima ribaltando sulle c.d. “posizioni di ruolo” l’identificazione delle esperienze professionali, che quindi potranno essere più caratterizzanti nei maggiori ambiti individuabili.
In merito ai criteri di selezione delle POER, la nostra O.S. ritiene che la proposta dell’Amministrazione necessita di un opportuno approfondimento, da effettuarsi a valle della mappatura riorganizzativa dell’Agenzia. La nostra O.S. ritiene inderogabile il principio di garantire a tutto il personale, che si è prodigato ad assicurare il regolare espletamento dei compiti istituzionali, nonostante l’endemica carenza di personale, una partecipazione che non sia penalizzante nei punteggi attribuibili e tale da renderne utopistica la partecipazione: ovviamente dovranno essere valorizzate in maniera equilibrata, alcune funzioni e compiti svolti, anche con assunzione di responsabilità.
La nostra O.S. ha chiesto di tener fede all’impegno, preso tra Amministrazione e OO.SS., di garantire una terza tornata di progressioni all’interno delle Aree.
L’Amministrazione, in chiusura di confronto e preso atto di quanto esposto dalle parti sindacali, ha comunicato che convocherà le OO.SS. in data 14 giugno p.v. per trattare gli argomenti ancora non definiti e le nuove tematiche rappresentate.
LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano, Damiano)

Roma, 13 giugno 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Incontro con il Direttore – 29 maggio 2023

ADM

INCONTRO CON IL DIRETTORE DELL’AGENZIA

29 MAGGIO 2023

Nel pomeriggio del 29 maggio 2023 le OO.SS. si sono incontrate con il Cons. Alesse su una tematica importante e scottante (definita vexata quaestio anche dal Direttore) riguardante la ormai cronica e grave carenza di Personale in quasi tutti gli Uffici dell’Agenzia che ha generato anche stati di agitazione e scioperi in molti uffici sul territorio. Ricordiamo che i Colleghi hanno cercato di sollecitare, a proprie spese, l’Amministrazione ad attivarsi per incrementare adeguatamente gli organici degli uffici che al 1^ maggio 2023 risultano di 9.308 unità nonostante gli arrivi di nuovi assunti nel 2022. Tali allarmanti carenze e la previsione nel triennio 2023/24/25 di circa 1600 pensionamenti danno un quadro abbastanza preoccupante: in primis per i Lavoratori che accusano disagi psico-fisici e reali timori di dover rispondere anche patrimonialmente per eventuali disattenzioni dovuti ad una tempistica che possiamo definire da cottimo.

Il Direttore Alesse ha intercettato il malessere rappresentato anche dalle vicende sindacali territoriali, con scioperi partecipati quasi sempre al 100% o poco meno, e ha voluto dare testimonianza ai Rappresentanti dei Lavoratori delle misure che intende porre in essere quasi da subito.

Ha ricordato che sono ormai approvate tutte le graduatorie del concorso dirigenti i quali verranno assegnati agli uffici sui territori in questi giorni. Chiaramente la presenza di un dirigente “titolare” negli uffici rappresenta una maggiore sicurezza per i Lavoratori che dovrebbero sempre avere un riferimento in loco per le varie vicende che si presentano.

Il Direttore ha fatto poi riferimento ai concorsi pubblici in essere (640 unità di 2^ area e 340 di 3^ area) assicurando che le varie Commissioni sono state esortate ad accelerare i tempi in modo che una prima quota di vincitori di concorso potrebbe prendere servizio a partire da fine settembre dell’anno in corso.

Ha poi asserito che entro il mese di luglio (sempre dell’anno in corso) dovrebbe trovare completamento la procedura di mobilità intercompartimentale (110 unità di 2^ area e 60 di 3^ area).

In merito alle 980 unità di personale rivenienti dai precitati concorsi pubblici è stato ricordato che si dispone già dell’autorizzazione per procedure assunzionali, dopo l’ingresso dei vincitori, per 403 idonei di 3^ area e 196 di 2^ area.

Inoltre il Cons. Alesse ha richiamato il suo impegno a portare a destinazione con intesa sindacale le progressioni verticali di cui all’art. 18, c. 6, del CCNL/Funzioni Centrali 2019-2021 inerenti a 270 unità per il quarto trimestre 2023 e 255 nel primo trimestre 2024.

Infine il Direttore dell’Agenzia ha fatto presente che in caso di ulteriore bisogno di Personale si cercheranno varie soluzioni non escludendo l’utilizzo di graduatorie di altre amministrazioni.

Dopo l’esposizione del Direttore Alesse i Rappresentanti sindacali hanno espresso la propria visione sulla situazione di grave carenza di Personale negli Uffici.

La nostra Delegazione, nel manifestare interesse per l’attenzione che il Direttore dell’Agenzia ha voluto dedicare alle condizioni degli uffici sul territorio, ha ricordato che le assicurazioni fornite danno una speranza di positivi interventi a brevissima scadenza  e pertanto quanto era stato anche previsto nel PIAO in fatto di “arrivi” di personale sembrerebbe concretizzarsi, sempre tenendo presente che il “ristoro” di nuove assunzioni ha come controcanto numerosi pensionamenti venuti in essere per il personale che nel tempo ha raggiunto una età media molto elevata a causa di una improvvida spending review e un poco lungimirante blocco del turn over in una Agenzia fiscale di fondamentale importanza per il Paese.

È stato ricordato che, peraltro, nell’individuazione nel 2016 delle dotazioni organiche degli uffici, molti di essi sono stati sottostimati in quanto a unità di personale ed oggi essi si trovano allo stremo. È stato, inoltre, ricordato che alcune importanti attività istituzionali vengono, purtroppo, effettuate mediante “reperibilità” con un impegno continuo dei lavoratori interessati che non corrisponde certo alla conciliazione vita-lavoro. È stato anche evidenziato che lungo l’unico confine terrestre del nostro Paese con un Paese terzo una quota del servizio (quello notturno) è gestito o si intende gestire, in alcuni valichi, mediante “vigilanza dinamica” della GdF e quindi escludendo anche i possibili servizi all’utenza.

Per quanto riguarda la situazione degli Uffici dei Monopoli essa è davvero preoccupante in quanto a fronte di attività sempre più sfidanti le unità di Personale da impegnare sono diventate veramente minime ed inesistenti in alcune province.

In merito alla “verticalizzazione” (2^/3^ area) abbiamo osservato che sarebbe anche giunto il momento per l’Agenzia di rivedere nelle dotazioni organiche le percentuali di personale di 2^ area da impegnare nella stessa perché generalmente i Colleghi di 2^ area sono impegnati in attività lavorative di 3^ area e quindi le previsioni dell’art. 18 del vigente CCNL, fortemente voluto nella contrattazione in sede Aran dalla nostra Federazione, può essere considerato un primo e giusto passo in tale direzione.

Il Direttore Alesse nel riaffermare il suo impegno per dare da subito all’Agenzia una congrua dotazione organica ha dimostrato il suo interesse alle nostre osservazioni che altro non sono che una fotografia della preoccupante realtà delle unità impegnate negli uffici nel perseguire obiettivi e attività istituzionali sempre più “pesanti” non solo per programmazione ma anche per insostenibile rapporto fra unità impiegate e carichi di lavoro.

In finale di riunione il dott. Trimaldi dell’ufficio stipendi ha comunicato che nel mese di giugno verranno erogati gli anticipi sulla produttività per circa 400 euro lordi medi pro-capite.

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Paduano)

Roma, 30 maggio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni