Archivio mensile: Dicembre 2021

ENTRATE – Siglato accordo sulle progressioni economiche – Un buon esito…

AGENZIA DELLE ENTRATE

SIGLATO ACCORDO SULLE PROGRESSIONI ECONOMICHE

Un buon esito, frutto del lavoro svolto a tutti i livelli

Nella serata del 29 dicembre, al termine di un confronto durato più giorni, le OO.SS. e la Parte Pubblica hanno sottoscritto due importanti documenti che di fatto danno il via ad una nuova tornata di progressioni economiche all’interno delle Aree Professionali.

Il primo documento è il “verbale d’intesa” che reca l’impegno delle Parti a dedicare i fondi che si renderanno disponibili alla contrattazione a finanziare prioritariamente “progressioni economiche” da effettuarsi nel triennio 2021-2023. Il Fondo appare sin d’ora capiente, essendo accreditato di circa 43 milioni di euro, per sostenere lo sviluppo economico di gran parte del personale, per questo motivo il programma varato non corre rischi di insuccesso.

Il secondo documento è l’accordo per la “procedura di sviluppo economico 2021”. Di fatto questo atto sancisce l’avvio delle procedure fissando i criteri di massima per il “passaggio di fascia” di circa il 50% del personale per un totale di 12.421 colleghi. Ricordiamo a tutti che questa prima procedura interesserà al massimo il 50% del personale avente diritto, atteso che il Dipartimento per la Funzione Pubblica consente, per singolo anno solare, la progressione di un’aliquota non superiore alla metà del personale in possesso dei requisiti a partecipare.

L’accordo ricalca quello del triennio 2017-2019 con la medesima valorizzazione delle anzianità, dei titoli posseduti e della valutazione delle performance conseguite nel 2021.

Il tour de force a cui ci siamo sottoposti in queste settimane consentirà a tutta la platea dei lavoratori di ottenere la progressione con circa un anno di anticipo rispetto ai tempi ordinari a cui avrebbe dovuto soggiacere l’accordo se fosse stato varato nel 2022. Più in generale siamo riusciti a stabilire una nuova stagione di progressioni ad appena 3 anni dalla precedente, questo appare un risultato inedito di grande spessore.

CONFSAL-UNSA ha fornito alla discussione il proprio consueto contributo propositivo, ma anche critico, sempre rivolto alla ricerca del maggior vantaggio per tutta la platea dei lavoratori. Abbiamo approfondito insieme a tutte le altre Sigle Sindacali ed alla delegazione di Parte Pubblica l’impatto che le progressioni potranno avere sui salari dei lavoratori a seconda che questi ultimi accedano alle medesime in costanza del vecchio CCNL o del nuovo Contratto, che verrà definitivamente approvato tra poche settimane. Occorre tenere presente, infatti, che il contratto in scadenza prevede un sistema di scatti stipendiali di tipo “progressivo” che riconosce ai passaggi di fascia un aumento crescente man mano che si scalano le fasce economiche. Al contrario il nuovo CCNL prevedrà un sistema con scatti uguali per tutte le fasce presenti nella stessa Area; ad esempio in terza area per ogni progressione tutti indistintamente percepiranno un aumento stipendiale annuo pari ad € 2.250. Come accennato è stato esercizio complicato condividere le modalità operative che avvantaggiassero l’intera platea dei lavoratori.

Nel complesso possiamo affermare che il sistema, medio tempore, raggiunge un equilibrio. In ogni caso assicurare l’avvio della procedura entro il 2021 garantisce a tutto il personale dell’Agenzia l’anticipo della prossima progressione economica di almeno un anno solare.

Abbiamo pertanto affrontato la questione, secondo lo stile UNSA, con competenza e professionalità evitando di farci trascinare nella bagarre mediatica alimentata da qualche sigla che utilizza i temi cruciali della categoria a mero scopo politico elettorale. Stiamo parlando di quella stessa sigla che 3 anni or sono utilizzò come cavallo di battaglia per la campagna elettorale RSU la demonizzazione del CCNL che CONFSAL-UNSA aveva sottoscritto, ergendosi a paladina dei “tartassa?” e promettendo la lotta senza quartiere per i diritti negati da quel contratto, salvo precipitarsi a firmare il contratto medesimo qualche mese dopo ad elezioni tenute. Quella stessa Sigla, a corto di argomenti per la campagna RSU 2022, ora come allora prova a parlare alla pancia dei lavoratori raccontando che tutto suo è il merito dell’accordo sui passaggi di fascia.

I lavoratori del fisco, a nostro avviso, sono sufficientemente prepara? per sapere che in un consesso democratico, a cui partecipano paritariamente ben 7 Organizzazioni Sindacali e la Parte Pubblica, è praticamente impossibile che una Sigla, peraltro minoritaria nel comparto, possa condizionare da sola le scelte del tavolo. Riteniamo francamente che non si possa offendere in questo modo l’intelligenza dei lavoratori che, in ogni caso, sapranno trarre autonomamente le proprie conclusioni.

Il Coordinamento si ritiene soddisfatto dagli esiti del lavoro svolto, frutto dell’attività formale ed informale ai più alti livelli, anche con riferimento al richiamato rinnovo del CCNL cui la nostra Federazione ha contribuito egregiamente ad indirizzare attraverso una significativa e qualificata azione politica ad ampio “spettro”.

Salvaguardia e soddisfazione delle aspettative di tutti i colleghi, la nostra “stella polare”. 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Sempreboni, Vitiello, Sorrentino)

 

Roma, 31 dicembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Sottoscritta dalla CONFSAL-UNSA la preintesa relativa al contratto

FUNZIONI CENTRALI – AGENZIE FISCALI

 SOTTOSCRITTA DALLA CONFSAL – UNSA LA “PREINTESA RELATIVA AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMPARTO FUNZIONI CENTRALI TRIENNIO 2019 – 2021”

In data 21.12.2021 è stata sottoscritta all’ARAN dalla nostra Federazione CONFSAL – UNSA (e dalla nostra Confederazione CONFSAL), unitamente ad altre OO.SS., la “preintesa” del CCNL 2019-2021. Un lungo percorso negoziale, difficoltoso per il punto di partenza, ovvero la necessità di operare un processo di omogeneizzazione degli ex settori confluiti nel Comparto delle Funzioni Centrali, “processo” che il precedente contratto (2016/2018) aveva rinviato anche in ragione del lungo periodo di “blocco” che necessitava essenzialmente di ripristinare un minimo di “agibilita” sindacale nonché trasferire risorse economiche per gli aumenti contrattuali.

La Federazione provvederà ad elaborare schede di sintesi per gli aspetti qualificanti il nuovo contratto, mentre in questa sede, a beneficio dell’intero Coordinamento Agenzie Fiscali, vogliamo fare delle valutazioni esclusivamente politiche. In nuovo CCNL rappresenta sicuramente un salto in avanti, avendo raggiunto l’obiettivo di apportare elementi di “manutenzione” delle regole in vigore, nonché di “stabilire” delle regole puntuali su diversi istituti di interesse dei colleghi.

Richiamiamo innanzitutto le regole sul lavoro agile e sul lavoro da remoto che, attraverso passaggi della contrattazione integrativa, rendono questo strumento “moderno” patrimonio dei rapporti sindacali, con la possibilità di “passare” dalla sperimentazione del periodo emergenziale ad un consolidamento “permanente” di questa modalità di esercizio della prestazione.

Un significativo passo in avanti, nella consapevolezza che in assoluto è il primo contratto collettivo nazionale del lavoro pubblico e privato a regolamentare questa materia che la legge n. 81/2017 ha introdotto nel mondo del lavoro. Un buon risultato nel raccordo tra regole di carattere generale, relazioni sindacali e contratto individuale.

Ulteriore significativo risultato è il nuovo ordinamento professionale che “libera” energie in precedenza bloccate dallo schema che ha operato per circa venti anni. Viene risolto il problema degli “apicali” ed unitamente al recepimento di indirizzi del Patto sul Lavoro Pubblico migliora il “meccanismo” di passaggio tra le Aree che oggettivamente era stato in precedenza bloccato per specifici interventi normativi “imperativi”. E’ stata creata la Quarta Area, quella delle Elevate Responsabilità, che introduce anche nel mondo pubblico la presenza dei “Quadri”, già attivi nel settore privato da tempo immemorabile.

Naturalmente queste regole intervengono in un panorama pubblico eterogeneo, ma sono fondamentali per le Agenzie Fiscali che hanno operato sulla base di una legge speciale. La Quarta Area, fortemente voluta dalla nostra Federazione, anche su significativo “input” del Coordinamento Agenzie Fiscali, consolida “status” giuridico ed economico e quindi declina precise regole nel rapporto di lavoro.

Quanto sopra, anche a sintesi di tutte le pregresse vicende di natura giudiziaria che hanno portato la “Corte Costituzionale” a decidere nel merito in alcune occasioni. L’inserimento di una Area delle Elevate Responsabilità, a nostro parere, delinea un organico modello che permette a tutte le Amministrazioni di esprimere al meglio le potenzialità professionali, presenti e future, disegnando percorsi di carriera e di crescita economica in grado di soddisfare le aspettative di tutti i colleghi in servizio. Sono stati, altresì, salvaguardati i percorsi “sperimentati” nell’ambito delle posizioni organizzative che hanno giocato un ruolo importante in questi anni ma, nel contempo, anche il sistema delle relazioni sindacali potrà meglio intervenire su tutta la materia che, sempre in ragione dell’imposto assetto normativo 2009-2010, le era stato in parte sottratto.

Alcune regole sono state migliorate, in particolare sulla malattia (ridotto l’impatto della cosiddetta “tassa sulla salute”), sulle ferie, sui turni ecc…

Sicuramente migliorato e rafforzato il sistema delle relazioni sindacali in diversi contesti (sulla informazione e sulle materie oggetto di contrattazione integrativa). Naturalmente tutto è perfettibile, ma se non si avvia il percorso difficilmente possono rilevarsi “a priori” gli impatti dei nuovi assetti. Il nuovo Contratto 2019-2021 di fatto giunge alla fine del triennio e, quindi, nella sua applicazione concreta ha il giusto tempo per poterne delineare gli effetti prima di “apportare” possibili modifiche. Il nuovo ordinamento svilupperà la sua azione nel prossimo “quindicennio”, come del resto sono stati i meccanismi precedenti, e deve rappresentare un “motore” di sviluppo per tutta la Pubblica Amministrazione in cerca di riforma.

Le risorse economiche destinate al rinnovo sono quelle già note che sono state tutte riversate sugli attuali schemi ordinamentali (ovvero tutto sugli attuali tabellari). Grazie al Patto sul Lavoro Pubblico si è riusciti a recuperare, a tempo quasi scaduto, ulteriori fondi necessari a fornire aspettative migliori sui diversi istituti.

Anche in questo caso è solo un primo passo. Nel ricordare che in tempi non sospetti la nostra Federazione e la nostra Confederazione hanno manifestato in “solitaria” al momento del “appostamento” dei fondi (le diverse leggi di stabilità), appare sostanzialmente evidente la necessità di procedere una profonda riforma organica dell’intero apparato pubblico ed assegnare una diversa, opportuna e qualificata attenzione verso il mondo del lavoro pubblico.

Il livello stipendiale (in generale) non confrontabile con i parametri europei e le difficoltà che si sono manifestate nella ricerca di personale per l’attuazione del PNRR in alcuni settori, rilevano la necessità che venga avviata una profonda riflessione in materia. Finito, da tempo, l’utilizzo della pubblica amministrazione come ammortizzatore sociale, mentre diventa sempre più importante e qualificato il supporto dei diversi settori pubblici alla crescita dell’intero Sistema Paese.

Ma per raggiungere questo obiettivo non servono azioni di tipo “penalizzante” come è successo, purtroppo, nel passato, bensì azioni “qualificanti” sotto tutti i punti di vista, con il massimo coinvolgimento delle Lavoratrici e dei Lavoratori in servizio. Questo CCNL è il primo passo.

Con i più sentiti Auguri di Buone Feste a TUTTI.

Roma, 21 dicembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

FIRMATA LA PREINTESA DEL CCNL FUNZIONI CENTRALI 2019-2021 – Comunicato Stampa

PA, FIRMATA LA PREINTESA DEL CCNL FUNZIONI CENTRALI 2019-2021. BATTAGLIA (CONFSAL-UNSA), CONTRATTO STORICO, APERTA NUOVA FASE PER I LAVORATORI DEL COMPARTO.

 

Roma, 21.12.2021. “Dopo una trattativa serrata durata mesi, è stata firmata  oggi all’Aran la Preintesa del Ccnl 2019-2021 delle Funzioni Centrali. Questo per noi non è solo un ottimo contratto, ma è un contratto storico, per lo spessore delle novità introdotte” afferma Massimo Battaglia, Segretario Generale della Confsal-UNSA.

“Sono stati assicurati aumenti medi pari a 104 € con una specifica attenzione alla valorizzazione dello stipendio tabellare rispetto agli aumenti previsti per il salario accessorio; c’è stata una prima definizione per via contrattuale del lavoro agile nel pubblico impiego; è stata prevista l’istituzione di una quarta area denominata area delle elevate professionalità, fortemente voluta dall’UNSA, volta a dare sbocco e prospettive alle carriere dei lavoratori pubblici; sono state definite procedure più rapide e snelle per i passaggi tra e nelle aree; si è rinnovato l’ordinamento professionale e il sistema di classificazione, introducendo una disciplina omogenea per il personale appartenente a comparti di contrattazione una volta distinti; si sono unificati i punti di accesso dall’esterno per tutto il comparto, prevedendo uno stesso livello tabellare”.

“Molte delle proposte UNSA sono state accolte, andando così a migliorare sensibilmente il testo della proposta iniziale presentata dall’Aran” nota Battaglia, che conclude “Ora ci attende la sfida di realizzare tutto quanto il contratto prevede per assicurare concretamente maggiori diritti e maggiori prospettive ai lavoratori.”

 

 

ENTRATE – Procedura di Passaggio dalla 2ª alla 3ª Area – Formazione e-learning per i candidati

AGENZIA DELLE ENTRATE

PROCEDURA PASSAGGIO DALLA 2ª ALLA 3ª AREA

PIATTAFORMA E-LEARNING

 

Per la procedura concorsuale interna di passaggio dalla 2ª alla 3ª Area disposta dell’Agenzia delle Entrate, il Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali sarà di supporto e di assistenza ai colleghi che intendono parteciparvi.
Il tutoraggio avverrà attraverso una piattaforma in e-learning fruibile dai candidati attraverso credenziali “personali” che verranno inviate ad ognuno di loro dopo aver ricevuto il modulo di adesione allegato alla presente comunicazione.

MODULO DI ADESIONE in allegato – Da inviare alla casella di posta unsaformazioneaf@gmail.com

Roma, 20 dicembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Salario accessorio 2020 – Decreto ex D. Lgs. n. 157/2015 – Firmato!

AGENZIE FISCALI

Salario accessorio 2020 – Decreto ex D. Lgs. n. 157/2015

 La Corte dei Conti ha vistato il Decreto Ministeriale di assegnazione dei Fondi per il salario accessorio 2020. Pertanto, l’iter è stato completato e si procederà all’assegnazione dei fondi alle singole Agenzie. Quanto sopra necessario per avviare la relativa negoziazione ed a seguire la liquidazione a tutti i colleghi in servizio.

Cordiali saluti.

Roma, 17 dicembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

AGENZIE FISCALI – Salario Accessorio 2020 – Nota di sollecito al Ministro

AGENZIE FISCALI

Salario Accessorio 2020 – Nota di sollecito al Ministro

 

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze

dott. Daniele Franco

Alla Direttrice del Dipartimento delle Finanze

prof.ssa Fabrizia Lapecorella

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

avv. Ernesto Maria Ruffini

Al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

dott. Marcello Minenna

Illustrissimo Sig. Ministro e Illustrissimi Direttori,

nel corso degli incontri riguardanti le Convenzioni MEF/Agenzie Fiscali 2021-2023, su sollecitazione delle OO.SS., erano state espresse rassicurazioni in merito all’emanazione del Decreto Ministeriale di cui al D. Lgs n. 157/2017 (annualità 2020), le cui somme da assegnare, ricordiamo, risultano necessarie per “alimentare” il Fondo salario accessorio 2020 per tutto il personale dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

In particolare, era stata fornita l’informazione che gli “atti” erano all’esame degli organi competenti per le opportune valutazioni ed autorizzazioni.

Il sistema di finanziamento del salario accessorio delle Agenzie Fiscali è stato modificato con la norma citata proprio al fine di migliorare sia le modalità di alimentazione dei Fondi che la tempistica di assegnazione delle somme d’interesse.

La scrivente OO.SS., atteso il tempo trascorso rispetto al momento dell’effettuazione della prestazione nonché l’ulteriore intervallo temporale intercorso rispetto agli incontri sindacali sopra evidenziati,

CHIEDE

che l’iter procedurale per l’emanazione del Decreto di finanziamento sia positivamente completato, affinché nel più breve tempo possibile le somme accessorie possano essere liquidate al personale, visto il raggiungimento degli obiettivi di Convenzione per l’anno 2020.

Roma, 13 dicembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Riunione del 10 dicembre 2021 – Piano Triennale

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Riunione del 10 dicembre 2021
Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale dell’Agenzia 2021/2023 attualizzazione delle Posizioni Organizzative e degli Incarichi di responsabilità

Ieri, 10 dicembre 2021, la Direzione Centrale del Personale ha presentato alle OO.SS. Nazionali, il Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale (PTFP) 2021/2023 come da primo punto all’odg.

L’Amministrazione in merito alla dotazione organica effettiva del personale non dirigenziale al 31.12.2020, pari 9.711, ha rappresentato una carenza di personale di 2.869 unità, che chiaramente necessitava, e continua a necessitare, di essere ripianata con vari interventi.

Nel corso dell’anno corrente si sono già concretizzate 81 nuove assunzioni e 33 entrate per mobilità/comandi, nonché si è perfezionato il passaggio di 180 dipendenti (progressioni verticali) dalla II Area alla III Area, che porteranno la dotazione effettiva, considerate anche le uscite, al 31.12.2021 a 9.187 unità di personale (n. 5.532 III Area, n.3.604 II Area e n.51 I Area).

Nel corso del 2022, grazie all’ accelerazione data alle procedure concorsuali in atto, a partire da fine marzo 2022 sarebbe previsto l’ingresso di n.1.422 unità di III Area e 1.200 unità di II Area a cui si verrebbero ad aggiungere n.100 unità per mobilità/comandi. Sarà, altresì, perfezionato il passaggio dei n.152 idonei della procedura di passaggio dalla II alla III Area. Il tutto dovrebbe determinare, sempre considerando le uscite, una dotazione effettiva 2022 pari a 11.252 unità di personale.

L’Amministrazione ha comunicato che è attualmente al vaglio dei competenti Organi, una proposta normativa finalizzata ad incrementare la dotazione organica del personale non dirigenziale a 18.000 unità al fine di adeguarla al fabbisogno necessario per l’assolvimento dei sempre più sfidanti compiti istituzionali.

La nostra O.S. in merito a quanto su esposto, nell’apprezzare che finalmente si va verso il più volte richiesto incremento di personale, ha segnalato la necessità di garantire, anche in previsione dell’imminente firma del CCNL Funzioni Centrali, una rideterminazione degli organici di II Area e III Area anche al fine di favorire nuove progressioni verticali da prevedere nel corso del nuovo anno.

L’Amministrazione è, poi, passata ad illustrare la situazione del personale di qualifica dirigenziale, evidenziando che al 31.12.2020 la consistenza registrata è stata pari a 141 unità (n.18. di 1^ fascia e n. 123 di 2^ fascia), riscontrando una carenza rispetto al totale delle posizioni istituite pari a 124 unità di personale. Per sopperire alla suddetta carenza nel triennio 2021/2023 si continuerà a conferire incarichi ex art.19 commi 6 e 5bis del D.lgs. n.165/2001 che sarebbero consentiti dalle disposizioni normative in essere sia ordinarie che speciali nonché in rapporto alle facoltà assunzionali, di cui l’Agenzia già dispone, ed anche ingressi in mobilità: per il 2021 numero 45 dirigenti di 2^ fascia e numero 2 di 1^ fascia, per il 2022 numero 35 dirigenti di 2^ fascia e 8 di 1^ fascia. Nel corso del 2022 è stato, inoltre, pianificato l’ingresso di 40 dirigenti di 2^ fascia rivenienti dal concorso pubblico bandito con direttoriale prot. 141208RU del 5 novembre 2021 e ad essi si sommeranno nel 2023 numero 10 dirigenti di 2^ fascia provenienti dal corso-concorso indetto dalla SNA. L’Amministrazione ha altresì previsto per il 2022 il conferimento di complessivi 8 incarichi dirigenziali di 1^ fascia, attribuiti ad attuali dirigenti di 2^ fascia e per incarichi dirigenziali di 1^ fascia ex art. 19, commi 6 e 5bis, del Dlgs. n.165/2001.

La nostra O.S. ha evidenziato l’eccessivo utilizzo di incarichi conferititi ex art.19, commi 6 e 5bis, del D.Lgs. n.165/2001, ribadendo che la via maestra rimane sempre quella del concorso pubblico nel più breve tempo possibile in ordine alle carenze. E’ stato anche da noi rimarcato che, considerate le carenze in atto di personale dirigenziale, non si comprende il basso numero di posizioni poste a concorso nel bando avanti citato, in considerazione peraltro che lo scorso anno era stato preannunciato, in occasione della celebrazione della festa di S. Matteo in Agenzia, un concorso per 100 dirigenti di 2^ fascia. In riscontro l’Amministrazione ha specificato che la scelta di contenere il bando a soli 40 posti di dirigente di 2^ fascia è stata “precauzionale” in quanto è ancora sub iudice il concorso a 69 posti da dirigente di 2^ fascia indetto il 16 dicembre 2011.

La nostra Delegazione ha, altresì, ribadito che sarebbe opportuno limitare gli ingressi dall’esterno per posizioni dirigenziali di 1^ Fascia individuando principalmente all’interno dell’Agenzia le figure per coprire le carenze.

Il secondo punto all’odg prevedeva la trattazione delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità in scadenza, a seguito di proroga, al 31 dicembre 2012.

L’Amministrazione ha comunicato l’intenzione, in linea di massima, di tenere fermo il numero delle P.O. in essere, ma di elevare da 600 a 900 gli incarichi di responsabilità (IDR), a seguito di una maggiore disponibilità finanziaria, utilizzabile con vincolo di destinazione, prevista dall’art. 40bis DL 162/2019.

La nostra Delegazione ha con forza ribadito che una nuova specifica individuazione degli IdR, può diventare realmente percorribile nel momento in cui si potrà avere contezza della nuova struttura organizzativa che l’Agenzia intenderà realizzare, che magari non sarà definitiva al 100% ma che dovrà essere la più vicina a quella finale. Pertanto una trattazione specifica circa le risorse da destinare alle PO e agli IdR dovrà essere oggetto di contrattazione appena ci sarà la completezza delle condizioni e si auspica che ciò possa avvenire al più presto e che sia finalmente chiaro il progetto globale di riorganizzazione dell’Agenzia.

L’Amministrazione, sentite anche le altre OO.SS Nazionali, ha ritenuto opportuno rimandare la discussione e si è riservata di prorogare di ulteriori sei mesi gli incarichi ad oggi in essere: chiaramente laddove dovessero difettare ancora le condizioni inerenti alla nuova individuazione dei numeri di PO e IDR si dovrà procedere alla loro messa in disponibilità per nuova attribuzione.

L’Amministrazione, su nostra richiesta, ha in conclusione assunto l’impegno di convocare nei primi 15 giorni del nuovo anno un incontro per discutere di future progressioni economiche nonché provvedere di concerto con le OO.SS. alla mappatura delle sedi di RSU.

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano)

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 11 dicembre 2021

 

ADM – Inquadramento nei nuovi profili professionali – Nota al Direttore Centrale del Personale

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Inquadramento nei nuovi profili professionali

Nota al Direttore Centrale del Personale

 

Al Direttore Centrale del Personale Agenzia Accise, Dogane e Monopoli

Dott. Rocco Flore

ROMA

Oggetto: inquadramento nei nuovi profili professionali (DD prot. 131016/RU del 3/5/2021).

La scrivente Organizzazione Sindacale fa presente che l’inquadramento nei nuovi profili professionali ha destato in molti Lavoratori, destinatari dei provvedimenti, notevoli perplessità, interrogativi e doglianze circa il mancato riconoscimento delle proprie attività e/o aspettative.

Si specifica, ad esempio, che a diversi Colleghi è stato negato l’inquadramento nel profilo professionale inerente alle attività svolte da sempre nel proprio ufficio con la motivazione della mancanza del titolo di studio specifico, con ciò privando alcuni uffici dell’espletamento di determinate funzioni da parte dei Lavoratori che se ne erano sempre occupati. Cosa ancora più grave è che non è  stata prevista alcuna alternativa al conseguente disservizio se non la ipotizzabile ma realistica imposizione, de facto, al Lavoratore di continuare ad effettuare quelle funzioni per le quali gli è stato negato lo specifico inquadramento.

Altra situazione anomala potrebbe derivare dall’applicazione dei “suffissi” (es. specialista, esperto, etc.) che abbinati al titolo di studio (ad es.  laurea in giurisprudenza ed abilitazione professionale) verrebbe ad evidenziare una presunta scala gerarchica che potrebbe essere percorsa da presunti “aventi diritto” per reclamare la responsabilità di sezioni o altro benché non vi abbiano mai lavorato e a contrariis, per effetto di quanto nel punto precedente, potrebbe portare all’esclusione od al passaggio “in sottordine” nei confronti di chi da anni vi lavora. È vero che la determinazione sui profili nega un valore specifico ai “suffissi”, ma in parallelo è altrettanto vero che alcuni dirigenti di Uffici hanno utilizzato in passato il meccanismo del “peso gerarchico” delle fasce economiche per assegnare incarichi (salvo poi far continuare a svolgere le funzioni effettive proprie di quell’ufficio a chi aveva l’esperienza necessaria) senza che, a quanto ci risulta, vi fosse alcun intervento dall’alto a smentirli. Pertanto le preoccupazioni espresse dai colleghi hanno ragion d’essere.

È stato, inoltre, segnalato che alcuni Lavoratori con un titolo di studio specifico (infermiere?) non sono stati inquadrati nel profilo specifico, oppure alcuni sono stati inquadrati nei nuovi profili per il semplice possesso di uno specifico titolo di studio (tributarista, ragioniere, geometra, fiscalista, ecc.) senza però tener presente la situazione operativa dei singoli uffici e la loro peculiarità, come ad esempio gli Uffici Viaggiatori, che non prevedono tali figure.

Queste ed altre problematiche inerenti ai nuovi profili professionali, erano state dalla scrivente Organizzazione Sindacale già rappresentate nei vari incontri con codesta Amministrazione che, però, preferì chiudere il confronto con le OO.SS.  senza valorizzare detti contributi.

Adesso, però, i nodi sono venuti al pettine.

Per quanto avanti esposto si chiede uno specifico incontro sull’argomento anche al fine di portare ai Colleghi, attraverso un dialogo costruttivo, sufficienti risposte atte ad evitare possibili contenziosi che già si paventano.

(Il Responsabile Nazionale di Settore – Salvatore VELTRI)

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 9 dicembre 2021

 

ENTRATE – Incontro del 2 dicembre 2021 – Firmato dalla CONFSAL–UNSA il Verbale di confronto sui Criteri generali del Sistema di Valutazione del personale

AGENZIA DELLE ENTRATE

Firmato dalla CONFSAL – UNSA il Verbale di confronto sui Criteri generali del Sistema di Valutazione del personale

 “Se sono rose fioriranno”

 

La vigenza di un quadro normativo che impone alle Amministrazioni Pubbliche l’applicazione di un Sistema di Valutazione per tutto il personale in servizio (e su questo tema l’Agenzia delle Entrate risponde in ritardo, ma in compenso ha ottenuto un adeguato confronto con le OO.SS.) e la predisposizione, in itinere, di nuove regole contrattuali  di primo livello che fanno specifico riferimento alla valutazione del personale per i “processi” di crescita professionale ed economica, hanno “portato” il Coordinamento Agenzie Fiscali della CONFSAL – UNSA ad esercitare uno sforzo nel merito della rilevante problematica, con l’obiettivo di contribuire all’individuazione dei criteri per la predisposizione di un sistema “valutativo” più avanzato rispetto alle proposte dell’Agenzia, alcune risalenti ad anni addietro.

Dopo diverse “sessioni” di confronto, su un tema “attenzionato” da diversi anni senza risultati apprezzabili, la CONFSAL – UNSA ha convintamente sottoscritto il Verbale sul confronto in merito ai “Criteri generali del Sistema di Valutazione del Personale”.

Un percorso molto difficoltoso ma necessariamente obbligato (il Verbale ed i Criteri sono visionabili sul nostro sito coordinamento.salfi.it).

Ma partiamo dall’inizio, riportando in estrema sintesi la nostra posizione espressa nel corso dell’intero confronto.

In termini “squisitamente” politici, il Coordinamento Agenzie Fiscali della CONFSAL – UNSA ha sempre espresso forti perplessità circa l’adozione di un sistema di valutazione “generalizzato” nel Pubblico Impiego e, quindi, nell’Agenzia delle Entrate.

In particolare, la mancanza di un significativo numero di elementi oggettivi di riferimento, tipici invece del mondo del lavoro privato, inficia, a nostro parere, la “ratio” di un sistema di valutazione già presente nel primo progetto di riforma del Ministro Brunetta (anni 2009-2010) che aveva l’obiettivo di una distribuzione differenziata del salario accessorio.

Una dimostrazione “plastica” delle difficoltà sul fronte della valutazione è stata la sua pratica applicazione “in nuce” in pregresse operazioni di passaggi di fascia economica che, pur non avendo una concreta “portata” ai fini delle procedure medesime, ha evidenziato l’inadeguata preparazione della classe dirigenziale e, soprattutto,  dei valutatori che hanno sostanzialmente utilizzato lo strumento per una sorta di “resa dei conti”, ovvero una distorta applicazione pratica del potere dirigenziale piuttosto che un esercizio di responsabilità qualificata.

Naturalmente in presenza di debite, significative ed apprezzate eccezioni.

Nel corso del confronto la delegazione della CONFSAL – UNSA ha chiesto con forza, mediante contributi formali, una maggiore attenzione finalizzata ad “azioni tutorie” che ritroviamo in molti punti del testo finale dei Criteri generali (soprattutto sugli obiettivi e loro concreta omogeneizzazione, sulla fase di concreto “feedback”, sulle procedure di contestazione, sulla sperimentalità applicativa del sistema, sul reale obiettivo della crescita della qualità del lavoro e, quindi, sulla effettiva portata del sistema, solo per indicare alcuni qualificanti aspetti).

Come CONFSAL – UNSA avremmo certamente gradito un diverso rapporto percentuale, rispetto al 50%, tra comportamenti organizzativi e risultati raggiunti, proprio per un ulteriore maggior riferimento all’oggettività della valutazione, dando maggiore pesatura ai risultati raggiunti (nei criteri generali si parla, invece, di un rapporto diverso a seconda delle finalità nell’utilizzo del sistema di valutazione).

Riteniamo, come CONFSAL – UNSA di aver espresso “appieno” la capacità di rappresentanza e di tutela collettiva dei lavoratori nelle condizioni date ovvero in un sistema di relazione sindacale oggettivamente “disequilibrato” (su tutto lo “spettro” operativo del sistema relazionale) per opera dei pregressi processi di riforma penalizzanti il lavoro pubblico, con l’augurio che questo rapporto venga, in futuro, sostanzialmente corretto, anche a partire dal prossimo CCNL.  

Fondamentale la sperimentalità del sistema ovvero il monitoraggio costante della pratica applicazione nel quale il Sindacato potrà svolgere il suo primario ruolo “tutorio”.

La CONFSAL – UNSA auspica risultati positivi, frutto del necessario cambio culturale (e noi abbiamo dato il nostro contributo con la solita onestà intellettuale e scevri da ogni condizionamento), grazie ad un sistema di valutazione che deve risultare avanzato per una struttura moderna, complessa e strategica come l’Agenzia delle Entrate.

Naturalmente vigileremo con la massima attenzione a tutela delle istanze di tutti i colleghi in servizio.

Altre rilevanti questioni

E’ stato predisposto, presentato e approvato nella competente Commissione Parlamentare un emendamento al decreto fiscale con il quale si prevede che in considerazione dell’urgenza di rafforzare la capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni, le amministrazioni titolari di interventi previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ivi incluse le regioni e gli enti locali, possono utilizzare le graduatorie ancora vigenti dei concorsi per dirigenti di seconda fascia e per funzionari, banditi anche da altre pubbliche amministrazioni, mediante lo scorrimento delle stesse graduatorie, restando fermi i limiti alle assunzioni posti dalle vigenti norme. – articolo 16, comma 3-bis (em. 16.10 – testo 3 – utilizzo di graduatorie di altre pubbliche amministrazioni).

La Federazione CONFSAL – UNSA, anche su forte “input” del Coordinamento, si è battuta per l’ottenimento dell’emendamento al fine di dare soddisfazione alle aspettative di tanti colleghi idonei all’ultimo concorso da Dirigenti per n. 175 posti.

Inoltre, i colleghi idonei sono stati inseriti nel “Portale” dedicato dal Governo alla ricerca delle risorse umane nella PA, per l’acquisizione da parte di altre amministrazioni, come da comunicazione ricevuta “al tavolo”.

Ulteriormente, abbiamo chiesto informazioni in merito al passaggio dalla Seconda alla Terza Area per 700 posti. Devono essere nominate le Commissioni e devono essere predisposte le prove, mentre l’Agenzia è impegnata anche per l’espletamento dei concorsi pubblici finalizzati all’acquisizione di personale.

Sul materiale formativo nessuna novità, rispetto alle pregresse comunicazioni, ma il Coordinamento prova a predisporre una piattaforma digitale in grado di fornire “pillole” di conoscenze specifiche che possono essere di ausilio per i colleghi partecipanti. Su questo progetto quanto prima forniremo ogni utile elemento.

(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

Roma, 3 dicembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Ent 20211202 Accordo ...

ADM – Firmata l’ ipotesi di CCNI/ADM

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

A tutti i Lavoratori ADM

Firmata l’ ipotesi di CCNI/ADM

Dopo un lungo e discontinuo periodo di trattative si è giunti alla firma dell’ipotesi del Contratto Integrativo (CCNI) di Agenzia che diventerà operativo dopo l’approvazione dei competenti organi di controllo interni ed esterni  e la sottoscrizione definitiva delle Parti.

Il nuovo testo prenderà il posto del precedente (luglio 2008) del quale mantiene, attualizzandole e potenziandole, diverse impostazioni e riguarderà, ovviamente, tutto il Personale dell’Agenzia ADM.

Rimandando a successivi approfondimenti la disamina dei diversi istituti, è importante sottolineare che con  il nuovo CCNI si è voluto, al di là di ogni scontato benaltrismo e con necessario senso di realismo, affrontare problematiche poco definite precedentemente o sorte nel corso degli anni, ovvero introdurre nuove previsioni nell’ambito del rapporto di lavoro e sul salario accessorio.

La nostra Federazione si è impegnata, con assiduità e propositivamente, nella trattazione delle diverse parti dell’impianto contrattuale con l’intento di dare ai Lavoratori maggiori strumenti e risorse.

Diverse sono state le tematiche affrontate  sulle quali, anche dopo un acceso dibattito, si è giunti ad una sintesi che abbiamo considerato accettabile anche tenuto conto delle limitate risorse dedicate al finanziamento di alcuni istituti.

Il sistema indennitario, seppur nelle ristrettezze del momento e con la fiducia di un allargamento delle relative poste economiche, è stato conservato ancorandolo a condizioni più oggettive. Per le turnazioni è stato previsto un aumento delle aliquote e una serie di necessarie specificazioni. La previsione di ore di straordinario in aumento riguardo al vigente CCNL ha inteso garantire lo svolgimento di molte attività diversamente non gestibili a causa delle persistenti carenze di organico.

Sul fronte delle innovazioni, anche in adeguamento al CCNL vigente, da segnalare sono gli incentivi alla mobilità territoriale, le ferie e riposi solidali, il welfare integrativo.

Il nuovo CCNI ha voluto anche individuare in modo più netto alcune regole ed istituti  al fine di evitare sterili contrapposizioni tra le Parti in materie non sempre ben definite.

Sostanzialmente, in una situazione storica in cui il rapporto di lavoro ha subito e continua a subire non pochi cambiamenti anche a causa della pandemia ancora in atto, il nuovo CCNI ha inteso dare un apporto di adeguato cambiamento seppur nella consapevolezza che diverse tematiche restano  in progress nonché sotto il vincolo di eventuali nuove previsioni del CCNL in trattazione presso l’Aran.

Il Responsabile Nazionale Settore ADM – Salvatore Veltri

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 1 dicembre 2021