Archivio mensile: Febbraio 2022

ENTRATE – Valutazione personale – Piano attività – Richiesta di intervento

AGENZIA DELLE ENTRATE

VALUTAZIONE PERSONALE – OBIETTIVI – PIANO ATTIVITA’ 

RICHIESTA DI INTERVENTO

Al Capo Divisione Risorse

                                                                                                          dott. Antonio Dorrello

                                                                                                          Alla Direttrice del Personale

                                                                                                          dott. Laura Caggegi

 Oggetto: Sistema di Valutazione del Personale – Attribuzione obiettivi. Piano delle attività 2022.Richiesta di intervento.

 

Egregi Direttori

questo Coordinamento riceve dalla periferia sollecitazioni in merito all’assegnazione ai colleghi di obiettivi annuali nei termini perentori di pochi giorni.

L’introduzione “sperimentale” di un Modello di Valutazione del Personale, a sensi delle disposizioni di Legge e di CCNL, di cui al verbale di confronto del 1.12.2021, quale strumento di crescita professionale di tutti i colleghi e della capacità organizzativa dell’intera struttura, prevede diversi passaggi, anche di carattere formativo per un buon numero di colleghi direttamente coinvolti nel processo, nonché una “strutturazione” del processo medesimo.

Alla base di tutto ciò una “globale” condivisione “attraverso iniziative di comunicazione e di formazione con tutti gli attori coinvolti al fine di favorire la diffusione di una corretta cultura della valutazione quale strumento integrato di gestione delle risorse umane”.

Naturalmente grande importanza agli obiettivi di gruppo, da delinearsi in fase successiva su correlati specifici obiettivi individuali.

A parere dello Scrivente, il processo comunicativo “diffuso” a tutto il personale non è stato significativamente realizzato mentre, nel contempo, si procede all’assegnazione dei “budget” 2022 in assenza di informativa alle OO.SS. nazionali circa gli obiettivi del Piano delle attività 2022.

Oltretutto, su questo secondo aspetto, pervengono segnalazione di disallineamenti, qualitativi e quantitativi, rispetto alle risorse umane disponibili nelle diverse sedi.

In molte realtà territoriali la riduzione del personale rispetto a periodi precedenti è ben superiore al 25%, con punte anche nettamente superiori e di ciò non si può non tenere conto nell’attribuzione degli obiettivi.

Per quanto sopra, la CONFSAL – UNSA segnala queste due strategiche incongruenze che potrebbero avere “pesanti” risvolti negativi su tutto il personale e sulla complessiva attività dell’Agenzia chiedendo una convocazione in merito agli obiettivi del Piano 2022, nonché la massima vigilanza e la massima informazione possibile sull’istituendo processo di valutazione per tutto il personale in servizio.

Cordiali saluti.

Roma, 23 febbraio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Indennizzo attività in presenza 2020 e remunerazione indennità di risultato POER 2019

AGENZIA DELLE ENTRATE

INDENNIZZO ATTIVITÀ IN PRESENZA 2020 E REMUNERAZIONE INDENNITA’ DI RISULTATO POER 2019

 

Nel pomeriggio del giorno 7 febbraio e fino a tarda ora è proseguito l’incontro presso l’Agenzia delle Entrate in merito all’indennizzo dell’attività 2020 in presenza e sui criteri per la remunerazione dell’indennità di risultato 2019 per le POER.

Indennizzo attività in presenza 2020

In merito al primo punto all’ordine del giorno, abbiamo registrato un nulla di fatto e la tematica è stata opportunamente rinviata alla contestuale discussione di tutto il Fondo 2020.

Come già espresso nel precedente notiziario e nel richiamare quanto riportato nel nostro comunicato del giugno 2021 siamo stati “profeti”.

Non si tratta di indennizzare la presenza dei colleghi che hanno svolto attività d’ufficio indifferibile (che poi si è tradotta nei fatti in attività essenziale) bensì di qualificare meglio, sul piano economico, l’attività posta in essere da colleghi che si sono “sobbarcati” impegni extra ovvero hanno raggiunto gli uffici pur in una condizione ambientale problematica a causa della pandemia, contribuendo al mantenimento degli alti “standard” operativi per tutta l’Agenzia.

Se l’accordo di programma, sottoscritto il 16 luglio 2021, aveva espresso l’esigenza di “ristorare” il presidio del lavoro in presenza “in quanto assegnato ad attività indifferibili eseguibili solo sul luogo di lavoro” e come tale predisponeva ad un sollecito accordo stralcio, i fatti hanno portato il tavolo a discutere solo mesi dopo di questa opzione e nel contempo a verificare che altri colleghi sono risultati comunque “precettati” dalla parte datoriale per lo svolgimento di attività ritenute essenziali per l’Agenzia.

In questo “scenario” comunque modificato e, nel contempo, una insoddisfacente soluzione fornita sui ristori da “smartworking emergenziale” che ha determinato l’attribuzione di una somma “ridicola” pro-capite (una soluzione come sempre all’italiana, nulla a che vedere con soluzioni strutturate di altri paesi europei, su tutti l’esempio teutonico), ha portato la CONFSAL – UNSA a “ragionare” su un contesto più ampio di quello in precedenza evidenziato che, tra l’altro, avevamo già articolato nei mesi scorsi.

Trattandosi di “plafond” diversi, quello di cui alla voce in esame è il complessivo Fondo 2020 (rispetto all’extra plafond previsto dal comma 870 per il lavoro agile) riteniamo fondamentale non indennizzare genericamente i colleghi interessati dalla presenza (anche perché non si può indennizzare il rischio) quanto piuttosto rivedere radicalmente la posizione indennitaria di diverse figure (conservatori e gerenti, gestori di rete, addetti alla sicurezza e quant’altro) che non solo hanno “significativamente” contribuito all’attività operativa in piena emergenza sanitaria ma che, da tempo remoto, hanno reclamato maggiore attenzione circa i compiti espletati rispetto allo schema base delle modalità di liquidazione dei compensi accessori.

Solo andando a rivedere le loro indennità, a più giusta ragione in una condizione come quella esercitata nel 2020, potremo apprezzare al meglio impegno e qualità professionale della loro prestazione.

Così come per i colleghi comunque “precettati” a diverso titolo, potremo apprezzare il maggior impegno rispetto al tradizionale.

A parere dell’UNSA la soluzione della revisione delle indennità di riferimento del salario accessorio 2020, soprattutto per alcune figure professionali e non solo, può essere la risposta definitiva alle questioni sollevate anziché “appoggiarsi” ad un generico accordo stralcio che a prima vista sembrerebbe opzione soddisfacente ma che alla lunga non fornisce le giuste risposte.

Nonostante ciò avremmo comunque potuto dare il nostro consenso, nell’immediato, su somme una tantum pari o similari a quelle utilizzate per ristorare gli “smartworker” (€ 5,45), per poi concentrarci sulle opportune correzioni nell’accordo FRD 2020 ma in assenza di una convergenza delle parti (qualcuna esercitatasi su somme doppie o superiori a quella indicata) riteniamo “giusto” e “corretto” rinviare al confronto delle prossime settimane sul Fondo 2020.

Il tutto in un coerente quadro d’insieme nel quale da un lato, dovremo compensare voci che risultano “disattivate” nel vecchio schema per oggettive diversità delle condizioni operative 2020 (ed anche 2021), e dall’altro lato, dovremo trovare soluzioni per tutta una serie di attività poste in essere in condizioni di emergenza.

La possibilità di poter contare su un “plafond” probabilmente maggiore, mette il tavolo nelle condizioni di affrontare con serenità e cognizione tutti i diversi aspetti del salario accessorio e risolvere definitivamente le criticità che non sono state rimosse nel passato.

La CONFSAL – UNSA pensa che questa sia la migliore soluzione per tutte le parti interessate, anche per chi ha effettuato la prestazione in presenza (“precettata” o meno).

A questo punto abbiamo chiesto l’immediata apertura del tavolo negoziale sul salario accessorio 2020.

Indennità Risultato POER 2019

Sul tema dei criteri generali per la distribuzione dell’indennità di risultato ai titolari di Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità di cui all’art. 1, comma 93, della legge n. 205/2017, le parti hanno sottoscritto un verbale di confronto.

Ai fini dell’attribuzione dell’indennità verranno valorizzate, in primis, le valutazioni positive assegnando i seguenti parametri:

– adeguato 100,

– più che adeguato 110,

– eccellente 125.

A questi numeri l’Amministrazione è giunta recependo i contenuti di più interventi, tra cui quello dell’UNSA, volti a modificare i valori di partenza rendendoli più coerenti tra loro.

Il parametro attribuito va ulteriormente ponderato per la fascia di appartenenza e per i mesi di incarico ricoperti nel 2019.

Atteso che il Fondo complessivamente disponibile, che è bene ricordare non intacca il FUA del Personale delle Aree né quello della Dirigenza, ammonta a 5 milioni di euro circa, la Parte Pubblica ha dichiarato che, secondo le sue proiezioni, tutti i colleghi POER che hanno riportato valutazione positiva riceveranno un importo almeno pari al 15% dell’indennità di posizione.

In tal modo il sistema di calcolo rispetterà il vincolo di cui all’art. 18 bis del Regolamento di Amministrazione che fissava appunto nel 15% la quota minima dell’indennità.

Il sistema così delineato viene applicato in questa fase che definiremmo “transitoria”, in attesa della concreta applicazione delle regole stabilite nel nuovo CCNL – Funzioni Centrali che conferisce un preciso “status” giuridico ed economico alle figure di Elevata Professionalità (per l’entrata in vigore di queste regole le parti dovranno affrontare un percorso di confronto e negoziazione).

Naturalmente, come UNSA, intendiamo contribuire, da subito, alla “fase transitoria”, con un confronto “pregno” di riflessioni e considerazioni che potranno risultare utili anche nella successiva fase di attuazione del CCNL.

Incalzata sul tema, la Direttrice del Personale dott.ssa Caggegi si è anche detta favorevole ad intervenire sul taglio delle ore in eccedenza che viene applicato al prospetto orario delle Poer, condividendone l’iniquità.

La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino

Roma, 8 febbraio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Passaggio tra le aree – DISPONIBILE LA PIATTAFORMA E-LEARNING PER GLI ISCRITTI!!!

AGENZIA DELLE ENTRATE

PROCEDURA PER IL PASSAGGIO DA 2^ A 3^ AREA

DISPONIBILE LA PIATTAFORMA E-LEARNING PER I COLLEGHI

 

Cari colleghe e colleghi,

la piattaforma e-learning è pronta per la fruizione da parte dei colleghi che hanno già dato la loro adesione.

Abbiamo già iniziato l’invio delle credenziali personali, al fine di usufruire – 7 giorni su 7 – 24 ore su 24 – delle pillole di formazione, per le quali ringraziamo sentitamente i colleghi che si sono resi disponibili alla “docenza”.

Ricordiamo, a chi non avesse ancora aderito alla nostra iniziativa, che è possibile farlo inviando la modulistica disponibile sul sito e allegato al notiziario all’indirizzo di posta elettronica unsaformazioneaf@gmail.com.

Roma, 4 febbraio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Siglato accordo produttività…

AGENZIA DELLE ENTRATE

SIGLATO ACCORDO ANTICIPO PRODUTTIVITA’, IN DIRITTURA D’ARRIVO INDENNIZZO PRESENZE 2020 E ACCORDO NAZIONALE MOBILITA’

 

In data 1° febbraio è ripresa l’attività negoziale del tavolo nazionale nel corso del quale si è discusso di diversi punti posti all’ordine del giorno.

ACCONTO SALARIO ACCESSORIO 2021

Come da consuetudine le parti negoziali, nelle more della costituzione del Fondo Risorse Decentrate per il 2021, si sono accordate per l’erogazione di un’anticipazione del compenso accessorio.

Le somme saranno erogate al personale in servizio nel 2021 secondo gli stessi criteri previsti per l’erogazione dell’indennità di Agenzia e secondo la scala parametrale riferita all’Area di appartenenza.

Atteso che occorre attendere il consolidamento del dato sulle presenze 2021, che il sistema informatico completerà intorno al mese di aprile, le somme saranno erogate presumibilmente entro il mese di giugno. Ci auguriamo, invece, che i lavori possano essere accelerati per una più sollecita erogazione dell’acconto.

MOBILITA’ NAZIONALE

La Parte Pubblica ha proposto al tavolo la sottoscrizione di un accordo per la mobilità nazionale redatto sulla falsariga dell’accordo sottoscritto nel 2018; anticipando qualche marginale modifica.

CONFSAL-UNSA ha, innanzitutto, rappresentato che talvolta questa procedura non ha soddisfatto le legittime aspettative dei lavoratori soprattutto rispetto ai posti disponibili. Abbiamo pertanto richiamato l’Agenzia ad una ampia riflessione in cui si tenga conto che:

  • In primo luogo occorre considerare che tanti colleghi in servizio stanno concorrendo, con esito positivo, alla selezione esterna per funzionario tributario in regione diversa da quella di attuale sede di servizio. Pertanto è assolutamente opportuno conoscere il numero dei dipendenti vincitori al fine di espungerli dalla graduatoria della mobilità per lasciare spazio a nuovi ingressi;
  • In secondo luogo occorre procedere prima ad una STABILIZZAZIONE DEI DISTACCHI, e poi alla MOBILITA’, per evitare che i colleghi che hanno maturato il diritto al distacco erodano posti dalla graduatoria della Mobilità Nazionale.

Quanto sopra per rendere effettivamente disponibili i posti in mobilità, in un numero assolutamente adeguato.

Nel contempo, anche alla luce delle nuove disposizioni contrattuali di primo livello (che saranno prossimamente vigenti), diventa necessario discutere sia del lavoro “agile” che del lavoro “da remoto” (nelle diverse forme compreso il coworking).

Quanto sopra nella consapevolezza che da epoca remota è stato chiesto di discutere, senza esito, sia di coworking, nazionale e territoriale, sia di lavoro agile, e questo nonostante, a nostro parere, vi fossero tutte le condizioni per “addivenire” ad accordi (basti pensare alla sperimentazione coworking in alcune regioni).

La predisposizione di nuove regole contrattuali e nello stesso tempo la redazione in corso del PIAO, come da obblighi normativi, pongono le condizioni, ora più che mai, perché si discuta ad ampio spettro della conciliazione vita – lavoro.

Quindi non si tratta solo di avere il tassello della mobilità, fondamentale perché atteso da tanti colleghi, ma l’Agenzia e le OO.SS. devono delineare una complessiva linea di azione che, attraverso i diversi temi, possa soddisfare al meglio le aspettative e le esigenze dei colleghi, a diverso titolo interessati.

Su questo aspetto non possiamo più aspettare e quindi l’aggiornamento del “tavolo” deve avere il fondamentale ed unico scopo di raggiungere il miglior risultato possibile su tutti questi temi.

Aspettiamo concreti risultati, in caso contrario sapremo rispondere adeguatamente.

INDENNITA’ ATTIVITA’ IN PRESENZA 2020

Con accordo sindacale del luglio scorso si stabilì di erogare un “ristoro” anche ai colleghi che nel 2020 avevano reso la prestazione lavorativa in presenza, perché assegnati ad attività indifferibili eseguibili solo sul luogo di lavoro, riservandosi di fissare i criteri in una successiva sede.

Nell’incontro di ieri l’Agenzia ha formulato una proposta che è stato oggetto di approfondimento al tavolo e che ha richiesto, altresì, un aggiornamento alla settimana prossima.

Diciamo subito, a scanso di equivoci, che la CONFSAL – UNSA ritiene che gli impegni profusi in piena pandemia, vuoi in lavoro agile, vuoi in presenza siano entrambi meritevoli di gratificazione ma nell’ambito di un principio di coerenza tra chi è stato obbligato a recarsi in ufficio e chi è stato obbligato al lavoro agile emergenziale.

Ricordiamo anche che i cosiddetti “ristori da smartworking”, dopo tanto parlare, non hanno in alcun modo soddisfatto i colleghi interessati per tutte le motivazioni note.

Lo stralcio, rispetto al complessivo Fondo 2020, deve tenere conto sia delle complessive risorse a disposizioni sia delle aspettative di alcune figure, in qualche caso possibili beneficiari di questa indennità aggiuntiva (gestori di rete, figure del settore Pubblicità Immobiliare e non solo), che già in epoca non sospetta chiedevano un aggiornamento delle voci accessorie. Tutto il sistema deve poter raggiungere un giusto equilibrio, nell’ambito dello schema complessivo del salario accessorio 2020, ancora da discutere.

A nostro parere non si tratta di semplici benefici, bensì di riconoscimenti “giusti” (e non si può in alcun modo parlare di indennizzo del rischio) che devono saper cogliere gli aspetti significativi e salienti della prestazione effettuata.

Quindi un importante esercizio negoziale che non termina con l’accordo stralcio, dovuto e necessario nel più breve termine possibile, ma dovrà trovare “compiutezza” allorquando si discuterà dell’intero sistema accessorio 2020.

Dispiace essere chiamati sistematicamente in causa da soggetti negoziali mentre l’attività di approfondimento al tavolo è in corso (sta diventando frequente).

Ma noi manteniamo la “barra dritta” in termini di interessi generali e valutazioni negoziali.

Altrimenti anche noi potremmo esercitarci nel famoso programma “+1 a prescindere”, sia con riferimento al beneficio di cui trattasi sia ritornando sui pregressi ristori.

L’attuale fase senz’altro lo giustificherebbe.

La fonte di finanziamento accessoria è unica e deve tenere in equilibrio “tutto e tutti”, nel contesto di una emergenza sanitaria ancora in essere.

Confidiamo che tutto il tavolo riesca come dire a “trovare la quadra”, per venire incontro ai colleghi che hanno reso la prestazione in presenza nell’anno 2020 per le attività indifferibili, sottoscrivendo il relativo accordo stralcio, così come ci auguriamo che quanto prima si discuta dell’intero Fondo 2020, in una annata “straordinaria” per la globale l’attività posta in essere dall’Agenzia delle Entrate.

VARIE – GREEN PASS UTENZA

Al termine della discussione dei punti all’ordine del giorno le OO.SS. hanno chiesto chiarimenti sul tema del controllo “GREEN PASS” all’utenza, opponendosi all’ipotesi che la certificazione venga controllata dai funzionari.

In ragione delle tante sollecitazioni periferiche nelle quali viene rappresentato che molti datori di lavoro stanno “massivamente” trasferendo l’incombenza ai lavoratori nonostante quanto espresso dal Protocollo anticovid, il “tavolo” ha sollecitato una ricognizione della Direzione del Personale affinché vi sia la massima aderenza ed uniformità applicativa al protocollo medesimo

Infine, CONFSAL-UNSA ha chiesto una riflessione orientata a prorogare la nota del 5 gennaio della Divisione Risorse ovvero drastico diradamento della presenza negli uffici nelle attuali condizioni di emergenza sanitaria.

L’approfondimento sui criteri di ripartizione dell’indennità di risultato per i funzionari titolari di Posizione Organizzativa di Elevata Responsabilità è rimandato al prossimo lunedì, cosi come il completamento relativo all’accessorio per le attività essenziali in presenza per l’anno 2020.

Vi terremo aggiornati.

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Sempreboni, Vitiello, Sorrentino)

Roma, 2 febbraio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni