Archivio mensile: Settembre 2022

ENTRATE – Niente accordo sulla sicurezza – Comunicato unitario 29 settembre 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

NIENTE ACCORDO SULLA SICUREZZA ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE 

L’Agenzia propone di smantellare le misure anti-Covid e le relazioni sindacali sulla sicurezza e presenta una proposta che non accetta di negoziare

Il sindacato unitariamente la respinge e diffida ad applicare immediatamente la norma che prevede lo smart working per i fragili fino al 31 dicembre 2022

COMUNICATO UNITARIO DEL 29 SETTEMBRE 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito dell’incontro del 29 settembre 2022.

Cordiali saluti.

Roma, 29 agosto 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione del 23 settembre 2022 – La storia infinita della riorganizzazione

ADM – RIUNIONE DEL 23 SETTEMBRE 2022

La storia infinita della riorganizzazione
Altre problematiche ancora in sospeso

L’incontro sindacale del 23 settembre 2022, tanto atteso per l’oggetto della convocazione almeno della prima parte, è risultato una parvenza di informazione che nulla ha apportato a quanto già si sapeva sull’argomento.
Argomento che verteva sul “riordino degli assetti organizzativi territoriali” facendo riferimento alla “istituzione di strutture con competenze trasversali ai settori di imposta gestiti (accise, dogane e monopoli)” insieme ad altre inerenti agli “ambiti portuali e aeroportuali”, strutture che complessivamente prevederebbero 199 unità organizzative rette da Dirigenti di 2A fascia e da Poer.
Dopo quasi due anni di annunci di cambiamenti organizzativi iniziati con “atti di efficientamento” riguardanti sia le direzioni centrali che le direzioni regionali/interregionali sembrava fosse arrivato il momento di conoscere nei particolari almeno i cambiamenti inerenti agli uffici direttamente operanti sul territorio: gli Uffici delle dogane e gli Uffici dei monopoli nonché le relative SOT. L’informazione invece si è risolta nella mera illustrazione della necessarietà della riorganizzazione degli uffici in questione.
La mancata informazione in merito alla sostanzialità dei cambiamenti lascia, quindi, in sospeso il termine di avvio delle nuove strutture nonché, principalmente, l’individuazione delle stesse. Di conseguenza restano non conosciute tutte le inerenti situazioni ovvero quali saranno i criteri mediante i quali verranno individuate le Poer messe a capo delle molte strutture previste per le stesse (108), quali saranno i criteri di graduazione degli uffici e dell’aggiornamento dei livelli retributivi di Dirigenti e Poer. Soprattutto resta in sospeso la composizione delle nuove strutture ovvero con quali organici potranno funzionare, mediante quali organigrammi, con quali carichi di lavoro, con quale ridistribuzione delle professionalità anche in relazione ai “nuovi profili professionali” reperiti con la prima tornata di concorsi e da reperire con quella in itinere che presupporrebbero, di conseguenza, anche gli obiettivi e i carichi di lavoro delle nuove strutture.
Infine, l’attuale indeterminatezza riguardo alle nuove strutture impedisce anche la trattazione degli incarichi inerenti a P.O. e IDR prorogati più volte sempre a causa delle annunciate e /o attese partenze delle nuove strutture.
Chiaramente, laddove si dovesse pervenire alla riorganizzazione delle “strutture locali”, restano ancora in sospeso la più volte auspicata “regionalizzazione” e l’individuazione degli uffici centrali già variamente rivisitati. In particolare dall’incontro è emerso che la riorganizzazione delle strutture locali sembra essere autorizzata nell’ambito dell’attuale Regolamento di Amministrazione, mentre ad oggi non risultano autorizzazioni a procedere per il resto: tutto ciò palesa le difficoltà, forse sottovalutate, che la riorganizzazione di una intera Amministrazione può comportare.
In risposta alle varie osservazione l’Amministrazione ha annunciato che tra 7/10 giorni presenterà l’illustrazione della riorganizzazione degli uffici locali.
Terminata l’informativa sulla riorganizzazione si è passati a ridiscutere dell’Accordo sugli incentivi per funzioni tecniche, oggetto di precedenti incontri, al fine di arrivarne a una definizione. L’Amministrazione ha chiesto alle OO.SS. ulteriori indicazioni rispetto alla bozza proposta nell’ultimo incontro, per limare gli ultimi dettagli prima della firma dell’accordo. In risposta si è chiesto di garantire un monitoraggio puntuale degli effetti dell’accordo, di allargare compatibilmente alla specifica funzione la platea dei partecipanti, la rotazione degli stessi ed in ogni caso di adottarlo in via sperimentale per una successiva verifica delle ricadute. L’amministrazione preso atto di quanto rappresentato, presenterà in una prossima riunione un’ipotesi di accordo che terrà conto delle considerazioni espresse dalle OO.SS.
Si è chiesto lo stato d’arte degli idonei alla procedura verticale dalla II alla III Area, considerata la volontà già espressa dall’amministrazione di inquadrarli in III Area. In merito è stato ribadito che si è in attesa del Dpcm autorizzativo, che dovrebbe giungere a breve, fatto che, tranne imprevisti, porterebbe entro ottobre a garantire ai colleghi il passaggio di Area. Si segnala, inoltre, che l’Amministrazione prevede di pubblicare entro il 15 ottobre p.v. le graduatorie per le progressioni economiche entro le Aree. E’ stato richiesto all’Amministrazione di programmare celermente, tenuto conto delle aspettative del personale, una serie di incontri sia al fine della sottoscrizione di un accordo stralcio sul Fondo del personale 2021, che per dare il via alle varie fasi procedurali per una seconda procedura di sviluppi economici all’interno delle Aree nel corso del 2022.
In merito agli incarichi di responsabilità in scadenza al 30 settembre c.a. saranno prorogati in linea di massima al 31.12.2022. Infine è stato ribadito la necessità di arrivare quanto prima a un accordo sul lavoro agile e alla definizione delle famiglie professionali come sancito dal CCNL Comparto Funzioni Centrali 2019/2021.
LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano, Damiano)

Roma, 26 settembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Primo incontro per il rinnovo dell’accordo sulla sicurezza COVID

AGENZIA ENTRATE
PRIMO INCONTRO PER IL RINNOVO DELL’ACCORDO SULLA SICUREZZA COVID

Mercoledì 14 settembre si è tenuto il primo incontro relativo al rinnovo dell’Accordo Sicurezza del 28.04.2022 in scadenza al 30 settembre prossimo. La Parte Pubblica ha presentato una bozza di Accordo molto stringata in cui, di fatto, propone il superamento della più gran parte dei presidi stabiliti appena 5 mesi orsono. Il documento non contempla, ad esempio: le barriere protettive agli sportelli, i DPI per i funzionari in servizio esterno, la riconferma dell’utilizzo di fasce di flessibilità più ampie in ingresso ed in uscita. Sul presupposto che le normative sarebbero mutate, propone l’utilizzo facoltativo delle mascherine e la riduzione delle distanze tra le postazioni ad 1 metro. Probabilmente ciò che maggiormente colpisce è l’assenza di previsioni specifiche per la tutela dei fragili ed il superamento dei tavoli permanenti sulla Sicurezza in sede territoriale.
CONFSAL-UNSA ha esortato a non abbassare la guardia; la variante COVID in corso è, probabilmente meno pericolosa, ma andando incontro all’inverno è opportuno fissare regole anti-COVID che mantengano un prudente presidio del rischio.
Sebbene lo scenario normativo sia modificato, abbiamo proposto un approccio diversificato a seconda delle attività: in tutti i casi in cui si entra a contatto con soggetti esterni occorre tenere un presidio alto, negli spazi non aperti al pubblico si possono condividere ulteriori riflessioni.
Pertanto abbiamo proposto la conferma dei plexiglass negli spazi in cui si ricevono i contribuenti e la prescrizione dei dispositivi durante i servizi esterni. Nella stessa direzione abbiamo chiesto, con forza, la conferma della previsione di fasce di flessibilità più ampie che consentano ai lavoratori di evitare sia l’utilizzo di mezzi pubblici sovraffollati che gli assembramenti negli spazi comuni. Al contrario, negli spazi non aperti al pubblico, l’utilizzo della mascherina può diventare facoltativo a condizione che si garantisca un opportuno distanziamento delle postazioni, che non può scendere sotto i 2 metri. Naturalmente laddove gli stabili non garantissero tale distanziamento si dovrà disporre la presenza alternata nelle stanze anche con l’utilizzo dello smartworking. Ancora abbiamo chiesto di prevedere un presidio speciale per i fragili, atteso che un decreto di prossima emanazione dovrebbe garantire a costoro il lavoro agile senza rientri. Su tutto abbiamo rappresentato che l’Accordo Nazionale deve prevedere l’immediata convocazione dei tavoli periferici finalizzati a declinare il primo secondo le specifiche esigenze locali.
Abbiamo colto l’occasione per porre all’ordine del giorno il tema della pulizia degli ambienti di lavoro. È sempre più evidente l’insufficienza delle ore assegnate alle ditte preposte, che non consentono di eseguire la pulizia approfondita di tutti gli spazi, quanto mai necessaria anche per il contenimento della diffusione dei virus. Abbiamo ammonito la Parte Pubblica a non rincorrere inopportune spending review su un capitolo di bilancio quale quello delle pulizie, ad aumentare gli investimenti e ad intraprendere un monitoraggio più stringente sulla corretta esecuzione dei contratti.
La Parte Pubblica ha dichiarato di poter condividere alcune delle proposte sindacali quali la dotazione dei plexiglass ed un intervento in merito al tema delle Pulizie. Su questo specifico punto ha ammesso la necessità di verificare la capacità di presidio della prestazione effettuata dai responsabili soprattutto nelle strutture periferiche. Parte Pubblica ha aggiunto che non vi è una carenza di fondi, che sono anche stati aumentati proprio per garantire i presidi anti-COVID ed ha spiegato che gli uffici preposti delle DR dispongono di un ampio plafond di “ore straordinario” da assegnare all’occorrenza alle DP che ne facciano richiesta, specificando che l’input deve giungere dai direttori provinciali.
Parte Pubblica si è detta anche disponibile a valutare specifiche previsioni per i soggetti fragili, soprattutto alla luce del Decreto in corso di approvazione. Al contrario si è dichiarata ferma sulla posizione di voler ridurre le distanze tra le sedute ad 1 solo metro. Su questo aspetto abbiamo ribadito che prevedere postazioni a distanza di un metro significa voler certificare, con l’assenso dei sindacati, l’esistenza di Uffici-pollaio, argomentando che non riteniamo ammissibile, considerate le dimensioni delle scrivanie e degli arredi, consentire che due colleghi seduti stiano tra loro ad una distanza di appena un metro.
Infine la Direttrice, dott.ssa Caggegi, ha proposto un rinvio della riunione utile a sviluppare la riflessione delle Parti per giungere ad un documento condiviso.
In merito alle procedure di progressione economica il delegato di Parte Pubblica dott. Campanella ha affermato che entro pochi giorni sarà pubblicata la graduatoria della prima tranche, in modo da poter rispettare i termini per il varo della seconda tranche entro l’anno. Il dott. Campanella ha anche dichiarato che un rallentamento nella procedura è stato causato dall’esigenza di verificare centinaia di richieste di variazione dei punteggi da parte dei lavoratori. Considerata la diffusione del problema, le organizzazioni sindacali hanno chiesto uno specifico incontro sul tema.
(LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA – Sempreboni, Vitiello, Sorrentino)

Cordiali saluti.

Roma, 16 settembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Firmato l’accordo sul Fondo 2020, con qualche distinguo…

AGENZIA DELLE ENTRATE

Firmato l’accordo sul Fondo 2020, con qualche distinguo

Dopo diverse sessioni negoziali è stato finalmente firmato l’accordo sul Fondo Salario accessorio 2020.
Diciamo subito una firma necessaria ed opportuna, in ragione dell’importanza dell’argomento e soprattutto del lungo tempo trascorso dalle prestazioni effettuate.
Osserviamo, purtroppo che nonostante le sollecitazioni e le rassicurazioni, i colleghi avranno “in tasca” il salario accessorio (al di là del solito acconto) non prima dell’inizio del 2023 ovvero dopo oltre 24 mesi dal lavoro svolto.
Un intervallo temporale che qualcuno definisce “incomprimibile”, ma che potrebbe essere correttamente ridotto se non si creassero sempre ostacoli e difficoltà che potrebbero essere tranquillamente eliminati.
Nel contempo la Rappresentanza dei lavoratori si trova nella necessità di esercitare appieno la funzione tutoria anche per recuperare somme che inopinatamente sembrano “svanire”.
Inutile dire che tetti di spesa ed altre disposizioni vigenti, vanno a “falcidiare” le somme che vengono assegnate a titolo di incentivazione (sic!) del personale.
Come sottolineato in diversi incontri anche di carattere politico, a parere della CONFSAL –UNSA è definitivamente “rotto” il legame prestazione lavorativa – controprestazione salariale (vincolo sinallagmatico) che era alla base della riforma in Agenzia Fiscale, come significativo aspetto della più elevata efficienza, funzionalità e capacità prestazionale recuperata dalla “macchina fiscale”.
Questo aspetto, unitamente alla gravissima carenza di personale, rendono problematica l’applicazione di qualsiasi piano aziendale ed il raggiungimento di qualsiasi obiettivo quanto-qualitativo.
Noi continueremo a batterci per la rimozione di questi ostacoli strutturali prima che sia troppo tardi, ma gli effetti di questi “macigni” sono già tutti presenti, a partire dai carichi di lavoro e del benessere di tutti i funzionari in servizio.
L’accordo è visionabile sul nostro sito e la delegazione provvederà agli opportuni approfondimenti e chiarimenti, anche attraverso un notiziario “tecnico”.
In questa sede vogliamo solo sgombrare il campo da “inutili” polemiche.
Come espresso formalmente in diverse occasioni (agli atti) e come evidenziabile dai documenti allegati (che possono essere letti per chi ne abbia voglia come elementi ulteriori di chiarezza), la delegazione CONFSAL – UNSA mai si è “sognata” di non “addivenire” ad una soluzione negoziale che prevedesse una maggiorazione salariale “mirata” nei confronti dei colleghi che hanno essenzialmente svolto attività indifferibili obbligata in ufficio.
Ciò nel pieno rispetto dell’accordo di programma del 16 luglio 2021 che testualmente recitava “Di attribuire al personale che durante il periodo da aprile a dicembre 2020, è stato chiamato a rendere la propria prestazione lavorativa in presenza in quanto assegnato ad attività indifferibili eseguibili solo sul luogo di lavoro, una specifica indennità per ogni giornata di lavoro in sede, utilizzando le risorse disponibili per la contrattazione integrativa a carico del FDR 2020 con prioritaria finalizzazione al suddetto scopo. Per la definizione analitica dei criteri si rinvia a successivo prossimi incontro.”
Avremmo, pertanto, voluto lavorare solo su questa definizione analitica per non lasciare spazi a dubbi interpretativi di norme di legge e regole contrattuali.
Non avremmo voluto creare “guerre di religione” tra chi ha preso i ristori (ricordiamo fondo ad hoc correlato con i risparmi di gestione su buoni pasto e straordinari) e chi prende salario accessorio “aggiuntivo” di cui al globale Fondo.
Le disposizioni legislative e contrattuali non fanno distinguo tra lavoro agile e lavoro in presenza, e d’altronde come sempre fatto in Agenzia delle Entrate l’accessorio medesimo è attribuito in relazione ai compiti ed alle funzioni svolte (e quindi in relazione alla qualità e quantità del lavoro prestato).
Abbiamo voluto fare un lavoro di qualità, come sempre, al servizio di tutti.
La pandemia è stata una parentesi (che ci auguriamo chiusa, ma così non sembra) nella quale ci siamo esercitati per innalzare al massimo i profili di sicurezza e di prevenzione protezione (siamo stati tra i primi della classe) e riteniamo, pur nella considerazione di cui sopra circa il vincolo prestazione-controprestazione, che l’Agenzia debba continuare, con il Sindacato, a mantenere alta la qualità negoziale, soprattutto lì dove spesso ad un livello superiore, soprattutto politico, si vogliono invece ridurre gli spazi dedicati al sistema relazionale.

Cordiali saluti.

Roma, 8 settembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Piano Aziendale e Convenzione 2022 – Comunicato unitario 5 settembre 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

PIANO AZIENDALE E CONVENZIONE 2022: UN LIBRO DEI SOGNI CHE NON PUÒ IN ALCUN MODO ESSERE AVALLATO DAL SINDACATO
Non ci sono 4.000 nuove assunzioni elencate nel piano, vanno rivisti gli obiettivi e modificate le linee guida unilaterali sullo smartworking. Il Governo avrebbe dovuto fare molto di più per investire sul fisco, anche in regime di “disbrigo di affari correnti”

COMUNICATO UNITARIO DEL 5 SETTEMBRE 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito degli incontri sul Piano Aziendale dei giorni scorsi.

Cordiali saluti.

Roma, 5 settembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni