Archivio mensile: Marzo 2023

ENTRATE – Tutela dei lavoratori!

AGENZIA DELLE ENTRATE

TUTELA DEI LAVORATORI!!!

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Alla Direttrice Regionale Lazio

Al Direttore Provinciale della DP II ROMA

A Tutti i colleghi

In questi giorni è in atto all’interno degli Uffici del Lazio, ed in particolare nell’Ufficio di Roma 6 via Canton, una campagna tendenzialmente “diffamatoria” volta a ledere l’immagine e la reputazione dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate.

Come CONFSAL – UNSA prendiamo da subito le distanze dall’esercente e ne stigmatizziamo il suo comportamento.

Lo scontrino fiscale deve essere sempre rilasciato nonché richiesto. Quindi non vi è alcuna connivenza.

Purtroppo dobbiamo rilevare come i colleghi della DP II di Roma, ma in generale tutti i colleghi dell’Agenzia delle Entrate, siano quotidianamente esposti ad attacchi verbali e non solo.

I lavoratori sono tenuti al rispetto del Codice di Comportamento, ma non per questo devono subire vessazioni.

Ad esito della urgente convocazione con i Vertici dell’Agenzia delle Entrate ci aspettiamo una presa di posizione netta a difesa di chi pur lavorando sott’organico lo fa nell’interesse esclusivo della collettività.

Il senso di appartenenza ed il qualificato lavoro svolto vanno sempre tutelati e salvaguardati, in ragione delle strategiche funzioni svolte.

Certo non possiamo far passare la tesi che i colpevoli sono i “controllori” e non i “controllati” che con i comportamenti spesso scorretti contribuiscono all’enorme livello di evasione fiscale raggiunto in questo Paese.

Roma, 24 marzo 2023

 

Il Coordinatore Regionale                              Il Coordinatore Nazionale

       Angelo Loro                                                     Valentino Sempreboni 

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Ai lavoratori ADM… – Comunicato unitario 16 marzo 2023

ADM

AI LAVORATORI ADM

COMUNICATO UNITARIO DEL 16 MARZO 2023

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito dell’incontro del 16 marzo 2023.

Cordiali saluti.

Roma, 20 marzo 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Riforma Fiscale – “Appunto di Sintesi”

 

“APPUNTO DI SINTESI”

RIFORMA FISCALE

 

In questa settimana viene presentato nel Consiglio dei Ministri lo schema di Legge Delega della Riforma Fiscale. Seguirà l’iter parlamentare per la sua approvazione e successivamente l’adozione, entro 24 mesi, dei relativi Decreti Delegati.

Nei principi generali (di cui agli articoli 2 e 3) la delega acclara i principi nazionali di:

  • stimolare la crescita attraverso una migliore efficienza della struttura delle imposte ed una riduzione del carico fiscale;
  • nuove misure per contrastare l’evasione fiscale e l’elusione fiscale;
  • razionalizzare il sistema tributario attraverso una maggiore qualità della legislazione tributaria (testi unici e codificazione), interscambio tra banche dati, eliminazione dei micro-tributi;
  • semplificazione degli adempimenti dichiarativi.

Vengono acclarati i principi internazionali di:

  • migliore adeguamento del sistema tributario nazionale a quello “unionale” ed internazionale;
  • revisione della disciplina della residenza fiscale delle personae fisiche e giuridiche;
  • incentivi per nuovi investimenti con capitali esteri.

Tutto quanto sopra con l’obiettivo di una maggiore certezza del diritto.

L’articolo 4 si occupa dello Statuto dei Diritti del Contribuente con l’obiettivo di rendere il medesimo Legge Generale Tributaria. Nella delega si interviene tra l’altro su:

  • rafforzamento dell’obbligo di motivazione degli atti impositivi;
  • valorizzazione del principio del legittimo affidamento del contribuente;
  • razionalizzazione e semplificazione della disciplina degli interpelli;
  • previsione di una disciplina generale della invalidità degli atti impositivi e della riscossione;
  • potenziamento dell’esercizio dell’istituto dell’autotutela.

Nella Parte II dei Tributi, l’articolo 5 parla dell’IRPEF – L’equità orizzontale.

Fermo restando il principio costituzionale della progressività, la riforma dell’Irpef mira a semplificare il sistema ed a garantire l’equità orizzontale, tra l’altro, attraverso:

  • riduzione della pressione fiscale, nel breve periodo, con la transizione a tre scaglioni ed aliquote più basse, e come obiettivo di Legislatura, la “flat tax” per tutti;
  • revisione delle “tax expenditures”, oggi più di 600 voci e 165 miliardi di euro di spesa pubblica, con ipotesi di “forfetizzazione per scaglioni di reddito (inclusi quelli assoggettati ad imposte sostitutive),
  • equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti e pensionati;
  • estensione della “flat tax” incrementale anche ai lavoratori dipendenti.

Gli interventi riguarderanno tutte le categorie di reddito Irpef, REDDITI AGRARI – REDDITI DEI FABBRICATI – REDDITI DI NATURA FINANZIARI – REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE – REDDITI DI LAVORO AUTONOMO – REDDITI D’IMPRESA – REDDITI DIVERSI, con la finalità di razionalizzare e semplificare l’intero sistema.

PER I REDDITI AGRARI

  • estensione del regime di imposizione su base catastale alle attività di coltivazione innovative (ad esempio, le “vertical farm”, micropropagazione);
  • aggiornamento annuale, con modalità facilitata e strumenti digitali, delle qualità e delle classi di colture.

PER I REDDITI DEI FABBRICATI

possibile estensione del regime della cedolare secca anche agli immobili non abitativi.

PER I REDDITI DI NATURA FINANZIARIA

  • raggruppamento dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria in una unica categoria reddituale, soggetta a tassazione in base al principio di cassa e di compensazione;
  • imposta sostitutiva sul risultato complessivo netto dei redditi finanziari realizzati nell’anno solare con la possibilità di riportare a nuovo, entro certi limiti, i redditi finanziari negativi eccedenti quelli positivi;
  • eliminazione della tassazione sul maturato e mantenimento di tassazione opzionale mediante la dichiarazione o tramite intermediari autorizzati (tassazione sul realizzato);
  • aliquota agevolata sui rendimenti delle forme pensionistiche complementari;
  • imposta sostitutiva agevolata sui redditi di natura finanziaria conseguiti dalle casse di previdenza.

PER I REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE

revisione e semplificazione delle disposizioni riguardanti le somme ed i valori esclusi dalla formazione del reddito, con particolare riguardo ai “fringe benefit”.

PER I REDDITI DA LAVORO AUTONOMO

  • eliminare la disparità di trattamento tra acquisti in proprietà e in leasing degli immobili strumentali;
  • riduzione delle ritenute sui compensi nel caso in cui il lavoratore autonomo sostenga elevati costi per lavoratori dipendenti e/o collaboratori;
  • riconoscimento della neutralità fiscale per le operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali.

PER I REDDITI D’IMPRESA

  • regime opzionale di tassazione ad aliquota proporzionale allineata a quella dell’IRES prevedendo, al momento del prelievo o alla distribuzione dell’utile, l’assoggettamento ad IRPEF al netto di detta tassazione;
  • incentivi fiscali per le spese relative agli investimenti qualificati, alla ricerca e sviluppo e all’incremento della base occupazionale.

PER I REDDITI DIVERSI

  • stabilizzazione dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni, anche edificabili;
  • disciplina delle plusvalenze conseguite dai collezionisti di oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione.

L’articolo 6 si occupa di IRES – La nuova imposta a due aliquote.

Dal 1.01.2024 entrerà in vigore la GOBAL MINIMUM TAX, ovvero l’imposta globale minima per le multinazionali pari al 15% da cui l’esigenza di introdurre una nuova IRES in linea con il contesto internazionale ed idonea a rendere il nostro sistema fiscale maggiormente attrattivo.

Aliquota impositiva ridotta rispetto al 24% per la quota di reddito destinata, nei due anni successivi, ad investimenti qualificati e/o nuova occupazione (chi più assume ed investe meno paga). L’obiettivo è quello di:

  • favorire la capitalizzazione delle imprese stabili in Italia;
  • premiare, con la riduzione dell’imposta, chi investe in nuova occupazione e beni strumentali innovativi e/o qualificati in un breve arco di tempo.

Coerente razionalizzazione/eliminazione dei crediti d’imposta vigenti.

Nella delega sono inoltre previste disposizioni, in linea con le previsioni comunitarie, volte a:

  • semplificazione e revisione della disciplina di deducibilità degli interessi passivi anche attraverso l’introduzione di apposite franchigie;
  • riordino del regime di compensazione delle perdite fiscali anche attraverso il recepimento dei principi espressi dalla Corte di Giustizia UE.

Gli articoli 7 e 8 si occupano dell’IVA e dell’IRAP

IVA

  • razionalizzazione del numero e delle aliquote, nonché della disciplina delle operazioni esenti, secondo i criteri UE al fine di prevedere una maggiore omogeneizzazione del trattamento IVA per i beni ed i servizi similari;
  • revisione della disciplina della detrazione;
  • semplificare e velocizzare le procedure relative ai rimborsi;
  • razionalizzare e semplificare la disciplina del gruppo IVA

IRAP

graduale superamento, con priorità per le società di persone, gli studi associati e le società tra professionisti attraverso l’introduzione di una sovraimposta con base imponibile corrispondente a quella IRES (per garantire i livelli di finanziamento della spesa sanitaria).

L’articolo 9 della delega prevede ulteriori misure:

  • revisione delle disposizioni fiscali della CRISI d’IMPRESA, con particolare riferimento all’estensione della irrilevanza delle sopravvenienze attive e della deducibilità delle perdite su crediti, nonché transazione fiscale (attualmente limitata ai soli giudiziali);
  • superamento della disciplina delle società di comodo;
  • ravvicinamento dei valori fiscali a quelli civilistici (i.e., ammortamenti, opere, forniture e servizi ultrannuali, crediti in valuta, interessi di mora, ecc.);
  • revisione della disciplina dei costi parzialmente deducibili (i.e., autovetture);
  • revisione della fiscalità di vantaggio anche attraverso il coordinamento con la disciplina UE;
  • semplificazione e razionalizzazione della fiscalità del Terzo Settore.

L’articolo 10 prevede misure di semplificazione e razionalizzazione delle altre imposte indirette attraverso:

  • razionalizzazione della disciplina dei singoli tributi mediante revisione della base imponibile o della misura dell’imposta applicabile,
  • estensione dell’autoliquidazione anche per l’imposta di successione e per l’imposta di registro;
  • semplificazione della disciplina dell’imposto di bollo e dei tributi speciali nell’ottica di una sempre più avanzata dematerializzazione dei documenti e degli atti;
  • sostituzione dell’imposta di bollo, delle imposte ipotecarie e catastale, dei tributi speciali catastali e delle tasse ipotecarie con un TRIBUTO UNICO, eventualmente in misura fissa;
  • riduzione e semplificazione degli adempimenti a carico dei contribuenti anche mediante l’implementazione di nuove soluzioni tecnologiche e il potenziamento dei servizi telematici;
  • semplificazione delle modalità di pagamento dei tributi ed efficientamento dei sistemi di riscossione anche mediante l’utilizzo di mezzi elettronici di pagamento.

Nell’articolo 11 – Disciplina Doganale sono previste misure di semplificazione e razionalizzazione della disciplina doganale:

  • armonizzazione della disciplina doganale a quella UE;
  • completamento del processo di telematizzazione delle procedure per migliorare l’offerta dei servizi alle imprese che effettuano operazioni di import ed export;
  • potenziamento dello “Sportello unico doganale e dei controlli” al fine di coordinare le diverse Amministrazioni che, a seconda dei casi, devono intervenire nella specifica operazione doganale;
  • armonizzazione dell’istituto della controversia doganale con il procedimento di revisione dell’accertamento doganale.

L’articolo 12 – le Accise prevede:

  • rimodulazione delle accise sui prodotti energetici promuovendo l’utilizzo di quelli ottenuti da risorse rinnovabili;
  • revisione del sistema di tassazione in materia di accisa sul gas naturale e sull’energia elettrica collegando il predetto valore ai quantitativi dei prodotti effettivamente ceduti e fatturati (anziché sullo storico);
  • introduzione di un sistema di qualificazione degli operatori sulla base della loro affidabilità e solvibilità finalizzata alla concessione di benefici in termini di snellimento degli adempimenti amministrativi e di esonero, parziale o totale, dall’obbligo della prestazione delle cauzioni a garanzia dell’accisa dovuta;
  • revisione della disciplina dell’imposta di consumo sugli oli lubrificanti, sui bitumi di petrolio ed altri prodotti finalizzata alla semplificazione delle procedure e degli adempimenti amministrativi.

Dei Tributi Regionali si occupa l’articolo 13

La delega prevede la definitiva attuazione del federalismo fiscale regionale attraverso:

  • accelerazione del processo di autonomia finanziaria delle regioni a statuto ordinario mediante la sostituzione dei trasferimenti statali con la compartecipazione al gettito IRPEF e l’attribuzione della compartecipazione al gettito IVA in base al luogo effettivo di consumo, ovvero il luogo in cui avviene la cessione dei beni (principio della territorialità);
  • razionalizzazione dei tributi regionali mediante la trasformazione di alcuni tributi propri derivati (istituiti con legge dello Stato) in tributi propri regionali (istituiti con legge regionale) e semplificazione degli adempimenti tributari e la possibilità di introdurre con proprie leggi l’accertamento esecutivo e la definizione agevolata.

L’articolo 14 – Tributi Locali della delega prevede un nuovo sistema fiscale per i Comuni, Province e Citta Metropolitane attraverso:

  • consolidamento dell’autonomia finanziaria e la possibilità di gestire in autonomia la definizione agevolata delle proprie entrate;
  • piena attuazione del federalismo fiscale garantendo i meccanismi di perequazione territoriale;
  • riordino dei tributi locali e semplificazione degli adempimenti, anche mediante compensazione;
  • introduzione di forme di cooperazione che privilegino l’adempimento spontaneo degli obblighi tributar, con sistemi premiali di riduzione delle sanzioni;
  • sistema sanzionatorio più proporzionale;
  • attribuzione del gettito IMU dei fabbricati D ai Comuni riducendone i trasferimenti erariali.

Dei Giochi si occupa l’articolo 15 che prevede il riordino e l’aggiornamento delle disposizioni oggi vigenti.

In particolare:

  • conferma del modello organizzativo di settore, regime concessorio e autorizzativo;
  • misure volte a tutelare i soggetti più vulnerabili (i.e., contenimento degli importi di giocata e di vincita, formazione continua per gestori ed esercenti, certificazione per apparecchi di gioco, ecc.);
  • adeguate forme di concertazione tra Stato, Regioni ed Enti locali in ordine alla pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco;
  • riordino delle reti di raccolta del gioco (a distanza e fisico), per razionalizzare territorialmente e numericamente i luoghi fisici di offerta;
  • disciplina sulla trasparenza dei soggetti che controllano le società concessionarie;
  • regole per i titoli abilitativi, autorizzazioni e controlli, garantendo ai comuni forme di partecipazione alla pianificazione e autorizzazione dell’offerta fisica di gioco che tenga conto di parametri di distanza da luoghi sensibili validi per l’intero territorio nazionale.

La Parte Terza della delega fiscale si occupa dei Procedimenti e delle Sanzioni.

In particolare l’articolo 16 procedimenti dell’Amministrazione Finanziaria e adempimenti dei contribuenti rileva che per creare un nuovo rapporto tra Fisco e Contribuente è necessario partire da una revisione dei procedimenti dell’Amministrazione Finanziaria e da una semplificazione dell’intero sistema.

Nello specifico:

  • esclusione della decadenza da benefici fiscali in caso di inadempimenti formali o di minore gravità:
  • razionalizzazione degli obblighi dichiarativi riducendo i relativi adempimenti;
  • maggiore armonizzazione dei termini degli adempimenti tributari, dichiarativi e di versamento con particolare attenzione per quelli in scadenza nel mese di agosto;
  • semplificazione della modulistica e incentivazione dell’utilizzo delle dichiarazioni precompilate ampliandone la platea;
  • previsione della sospensione, nei mesi di agosto e dicembre di ciascun anno dell’invio, da parte dell’Amministrazione Finanziaria, delle comunicazioni e degli inviti, delle richieste di atti, documenti, registri, dati e notizie;
  • implementazione dei servizi digitali a disposizione dei cittadini.

L’articolo 17 (procedimenti accertativi) mira a rivoluzionare il procedimento accertativo incentrandolo sulla TAX COMPLIANCE VOLONTARIA, tenuto anche conto della quantità di dati (i.e., fatturazione elettronica, dichiarazioni, precompilate, ecc.) già a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria.

Gli interventi saranno volti a:

  • prevenire gli errori dei contribuenti e i conseguenti accertamenti;
  • concentrare l’attività di controllo nei confronti di soggetti a più alto rischio fiscale;
  • perseguire la riduzione dei fenomeni di evasione e di elusione fiscale massimizzando i livelli di adempimento spontaneo, anche con un maggior coinvolgimento dei professionisti, e l’implementazione delle seguenti misure:
  • istituzione del concordato preventivo biennale;
  • rafforzamento della cooperative compliance.

Per i soggetti di minore dimensione il concordato preventivo biennale darà la possibilità di aderire alla proposta sviluppata, in base all’incrocio delle banche dati, dall’Agenzia delle Entrate.

Per i soggetti più grandi la cooperative compliance sarà rafforzata attraverso la riduzione delle soglie per l’entrata nel regime, la certificazione del sistema di controllo dei rischi fiscali, i maggiori meccanismi premiali, anche ai fini sanzionatori e la riduzione dei tempi per l’accertamento.

La delega prevede una semplificazione del procedimento di riscossione (articolo 18), con particolare riguardo a:

  • progressivo superamento del ruolo;
  • accesso semplificato a forme di rateizzazione a 120 rate;
  • estensione del termine di efficacia degli atti di riscossione per una maggiore rapidità dell’azione di recupero;
  • eliminazione delle duplicazioni organizzative, logistiche e funzionali, con conseguente riduzione dei costi.

 Per i procedimenti del contenzioso (articolo 19) è prevista la revisione del contenzioso tributario:

  • abrogazione dell’istituto del reclamo/mediazione;
  • previsione di ulteriori meccanismi di deflazione del contenzioso nei vari gradi di giudizio;
  • comunicazione delle decisioni al termine dell’udienza.

Per la revisione del processo telematico tributario:

  • miglioramento del processo telematico;
  • possibilità, anche per una solo delle parti, di richiedere la discussione da remoto.

Per le Sanzioni (articolo 20), in merito agli aspetti comuni delle sanzioni amministrative penali:

  • realizzazione di una maggiore integrazione tra le fattispecie sanzionatorie, amministrative e penali;
  • revisione del rapporto tra processo penale e tributario:
  • riduzione delle sanzioni in presenza dell’adozione di un efficace sistema di controllo dei rischi fiscali.

Sanzioni Penali

revisione dei profili sanzionatori per gli omessi versamenti non reiterati

Sanzioni Amministrative

  • maggiore proporzionalità delle sanzioni rispetto alle condotte contestate, fermo restando la maggiore rilevanza in presenza di comportamenti fraudolenti;
  • revisione della disciplina della recidiva, dei cumuli e delle continuazioni.

Per le Accise e le altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi

  • maggiore integrazione tra il sistema sanzionatorio amministrativo e quello penale;
  • revisione dell’entità delle sanzioni (maggiore proporzionalità);
  • introdurre il reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accise sui tabacchi e le relative sanzioni;
  • riordino delle disposizioni vigenti in materia di vendita senza autorizzazione o acquisto da persone non autorizzate alla vendita di tabacchi lavorati.

Per le Dogane

  • adeguamento delle sanzioni ai principi UE di effettività e proporzionalità;
  • revisione del sistema sanzionatorio in materia di contrabbando e di illeciti amministrativi.

Infine, l’articolo 21 della delega è dedicato alla redazione dei materiali e alla relativa codificazione ovvero all’elaborazione di Testi Unici (entro 12 mesi) ed alla codificazione del Diritto Tributario (entro 24 mesi).

Testi Unici

  • razionalizzazione e raggruppamento per settori omogenei delle norme vigenti, con relativo coordinamento con la normativa UE;
  • abrogazione delle disposizioni incompatibili e/o non più attuali;

Codificazione

Parte generale sulla disciplina degli istituti comuni al sistema fiscale:

  • statuto dei diritti del contribuente e soggetti passivi;
  • dichiarazione, accertamento e riscossione;
  • sanzioni e contenzioso:

Parte speciale contenente la disciplina delle singole imposte.

Su materiale in bozza pubblicato su diversi siti specializzati, compreso lo schema di legge delega.

Quanto sopra suscettibile di modifiche ed integrazioni a seguito delle decisioni politiche assunte in sede deliberativa CdM.

Roma, 16 marz0 2023

Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI

Valentino Sempreboni

AGENZIE FISCALI – La riforma fiscale – Commento del Coordinatore Nazionale

Commento del Coordinatore Nazionale

 

LA RIFORMA FISCALE

 

Viene presentata in queste ore per l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministro lo schema di Delega di Riforma Fiscale che proseguirà il suo iter parlamentare, per poi tradursi in Decreti Delegati entro 24 mesi dall’approvazione del Parlamento.

Un iter complesso per una riforma ritenuta necessaria da tutti, all’interno ed all’esterno del Paese.

Un tentativo già fallito in altre occasioni (ultimo alcuni mesi prima della chiusura della precedente legislatura) perché la materia oltre che essere “ostica” ed articolata richiede precise posizioni politiche ed orientamenti “sistemici” coerenti.

Indipendentemente dalle diverse posizioni politiche, noi possiamo osservare che dal 2000 ad oggi, il “tax gap” è oscillato tra i 75 ed i 100 miliardi di euro.

Quanto sopra ad evidenziare che le misure repressive di contrasto all’evasione fiscale non sono risultate così incisive, così come l’intero sistema di norme non ha retto il passare del tempo, nonostante gli enormi sforzi dell’Agenzia delle Entrate che solo nel 2022 ha recuperato oltre 20 miliardi (in sensibile crescita rispetto alle annualità precedente, con un dato che rappresenta il livello massimo raggiunto).

Il gettito spontaneo relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia ha raggiunto, sempre nel 2022, quasi 510 miliardi di euro, con un sensibile aumento rispetto agli anni precedenti.

Nonostante questi risultati a dir poco brillanti, il “magazzino” delle Entrate ammonta a 1.153 miliardi di euro, 174 milioni di cartelle, oltre 20 milioni di contribuenti, con un 30% di cartelle esattoriali notificate prima del 2010 ed un altro 30% notificate tra il 2011 ed il 2015.

Ogni 100 euro riscossi, 9,20 € sono costi a carico della P.A.

I numeri sopra riportati rendono plasticamente evidente la necessità di mettere mani all’intera materia (l’ultimo globale intervento risale agli anni ’70 del secolo scorso), con l’obiettivo di semplificazione, di modernizzazione, di trasparenza, di riequilibrio del rapporto Fisco – Contribuenti, alla luce di un mondo profondamente cambiato, di modalità diverse di produzione del reddito, di un sistema produttivo molto più articolato.

Tutto ciò, a parere dello scrivente, per incrementare il gettito fiscale, riducendo la pressione sui lavoratori e sulle imprese, per poter incrementare i livelli occupazionali, rendere ancor più di spessore l’apparato produttivo, offrire maggior occasione di investimento agli operatori esteri, supportare adeguatamente il sistema di welfare e quello sanitario.

Con un livello di evasione ed elusione fiscale confrontabile con quello dei Paesi più avanzati.

Su questi obiettivi giudicheremo il Governo e la maggioranza parlamentare.

Gli strumenti per raggiungere gli obiettivi citati sono i più diversi, il dibattito parlamentare apporterà tutti i contributi possibili.

Noi auspichiamo che la capacità di reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati possa sensibilmente aumentare, che le imprese siano messe nelle condizioni di poter investire e creare occupazioni, che l’intero Sistema Paese possa beneficiare di uno “scatto in avanti” nella modernità

Nel contempo ci auguriamo che le strutture deputate alla “messa a terra” del nuovo Sistema Fiscale siano poste nelle condizioni di poter lavorare al meglio, sul piano delle risorse umane, delle risorse finanziarie e di quelle tecnologiche, per essere all’altezza della sfida epocale.

Una “macchina fiscale” ancora più funzionale ed efficiente, rispetto ai positivi risultati raggiunti con la trasformazione in Agenzie, in grado di “accompagnare al meglio” i contribuenti, di incentivare i traffici commerciali e passeggeri, di salvaguardare la qualità dei prodotti, di far pagare a tutti imposte, tasse e contributi secondo la propria capacità contributiva, in grado, in ultima analisi, di rafforzare il nostro complessivo sistema economico e sociale.

Come si suole dire con una battuta “se sono rose fioriranno”. Una grande e strategica sfida per il nostro Paese, per un futuro in grado di reiterare i successi economici e sociali raggiunti nei decenni scorsi.

Con i migliori auguri di buon anno!!!

Roma, 16 marzo 2023

Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI

Valentino Sempreboni

ADM – Riunione sindacale del 10 marzo 2023

ADM
Riunione sindacale del 10 marzo 2023

La riunione odierna ha portato alla sottoscrizione definitiva dell’accordo sulle ulteriori risorse in ambito Fondo Risorse Decentrate dell’anno 2021 che è stato firmato in data 7 dicembre 2022. Sono state recepite alcune indicazione eccepite dagli organi di controllo esterni che tuttavia hanno mantenuto l’impianto originario.
Secondo punto all’ordine del giorno ha riguardato le nuove modalità di conferimento degli incarichi alle POER. L’Amministrazione ha presentato una prima proposta che, discostandosi dalle disposizioni dettate precedentemente dal Direttore Minenna (videomessaggio), modalità mai condivisa con le OO.SS. e fortemente osteggiata dalla nostra Organizzazione Sindacale, prevede una procedura “per titoli e colloquio” da svolgersi a livello di direzione territoriale e nel più breve tempo possibile. La proposta ha trovato, di massima, la disponibilità della nostra O.S., tuttavia la celerità della procedura, come da noi sottolineato, non dovrà andare a discapito dell’oggettività della medesima. Pertanto abbiamo invitato l’Agenzia ad approfondire la tematica in uno o più incontri ravvicinati già a partire dalla prossima settimana. Prodromica ad ogni discussione è la necessità di conoscere dove saranno allocate tali “posizioni” visti i non pochi cambiamenti a cui abbiamo dovuto assistere nel periodo minenniano a partire dalla profonda revisione della struttura delle Direzioni Territoriali alle rimodulazioni del 26 agosto 2021, prot. 314799, nonché alla regionalizzazione della Calabria e della Sardegna.
È stata anche ipotizzata dal Direttore del Personale una proroga delle Poer dopo il 31 marzo 2023 per il tempo presumibilmente necessario ad espletare le procedure “paraconcorsuali” Poer. La proposta dell’Amministrazione per il conferimento degli incarichi, a cui potranno partecipare i dipendenti con almeno cinque anni di inquadramento nella terza area, prevedrebbe due fasi: la prima (con un massimo di 20 punti) incentrata sul curriculum vitae e sul punteggio della performance individuale dei candidati , la seconda (con un massimo di 20 punti anch’essa) che consisterebbe in un colloquio di approfondimento in merito al “presidio tecnico delle funzioni da ricoprire” e alla “conoscenza pratica delle attività e degli aspetti gestionali legati all’incarico”. Si potrà avere l’incarico con un punteggio totale di almeno 28 punti e chiaramente l’incarico sarà conferito a chi avrà il punteggio più alto. Tra l’altro l’Amministrazione in questa presentazione prevedrebbe che in caso di parità l’incarico andrebbe al candidato “con minore età”.
La nostra Delegazione ha fatto diverse osservazioni sulla proposta eccependo, ad esempio, che per il punteggio legato al curriculum vitae (per un massimo di 15 punti) sarà necessaria una specifica elencazione delle diverse fattispecie di titoli e di attività e che il punteggio per la performance dovrà essere rimodulato diversamente in funzione di tali incarichi. Si sottolinea che in tale prima fase della procedura sarebbe previsto uno sbarramento di 12 punti al di sotto dei quali non si potrebbe partecipare alla seconda fase.
Per quanto riguarda poi l’”aggiornamento del PIAO” sono stati presentati in merito alle “strategie di acquisizione” del personale delle aree funzionali: una totalizzazione di acquisizioni per 1.582 unità di seconda e terza area, 120 unità di personale rivenienti dalle procedure di mobilità intercompartimentale in corso, 48 unità di personale delle categorie protette e una ulteriore possibile mobilità intercompartimentale per 50 unità di terza area.
Il problema spinoso è costituito dall’ipotesi di 450 unità di personale che nel 2023/2024 dovrebbero avere l’opportunità di passaggi verticali tra le aree ai sensi dell’art. 18 dell’attuale CCNL/Funzioni Centrali. Nonostante le richieste sindacali, non è stato specificato a quanto ammonterebbe il totale delle risorse utili per tali passaggi finanziati con lo 0,55 del monte salari 2018 ai sensi della legge di bilancio 2022 e quindi non è stato possibile acquisire specificamente gli eventuali numeri per le relative progressioni verticali. In tale ambito di progressioni si è aperta la problematica dei 151 Colleghi che avevano partecipato alle procedure di progressione verticale ai sensi della norma Madia e che erano risultati idonei. Per diverso tempo l’Amministrazione ha rassicurato tutti che i Colleghi idonei sarebbero transitati “quanto prima”, avendo l’Amministrazione idonee facoltà assunzionali e congrue risorse economiche, dalla seconda alla terza area e che si era in attesa di specifico DPCM che nonostante il trascorrere dei mesi non è mai giunto. Sarebbe giunto invece ultimamente dalla Funzione Pubblica un parere secondo il quale la citata progressione verticale non sarebbe possibile. Abbiamo chiesto all’Amministrazione di avere, quanto prima, visione di tale documento anche per poter fare fronte comune per una necessaria attività di “recupero” della procedura. Non è per noi pensabile che la ultra-tardiva risposta della Funzione Pubblica a fronte di una specifica previsione di “scorrimento” di graduatoria, presente anche nel Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale, debba avere un esito esiziale per le legittime aspettative di Colleghi che hanno partecipato regolarmente e con positivo riconoscimento ad una procedura concorsuale. L’Amministrazione tenderebbe a risolvere, eventualmente e non si sa con quali modalità, la problematica nell’ambito delle unità di personale che potrebbero passare dalla seconda alla terza area in base al citato art. 18 CCNL/FC. È stato ribadito che trattasi di soluzione certamente non semplice e che l’Amministrazione dovrebbe invece battersi per avere in tempi rapidi una “provvedimento normativo” che legittimi l’operazione di progressione verticale. I Sindacati stanno anche programmando un possibile intervento unitario per rappresentare all’Autorità Politica la problematica e per avere una positiva soluzione.
L’Amministrazione ha preannunciato un nuovo incontro sindacale a metà settimana prossima.
(LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA Veltri, Eremita, Lamberti)

Roma, 10 marzo 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Risultati raggiunti nel 2022 e prospettive future

AGENZIA DELLE ENTRATE

Risultati raggiunti nel 2022 e prospettive future

 

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione dott. Ernesto Maria Ruffini ha presentato stamane nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio i risultati raggiunti nel 2022 e le prospettive future della struttura da Lui diretta.

Hanno presenziato all’incontro il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ed il Vice Ministro Maurizio Leo dinanzi ad una folta platea di Autorità politiche, civili e militari, compreso Dirigenti e funzionari dell’Agenzia. Presenti anche tutti i precedenti Direttori.

I “brillanti” risultati raggiunti, testimoniati dal documento di sintesi allegato, sono stati ottenuti grazie al grande lavoro delle colleghe e dei colleghi in servizio, nonostante una carenza “acclarata” del 40,0% ed in condizioni certamente straordinarie. Quanto sopra espresso con forza sia dal Direttore sia dal Ministro e Vice Ministro.

Un recupero di evasione record nel 2022 pari ad oltre 20 miliardi di euro (il dato più alto di sempre).

Oltre alle maggiori entrate derivanti dai controlli, l’Agenzia delle Entrate ha assicurato “minori uscite” a carico del bilancio dello Stato grazie alle analisi di rischio ed alle attività anti-frode (bloccati 9,5 miliardi € tra crediti, bonus e rimborsi non spettanti). Una parte di queste somme è stata ottenuta in sinergia con la GdF.

E’ cresciuto il gettito spontaneo pari a quasi 510 miliardi € (+ 11%), mentre i rimborsi erogati hanno sfiorato i 20 miliardi.

Naturalmente importanti le sfide da affrontare, alla luce del provvedimento di “riforma fiscale” che verrà presentato nel Consiglio dei Ministri della prossima settimana.

Un provvedimento che vuole avere l’ambizione e l’obiettivo di rivedere globalmente il sistema sotto tutti gli aspetti, sia di tassazione che dei procedimenti.

E’ stato richiamato il Piano straordinario di assunzioni per 3.900 funzionari, che porta il totale delle prossime assunzioni ad oltre 11.000, grazie all’attenzione della Politica e del Ragioniere Generale dello Stato.

Nel contempo, il Vice Ministro Leo ha “accennato” al cambio del meccanismo di incentivazione premiale attraverso lo strumento della Convenzione MEF / AdE.

Anche questo intervento, che verificheremo nel concreto nei prossimi mesi, è parte integrante delle richieste sindacali degli anni scorsi.

I risultati ottenuti, le richieste avanzate e gli obiettivi che la Rappresentanza Sindacale intende raggiungere, sono il risultato del grande apporto “qualitativo” e “quantitativo” di tutti i colleghi in servizio che deve essere riconosciuto anche in termini economici e di percorsi di carriera. Il Coordinamento CONFSAL – UNSA darà come sempre il suo contributo.

 Roma, 9 marzo 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – ACCONTO FUA 2022 E PROROGA P.O. ART. 15 CCNL

AGENZIA DELLE ENTRATE

 ACCONTO FUA 2022 E PROROGA P.O. ART. 15 CCNL

In data 28 febbraio 2023 Parte Pubblica e le OO.SS. si sono incontrate sul “tavolo nazionale” per discutere dell’Acconto Produttività Collettiva 2022 e degli Incarichi ex art. 15 CCNL (Capi team).

ACCONTO COMPENSO ACCESSORIO 2022

Come ormai avviene con cadenza annuale, la contrattazione ha stabilito di assegnare a titolo di anticipo della quota incentivante di cui all’art. 5 c. 14 Convenzione Triennale Mef/AE 2022-2024, al personale in servizio nell’anno 2022, un acconto sul compenso accessorio per l’impegno prestato nel raggiungere gli obiettivi assegnati. È utile ricordare che l’acconto è calcolato sul Premio collegato alla Performance Organizzativa, in pratica sul contributo assicurato dal personale in ragione dell’effettivo apporto partecipativo fornito. Sarà, al contrario, il Premio sulla Performance Individuale a valorizzare le specificità delle singole attività svolte dai lavoratori. Nell’incontro le parti hanno stabilito di rimodulare i parametri delle Aree, che vengono fissati come segue:

Area III      Parametro    177

Area II       Parametro    158

Area I        Parametro    130

L’indennità sarà erogata, verosimilmente, tra il mese di giugno e luglio.

 

POSIZIONI ORGANIZZATIVE ART. 15

La Delegazione di parte pubblica ha dichiarato l’impossibilità di espletare, entro la scadenza fissata al 31 marzo 2023, le procedure di rinnovo degli incarichi dei capi team; considerato che è in corso un approfondimento con gli Organi di Controllo teso a verificare i tempi di utilizzo delle somme stanziate dalla Legge di Bilancio per il 2023.

Ricordiamo che i commi 882 e 883 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2023 stabiliscono, rispettivamente, che l’Agenzia delle Entrate consegua nel 2023 risparmi di spesa per circa 25 milioni di euro e che, in seguito a tale risultato, sia autorizzata ad incrementare di 12,7 milioni di euro le risorse del Fondo da destinare al finanziamento delle Posizioni Organizzative.

Stante la novità della previsione, soprattutto per quanto concerne i risparmi di spesa prescritti, l’Agenzia ha formulato una richiesta di parere al MEF per verificare la correttezza dei tempi di utilizzo dei fondi accordati. Nelle more di ricevere gli opportuni chiarimenti e procedere, di conseguenza, all’espletamento della procedura, la dott.ssa Caggegi ha dichiarato che si rende opportuna una proroga degli incarichi in essere al 30 settembre 2023.

La Direttrice ha proposto, altresì, di procedere con la discussione sui criteri da adottare per la procedura e sulla definizione delle indennità da assegnare ai singoli profili, in modo da poter avviare la selezione appena terminata l’interlocuzione con il Mef.

CONFSAL-UNSA ha preso atto di quanto dichiarato dalla Direttrice ed ha ribadito, nel proprio intervento, la condivisione del documento pubblicato dall’Agenzia nei mesi scorsi in merito al mancato incremento delle posizioni ed al concreto adeguamento delle indennità. Abbiamo sottolineato quanto sia fondamentale, per lo sviluppo e la condivisione dell’istituto dei capi team, favorire la massima partecipazione del personale. Un accesso diffuso alle procedure, che devono essere aperte sempre a tutto il personale della regione e la trasparenza degli atti collegati alla medesima garantiranno la migliore riuscita dell’iniziativa.

ARGOMENTI VARI

IDONEI CONCORSO FUNZIONARIO

L’Agenzia, aderendo alle richieste delle Sigle Sindacali, ha dichiarato la propria disponibilità ad assorbire i concorrenti risultati idonei all’orale del concorso a Funzionario Tributario in corso di espletamento.

A costoro sarà consentito l’inserimento in servizio nelle regioni in cui hanno concorso.

FRANCHIGIA ASSICURAZIONE USO MEZZO PROPRIO

CONFSAL-UNSA ha riportato in discussione la questione relativa alla franchigia a carico del dipendente introdotta dall’Agenzia sull’assicurazione per l’uso del mezzo proprio, chiedendo con forza l’espunzione di questa clausola.

La dott. Caggegi ha dichiarato che l’Agenzia sta lavorando ad una soluzione nella direzione auspicata dall’UNSA.

(La delegazione – Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

 Roma, 7 marzo 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni