AGENZIA DELLE ENTRATE – STATO DI AGITAZIONE – SENZA RISPOSTE IMMEDIATE SI ANDRÀ ALLO SCIOPERO GENERALE!

15 Marzo 2019

A distanza ormai di anni dall’effettuazione delle prestazioni e del raggiungimento degli obiettivi il personale dell’Agenzia si vede ancora incredibilmente negare le somme spettanti relative agli anni 2016 e 2017. Come se non bastassero i ritardi nell’emanazione dei Decreti relativi allo stanziamento delle somme derivanti dal comma 165 e il progressivo e continuo decremento delle risorse complessive disponibili, nonostante gli sforzi compiuti in questi anni dalle donne e dagli uomini dell’Agenzia per permettere il buon funzionamento della struttura.

Se il problema fino a pochi giorni fa era quello di reperire risorse aggiuntive per riconoscere tali sforzi, resi ancora più complessi dalle nuove attività attribuite e dai carichi di lavoro aumentati, oggi apprendiamo che l’Agenzia mette in discussione parte delle risorse storicamente affluite al Fondo, previste dallo Statuto dell’Agenzia e dal CCNL: quelle relative alle attività aggiuntive svolte per conto di altri Enti pubblici, che si attestano mediamente sui 30 milioni annui. La cosa incredibile è che questo avviene a distanza quasi di un anno dalla costituzione del Fondo che ha fatto l’Agenzia (che comprende tali somme) e su cui da tempo si protrae il negoziato.

Abbiamo nei giorni scorsi ripetutamente sollecitato, senza alcun riscontro, una convocazione per definire le intese necessarie sulle due annualità 2016/2017, dal momento che gli accordi relativi alle annualità pregresse hanno sempre contenuto questa voce e gli stessi sono stati regolarmente certificati negli anni dagli organi di controllo (Revisori dei conti, Ragioneria Generale dello Stato e Funzione Pubblica).

Ci è stato detto di aspettare, di pazientare, perché stanno ancora verificando…

Cosa? e con chi? La pazienza e il senso di responsabilità non solo hanno un limite, ma non possono essere invocate quando si mettono in discussione diritti e risorse acquisite e previste dal CCNL.

Se a questo aggiungiamo il caos che si sta verificando in occasione della gestione delle procedure POER, con notevoli e manifeste criticità, e il ritardo nella definizione da noi più volte sollecitata della procedura per completare nel 2019 le progressioni economiche per tutto il personale dell’Agenzia, il quadro assume gravità non più tollerabili.

In data odierna abbiamo quindi proclamato lo stato di agitazione a livello nazionale e attivato le obbligatorie procedure di conciliazione con il Ministero del Lavoro e il Dipartimento della Funzione Pubblica, necessarie per proclamare lo Sciopero generale del personale dell’Agenzia.

Lunedì 18 marzo l’Agenzia ha organizzato la solita parata in pompa magna alla presenza del Ministro Tria per presentare i risultati raggiunti dall’Agenzia (noi diciamo dal personale) nel 2018; come se nulla stesse succedendo. Diserteremo l’invito a presenziare e saremo presenti invece tra le lavoratrici ed i lavoratori alla grande assemblea cittadina che abbiamo indetto, d’intesa con le Segreterie territoriali, in concomitanza con l’evento presso la sede centrale di Via Cristoforo Colombo. Per far sentire, anche a chi non si è mai degnato di incontrarci, la voce e la rabbia del personale.

ai sensi della vigente normativa di esperire, entro i termini previsti, il tentativo obbligatorio di conciliazione Roma 15 marzo 2019

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini / Ciola

Silveri

Cavallaro

Sempreboni

Cefalo / Patricelli