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AGENZIE FISCALI – Convenzioni MEF – Agenzie 2025/2027 – Un utile incontro

AGENZIE FISCALI – Convenzioni MEF – Agenzie 2025/2027
Un utile incontro

Nel pomeriggio di ieri, 26 maggio, le OO.SS. rappresentanti dei funzionari e dei dirigenti, hanno incontrato il Direttore delle Finanze dott. Spalletta ed i Direttori di AdE ed ADM, dott. Carbone e dott. Alesse, per l’annuale informativa ed approfondimento in merito alle Convenzioni 2025-2027 tra MEF ed Agenzie Fiscali.

Diciamo subito che si è trattato di un utile “passaggio”, avendo osservato una “comunanza” di intenti tra le parti.

In questa sede richiamiamo sia le nostre note riguardanti i PIAO 25/27 e sia l’esito dell’ultimo confronto con il Vice Ministro delle Finanze Leo.

L’intervento della delegazione CONFSAL – UNSA, Sempreboni e Veltri, ha focalizzato l’attenzione sul completamento e sulla implementazione dei “piani assunzionali” finalizzati al raggiungimento del massimo livello possibile degli organici di entrambe le strutture, alla luce dei forti obiettivi qualitativi e quantitativi correlati con diversi piani “politici”, dall’Atto di Indirizzo del Ministro agli obiettivi di bilancio “imposti” dalla UE e dalla Commissione Europea, dal PNRR alla messa a terra dei progetti di riorganizzazione ADM e della “poderosa” riforma fiscale, in fase di completamento.

Tutto questo si traduce nei Piani Aziendali e quindi negli obiettivi qualitativi e quantitativi assegnati, in primis di “miglioramento dei servizi” e di “contrasto all’evasione”.

Sui piani assunzionali la CONFSAL – UNSA ha sottolineato la necessaria attenzione per il Mezzogiorno del Paese, alla luce degli evidenziati “rischi” fiscali nonché per le importanti “scoperture” negli uffici, ed ulteriormente ha evidenziato la necessità di implementazione degli organici in ADM per affrontare al meglio la riorganizzazione.

E’ stata chiesta la massima attenzione sulla “Formazione”, in particolare d’aula, per l’allineamento delle risorse “neoassunte” e “storiche”, soprattutto sul piano operativo, rispetto ad una generica formazione che non raggiunge l’obiettivo (anche rispetto ai “gap” da colmare in termini di competenze).

Importante gli investimenti tecnologici (e su questo punto il Direttore dott. Carbone ha evidenziato i lavori in corso con Sogei, partner esclusivo, su tutta la materia), nonché sugli immobili, in ragione delle problematiche connesse con i “remoti” progetti di razionalizzazione e di cartolarizzazione (anche su questo Carbone ha dato rassicurazioni chiaramente in termini di utilità per l’Agenzia, per i colleghi in servizio e per la collettività).

Richiamata la questione salario accessorio, soprattutto in ragione della salvaguardia e rafforzamento del modello delle agenzie fiscali, in termini di rapporto “principal-agente” e quindi di prestazioni “convenzionali” e controprestazioni retributive.

Verificheremo nelle prossime settimane il progetto del nuovo meccanismo di finanziamento accessorio, dopo aver “apprezzato” gli interventi specifici sul salario accessorio 2023-2024-2025.

Sul processo di riorganizzazione dell’ADM il Direttore dott. Alesse ha assicurato la convocazione delle OO.SS. per affrontare nel merito le questioni sul tappeto (richiamiamo al riguardo le note di CONFSAL – UNSA sulle manifeste criticità che non hanno avuto la giusta attenzione da parte dell’Agenzia).

In conclusione tanti temi da affrontare, anche rispetto agli “input” dell’Autorità politica, che richiedono massima attenzione delle parti e massima capacità di sintesi a salvaguardia della specificità dell’Amministrazione Finanziaria.

Faremo, come sempre, la nostra parte come CONFSAL – UNSA, con trasparenza, correttezza e capacità di rappresentanza delle colleghe e dei colleghi in servizio.

Saluti

Roma, 27 Maggio 2025

 

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Attività politico-sindacale – Positivo incontro con il Vice Ministro Maurizio Leo

AGENZIE FISCALI – Attività politico-sindacale – Positivo incontro con il Vice Ministro Maurizio Leo

È stato convertito con Legge 9 maggio 2025, n. 69 (GU n.109 del 13-5-2025 – Suppl. Ordinario n. 16) il  cd. decreto PA ovvero il D.L. 25/2025; il provvedimento disciplina reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.

Il legislatore con il decreto PA, tra l’altro,  rimodula la struttura della Pubblica Amministrazione, intervenendo su nodi strutturali come il reclutamento, le graduatorie, la mobilità, le stabilizzazioni.

Nelle disposizioni urgenti in questione, con un intervento oseremmo “chirurgico” (a buon intenditore poche parole) sono state introdotte norme d’interesse per l’Amministrazione Finanziaria.

In questa sede richiamiamo integralmente  il nostro report del 7 maggio che rendeva pubblico il report riservato ai quadri del 1 maggio scorso.

Ad integrazione delle notizie divulgate possiamo sottolineare che non solo è incrementato  il Fondo di 38 milioni di euro per AdE e 13 milioni di euro per ADM per l’annualità 2025, ma a decorrere dal 2026 il Fondo AdE si incrementa stabilmente di 18 milioni di euro e quello di ADM per 5 milioni di euro, ovvero il tetto del salario accessorio (di cui alla famigerata norma di blocco riferita al salario 2016) si innalza delle somme citate.

In sede di Audizione con il Vice Ministro Leo di ieri 14 maggio, presenti i Direttori delle Agenzie, con tutto il management, ed il Direttore del Dipartimento delle Finanze Spalletti, il Coordinatore per le Agenzie Fiscali della COMFSAL – UNSA ha apprezzato il significativo passo avanti del quadro di regole grazie al proficuo e forte impegno del Vice Ministro.

Con la Legge di Stabilità 2026 l’intervento di cui sopra sarà supportato da un ulteriore intervento di coordinamento legislativo votato ad integrare, stabilmente e sistematicamente, il salario accessorio correlandolo con il meccanismo convenzionale.

Siamo sicuri che il complessivo intervento andrà in porto.

Nel corso dell’incontro abbiamo sottolineato la necessità di rafforzare il sistema delle Agenzie Fiscali, alla luce del “diverso e più qualificato” modo di vincolare le prestazioni all’incentivazione, nonché la necessità di apprezzare al meglio le specificità istituzionali.

In ragione di ciò la CONFSAL – UNSA ha chiesto il ripristino dello specifico comparto di contrattazione ovvero di una sezione speciale in grado di apprezzare le problematiche correlate con il modello di organizzazione del lavoro nonché le responsabilità ai diversi livelli e le disposizioni di garanzia.

Si è ribadita la richiesta di una definitiva soluzione sulla Dirigenza (idonei dei concorsi espletati) nonché i necessari approfondimenti, sul relativo tavolo, per la “riorganizzazione” dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Grandissima attenzione della parte politica e dei Vertici delle Amministrazioni, alla luce del necessario superamento (che non può essere una mera aspettativa) delle disposizioni generali di salvaguardia dei conti pubblici circa il tetto del salario accessorio nonché il fondamentale, necessario ed opportuno rafforzamento del modello delle Agenzie Fiscali, alla luce dell’enorme processo di riforma fiscale in atto (si veda la  mole di disposizioni legislative approvate e relativi testi unici) nonché dell’importante processo riorganizzativo di ADM.

Interventi qualificati che dovrebbero permettere di superare criticità “cinquantennali” e qualificare al meglio il rapporto Amministrazione Finanziaria e collettività.

Quindi, ad esito dell’Audizione, un ulteriore passo votato a rafforzare il rapporto dei Rappresentanti del Lavoratori con l’Autorità Politica e con i Vertici delle Agenzie, nonché un percorso di “lavoro” che deve essere affrontato con impegno e serietà.

Noi ci siamo, come sempre, con trasparenza e correttezza, ad esclusiva tutela dei diritti e delle aspettative, economiche e professionali, di tutte le colleghe e colleghi in servizio.

Saluti.

Roma, 15 Maggio 2025

 

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Vertenza Fisco: Ulteriori importanti passi in avanti

AGENZIE FISCALI – Vertenza Fisco: Ulteriori importanti passi in avanti

Si è svolto oggi l’incontro con il Vice Ministro Leo alla presenza dei direttori delle due Agenzie, Dr. Carbone e Cons. Alesse e per il MEF Dipartimento delle Finanze, Dr. Spalletta.

L’argomento all’ordine del giorno naturalmente era il salario accessorio dei dipendenti delle Agenzie Fiscali.

Il VM, nel suo intervento, ha spiegato quanto è stato fatto finora e quali sono gli interventi ancora da fare per rendere strutturale il recupero sui tagli che attualmente pesano sul salario accessorio.

Intanto con la legge 69/25, approvata qualche giorno fa, sono stati confermati gli importi stanziati per gli anni 2023 e 2024 anche per il 2025. Tredici milioni di euro per ADM e trentotto per ADE.

A partire dal 2026 invece gli importi “a regime” saranno di 5 milioni per ADM e 18 per ADE. A questi ultimi si aggiungeranno gli ulteriori fondi che dovrebbero essere legati alla convenzione. Su quest’ultimo punto si sta lavorando per la prossima legge di bilancio in modo da renderlo attuabile già a partire dall’annualità 2026.

Nel nostro intervento abbiamo dato atto al Vice Ministro di essere stato di parola e di aver mantenuto tutti gli impegni presi, attraverso un dialogo costante e costruttivo, seppure muovendosi in una situazione economica generale non proprio semplice.

In questo modo è stato messo un ulteriore tassello per aumentare il salario dei lavoratori delle Agenzie.

Tra le varie, approfittando della presenza del VM e dei vertici delle due Agenzie sono state attenzionate alcune criticità, a partire dalle graduatorie ancora aperte dei concorsi da dirigenti di Agenzia Entrate e Dogane e Monopoli.

Inoltre vista l’importante riorganizzazione in essere che riguarda l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli abbiamo chiesto al Consigliere Alesse maggiore coinvolgimento e attenzione alle numerose criticità, soprattutto da un punto di vista organizzativo che si stanno riscontrando all’avvio in Emilia Romagna e Marche.

In particolare sull’allocazione delle Posizioni Organizzative.

Il Consigliere ci ha assicurato che ci sono i margini per eventuali modifiche, in Emilia Romagna e Marche è stata avviata la sperimentazione proprio per verificarne la funzionalità.

Dunque alla recente apertura ricevuta con la convocazione del tavolo di qualche giorno fa, è seguita un ulteriore apertura oggi avvallata anche dal VM, vedremo ora nei fatti se reale o meno.

Noi continueremo a lavorare per il bene dei lavoratori e delle due Agenzie.

 

 

AGENZIE FISCALI – Vertenza Fisco: Il Vice Ministro mantiene l’impegno preso

AGENZIE FISCALI – Vertenza Fisco: Il Vice Ministro mantiene l’impegno preso

Ieri è stato convertito in legge il DL 25/2025 e con esso è stato approvato l’emendamento che conferma l’incremento del Fondo risorse decentrate dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli rispettivamente, per l’anno 2025 di 38 milioni di euro e di 13 milioni di euro per l’anno 2025 e di 18 milioni di euro e di 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.
Sapevamo già che si stava lavorando su più fronti e che l’attesa e il rinvio dell’incontro, previsto inizialmente per il giorno 5 maggio, erano dovuti proprio al fatto che si stava definendo questa norma.
Indipendentemente da come andrà l’incontro del giorno 14 maggio, vogliamo ringraziare e riconoscere al Vice Ministro di aver mantenuto gli impegni presi fino a questo momento.
Ora è necessario continuare sulla strada della disponibilità dimostrata per rendere strutturale l’aumento del salario accessorio per i dipendenti delle Agenzie fiscali.
Qualcuno goffamente prova a prendersi meriti che non ha assolutamente, citando manifestazioni di cui si hanno riscontro solo dai loro comunicati.
Continuiamo ad essere noi i protagonisti della vertenza mantenendo aperto in modo serio e responsabile una interlocuzione con il Vice Ministro che fino ad oggi ci ha sempre portato risultati concreti. Non era e non è il momento di rotture e di manifestazioni che avrebbero avuto l’unico risultato di interrompere il proficuo confronto.
Vi terremo aggiornati sull’incontro del giorno 14.

 

 

AGENZIE FISCALI – Attività politico-sindacale – Ulteriori risorse alle Agenzie Fiscali, in attesa dell’incontro con il Vice Ministro Leo

AGENZIE FISCALI – Attività politico-sindacale – Ulteriori risorse alle
Agenzie Fiscali, in attesa dell’incontro con il Vice
Ministro Leo

Nelle disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni, il cosiddetto Decreto Legge PA (D.L. 14 marzo 2025 n. 25), convertito in via definitiva in Legge oggi 7 maggio, sono state introdotte diverse norme di interesse.

Come già notiziato ai quadri sindacali nelle scorse settimane, era stato introdotto in sede referente il comma 4 dell’art. 17 bis che incrementa il Fondo Risorse Decentrate dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La citata disposizione incrementa il Fondo di 38 milioni di euro per AdE e 13 milioni di euro per ADM per l’annualità 2025, mentre per il 2026 il Fondo AdE si incrementa di 18 milioni di euro e quello di ADM per 5 milioni di euro.

La disposizione in questione amplia al 2025 gli incrementi già disposti per le annualità 2023 e 2024, mentre l’incremento 2026 si riduce in funzione dell’auspicio che si riesca, altresì, ad emanare una disposizione di legge che modifichi l’attuale meccanismo di finanziamento del salario accessorio delle Agenzie Fiscali, superando il tetto fissato nel 2016.

Ulteriormente, l’articolo 11 comma 3 septies (Incentivi economici alla mobilità territoriale per i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate), inserito sempre nel corso dell’esame parlamentare, stabilisce che possono essere riconosciuti incentivi economici alla mobilità territoriale in favore dei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate.

In particolare, previa contrattazione integrativa e nei limiti della disponibilità complessiva dei fondi destinati alla retribuzione di risultato dei dirigenti di prima e seconda fascia possono essere interessate le risorse in questione nella misura non superiore al 20% (del montante retribuzione di risultato).

In tal modo si supera il vincolo contrattuale (CCNL 16/18) rappresentato attualmente dal tetto del 5% del montante Fondo retribuzione di risultato.

Queste sono solo alcune disposizioni di interesse riferibili al citato DL convertito in Legge.

Quindi, mentre il clima sindacale è sempre da campagna elettorale (inutile) e nel contempo, ai livelli più alti, si contesta l’azione dell’Autorità Politica, il Vice  Ministro dell’Economia e delle Finanze prof. on. Maurizio Leo continua a mostrare massima attenzione alle problematiche delle Agenzie Fiscali, nel “solco” degli impegni assunti.

Come sottolineato dalla CONFSAL – UNSA nell’ambito della sessione al tavolo della dirigenza Ade in materia di incentivi alla mobilità, la necessità di “sistematizzare” la problematica alla luce della peculiarità e specificità delle Entrate in materia di “anticorruzione” (e non solo) e, quindi, di superare il vincolo contrattuale in materia di risorse economiche disponibili per l’incentivazione medesima, richiedeva una disposizione ad hoc derogatoria del citato vincolo. La norma introdotta supera la criticità economico-finanziaria.

In merito al “sentito” problema del superamento dell’attuale meccanismo di incentivazione del personale delle Agenzie Fiscali, cavallo di battaglia “ultraquinquennale” della Vertenza Fisco, dopo un primo intervento “tampone” che ha permesso di far acquisire ai Fondi risorse decentrate le somme già note (38 + 38 milioni di euro per il 2023 e 2024 per AdE; 13 + 13 milioni di euro per il 2023 e 2024 per ADM), si realizza un ulteriore intervento “spot” votato sempre ad integrare i fondi ovvero 38 milioni di euro per il 2025 e 18 milioni di euro per il 2026 per AdE, mentre per ADM ritroviamo 13 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni di euro per il 2026.

Evidente l’obiettivo di traghettare “politicamente” l’attuale sistema di finanziamento con un nuovo meccanismo (probabilmente a far data dal 2026) che siamo sicuri sarà oggetto di approfondimento con le OO.SS. nel prossimo incontro con l’Autorità politica (spostato a mercoledì 14 maggio anche in ragione della definitiva approvazione della Legge di conversione del DL cosiddetto PA, che ha avuto un “blindato” voto di fiducia).

Nel prossimo incontro con l’Autorità politica evidenzieremo tutte le problematiche che “attanagliano” le Agenzie Fiscali.

Il resto … sono chiacchiere da “comare” di antica memoria, a buoni intenditori poche parole.

Saluti

Roma, 7 Maggio 2025

 

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – RSU 2025 – Un grande successo

AGENZIE FISCALI – RSU 2025 – UN GRANDE SUCCESSO

“Il più grande spettacolo dopo il big bang”

Ancora una volta, l’ennesima, siamo qui a complimentarci per il grande successo della CONFSAL – UNSA nella competizione RSU 2025 nell’Agenzia delle Entrate.
Dopo aver confermato il primato degli iscritti, con la rilevazione ARAN al 31.12.2024, anche questa tornata elettorale ha visto la nostra Organizzazione vincere la sfida sindacale.
Primi nell’Agenzia delle Entrate con oltre n. 5.800 voti, pari al 20,56%, con un “distacco” di oltre 2 punti percentuali dal secondo sindacato e n. 600 voti di differenza; un incremento del 40% nel numero di voti, sia pure con una ben diversa base (numerica) di partecipazione.
Importante e qualificato risultato anche nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per voti e per deleghe sottoscritte, con un + 16% di voti alla lista CONFSAL – UNSA rispetto alla precedente “tornata” elettorale.

Questo è l’esito della sfida elettorale 2025
(che giustifica il titolo riportato).
Un grandissimo risultato ottenuto nonostante le gravi scorrettezze ed intemperanze che hanno “costellato” il confronto.
A dimostrazione che correttezza, trasparenza, capacità di “ascolto” e di “rappresentanza” devono essere, come sempre, la “stella polare” di un buon sindacato, votato a portare a casa il massimo risultato possibile nelle “condizioni date” per le colleghe ed i colleghi in servizio.
A TUTTI I QUADRI SINDACALI, AI NOSTRI ELETTI, AI NOSTRI CANDIDATI, A TUTTI COLORO CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA “RIUSCITA” DELLA COMPETIZIONE, A TUTTI COLORO CHE SOSTENGONO LA NOSTRA ATTIVITÀ, CON PASSIONE E PROFESSIONALITÀ, IL PIÙ GRANDE RINGRAZIAMENTO DA PARTE DEL COORDINATORE E DI TUTTO IL COORDINAMENTO.
SOPRATTUTTO UN “GRAZIE” A CHI HA ESPRESSO IL VOTO PER LE NOSTRE LISTE SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE.
SAPREMO FAR BUON USO, COME SEMPRE, DEL CONSENSO RICEVUTO, SU TUTTI I TAVOLI CENTRALI E TERRITORIALI, POLITICI E SINDACALI.
UN LAVORO IMPORTANTE E DI SPESSORE CHE QUALIFICHERÀ L’AZIONE DEL COORDINAMENTO CONFSAL – UNSA.

GRAZIE, COMPLIMENTI E BUON LAVORO A TUTTI!
Roma, 23 Aprile 2025

 

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – RSU 2025 – Appello al voto

AGENZIE FISCALI – RSU 2025 – APPELLO AL VOTO

“Il sonno della ragione genera mostri”

Francisco Goya

Questo non è l’ordinario appello al voto per le liste CONFSAL – UNSA nella competizione RSU del 14 – 15 – 16 aprile prossimo (basta interpretare il titolo evidenziato).

E’ un invito ad allontanare “strumentalizzazioni” e “mistificazioni” che hanno “impestato” questa campagna elettorale.

Alcuni “sindacalisti”, “personaggi”, “figure” amministrative hanno mostrato il loro reale volto.

Se la democrazia raggiunge un tale basso livello, significa che si sono superati tutti i limiti ed il futuro rischia di non essere “roseo”, come invece dovrebbe sempre auspicarsi e noi auspichiamo.

Alle colleghe ed ai colleghi in servizio restituiamo, pertanto, “il testimone”, nella consapevolezza che sanno ben discernere e quindi votare.

Come CONFSAL – UNSA abbiamo come sempre operato, e lo faremo anche per il futuro, nel miglior interesse dei colleghi in servizio, a tutela dei diritti, a salvaguardia delle aspettative e per la crescita professionale ed economica di tutti.

Sui tavoli Centrali e Territoriali, sindacali e politici.

Non abbiamo risparmiato critiche, dove necessarie, e non abbiamo risparmiato apprezzamenti, dove meritati.

Lo abbiamo fatto con rispetto e senso di responsabilità, ma anche con la sicurezza di saper rappresentare al meglio tutte le categorie.

Il buon lavoro paga sempre.

BUON VOTO!

IL COORDINATORE NAZIONALE E TUTTO IL COORDINAMENTO

ENTRATE – Agenzia delle Entrate – PIAO 2025 / 2027 – I nodi vengono sempre al pettine!

Agenzia delle Entrate

PIAO 2025 – 2027

I nodi vengono sempre al pettine!

In data 27.03.25 è stato illustrato il “poderoso” PIAO 2025 – 2027 che nelle sue linee delle “Performance” sarà allegato alla Convenzione triennale MEF – Agenzia 25-27.

Nell’apprezzare il livello di analisi e di dettaglio del Piano stesso, dobbiamo augurarci che gli aspetti più qualificati e strategici trovino massima applicazione a beneficio della struttura amministrativa nel suo complesso e dei colleghi in servizio.

Evidenziamo, innanzitutto, l’attenzione rivolta alla FORMAZIONE, nella speranza che veramente si esca dalle logiche “emergenziali” degli ultimi anni (di fatto “cenerentola” in tutta la P.A.).

La massiccia “iniezione” di risorse umane non può che essere accompagnata da una “penetrante” formazione, specialistica e generale, finalizzata ad allineare tutto il patrimonio umano (neoassunti e colleghi già in servizio) agli obiettivi sia di crescita professionale sia di qualità della prestazione a beneficio della collettività.

Ritroviamo significativi elementi a supporto di questo risultato.

Le quattro tipologie “comportamentale” – “tecnico-professionale” – “tecnico-tributario” – “manageriale” sono votate al raggiungimento del risultato.

Le n. 75 ore pro-capite complessive d’aula (con esame finale) a tutti i nuovi funzionari della famiglia “giuridico-tributaria” (n. 6.000 neo assunti), con la collaborazione del FORMEZ PA, unitamente ai corsi specifici per i “tecnici” ed a n. 56 ore di formazione interna per i processi “core” sembrano qualificanti.

Importante, quindi, questo “mix” di opzioni rivolto alla più ampia platea possibile e, soprattutto, la ripresa della formazione in aula.

 

Sul piano delle RISORSE UMANE, prendiamo atto dei significativi passi avanti rispetto all’obiettivo dell’innalzamento quanto-qualitativo del livello occupazionale, con la speranza che quanto prima venga portato a completamento il Piano Straordinario ed Ordinario di assunzioni.

A tale riguardo, in ragione di precise disposizioni normative, è stato riconfigurato l’organico tra le diverse Aree (Funzionari – Assistenti – Operatori) che diventa pari a n. 41.959 (n. 33.340 Funzionari – n. 8.434 Assistenti – n. 185 operatori).

Al 31.12.2024 avevamo in servizio n. 34.570 lavoratrici/lavoratori (n. 26.478 Funzionari – 7.841 Assistenti – 211 Operatori), con un delta (divario) negativo di oltre n. 7.400 (per la precisione n. 7.429 di cui n. 6.862 Funzionari).

In ragione di ciò, il PIAO 25/27 “programma nuove assunzioni” attraverso la previsione di due bandi di concorso per complessivi n. 3.954 posti relativamente alla famiglia professionale “giuridico-tributario”, portando in aumento la precedente previsione (nel Piao 24/26 era previsto per il 2025 un numero pari a n. 3.170).

Ritroviamo, ulteriormente, l’assunzione di figure specifiche.

A questi si aggiungono i concorsi in atto, compreso i “cosiddetti” Passaggi Interni di Area, di cui ai n. 1.740 posti dall’Area degli Assistenti all’Area dei Funzionari, e n. 200 posti dall’Area degli Operatori all’Area degli Assistenti.

Alla fine del triennio 25/27 il personale, ad esito delle assunzioni e delle cessazioni, dovrebbe essere pari a n. 37.994.

Confrontandolo con il nuovo organico, mancherebbero all’appello circa n. 4.000 unità.

Vero è che partendo dal dato più basso di fine ’23, di circa n. 29.000 unità, si è passati a fine ’24 a n. 34.530 e si stima, appunto, per fine ’27 un livello di quasi n. 38.000 unità, ma è anche vero che l’organico nuovo indicato in precedenza non richiama certo le famigerate “piante organiche” di antica memoria.

Vengono, quindi, “stimate” complessive assunzioni, nel triennio 25-27, di n. 6.746 Funzionari e n. 845 Assistenti (comprensive dei passaggi interni di area).

Questo per evidenziare che abbiamo bisogno di tutte le forze in campo, presenti e future, per produrre i risultati che l’Autorità governativa e la collettività richiedono alla strategica “macchina fiscale” e quindi abbiamo bisogno di raggiungere quel livello indicato nell’organico, con ulteriori assunzioni oltre quelle previste.

Nel contempo chiediamo chiarezza anche sul versante delle procedure.

Le Regioni del Mezzogiorno segnalano forti criticità operative ed “abbisognano” di iniezioni di risorse fresche, nel contempo le altre Regioni devono ulteriormente rafforzare l’operatività (gli obiettivi assegnati sono sempre più sfidanti per tutti).

Alcuni concorsi espletati hanno dato totalmente fondo alle “idoneità” presenti, mentre altre “graduatorie” ne dispongono ancora.

Ci auguriamo che non si ripresentino “contenziosi giudiziari” che possano rallentare e/o azzerare la rincorsa all’innalzamento significativo del livello delle risorse umane.

In ragione di ciò è importante conoscere le “scoperture” sia delle Regioni che sono state coinvolte dal “maxiconcorso” e sia quelle del meridione non coinvolte, anche alla luce dei fattori di rischio indicati nel Piao (fattori che devono necessariamente “aggrediti” con il sistematico e rafforzato presidio del territorio).

Appare opportuno tenere conto di tutte le possibili opzioni “assunzionali” (idonei e nuovi concorsi).

 

Discorso a parte merita la DIRIGENZA.

Il Piano prevede, sulla base delle diverse opzioni normative a quadro vigente, nuove assunzioni per n. 62 dirigenti di II fascia e n. 4 di I fascia, che andrebbero ad implementare l’attuale livello pari a n. 406 + 14 dirigenti presenti al 31.12.2024.

La dotazione organica (sempre al 31.12.2024) sarebbe pari a n. 541 + n. 45, mentre le posizioni coperte sarebbero n. 371 + n. 34.

Le assunzioni riguarderebbero n. 20 posti concorso “no core”, n. 10 posti XI° corso-concorso SNA, n. 32 posti I° concorso Mef/Agenzie Fiscali, nonché n. 4 concorso per dirigenti di I fascia.

Fermo restando l’ampia possibilità che viene fornita a tutti i colleghi che sono stati “immessi” in servizio negli anni più recenti come “funzionari”, non possiamo che “rammentare” il grande “spreco” di capitale umano che si richiama con il concorso interno a n. 175 dirigenti.

Abbiamo ancora tanti idonei, dopo lo scorrimento dei n. 39 colleghe e colleghi che hanno portato positivamente a termine la procedura concorsuale.

E dobbiamo ribadire, se ve ne fosse il caso, che questo “spreco” è imputabile esclusivamente all’Agenzia che non ha saputo “correttamente” gestire quel concorso che è stato e lo è ancora oggi attenzionato dai diversi gradi della giustizia amministrativa.

Sarebbe il caso che si avviasse una definitiva “pacificazione” anche attraverso il collocamento dell’ultima “tranche” di idonei, sia all’interno che presso altre amministrazioni che potrebbero “beneficiare” dell’alto livello professionale raggiunto da questi colleghi.

Chiediamo e spingiamo, ancora una volta, per una iniziativa in tal senso.

 

SUGLI OBIETTIVI

Richiamiamo la qualità e quantità degli obiettivi assegnati alla struttura nel suo complesso e sulle singole articolazioni. Ancora una volta in aumento.

L’augurio è che si tenga conto del fatto che non tutte le risorse umane disponibili, in questa fase, sono in grado di contribuire al cento per cento al raggiungimento degli obiettivi (e questa “fetta” oggi è significativa viste le numerose assunzioni).

Rammentiamo i record “toccati” nel 2024 in termini di servizi offerti e di recupero di risorse evase, nell’ambito degli obiettivi fiscali voluti dal Governo (e siamo piacevolmente “sorpresi” visto l’organico di inizio d’anno e viste le difficoltà incontrate).

Ancora una volta si è dimostrata la capacità professionale delle colleghe e colleghi in servizio e lo spirito di maturità mostrato dal personale.

Questo livello quanto-qualitativo raggiunto non si accompagna, ancora, con un adeguato livello tecnologico-informatico, come segnalato da più parti.

Se sono importanti e fondamentali gli obiettivi, nell’ottica della più ampia modernizzazione tenologica dei servizi all’utenza nonché dell’efficacia ed efficiente azione di controllo, non possiamo che chiedere al nostro partner tecnologico esclusivo SOGEI la massima azione di investimento operativo (se questa è stata la scelta di decine di anni fa, che questa scelta sia la più produttiva possibile).

Tutte le iniziative in atto, a partire dallo “sportello virtuale” sono di grande apprezzamento e meritevoli del massimo riconoscimento, ma il supporto tecnologico deve essere il più elevato possibile, altrimenti rischiamo un “black out”, a partire dalla distribuzione del grande numero di portatili nuovi (oltre n. 20.000 + 4.000) che richiedono l’immediata attivazione per evitare la prematura obsolescenza.

Richiamiamo sulla questione obiettivi anche, se non soprattutto lo scarso collegamento-relazione periferia/centro.

Gli stessi obiettivi non possono essere sempre “forzati” dall’alto, perché qualche volta appare opportuno tenere conto delle specifiche situazioni operative (quanto-qualitative per il personale e tutto il resto).

 

ALTRI ASPETTI

In merito al lavoro agile ed al lavoro da remoto in generale, il Sindacato non può che rammentare la disciplina “unilaterale” di cui al Regolamento vigente.

Non bastano due righe per richiamare il sistema relazionale in materia, peraltro le ultime due righe di un ampio paragrafo/capitolo.

Le disposizioni del nuovo CCNL 2022-2024 hanno attribuito alle OO.SS. specifiche prerogative in materia che in questa sede non solo richiamiamo ma che vogliamo “mettere a terra” nel più breve tempo possibile.

Se in precedenza si è “accampata” la scusa che la materia non poteva assolutamente essere supportata dal bassissimo livello numerico delle risorse umane a disposizione, ovvero l’organizzazione lavorativa non avrebbe supportato un modello così avanzato, oggi con la massiccia iniezione di forza-lavoro, la scusa non regge più.

Ribadiamo ancora una volta la necessità di una immediata apertura di tavolo su questo tema nonché sul coworking che per tattica “dilatoria” aspetta ancora il passaggio del tavolo.

Va trovato con le OO.SS. il giusto “bilanciamento” per una effettiva conciliazione vita – lavoro di tutto il personale (anche con riferimento al tema della mobilità nazionale).

Capitolo a parte gli investimenti immobiliari.

Dopo la tragedia amministrativa della “speculazione” sugli immobili demaniali cartolarizzati, abbiamo bisogno di spazi adeguati ed attrezzati per esercitare le funzioni ed i compiti svolti, ma ancora tanti uffici non sono all’altezza.

A più giusta ragione se si ritiene che il mix di lavoro in presenza e lavoro da remoto possa essere lo scenario di riferimento futuro.

Non possiamo in alcun modo prendere solo atto di dinamiche di “abbandono” di stabili “storici” da decenni, ovvero da sempre, occupati dagli uffici finanziari (vedi su tutti il caso Milano).

Le “incresciose” (sic?!) vicende riguardanti la proprietà di questi immobili non devono ricadere sul personale (si valutino tutte le opzioni in campo soprattutto operazioni di riacquisto).

 

CONCLUSIONI

Il Piano della “performance” (o Piano aziendale che dir si voglia), il Piano dei fabbisogni e quant’altro sono stati nelle Agenzie Fiscali condizioni operative fondamentali fin dalla nascita del nuovo modello di organizzazione dell’amministrazione (2001), grazie all’autonomia gestionale, operativa-organizzativa, finanziaria.

Osserviamo, oramai da anni, l’abbandono da parte della Politica dell’attenzione sull’unico progetto di riorganizzazione attuato in Italia nella pubblica amministrazione.

Anzi segnaliamo un forte ritorno al passato con una incomprensibile (o comprensibile?) strategia.

La qualità e quantità delle prestazioni individuali e collettive, e quindi la complessiva azione posta in essere dalle Agenzie Fiscali, trova la massima e migliore espressione nei più adeguati livelli delle diverse forme di autonomia nonché nell’apprezzamento del vincolo “sinallagmatico” tra prestazioni e controprestazioni.

Aggiungiamo, nel nostro caso, anche con riferimento a specifiche tematiche  (vedi anticorruzione e quindi “rotazione” delle figure apicali).

Non aver ancora superato questa enorme criticità, sembra tradurre questo poderoso PIAO in un libro dei sogni.

Abbiamo bisogno di regole certe per l’applicazione dell’Area delle Elevate Professionalità, nonché per un miglior percorso di crescita professionale (dai Funzionari alla Dirigenza, passando per gli incarichi di Responsabilità).

Abbiamo bisogno di regole certe e nuove per il meccanismo di finanziamento e di attribuzione del salario accessorio.

Abbiamo bisogno di regole certe e chiare a salvaguardia della specificità del modello delle Agenzie Fiscali.

Abbiamo bisogno della massima valorizzazione e tutela, giuridica ed economica, di tutto il personale impegnato in una Amministrazione strategica  per il Sistema Paese.

A tutti noi l’obiettivo di evitare il “ritorno al passato”, impegnandoci in una azione coordinata di “pressing” sull’Autorità Politica.

 

Roma, 27 marzo 2025

IL COORDINATORE NAZIONALE CONFSAL – UNSA Coordinamento Agenzie Fiscali
IL DELEGATO per da Dirigenza di CONFEDIR – DIRSTA/FIALP/UNSA

Valentino Sempreboni

 

 

ENTRATE – Dirigenza incontro del 21 Marzo 2025 modifiche al sistema Sirio sui criteri di valutazione della “PERFORMANCE”

CONFEDIR / DIRSTAT FIALP UNSA AGENZIA DELLE ENTRATE

DIRIGENZA INCONTRO DEL 21 MARZO 2025 MODIFICHE AL SISTEMA SIRIO SUI CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA “PERFORMANCE”

Si è tenuto, in data 21 marzo 2025, il tavolo nazionale di confronto sul Sistema di Valutazione dei dirigenti. La DCRUO aveva trasmesso, il 19 febbraio 2025, una Informativa alle OO.SS. con la quale comunicava alcune modifiche che intende introdurre al sistema SIRIO e che riguardano i seguenti aspetti:

  • Incremento dei livelli di valutazione;
  • Modifiche delle etichette;
  • Introduzione di un nuovo comportamento organizzativo valutabile;
  • Nuova modalità di valutazione della performance dei dirigenti di vertice.

Le prime due modifiche sono abbastanza in linea con quanto avvenuto per le modifiche del sistema VALE; in quanto la prima mira a cogliere più puntualmente le differenze tra le performance osservate e la seconda punta a spostare l’osservazione del valutatore dalla valutazione della persona a quella della performance.

In merito alla terza modifica CONFEDIR / DIRSTAT-FIALP-UNSA ha affermato che questa viene appena accennata nell’informativa e non ne risulta intellegibile la sostanza. La nuova competenza, attinente all’Area Manageriale, si chiamerebbe “focalizzazione sul risultato e presenza strategica”.

Abbiamo dichiarato che, dalla lettura del DIZIONARIO DELLE COMPETENZE SIRIO 2025 ed ancor meglio dalla nota 36544 del 7 febbraio 2025 della DCRUO inviata a tutti i dirigenti, appare che questa nuova competenza si misuri con la “quantità” di presenza in servizio fornita dai dirigenti atteso che, come recita la nota:” i dirigenti assicurano continuità e buon andamento dell’azione amministrativa delle strutture loro affidate, organizzando la presenza in servizio e l’impegno di lavoro con coerenza, garantendo un’adeguata continuità per la direzione del proprio ufficio in ogni ambito……..” .

Abbiamo chiesto alla Parte Pubblica di spiegare i contorni di questa competenza affermando che, se si misurasse con la maggiore o minore presenza fisica in servizio, desterebbe forti perplessità a questa Sigla, atteso che:

  • Il CCNL della Dirigenza non contempla un vincolo di orario di lavoro ma l’attività dei dirigenti è da sempre orientata al risultato;
  • Si tratterebbe di un concetto anacronistico perché il Pubblico Impiego, su impulso dello stesso Ministro on. Zangrillo, va nella direzione del lavoro agile e sposta il focus della valutazione del dipendente pubblico dal presidio della presenza al raggiungimento degli obiettivi. Pertanto, sarebbe illogico assumere come un “PLUS” lo stare più ore in presenza;
  • Tale assunto confliggerebbe con la norma generale sullo smart working che prevede la perfetta equiparazione Economica, Giuridica e di Carriera del lavoro svolto in modalità agile e di quello svolto in presenza. Nel caso di specie questo principio sarebbe disatteso in quanto la maggiore presenza consentirebbe una valutazione più elevata ed una correlata maggiore opportunità di carriera.

Alle nostre eccezioni la Parte Pubblica ha replicato che la competenza de quo non inerisce alla presenza fisica, ma la definizione “presenza” sarebbe riferita a quanto il dirigente partecipa alle attività del suo Ufficio. Si tratterebbe del contributo diretto che il valutato fornisce nel raggiungimento degli obiettivi della struttura, dell’apporto personale al raggiungimento del risultato.

UNSA ha ringraziato per le precisazioni ricevute ed ha rappresentato l’esigenza di intervenire con una nota esplicativa, atteso che abbiamo notizia del fatto che diverse Direzioni Regionali hanno interpretato la modifica introdotta esattamente come l’hanno interpretata i Sindacati.

Più in generale abbiamo sottolineato una certa incoerenza tra i sistemi di valutazione in essere. Una Organizzazione credibile, a nostro parere, deve applicare metodi di misurazione delle competenze che si basino sulla stessa impalcatura regolamentare. Abbiamo ribadito che UNSA vede lo sviluppo dei percorsi di carriera in Agenzia orientati da un unico filo conduttore sulla cui traccia si articola il percorso Funzionario – Capo Team- POER – Dirigente. Per tale motivo abbiamo chiesto che le regole tutte, comprese quelle sulla valutazione, debbano rispondere a canoni sovrapponibili. Al contrario, comparando SIRIO con VALE, emerge che il primo non goda delle stesse garanzie del secondo; non sono formalizzati i colloqui di feed-back intermedi ed il processo di Conciliazione non contempla gli stessi step del VALE e non prevede la possibilità di essere assistiti da un rappresentante sindacale.

La Direttrice dott. Caggegi ha dichiarato che la DCRUO è interessata a presidiare con il massimo impegno il ciclo della performance SIRIO ed ha istituito un tavolo di “Calibrazione Nazionale” che si occuperà di formare i valutatori Sirio e di uniformare i metodi di valutazione su base nazionale. Ha condiviso, altresì, che i sistemi di valutazione debbano essere coerenti tra loro e che eventuali disallineamenti saranno superati.

L’incontro è stato rinviato per la stesura del verbale di confronto tra le Parti.

Roma, 22 marzo 2025

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

 

ADM – Incontro sindacale del 12 marzo 2025 – Riorganizzazione e PO

ADM
Riorganizzazione e PO

 

In data 12 marzo 2025 si è svolto presso la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli un incontro sui seguenti punti:
– graduazione delle posizioni organizzative e professionali;
– ipotesi di accordo stralcio del CCNI-parte normativa sul finanziamento delle posizioni organizzative e professionali e delle indennità di specifiche responsabilità.
L’Amministrazione, in apertura di confronto, ha illustrato un prospetto di allocazione delle PO negli UADM in base alle fasce (I-V) degli stessi. Il dato più evidente è che per gli UADM sono state individuate “ulteriori” 144 PO riguardo al disegno precedente. Naturalmente la nostra O.S., in previsione della vasta riorganizzazione dell’Agenzia e che dovrebbe partire tra poco nella DT “pilota” Emilia Romagna – Marche, ha valutato positivamente questa novità, ma diventa importante definire il metodo di attribuzione delle stesse nell’ambito delle varie “aree territoriali” (le aree degli UADM). Abbiamo, altresì, sottolineato l’assenza di Capi Reparto (rectius capi sezione richiamati nell’art. 1 del Regolamento di Amministrazione) nel nuovo progetto organizzativo, che hanno concorso ad espletare un ruolo importante nel garantire il pieno svolgimento dei compiti istituzionali e nel raggiungimento degli obiettivi da Convenzione.
Per quanto concerne le PO da destinare alle Aree delle DT e degli Uffici Centrali, nonché eventuali incarichi per il personale di II Area, previsti dal CCNL 2019/2021, non c’è stato il tempo per discuterne la portata.
Considerato, difatti, il limitato tempo a disposizione, non si è potuto procedere ad una valutazione complessiva e puntuale di quanto l’Amministrazione ha rassegnato circa la graduazione, il numero delle posizioni e la loro allocazione. Tutte le Organizzazioni Sindacali partecipanti al tavolo, pertanto, hanno fatto presente che a breve avrebbero fatto pervenire una “controproposta”, previo esame di quanto definito nel precedente confronto in materia di organizzazione e di quanto riportato nelle “determinazioni” degli ultimi mesi.
In coda all’incontro sono state chieste delucidazioni in merito ad alcune problematiche in sospeso.
-Buoni pasto: quanto prima si dovrebbe procedere all’ attribuzione dal 28 gennaio u.s.;
-Mobilità volontaria nazionale: dopo le stabilizzazioni si dovrà trovare tempo per completare la procedura;
-Incentivi per funzioni tecniche, appena possibile si farà apposita riunione per completare il riconoscimento degli stessi;
-lavoro agile e telelavoro domiciliare, si procederà in tempo per le previste scadenze.
Si segnala, inoltre, che la procedura POER, per la quale all’attualità sono in fase di valutazione i titoli dei concorrenti, per quanto riguarda i “colloqui” si partirà dai partecipanti per la DT- Emilia Romagna-Marche, in quanto la stessa, come è noto, è stata designata, a partire da maggio 2025, quale DT per la sperimentazione della riorganizzazione ADM.
Sarà nostra cura aggiornarvi sulle eventuali novità (PO, mobilità, incentivi…)

Roma, 14 marzo 2025

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Su Contratto e Dintorni – Commento del Coordinatore Nazionale

Commento del Coordinatore Nazionale

SU CONTRATTO E DINTORNI

Siamo costretti a riepilogare la situazione in atto a beneficio di tutte le colleghe ed i colleghi, anche per un esercizio di trasparenza e verità.

Abbiamo ricevuto lamentele e richieste di informazioni appena è stato possibile “visionare” su NOIPA il cedolino di marzo ’25 e nel contempo si sono scatenate “bufale” ed informazioni “distorte” da parte delle OO.SS. non firmatarie del CCNL Funzioni Centrali 2022-2024.

A queste “fake new” si aggiungono i tanti articoli degli organi di informazione che spesso hanno ulteriormente “ingarbugliato” la situazione.

Necessariamente dobbiamo chiarire e nel contempo la nostra Federazione CONFSAL – UNSA provvederà per quanto di competenza.

Se la “democrazia”, anche quella sindacale, continuerà ad utilizzare a piene mani informazioni false o fuorvianti con il preciso scopo di produrre misinformazione o disinformazione, finirà in un vicolo cieco con scenari che ci rifiutiamo di identificare per il loro altro grado di pericolosità civile e non solo.

Aspetti fiscali

Per i quadri sindacali e per i nostri attenti “colleghi”, abbiamo seguito l’evoluzione della questione “cuneo fiscale” che tante preoccupazioni aveva “destato” circa l’impatto non solo sulla retribuzione ma soprattutto sulla previdenza.

La norma approvata di anno in anno, a partire dal Governo Draghi e poi dal Governo Meloni, ha finalmente subito una “sistematizzazione” finalizzata ad eliminare le criticità evidenziate.

Con la Legge di Bilancio 2025 (pubblicata in G.U. il 31.12.2024), la manovra ha riconfermato i tagli del cuneo fiscale dello scorso anno ed ha ampliato la platea dei beneficiari fino a

€ 40.000 (in precedenza € 35.000), rendendoli “strutturali”. Ma la nuova modalità interviene sull’aspetto fiscale e non più contributiva (eliminando appunto la criticità oggetto di discussione).

Non ci sarà più il taglio al cuneo contributivo del 6 o del 7% per i redditi fino a € 35.000, bensì una combinazione di indennità esente da tasse (tipo bonus “Renzi”) per i redditi fino a € 20.000 mentre per chi guadagna di più ci sarà un sistema di detrazione fiscale decrescente.

Per i casi di nostro interesse, per chi guadagna tra 20.000 e 32.000 € ci sarà una detrazione fissa di € 1.000, “spalmata” in mensilità, mentre oltre i € 32.000 la detrazione diminuisce gradualmente fino ad “azzerarsi” a 40.000 euro.

Con la modifica strutturale il costo è diventato di quasi € 13 miliardi (minori entrate fiscali per lo Stato), somma da “menzionare” quanto si parla di retribuzioni (in questo caso per il pubblico ed il privato impiego).

Questo sistema che sostituisce quello precedente, pur essendo in vigore dal 1 gennaio 2025, non ha ancora trovato applicazione sui nostri “cedolini” (niente per gennaio e febbraio e probabilmente anche per marzo).

Quindi sui nostri attuali stipendi manca la detrazione che, chiaramente, non verrà persa e verrà incamerata come un “arretrato”.

Pur con le giustificazioni adotte da MEF e NOIPA, non possiamo che osservare un grave ritardo nell’applicazione delle disposizioni d’interesse, a distanza di 70 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio (e con aprile i mesi saranno quattro). QUINDI AL MOMENTO MANCA UNA VOCE STIPENDIALE.

Aspetti contrattuali

Il CCNL Funzioni Centrali 2022 – 2024 è stato definitivamente sottoscritto il 27 gennaio 2025, quindi osserviamo, anche in questo caso, dei ritardi negli aggiornamenti stipendiali.

Nello specifico, l’aumento contrattuale dovremmo trovarcelo nello stipendio di marzo.

Sugli “arretrati” che, in concreto, per i colleghi in servizio all’epoca, sono il saldo rispetto alle anticipazioni di fine 2023, è stata predisposta una “emissione straordinaria”.

Ma diversi colleghi “apicali” hanno segnalato che non vedono ancora questa emissione e probabilmente potrebbero esserci anche altri casi.

Circa la voce “ARRETRATO”, rammentiamo che con Decreto del 2023 si è riconosciuto il pagamento di una tantum (a titolo di acconto sugli arretrati del rinnovo contrattuale 2022 – 2024), liquidati con la mensilità di dicembre ’23. La somma risultava pari a 6,7 volte l’Indennità di Vacanza Contrattuale delle mensilità dell’anno 2023.

Negli ultimi mesi di gennaio e febbraio 2025 a tutto il personale (quindi anche neoassunto) è stata attribuito una IVC rivalutata con il coefficiente 6,7.

“Nuova” Vacanza Contrattuale

Come comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze da aprile  a giugno 2025 ci sarà una voce dello 0,6% che salirà a Luglio all’1,0%,  attribuito sui cedolini stipendiali a titolo di vacanza contrattuale (2025-2027), essendo nel frattempo scaduto il CCNL 2022 – 2024.

Tutte queste voci dovrebbero “riempire” il nostro stipendio e non nascondiamo che molti di noi si sono persi con questi aspetti fiscali-tributari (anche computo addizionali) nonché contrattuali (che tra l’altro in questa ultima tornata ha cambiato forma ovvero anticipazione anziché successivo “mero” arretrato).

Naturalmente alle forti proteste sindacali (almeno dei firmatari) hanno fatto da “contraltare” le risposte del MEF e di altri (tutte legate ai tempi ritenuti ristretti per gli adeguamenti).

Ma “l’amore della verità” vuole che per la parte fiscale bisognava semplicemente aggiornare le “routine” essendoci un interesse di milioni di lavoratori, mentre per la parte contrattuale era stato preso un preciso “impegno politico” in materia di liquidazione.

Diciamo che anche la parte datoriale si è persa nei “bui meandri”, così da contribuire a far apparire gli stipendi delle Funzioni Centrali addirittura “decurtati”, mentre la Federazione CONFSAL – UNSA continua ad esercitare il suo “pressing”.

Pensare male si fa peccato, ma qualche volta si “azzecca”; che “qualcuno” sia chiamato a rispondere.

Nota bene

I colleghi dell’Entrate si trovano con lo stipendio di marzo anche le somme accessorie 2022, mentre mancano all’appello ancora i passaggi di fascia e di area (graduatorie da definire).

 

Roma 11 marzo 2025

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Agenzie Fiscali e Contratto Nazionale – Commento del Coordinatore Nazionale

Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIE FISCALI
E
CONTRATTO NAZIONALE

In queste settimane diversi soggetti si stanno “divertendo” a denigrarci, per il solo fatto che alcune sigle sindacali hanno valutato opportuno firmare il CCNL – Funzioni Centrali 2022/2024 ed altre no.

Posizioni entrambe legittime (la firma o la non firma), ma una delle opzioni la “vediamo” con il “fiato corto”.

Infatti, siamo sicuri che appena si saranno svolte le elezioni rsu, le OO.SS. che ad oggi non hanno firmato si recheranno in Aran e firmeranno il “contestato” CCNL, magari con la scusa di una “firma tecnica”, al fine di evitare di continuare a non essere ammessi ai tavoli della contrattazione integrativa.

Nel frattempo “fuochi e fiamme”:

grazie alle loro capacità (sic!) si convoca il tavolo (anche se non si può partecipare), mentre è in atto la solita ordinaria attività informale e formale (la primaria richiesta CONFSAL – UNSA di convocazione del tavolo sui temi caratterizzanti il nuovo contratto è addirittura del 29 gennaio scorso, due giorni dalla sottoscrizione);

si denigrano le azioni sindacali altrui (ma questo è uno “sport” esercitato oramai da anni);

si esercitano pressioni (sic!) sulla parte datoriale (addirittura si procede per diffide e si minacciano azioni legali, naturalmente senza alcuna coerenza con il passato prossimo e remoto, dove erano loro stessi a pretendere la piena applicazione del sistema contrattuale);

e chi più ne ha più ne metta (in materia di ferie, sulle missioni, sui buoni pasto, ecc…).

Con specifico riferimento al Settore delle Agenzie Fiscali, vorremmo rammentare che le medesime sigle NULLA HANNO FATTO (anzi diremmo che hanno sostanzialmente condiviso) contro l’azzeramento del Comparto di Contrattazione (basta andare a rileggere i resoconti delle Audizioni Parlamentari).

In termini generali, NULLA HANNO ESPRESSO circa l’azzeramento della specificità e strategicità del modello delle agenzie (mentre ancora dobbiamo combattere contro la cosiddetta “tecnicalità” utilizzata da un Viceministro all’inizio della “Vertenza Fisco” per giustificare la indisponibilità della “compagine” governativa  a modificare le disposizioni in materia di salario accessorio, ovvero per negare l’esistenza di consistenti somme di cui era ed è vietata la distribuzione al personale in servizio per l’applicazione delle disposizioni normative in materia di “tetti” alla spesa accessoria per il personale pubblico).

Ancora, NULLA DA QUESTE SIGLE SI È AVUTO in termini di protesta per il blocco decennale della “negoziazione” in Aran che ha sterilizzato “3” (diconsi tre) tornate contrattuali, sistema riattivato solo dopo ricorso alla Corte Costituzionale senza che si sia potuto procedere ad un recupero integrale dell’inflazione subita (vi ricorda nulla?), NULLA DA QUESTE SIGLE SI È AVUTO in materia di “confisca temporanea” del Trattamento di Fine Rapporto, anche questo oggetto di ricorsi alla Corte Costituzionale visto il ritardo e la perdita di potere di acquisto nella restituzione del salario “differito” che oramai ha raggiunto, in qualche caso superato il triennio, NULLA SI È AVUTO DA QUESTE SIGLE in materia di riforma del Pubblico Impiego (anzi hanno “ammazzato” qualsiasi tentativo di affrontare la questione anche solo dal punto di vista teorico dopo la riforma – uccisa nella culla – dell’Amministrazione Finanziaria di inizio duemila, a valle del progetto di “privatizzazione” del rapporto di pubblico impiego).

Potremmo continuare ma ci fermiamo qui, perché dovremmo anche richiamare la cosiddetta “CONCERTAZIONE CON LE PARTI SOCIALI”, vera causa della questione salariale, la totale disattenzione verso il mondo del lavoro pubblico e privato (la famosa variabile “indipendente” anziché l’attenzione alla crescita della produttività ed ai nuovi modelli di organizzazione del lavoro nonché le “non” scelte di politica industriale d’avanguardia) e quant’altro.

Fare queste considerazioni significa “volare” alto? Oppure richiamare le “radici” dell’attuale disagio?  E perché i nostri tassi di sindacalizzazione sono così bassi rispetto al modello “Centro e Nord europeo”, dove i lavoratori sono il “fulcro” del mercato del lavoro e del modello d’impresa?

Con questo modo (pseudo) di fare Sindacato si porta alla morte il movimento quale elemento di un malessere complessivo della democrazia, di cui i bassi tassi di partecipazione, la mancanza di idealità ed etica, la debolezza dei corpi intermedi, i comportamenti non consoni, la scarsa capacità di incidere sugli indirizzi politici “sovranazionali” e “nazionali” sono le espressioni più evidenti.

Non serve “distorcere” la realtà, “abbaiare alla luna”, far credere (…per finta) di stare sul pezzo e tutto il resto del fallimentare “armamentario”.

Serve lavorare per lanciare il Paese nell’Era moderna, con la massima attenzione alle problematiche del pubblico impiego (nemmeno i posti a concorso vengono coperti), almeno nel nostro caso.

Noi ci siamo, come sempre, e ci saremo sempre, a fianco delle colleghe e dei colleghi, per raggiungere i più alti obiettivi nelle “condizioni date” ovvero negoziare per portare a casa quello che al meglio possiamo portare, lavorando sul più elevato piano politico affinché le ragioni del Lavoro e del Lavoratore siano “attenzionate” al massimo nelle sedi dove si decide.

A buon rendere.

Roma 3 marzo 2025

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Incontro sindacale del 19 febbraio 2025 – Limite massimo individuale di lavoro straordinario

ADM
Incontro sindacale del 19 febbraio 2025

In data 19 febbraio 2025, si è svolto presso la Direzione Centrale dell’Agenzia delle Dogane un incontro sul seguente punto: sottoscrizione definitiva dell’ipotesi di accordo sulla elevazione del limite massimo individuale di lavoro straordinario.
L’Amministrazione in apertura ha illustrato l’accordo definitivo sulla elevazione del limite massimo individuale di lavoro straordinario, a cui è seguita una serie di considerazioni da parte delle OO.SS. presenti che hanno convenuto sulla bontà del testo, già precedentemente convenuto.
Si è proceduto alla sottoscrizione definitiva dell’accordo sulla elevazione del limite individuale dello straordinario, che prevede un limite massimo di 600 ore pro-capite. Chiaramente viene richiamata la limitazione delle 48 ore settimanali (tra lavoro ordinario e straordinario) anche nell’ambito di una media semestrale. Una apposita nota verrà inviata dalla Direzione Centrale del Personale alle Direzioni Territoriali per chiarire e dirimere dubbi e incertezze: si ricorda che nella passata annualità la tematica era diventata una vera e propria vexata quaestio.
Successivamente la nostra O.S. ha chiesto lo stato d’arte del welfare integrativo (in attuazione dell’accordo del 31.03.2022), a detta richiesta l’Amministrazione ha comunicato che tra marzo ed aprile p.v. verranno erogati i contributi per l’acquisto dei libri scolastici (vedi circolare del 30.7.2024), mentre per i check-up medici (analisi e visite specialistiche), previsti dall’accordo, sarà emanata apposita disposizione che indicherà le linee guida da seguire per ottenere il parziale rimborso delle prestazioni sanitarie per un totale annuo fino a 500 euro. Quest’ultimo istituto è fruibile unicamente dal personale dell’Agenzia, che risulta in servizio già dal 2018 al 2021.
L’ Amministrazione ha altresì segnalato, che è in attesa dell’autorizzazione per poter procedere, nei limiti previsti dalle norme, agli scorrimenti del concorso di 560 funzionari.
Per quanto riguarda il Fondo 2023 continuano, purtroppo, le interlocuzioni con gli organi di controllo e pertanto non si prevede l’erogazione dei previsti compensi prima di aprile prossimo.
La nostra O.S. ritiene costruttivo il confronto con l’Amministrazione e auspica a breve la trattazione di argomenti che sono da tempo da definire (mobilità, PO,…).
Sarà nostra cura aggiornarvi sulle eventuali novità.

Roma, 20 febbraio 2025

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Presentazione risultati 2024 – Il più alto recupero di sempre dell’evasione fiscale

AGENZIA DELLE ENTRATE

Presentazione risultati 2024
Il più alto recupero di sempre dell’evasione fiscale

Presentati oggi, 18.02.2025, dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate dott. Vincenzo Carbone, alla presenza del Vice Ministro del MEF on. Maurizio Leo, con videomessaggio del Ministro on. Giancarlo Giorgetti, i risultati ottenuti dalla struttura nel 2024.
Il dato più importante è l’incasso di 26,3 miliardi di euro (+ 6,5%) che salgono a 33,4 miliardi con gli introiti non erariali, mentre il gettito spontaneo ha raggiunto quota 587 miliardi, 43 miliardi € in più del 2023.
Il recupero di € 26,3 miliardi di evasione fiscale proviene principalmente (87%) da attività ordinarie, pari a 22,8 miliardi, di cui € 12,6 miliardi sono stati versati dai contribuenti dopo aver ricevuto un atto dell’Agenzia, € 5,7 miliardi a seguito di cartella e € 4,5 miliardi sono frutto delle attività di promozione della “compliance”.
Risultati positivi dalle attività antifrode, attraverso analisi di rischio e controlli preventivi per minore spese a carico dello Stato per € 5,8 miliardi.
Grande lavoro di assistenza e consulenza specializzata, mentre il numero delle imprese ammesse al regime di “cooperative compliance” è cresciuto del 30%.
Importante la voce dei rimborsi fiscali che hanno toccato i € 24,2 miliardi (oltre € 3 miliardi alle famiglie ed il resto alle imprese), mentre sono stati 20 milioni i servizi ai contribuenti, con i diversi canali operativi.
Come sottolineato dal Direttore dott. Carbone che ha richiamato l’azione del predecessore avv. Ruffini, i risultati di cui sopra sono soprattutto il frutto del professionale lavoro delle colleghe e dei colleghi in servizio nell’Agenzia delle Entrate, una struttura di grande specializzazione al servizio del sistema Paese e di tutti i contribuenti.
In ragione di ciò, vanno, pertanto, implementati tutti gli investimenti “votati” a salvaguardare e rafforzare la strategica struttura amministrativa, nel “quadro” della riforma fiscale che il Governo sta portando avanti da due anni.

Roma, 18 febbraio 2025

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

 

AGENZIE FISCALI – RSU 2025 – A proposito di buono pasto e lavoro agile

RSU 2025

Al primo posto chiarezza e correttezza, come sempre nel “DNA” della CONFSAL–UNSA

A proposito di buono pasto e lavoro agile

LE “CHIACCHIERE STANNO A ZERO”: SPETTA IL BUONO PASTO DAL 28 GENNAIO U.S.

La “spaccatura” del movimento sindacale e le elezioni RSU 2025 stanno mettendo il “turbo” alla veicolazione di false notizie e di fuorvianti indicazioni, da più parti ed a tutti i livelli.

A proposito di lavoro agile e buono pasto, vista la vigenza dal 28 gennaio u.s. del nuovo CCNL – Funzioni Centrali 2022/2024, (a proposito era da tanto tempo che non si chiudeva un Contratto Nazionale quasi in corso, la firma definitiva a maggioranza ha “sforato” solo di 27 giorni rispetto al triennio di riferimento), possiamo evidenziare qualche elemento di chiarezza e di correttezza.

Innanzitutto, l’articolo 13 (Accesso al lavoro agile) e l’articolo 14 (Articolazione della prestazione in modalità agile e diritto alla disconnessione) prevedono commi (rispettivamente il comma 4 ed il comma 7) che disapplicano e sostituiscono gli artt. 37 e 39 del precedente CCNL del 9 maggio 2022.

Quanto sopra ri-espande il sistema relazionale in materia ovverossia l’articolo 7 (Contrattazione collettiva integrativa: soggetti, livelli e materie), comma 6 lettera ae) “criteri di priorità per l’accesso al lavoro agile ed al lavoro da remoto e i casi in cui è possibile estendere il numero delle giornate di prestazione rese in modalità agile o da remoto” statuisce il diritto delle “parti” a negoziare i termini del rapporto, mentre l’articolo 14, comma 3 bis rileva che “Ai fini dell’erogazione del buono pasto le ore di lavoro convenzionali della giornata di lavoro resa in modalità agile sono pari alle ore di lavoro ordinarie che il dipendente avrebbe svolto per la medesima giornata se avesse reso la prestazione in presenza”.

Quindi è cambiato lo “scenario” regolamentare di riferimento, unitamente al venir meno del principio della “prevalenza” del lavoro in presenza. Pertanto i firmatari del CCNL ben possono, diremmo devono chiedere l’apertura di un tavolo, soprattutto presso l’Agenzia delle Entrate dove la trattazione del tema negli anni scorsi non ha portato ad una concertazione con esito positivo, bensi’ ad una disciplina unilaterale.

Naturalmente ci rendiamo conto che un accordo richiede, come sempre, la volontà di entrambe le parti (diremmo anche la “predisposizione”) considerato, altresì, che la proroga varata dalla stessa Entrate a fine gennaio ha assolto essenzialmente ad una esigenza di continuità della vigenza dei contratti e ad evitare l’interruzione della fruizione dell’istituto conciliativo.

Sebbene debbano maturare i tempi della negoziazione sui nuovi criteri di attribuzione del lavoro agile, CONFSAL – UNSA E’ IMMEDIATAMENTE DISPONIBILE, al contempo ricordiamo che in materia di fruizione dei buoni pasto la norma è “cogente” ovvero questi VANNO IMMEDIATAMENTE RICONOSCIUTI A TUTTI COLORO CHE USUFRUISCONO DELL’ISTITUTO, A FAR DATA DAL 28 GENNAIO 2025.

Non serve un particolare esercizio interpretativo per cogliere, appunto, sia la reale volontà delle parti in riferimento al diritto alla fruizione del buono pasto per le prestazioni rese in modalità di lavoro agile, sia il riconoscimento del diritto dal 28 gennaio u.s. (al di là dei tempi di adeguamento tecnico-amministrativo per la determinazione dei “plafond” e per il materiale “rilascio” dei buoni).

Quindi, grazie alla sottoscrizione del CCNL 2022-2024, uno degli elementi critici che avevano “ammorbato” le relazioni datore – sindacato (soprattutto in epoca “covid”) è stato risolto positivamente a favore delle colleghe e dei colleghi delle “Funzioni Centrali”, nei termini sopra esplicitati e da sempre “auspicati” e “perorati” da CONFSAL – UNSA.

Il resto lasciatecelo dire è … solo NOIA

ovvero demagogia e false rappresentazioni della realtà.

Cordiali saluti.

Roma, 12 febbraio 2025

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

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ENTRATE – INCONTRO CON IL DIRETTORE DOTT. VINCENZO CARBONE

AGENZIA DELLE ENTRATE

INCONTRO CON IL DIRETTORE DOTT. VINCENZO CARBONE

Nella giornata del 22 gennaio, il Coordinatore Nazionale Valentino Sempreboni ed il Responsabile del Settore Entrate Gennaro Vitiello, in rappresentanza di CONFSAL-UNSA per tutto il personale delle Aree e della Dirigenza, hanno incontrato il Direttore dell’Agenzia delle Entrate dott. Vincenzo Carbone.

Nell’augurare un buon lavoro, la delegazione ha sottolineato il forte valore aggiunto derivante dall’intero percorso professionale del Direttore, che conosce dall’interno tutti i punti di forza e di debolezza di una struttura strategica per il sistema Paese.

In questo contesto, CONFSAL – UNSA ha ribadito la necessità politico-sindacale di raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento del tetto del salario accessorio, di cui alla “vertenza fisco” ultra-quinquennale ed ha chiesto al Direttore di affiancare le OO.SS. in questa vertenza.

Allo stesso tempo, ha evidenziato che va rafforzato l’intero “percorso di carriera domestico”, dalle posizioni organizzative alla dirigenza, passando attraverso la quarta area: a tal fine occorre giungere a declinare concretamente l’Area delle Elevate Professionalità.

Se il Ministro della Funzione Pubblica Zangrillo parla di “saper fare” piuttosto che di “saper studiare”, ebbene questo indirizzo deve essere opportunamente “declinato” nella nostra Amministrazione, per dare “sbocco” alle legittime aspettative di quanti con abnegazione e professionalità garantiscono i risultati di questa Amministrazione.

La delegazione ha, inoltre, colto l’occasione per sottolineare la necessità di un ulteriore rafforzamento delle risorse umane, dedicando attenzione sia alle aree geografiche più avvantaggiate del Paese, sia al meridione (a oggi in forte sofferenza). Il presidio di legalità fiscale è fondamentale, così come dare spessore qualitativo all’azione amministrativa è fattore importante per la democrazia.

Il potenziamento delle risorse, peraltro, deve trovare espressione sia nell’esperimento di ulteriori procedure concorsuali che possano implementare i numeri in organico, sia attraverso un’adeguata cura della formazione, dei percorsi professionali e di un sistema di valutazione correttamente strutturato, per quel che concerne il personale in servizio.

Necessario un piano di investimenti in tecnologia in quanto appare evidente che gli impianti in dotazione agli Uffici non sono in grado di sostenere i molteplici software implementati quotidianamente per il presidio degli obiettivi assegnati.

Occorre, altresì, intervenire sul patrimonio immobiliare per riuscire a fornire servizi sempre più qualificati e favorire la mobilità del personale nel Paese anche attraverso la declinazione dei nuovi istituti di lavoro remoto.

Infine, CONFSAL – UNSA ha ricordato come vada dato “spessore” al sistema relazionale sindacale per la concreta ed effettiva attuazione alle disposizioni del CCNL.

Da parte nostra, ribadiamo come sempre l’impegno, serio e quotidiano, per la massima soddisfazione delle aspettative nonché la tutela dei diritti individuali e collettivi di tutte le colleghe ed i colleghi in servizio.

Cordiali saluti.

(La delegazione Sempreboni – Vitiello)

Roma, 29 gennaio 2025

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

 

ENTRATE – ISTITUTI INNOVATIVI PREVISTI DAL CCNL FUNZIONI CENTRALI – NOTA DI RICHIESTA ATTIVAZIONE DEI TAVOLI DI CONTRATTAZIONE

AGENZIA DELLE ENTRATE

ISTITUTI INNOVATIVI PREVISTI DAL CCNL FUNZIONI CENTRALI

NOTA DI RICHIESTA ATTIVAZIONE DEI TAVOLI DI CONTRATTAZIONE

 

Alla Direttrice del Personale

dott.ssa Laura Caggegi

SEDE

 

OGGETTO: Richiesta attivazione dei tavoli di contrattazione sugli istituti innovativi previsti dal CCNL Funzioni Centrali 2022-2024

Con la presente nota la CONFSAL – UNSA chiede la convocazione urgente del tavolo nazionale tra le OO.SS. e la DCRUO finalizzata a declinare, in sede di contrattazione integrativa e di confronto, le importanti e positive innovazioni giuridiche previste dal CCNL Funzioni Centrali 2022-2024 sottoscritto in questi giorni.

Il nuovo Contratto Collettivo, come dichiarato dal Ministro on. Zangrillo “è un importante passo avanti nel percorso di miglioramento della Pubblica Amministrazione” ed ancora “risponde alle esigenze di una Pubblica Amministrazione sempre più orientata all’innovazione, alla flessibilità e al benessere lavorativo”.

Per rendere concreti ed effettivi i miglioramenti statuiti è, dunque, necessario avviare una serrata attività contrattuale di sede nazionale presso questa Agenzia.

Si chiede pertanto di attivare,

Ai sensi dell’art. 7 c. 6 lett. ae), la Contrattazione sui seguenti punti:

  • 13 CCNL – ACCESSO AL LAVORO AGILE, al fine di stabilire una nuova disciplina dello “smart working” che superi i vincoli delle disposizioni precedenti e presti particolare attenzione ai lavoratori che presentano particolari situazioni di salute o di famiglia e, più in generale, ad ulteriori casistiche che le parti vorranno individuare;

Ai sensi dell’art. 5, il Confronto sui seguenti punti:

  • 19 CCNL – ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO al fine di condividere la possibilità di articolare l’orario di lavoro su quattro giorni;
  • 27 CCNL – OBIETTIVI E STRUMENTI DI “AGE MANAGEMENT” al fine di garantire ai lavoratori in età avanzata: opportunità adeguate lungo l’intero percorso professionale, ambienti di lavoro che rispettino le specifiche esigenze personali, le migliori condizioni di salute sul luogo di lavoro e l’utilizzo di maggiore flessibilità nella gestione del lavoro con utilizzi di diverse modalità di lavoro a distanza e di diversi profili orari;
  • 41 CCNL – LAVORO DA REMOTO specialmente nelle previsioni di cui al c. 2 lett. b) denominate “COWORKING”. Tale istituto, già previsto nel CCNL 2019-2021 è rimasto inattuato per ben 3 anni. Tuttavia il COWORKING costituisce lo strumento più efficace per rendere attrattivo il pubblico impiego anche alle nuove generazioni di lavoratori. Esso consentirebbe di svolgere l’attività per gli Uffici carenti, che si trovano nelle zone più produttive del Paese, senza spostarsi dai luoghi degli affetti e senza sobbarcarsi costi di locazioni e trasporti esorbitanti rispetto ai salari offerti.

Sicuri della massima attenzione, si porgono cordiali saluti.

Roma, 29 gennaio 2025

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

 

ADM – ADM si avvia verso la riorganizzazione

ADM

ADM SI AVVIA VERSO LA RIORGANIZZAZIONE

 

Colleghe e Colleghi,

L’Amministrazione ha fatto pervenire ultimamente alle OO.SS. i documenti in cui sono esplicitati i contenuti della riforma della struttura territoriale dell’Agenzia (DT e UADM) nonché l’assegnazione delle Poer (e loro competenze).

Ha inoltre partecipato il “Verbale di confronto” sulla pesatura degli uffici ADM, dirigenziali di livello generale e non generale, a seguito della riforma dell’organizzazione territoriale individuando il “livello retributivo variabile definitivo” degli stessi, in pratica la “graduazione” dei vari Uffici ADM sul territorio.

I documenti trasmessi alle OO.SS. dovrebbero costituire, per il momento, un avanzamento abbastanza ampio della “riorganizzazione ADM”, tenendo presente che in base alla Direttiva del Cons. Alesse del 14 ottobre 2024 dovrebbe essere attivata dal 1^maggio 2025 la “sperimentazione in ambiente reale presso la Direzione Territoriale Emilia-Romagna e Marche e i dipendenti Uffici locali UADM”. Questa Direttiva prevede, poi, in data 1^ novembre 2025 la partenza effettiva del nuovo assetto territoriale dell’Agenzia, ma in dipendenza dell’esito favorevole delle procedure per le Poer e PO nonché della sperimentazione presso la DT Emilia-Romagna e Marche.

Si auspica che questa “sperimentazione” possa costituire una fase importante del processo riorganizzativo, rappresentando una verifica sul campo delle scelte organizzative dell’Amministrazione che, a nostro giudizio, presentano alcune lacune di non poco conto già a più riprese rimarcate negli incontri di confronto ma mai valutate con serena e positiva attenzione.

Sulla riorganizzazione ADM, infatti, abbiamo cercato di dare il nostro puntuale contributo, anche mediante appositi documenti e comunque diverse problematiche sono rimaste irrisolte. Si cita, ad es., la de-quotazione di ben 16 Uffici dirigenziali che origina 14 aree territoriali e 2 distaccamenti locali. L’utilizzo del termine de-quotazione e non quello reale di “soppressione” mira a “mascherare” la realtà piuttosto che a rappresentarla. La verità è che 16 uffici dirigenziali spariscono e al loro posto vengono create articolazioni territoriali con al vertice un capo “depotenziato” e con limitati poteri decisori a valenza esterna. Infatti, tali nuove strutture, nel disegno, risultano rette cadauna da una Poer (2^ fascia) e 4/5 PO la cui gestione rimane “nebulosa” sia per le loro future attività che per il loro coordinamento con gli UADM in cui saranno incastonate (vedi ad esempio problematiche di cassa, conti giudiziali, ecc.). Si specifica che per molte de-quotazioni non si è nemmeno tenuto conto del loro tessuto economico né delle potenziali operatività visto che la riorganizzazione, forse, incomincerà ad operare tra un anno mentre essa è stata principalmente basata “sul passato” e su dati che non sempre sono l’effettiva rappresentazione dell’attività degli uffici de-quotati.

Nella citata sperimentazione sarà anche importante conoscere in ambito UADM il coordinamento del personale operante da parte delle Poer che all’attualità non sembrano avere, nella propria area, interlocuzioni con PO né con eventuali capi-reparto in quanto tali figure non sono previste. Le diverse attività (dogane, accise, giochi/tabacchi) dovranno essere dalla Poer direttamente attribuite e trattate con i funzionari e assistenti a disposizione. La linea di coordinamento è tutta tra Poer e dipendente senza ulteriori “intermediazioni” anche nell’ambito della diversità delle materie da trattare.

A vedere le carte, ad oggi sembra di sì, tuttavia, noi osserviamo che nel Regolamento di Amministrazione (delibera CdG 495/2024) all’art. 1, comma 5, è previsto che le “Aree” possono essere articolate in Sezioni rette da un funzionario, denominato “Capo Sezione”. Nel caso in cui la Sezione non abbia rappresentanza all’esterno dell’Agenzia, e alla medesima non sia assegnato alcun funzionario, le funzioni di “Capo Sezione” possono essere attribuite ad un assistente. All’attualità e nella presentata strutturazione degli uffici non si trova menzione di “capi sezione”. Ma di queste figure, nonostante avessimo più volte rimarcato tutto ciò, non vi è cenno negli atti dell’Amministrazione.

È vero pure che, nel percorso della riorganizzazione, manca ancora la trattazione delle “posizioni organizzative e professionali” (art. 15 del CCNL 2019-2021 e art. 17 del CCNL 2022-2024), che è materia di contrattazione, per poter avere un quadro più completo delle nuove strutture ADM. Pertanto, riproporremo con forza le nostre tesi sui rispettivi tavoli contrattuali.

Si rammenta, poi, che in ambito UADM la nuova strutturazione, in base alla “graduazione” degli uffici, genera una presenza di 4 aree laddove la graduazione è di I o II livello retributivo mentre le aree si riducono a 3 laddove la graduazione è di III o IV livello retributivo.

Sulla graduazione (“pesatura) degli Uffici la Confsal-Unsa, tramite la propria rappresentanza sindacale dei dirigenti (dirstat-fialp-unsa), ha fatto presente le diverse criticità inerenti alla graduazione delle posizioni dirigenziali di livello generale e non generale. Si riporta di seguito quanto dichiarato nel verbale di confronto del 19 dicembre 2024.

“L’Organizzazione sindacale DIRSTAT-FIALP-UNSA, pur apprezzando il lavoro effettuato dall’Amministrazione, anche mediante i tentativi di successivi riallineamenti, rileva la presenza di elementi critici nel metodo utilizzato per la pesatura dei vari uffici (di livello generale e non generale) che finiscono per non cogliere tutti gli aspetti operativi. Infatti, non sono stati esplicitati “tutti” gli indicatori adoperati e non ha convinto la spiegazione sul non utilizzo di altri indicatori (ad es. viaggiatori nei porti ed aeroporti). Risulta, inoltre, singolare che uffici, i quali acquisiscono nuove funzioni (giochi tabacchi) e nuovi territori (quelli assoggettati al controllo e gestione di giochi e tabacchi e specialmente quelli che subiranno l’inclusione degli uffici de-quotati), permangano nella stessa fascia precedente o addirittura vengano retrocessi di fascia. In proposito, non può non essere rilevata la mancanza di mappatura dei processi e dei relativi carichi di lavoro sia per gli UADM sia per le Direzioni Territoriali che come più volte rilevato, ictu oculi, impedisce di rendere scientifico ogni metodo adottato per la pesatura delle attività. Si specifica, poi, che il numero delle fasce proposte risulta eccessivo mentre una loro riduzione porterebbe ad una maggiore inclusività; inoltre, si reitera la richiesta di una revisione della pesatura a partire (non più di due anni) dell’avvio della sperimentazione Si richiede, infine, che, al compimento del periodo di sperimentazione (nella DT Emilia-Romagna e Marche nonché nei dipendenti UADM), vi sia una ripresa del presente confronto al fine di esaminare le criticità emerse per addivenire alla rimozione delle stesse prima dell’avvio del processo riorganizzativo nelle altre realtà territoriali”.

Roma, 27 gennaio 2025

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni