ENTRATE Artt. 17 e 18 CCNI Il confronto…..continua! Ma tutte le questioni aperte devono essere chiuse nel più breve tempo possibile.

5 Giugno 2019

 

AGENZIA DELLE ENTRATE

Artt. 17 e 18 CCNI

Il confronto…..continua!

Ma tutte le questioni aperte devono essere chiuse nel più breve tempo possibile.

 

Si è tenuto ieri, in Direzione Centrale, un incontro in merito al rinnovo delle Posizioni Organizzative contrattuali di cui all’art. 17 e 18 CCNI.

Nelle precedenti discussioni sul tema la nostra Sigla si era espressa sulla strategicità del ruolo sia per l’organizzazione dell’Agenzia che per i funzionari, che ripongono in tali incarichi una aspettativa di carriera.

A tal fine avevamo chiesto una rivisitazione dei profili, in termini numerici e di prerogative, nonché un adeguamento delle indennità che riducesse il gap tra tali posizioni contrattuali e quelle di tipo normativo (sottratte alla contrattazione sindacale) quali le POER.

La Direzione del Personale si è presentata all’incontro fornendo una bozza in cui vengono declinati i criteri di selezione degli incarichi ed ha prodotto un documento di sintesi con il numero di posizioni, la loro distribuzione per fasce e le fonti di finanziamento a cui attingere. Da tale documento è emersa la proposta dell’Agenzia di utilizzare parte dell’incremento del FUA per il 2019, che ricordiamo ammonta ad 8 milioni (la somma recuperata con la Legge di Stabilità 2019), per adeguare le indennità in oggetto.

Le OO.SS. hanno chiesto di spostare la discussione, piuttosto, sulle fonti di finanziamento di tali incarichi, tenuto conto che più volte avevano proposto di finanziare gli adeguamenti con fondi propri dell’Agenzia senza intaccare il FUA.

La CONFSAL – UNSA, come le altre sigle presenti, si è detta contraria ad un’ipotesi di utilizzo di ulteriori somme destinate al Fondo dei dipendenti per pagare gli incarichi, tenuto conto che il Fondo medesimo si è oltremodo ridotto negli ultimi anni ed ha raggiunto una soglia critica, a difesa della quale i lavoratori sono persino scesi in campo con lo sciopero dello scorso aprile. Rimarcando la strategicità delle PO abbiamo esortato l’Amministrazione ad attingere ai risparmi di bilancio propri ed a contribuire adeguatamente al finanziamento delle stesse.

Il prima battuta la Direzione ha espresso perplessità sulla titolarità del tavolo di contrattazione a modificare i vincoli di utilizzo delle somme di bilancio. Le sigle hanno rappresentato, invece, che il tavolo negoziale è pienamente titolato sul tema e si sono dette disponibili a mettersi a lavoro per raggiungere il risultato auspicato. L’interlocutore di Parte Pubblica ha chiesto qualche giorno per verificare l’iter giuridico da seguire ed ha rinviato ad un incontro che si terrà lunedì prossimo.

Al momento registriamo una convergenza dell’Agenzia sull’importanza dello strumento degli articoli 17 e 18 CCNI e sulla conseguente necessità di gratificarne l’impegno in modo sostanziale. Verificheremo la disponibilità dell’Agenzia ad implementare il budget di spesa per queste figure con somme proprie.

Riteniamo, in conclusione, che sebbene tali incarichi stiano in scadenza, non vada sottoscritto un accordo frettoloso che ricalchi quello precedente, quanto piuttosto procedere, dopo oltre 10 anni di “rodaggio”, ad una revisione seria che ne confermi la centralità nella gestione delle strutture e l’esigenza di una più adeguata remunerazione.

Attendiamo l’Agenzia alla prova dei fatti.

Nel contempo ed ancora prima di intervenire sul tema all’ordine del giorno, la delegazione CONFSAL – UNSA ha ribadito con forza la necessità che gli “iter” in corso sulle preintese riguardanti il FUA 2016, il FUA 2017 e la terza “tranche” di passaggi di fascia economica (2019)  debbano avere la massima accelerazione possibile, nella consapevolezza che, dopo tutti i ritardi accumulati vi è la sentita esigenza che i medesimi producano gli effetti, sia in termini di liquidazione degli emolumenti accessori sia di completamento dell’operazione in merito ai passaggi.

E’ stato rappresentato il forte stato di insofferenza, giustificata, di tutti i colleghi, ad esito anche di un grande sciopero che, se fosse il caso di ribadirlo, esprime in maniera chiara ed inequivocabile il profondo malessere ed il forte disagio della categoria, con tante motivazioni personali e collettive.

Si rischia la paralisi se il Vertice dell’Agenzia non pone in essere le più utili azioni finalizzate a recuperare tutto, ma proprio tutto il personale, mentre il concreto operare della struttura, nell’ultimo periodo, sembra non andare in questa direzione.

Come sottolineato in altre occasioni, vanno assunte strategiche ed ineludibili decisioni, affinché tutto il personale sia messo nelle migliori condizioni sia sul piano operativo sia sul piano remunerativo.

Senza il personale non si va da nessuna parte, e questa è una naturale precondizione per la gestione di una articolata e complessa struttura. Forse è il caso di ribadirlo.

LA DELEGAZIONE CONFSAL – UNSA (Sempreboni – Vitiello – Napolitano)