DEMANIO – LAVORO AGILE – NOTA UNITARIA

7 Febbraio 2019

Agenzia del Demanio
Lavoro Agile…ancora non ci siamo

            Come certamente ricorderete, la legge 145/2018 (cosiddetta legge di bilancio) al comma 486 ha previsto che I datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile sono tenuti in ogni caso a riconoscere priorità alle richieste formulate dalle lavoratrici nei tre anni successivi alla conclusione del periodo di congedo di maternità…ovvero ai lavoratori con figli in condizioni di disabilità ai sensi della legge 104/92”.

            Per tale motivo, nel corso della riunione di ieri, l’Agenzia ha presentato un nuovo testo di accordo che, nel recepire le previsioni normative, accoglie anche l’originaria richiesta sindacale di elevare le postazioni da 95 a 108.

Il problema, però, che si è immediatamente posto è relativo al fatto che i potenziali beneficiari del lavoro agile secondo la citata norma, assorbirebbero, comunque,  tutti i 108 posti messi a disposizione.

Per tale motivo, le OO.SS. presenti hanno chiesto un ulteriore aumento dei posti ma il confronto , purtroppo, si è arenato su una impostazione rigida dell’Agenzia che, invece, ritiene di poter aumentare di una sola postazione per struttura esclusivamente laddove ci sia corrispondenza tra il numero dei posti disponibili in lavoro agile e il numero di richieste accoglibili ai sensi della legge citata. Vogliamo dire, in sostanza, che se nella struttura X ci sono 6 posti disponibili e le richieste avanzate ai sensi della norma sono esattamente 6, in questo caso sarebbe possibile l’aumento di una sola postazione.

Questa proposta  non ci convince dal momento che i posti ulteriori non sarebbero di fatto esigibili ma legati ad eventualità non prevedibili se non al momento della materiale presentazione delle domande.

Si aggiunge a tutto ciò una ulteriore criticità relativa al fatto che le situazioni dei colleghi legate soprattutto a distanza casa/ufficio o ad altri carichi familiari non tutelati dalla legge, vedrebbero, da un accordo siffatto, una risposta assolutamente marginale.

A tutto ciò si aggiunge la poco comprensibile indisponibilità dell’Agenzia nel concordare congrue fasce orarie di reperibilità nella giornata in lavoro agile come, invece, espressamente richiesto dalla scriventi e come espressamente previsto in tutti gli accordi siglati nelle altre amministrazioni.

Non crediamo sia possibile, infatti, pensare, così come invece proposto dall’Agenzia nell’ultima stesura, che un collega in lavoro agile possa essere contattato in sostanziale corrispondenza di tutto il normale orario di lavoro giornaliero….. impedendo nei fatti quello che invece la norma sul lavoro agile vuole tutelare e cioè la conciliazione dei tempi vita/lavoro.

Per tali motivi le scriventi sono state costrette a dichiarare la propria indisponibilità alla firma dell’intesa chiedendo all’Agenzia di modificare le parti critiche della proposta.

La riunione non ha consentito, purtroppo, l’esame del part time che, per tale motivo è stato anch’esso rinviato al 25 febbraio p.v.

Roma, 7 febbraio 2019

FP CGILCISL FPUIL PACONFSAL/UNSA
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