AGENZIA DELLE ENTRATE
Incontro con il Direttore dell’Agenzia.
Ancora non ci siamo!
Si è tenuto ieri, 10 giugno, nell’ambito del tavolo di confronto nazionale con all’ordine del
giorno le Posizioni Organizzative ex art. 17 e 18 del CCNI, un incontro con il Direttore
dell’Agenzia dott. Antonino Maggiore che si è soffermato sulle diverse questioni aperte.
In merito alla Sentenza del TAR, che ha sollevato la non manifesta infondatezza della
questione di legittimità costituzionalità della norma istitutiva delle POER, il Direttore ha
espresso preoccupazione. Ha comunque evidenziato che intratterrà un serrato confronto
con l’Avvocatura dello Stato, al fine di predisporre una difesa che evidenzi l’importanza di
questa norma per l’intera organizzazione ed il grave “vulnus” che colpirebbe la macchina
del fisco in caso di sentenza negativa della Corte Costituzionale.
Anche sul ricorso avverso al bando di concorso per n. 160 dirigenti ha sottolineato la
necessità di lavorare al fine di mantenere in piedi il concorso stesso, valutando
l’opportunità di fare sostenere la prova scritta preselettiva a tutti i candidati, pur
mantenendo la riserva dei posti per gli interni.
In merito agli artt. 17 e 18 CCNI, la Direzione dell’Agenzia percepisce la centralità di
queste figure e la loro importanza per tutta l’organizzazione, da cui la necessità di un
accordo complessivo con le OO.SS. che superi, finalmente, la fase sperimentale.
A tale riguardo, ed in ragione della precisa posizione assunta da tutte le OO.SS.
nell’ultimo incontro circa le modalità di finanziamento dell’istituto, il Direttore Maggiore ha
comunicato di aver incontrato nei giorni scorsi il Ragioniere generale dello Stato non solo
per uno scambio di idee quanto piuttosto per la presentazione di uno schema di proposta
(immaginiamo riguardante, appunto, il finanziamento), che attende ancora riscontro.
Sul salario accessorio, anche in risposta alla massiccia astensione dei lavoratori, lo stesso
Direttore ha evidenziato l’azione rivolta al salvataggio degli oltre 30 milioni di euro che
rischiavano di scomparire dal complessivo “budget” accessorio.
Al termine dell’informativa, il fronte sindacale ha espresso critiche alla Direzione
dell’Agenzia in ragione della considerazione che se l’interlocuzione informale con gli
organi di vigilanza e controllo non può che essere parte integrante delle procedure in
essere, il tavolo negoziale deve poter esplicare al meglio il suo ruolo ed i suoi effetti.
Sullo specifico aspetto (quello delle P.O.) il sistema relazionale ha la “competenza” piena
ad intervenire, naturalmente nell’ambito del vigente quadro normativo e regolamentare,
per individuare la migliore soluzione negoziale.
Per questa ragione già domani (12.06) è convocato un tavolo di approfondimento per la
disamina degli aspetti normativi e contrattuali delle predette posizioni, il tutto finalizzato ad
individuare le opzioni praticabili per un accordo che sia il più soddisfacente possibile,
anche per l’aspetto economico.
La CONFSAL – UNSA, nel suo intervento, ha esortato l’Agenzia a “rinnovare” il modello
organizzativo in maniera organica.
Nel riconoscere che gli interventi per le POER, per gli artt. 17 e 18, e, soprattutto, quelli
che riguardano tutto il personale (passaggi e salario accessorio) sono volti al
miglioramento dell’organizzazione ed alla valorizzazione dei lavoratori, secondo la
CONFSAL – UNSA le azioni ad oggi intraprese appaiono slegate e non coerenti tra loro.
Il sistema delle POER va raccordato con le Posizioni artt. 17 e 18, in modo da realizzare
una “visione unitaria” del progetto di sviluppo del personale.
La realizzazione completa del progetto, lo abbiamo ribadito, si può ottenere solo con
l’istituzione dell’AREA QUADRI contrattualizzata.
Se è vero che le figure “intermedie” rappresentano la spina dorsale dell’Agenzia, è
compito del Direttore, oltre che delle OO.SS., intervenire, in primis, sulla Politica per
spiegare da un lato, quanto sia vitale per il sistema Fisco lo sviluppo di carriera dei
funzionari e dall’altro, quanto sia qualificato e fondamentale l’impegno quotidiano di
tutti i colleghi in servizio, qualunque sia l’area di appartenenza e per qualsivoglia
attività, che necessariamente deve essere “apprezzato” e “remunerato”.
E’ stato sottolineato, ancora una volta, come il clima interno agli uffici sia
fortemente deteriorato, con i colleghi che lamentano una sostanziale paralisi delle
iniziative a loro favore, da parte di una dirigenza tutta protesa sul fronte
riorganizzazione.
Il risultato è un ritardo, senza precedenti, nella erogazione del FUA ed una “stasi”
ingiustificata nel completamento della procedura per i passaggi di fascia economica.
Su entrambe le questioni, anche al fine di evitare una “insanabile” frattura interna tra
colleghi, abbiamo preteso un intervento immediato sugli organi di controllo, affinché si possa quanto prima completare gli iter negoziali e tradurre in pratica gli accordi già
assunti.
La delegazione Confsal/Unsa Sempreboni – Vitiello – Sorrentino