Si pubblica il comunicato del Segretario Generale Confsal-Unsa Massimo Battaglia in merito alla questione TFR/TFS dei dipendenti pubblici
BATTAGLIA: RITARDATO PAGAMENTO TFR/TFS, L’UNSA VINCE ANCORA E VA ALLA CORTE COSTITUZIONALE
«Dopo lo sblocco del contratto nel pubblico impiego, l’UNSA arriva ancora alla Corte Costituzionale per difendere la dignità dei lavoratori pubblici. Il Tribunale di Roma nell’udienza del 12 aprile ha riconosciuto valide le motivazioni della Confsal-UNSA, che ha presentato ricorso -attraverso una propria iscritta “portatrice di interesse”- contro l’indebito RITARDO per i SOLI Dipendenti Pubblici del PAGAMENTO del TFR/TFS; il Tribunale di Roma pertanto ha sollevato la questione di incostituzionalità» annuncia soddisfatto il Segretario Generale Massimo Battaglia.
«E’ scandaloso, lo diciamo da anni, che un lavoratore pubblico, a differenza di uno privato, debba aspettare 27 mesi per iniziare a ricevere una prima parte del proprio TFS/TFR e attendere anche fino a 51 mesi per ricevere l’ultima rata di sua competenza. È una vera e propria appropriazione indebita di soldi dei lavoratori e delle loro famiglie, dopo una vita di impegno e servizio.»
«Siamo orgogliosi che l’azione sindacale della Confsal-UNSA -dopo aver obbligato nel 2015 il Governo a sbloccare la contrattazione nel pubblico impiego con la sentenza della Corte Costituzionale n. 178/15 grazie al nostro ricorso- oggi arriva ad un altro risultato storico ed epocale per la difesa del lavoro pubblico. E siamo felici che il nostro modo di fare sindacato, fatto di tenacia, competenza e una infinita passione, riesce a risolvere anche i grandi problemi dei lavoratori pubblici, cambiando in meglio la vita delle persone».