SETTORE AGENZIA ACCISE, DOGANE E MONOPOLI
Diritto alla carriera, un’attesa ineludibile dei Lavoratori
Da inizio anno 2021, nonostante un’ apparente quiete, sul fronte sindacale si stanno concretizzando una serie di presupposti per una svolta determinante per i Lavoratori Pubblici. Le tematiche in trattazione sono tante a cominciare dalla contrattazione inerente al CCNL Funzioni Centrali 2019-2021 alle altre azioni per superare varie problematiche in sospeso.
Dal momento in cui si è avuto l’atto di indirizzo per l’Aran ad oggi si sono susseguiti diversi e ravvicinati incontri tra Agenzia della rappresentanza negoziale e i Rappresentanti dei Lavoratori non solo per giungere alla firma del nuovo CCNL a livello economico ma anche per portare a destinazione una serie di istituti di fondamentale importanza. Si ricorda il lavoro agile per il quale la nostra Federazione ha presentato un articolato pacchetto di proposte ed obiettivi su cui confrontarsi; resta in essere ancora l’ordinamento professionale che nella sua complessità incide variamente sulla situazione dei Dipendenti: dai profili professionali, alle progressioni orizzontali e verticali, alla creazione dell’area “quadri” o elevate professionalità che potrebbe portare ad un effetto domino.
Le carenze di Personale dell’Agenzia sono tali che non bastano, anche se costituiscono una inversione importante nel trend della situazione del Personale, le unità di personale previste dai concorsi in essere, ovvero 1226 autorizzate precedentemente dall’Autorità Politica in carica e circa 1.380 autorizzate con DPCM del 23 aprile 2021, tra cui sono da annoverare le 72 unità per progressioni verticali secondo il decreto Madia e che in base alla normativa vigente equivalgono a pari unità di nuova assunzione. Tale autorizzazione porta all’elevazione dei posti per i Colleghi che hanno affrontato le non semplici prove per i passaggi dalla 2^ alla 3^ area. Trattasi chiaramente di un allargamento numerico che all’attualità lascerebbe fuori dei meritevoli Colleghi che hanno partecipato positivamente alla selezione. Abbiamo detto che le carenze di Personale presentano comunque ancora spazi di disponibilità organiche da colmare. La nostra Federazione ha già, in un precedente incontro, chiesto all’Amministrazione un impegno per i Colleghi che avrebbero superato la prova concorsuale e che non sarebbero rientrati in posizione utile a causa dei numeri della selezione. La risposta è stata riportata alle capacità assunzionali, che noi riteniamo essere ancora notevoli, per cui nel prossimo incontro la nostra Federazione chiederà all’Amministrazione di voler cogliere, al più presto o almeno nei tempi consentiti, l’occasione del relativo riconoscimento per i Colleghi che hanno partecipato utilmente alla selezione in parola.
Come abbiamo ricordato le “progressioni di carriera” restano comunque un argomento importante a livello del CCNL nell’ambito dell’ordinamento professionale per il quale anche l’Atto di indirizzo parla di “valorizzazione delle capacità concretamente dimostrate dai dipendenti”. La nostra Federazione si batte per un ordinamento professionale che veda il Personale non relegato per anni in anguste classificazioni ma in un quadro di fluidità che riconosca l’acquisizione della continua professionalità acquisita. La Federazione Confsal-Unsa persegue, infatti, le possibili modifiche in materia di progressioni verticali con agevolazione dei concorsi interni per il passaggio tra le diverse aree.
Il diritto alla carriera permane un traguardo che spesso non è preso nella dovuta considerazione dalle Amministrazioni ma che all’attualità rappresenterebbe un elemento fondamentale e altamente motivazionale anche ai fini della riforma della Pubblica Amministrazione e per rafforzarne l’efficacia in modo da incidere debitamente in vista dell’ auspicata ripresa economica e sociale del sistema Paese.
Roma, 13 luglio 2021