AGENZIE FISCALI
La situazione non è drammatica, è tragica!
Diventa fondamentale votare la lista CONFSAL – UNSA
Colleghe e colleghi, occorre fare il “punto” della situazione politico – sindacale.
Nessuna forza politica ha voluto affrontare il vero nodo dei problemi di questo Paese: l’elevata evasione fiscale ammontante ad oltre l’8,0% di PIL, certamente superiore ai 120 miliardi di euro, unitamente alla colossale cifra correlata con l’elevato tasso di corruzione.
Tutte le forze politiche hanno segnalato, nel corso della campagna elettorale, l’esigenza di abbattere il peso fiscale, soprattutto per i lavoratori e per le imprese, e molti hanno evidenziato la necessità di abbassare le tasse con strumenti a dir poco “accattivanti”.
Nessuno ha ritenuto di esplicitare la necessità di una revisione “organica” del sistema del cosiddetto “Polo della Fiscalità”, per intenderci la “macchina fiscale”, quale primario strumento per coadiuvare il recupero dell’enorme massa di imposte-tasse-contributi evasa, quindi dobbiamo dedurre che il tema non interessa ad alcuno.
Se solo si lavorasse, concretamente, per fare rientrare l’evasione ad un livello “fisiologico”, da paese civile e moderno, si recupererebbero tutte le risorse finanziarie necessarie per avviare un ciclo virtuoso di “abbattimento” del debito pubblico, per “supportare” un piano di sviluppo e crescita economica in settori strategici, per “sostenere” un’azione di salvaguardia delle fasce deboli e per “permettere” un salto di qualità all’intero Paese, anche in termini di infrastrutture, materiali ed immateriali, nonché per “poter” effettuare specifici interventi nelle aree più arretrate.
Invece, il nulla riempito di vuoto, mentre all’orizzonte si presentano “nubi” dense di problemi, dai “nuovi” dazi al “nuovo” assetto istituzionale ed organizzativo europeo, dove l’Italia farà da spettatore (speriamo di sbagliare) e come tale subirà i costi, economici e sociali, di scelte altrui, semplicemente perché non detterà, o meglio non contribuirà a formulare l’agenda dei lavori.
Questo è il quadro della situazione e quanto sopra, purtroppo, ha ricadute fortemente negative anche sul sistema delle Agenzie Fiscali, che non ha più, oramai è certificato, “né padri e né madri”, abbandonato ad un destino a dir poco incerto.
Un sistema senza più un contratto specifico pubblico per i suoi lavoratori, che ha subito interventi “spuri” (i “quadri” inseriti per legge, in maniera perlomeno “estemporanea”), in un contesto “globale” nel quale va recuperato il complessivo ruolo della rappresentanza degli interessi dei lavoratori, parte “debole” dell’intero sistema economico-sociale, per impedire un “ritorno al passato remoto”.
Come sottolineato in altre occasioni, non un evento naturale, quello in corso di accadimento, ma il risultato dell’azione “venticinquennale” di una classe politica e di identificabili lobby di potere non in grado di affrontare adeguatamente, per mancanza di volontà e per incapacità, le spinte della modernità, fatta di globalizzazione ma anche di opportunità, di distribuzione ineguale di ricchezza ma anche di condizioni possibili di intervento, il tutto scritto nei “manuali” delle scienze economiche e sociali.
Volutamente si è fatto “scivolare” verso il basso la nostra intera società ed oggi abbiamo bisogno di risposte “chiare e precise”, per rimettere sulla “corretta via” il Paese, dando opportunità a tutti i suoi cittadini.
Con questo “spirito” ci accingiamo, nel nostro piccolo, ad affrontare la sfida delle elezioni RSU 2018, con la consapevolezza che nel nostro ambito non esistono ricette facili ma solo “impegno” e “spendita” quotidiana a favore dei colleghi, per la tutela dei diritti e degli interessi, partendo dalla “precondizione” che solo “negoziando” nel sistema delle relazioni sindacali si è in grado di “incidere” sulle scelte, creando alternative ed opzioni operative.
Con la demagogia e con la strumentalizzazione non si va da nessuna parte.
Tutto il resto lo scriverà la storia come, del resto, già fatto nel passato, ovvero un tentativo, parzialmente riuscito, di fare amministrazione in modo diverso, in un contesto nel quale ancora oggi si parla di una riforma dell’amministrazione pubblica italiana incompiuta ovvero non pervenuta.
E’ prevalso, invece, l’assetto “non riformato”, rispetto a chi ha cercato, con tutte le difficoltà frapposte, di fare dei passi in avanti.
Naturalmente una riforma, quella delle Agenzie Fiscali, con tutti i suoi punti di forza e di debolezza, che la nostra Organizzazione sindacale, senza fare sconti ad alcuno, in tutte le sedi ha evidenziato e riportato, in perfetta solitudine, ma in un giudizio di autonomia dalle scelte politiche che è sinonimo di libertà.
Non abbiamo fatto da cinghia di trasmissione ad alcuno, non abbiamo riportato altrui valutazioni, ma abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere di rappresentanza, evidenziando con largo anticipo dove saremmo “andati a finire” se non si fossero operati gli opportuni interventi “correttivi”, dall’accesso alla dirigenza al salario accessorio, dal sistema convenzionale alla complessiva tutela di tutti i lavoratori (solo per indicare qualcuno dei temi critici).
Sono di altri, della politica in primis ed a seguire degli alti burocrati e del top management, le responsabilità e le colpevoli inadempienze, che hanno impedito a questa positiva esperienza di fare passi in avanti, anzi di ottenere una diffusione su larga scala, scaricando sulla parte debole, I LAVORATORI, scelte errate ed indirizzi eterogeni, sfruttando l’azione di emarginazione delle OO.SS. avviata pesantemente verso la fine del decennio scorso (in primis con il D.L n. 78/08).
In questo scenario non drammatico ma tragico, la nostra O.S. farà di tutto per recuperare spazi di azione ed iniziative politiche, abituata da sempre a lavorare per portare a casa “buoni frutti” per i colleghi in servizio, anche quando questo non è stato, colpevolmente, compreso.
Una richiesta di voto alle liste CONFSAL – UNSA, presentate in tutti i luoghi di lavoro, per continuare a svolgere il nostro “cinquantennale” compito, in autonomia e libertà, con correttezza e competenza, senza sconti e senza “infingimenti”, ad esclusivo servizio dei colleghi, “per dare a Cesare quello che è di Cesare”.
Un modo per contribuire ad uscire dal tragico scenario ed avviarci speditamente verso una nuova fase con i Lavoratori al centro del sistema, nella consapevolezza che solo così il Paese entra nella modernità e va a collocarsi nel posto che merita, per operosità, per capacità, per cultura e per storia.
Con i più cordiali saluti.
IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni
Per le assemblee,
si richiamano i seguenti documenti (già divulgati e scaricabili dal nostro sito http:// coordinamento.salfi.it)
- “La riforma delle Agenzie Fiscali”, dell’ 8.01.2018;
- “Il nuovo CCNL delle Funzioni Centrali: Alcune fondamentali considerazioni”, del 19.01.2018,
nonché, tutti gli approfondimenti a firma del Segretario Generale della Federazione CONFSAL-UNSA sul nuovo contratto (21.02.2018 – 20.02.2018 – 5.02.2018 – 24.01.2018)