ENTRATE – Una “vision” chiara ed identificabile – Commento del Coordinatore Nazionale

14 Novembre 2023

Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIE ENTRATE

Una “vision” chiara ed identificabile

Il 25 settembre scorso il nostro Coordinamento aveva scritto una nota/lettera al Direttore dell’Agenzia avv. Ruffini (che ad ogni buon conto si allega) in materia di dirigenza ed accesso al ruolo in ragione delle procedure “in itinere”.

Lo scopo della nota era ed è quello di sottolineare la strategicità delle procedure in “corso” e l’attenzione massima nei confronti di tutti i colleghi a vario titolo interessati alla posizione dirigenziale, come “sviluppo” professionale di un patrimonio di competenze acquisite ed in corso di acquisizione non solo da parte di coloro che svolgono ruoli di responsabilità (po – poer – posizioni dirigenziali a termine) ma di tutti coloro che ritengono di “mettersi in gioco” attraverso la partecipazione a procedure concorsuali.

A fronte di ciò, l’Agenzia (parliamo in senso ampio) non può dare segnale contraddittori che potrebbero finire per “svilire” la professionalità espressa e “ledere” il senso di appartenenza alla “comunità” delle Entrate (parla la statistica).

Questo patrimonio va assolutamente salvaguardato essendo lo stesso già “intaccato” a monte dalla perdita del comparto specifico e del relativo contratto nazionale, quale espressione di un modello diverso di fare amministrazione – le Agenzie Fiscali – che oggi paiono assolutamente non valorizzate.

E questo nonostante alcune clausole di garanzia espresse nel CCNL a salvaguardia delle “situazioni” pregresse.

Lo stesso può dirsi anche su altri aspetti che riguardano la “generalità” dei funzionari in servizio, dalla “scarsa” valorizzazione delle figure di responsabilità (che nel corso degli anni hanno visto “deperire” ruolo e remunerazione) agli interventi audit in qualche caso punitivi/sanzionatori piuttosto che correttivi/migliorativi, dai “pesanti” carichi di lavoro alle inesistenti gratificazioni economiche.

Non serve “dare” la colpa al Sindacato, vedi la questione lavoro agile e tutta la materia della conciliazione vita – lavoro, per questa, a nostro parere, osservata “deriva”.

Il Sindacato svolge una funzione “tutoria” costituzionalmente garantita, l’Agenzia opera attraverso una “vision” chiara ed intelligibile che guarda al futuro. Cosi è e deve essere.

Le regole di ingaggio già sono state ridotte all’osso (a proposito di chi oggi “straparla” di tutela e valorizzazione della contrattualizzazione) ed è “giusto” ed “equo” che il Sindacato possa anzi debba dire la sua su tutti i temi ritenuti “strategici”. Corretto “estendere” la capacità tutoria soprattutto sugli aspetti “valorizzanti” il rapporto di lavoro.

Quindi, in conclusione, ognuno faccia la sua parte per riprendere un “percorso” di modernizzazione amministrativa e valorizzazione del personale che riteniamo si sia interrotto per colpa di una politica poco lungimirante (in primis sul tema della salvaguardia del modello e relativi aspetti qualificanti come il salario accessorio di cui alle “proteste” di questi giorni).

Un lavoro di non poco conto.

Roma, 14 novembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

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