Illustrissimo Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze
dott. Roberto Gualtieri
le Scriventi OO.SS., nell’ augurarLe buon lavoro per il prestigioso incarico ricevuto, colgono l’occasione per segnalarLe le numerose criticità e problematiche che oggi affliggono le Agenzie Fiscali e per le quali sono necessari tempestivi e risolutivi interventi normativi e regolamentari.
Uno degli impegni strategici annunciato dal Governo appena insediatosi è la lotta all’evasione ed all’elusione fiscale, sentite le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio prof. Giuseppe Conte.
A tale riguardo non possiamo che prendere atto con soddisfazione dell’indirizzo governativo espresso, pur dovendo in merito evidenziare che la “ventennale” esperienza delle Agenzie Fiscali ha incontrato “pesanti” processi di destrutturazione e depotenziamento, in ragione dei diversi interventi normativi succedutesi nel tempo, spesso eterogenei e non conformi al modello adottato nel processo originario (D. Lgs n. 300/99).
Quanto sopra è stato sottolineato anche da qualificati interventi di importanti organismi internazionali come FMI ed OCSE, che con le loro relazioni tecniche di approfondimento hanno raccomandato significativi interventi di adeguamento e di reingegnerizzazione del “corpus” di norme e regole.
Le scriventi OO.SS., pur consapevoli che il processo per un fisco semplificato è già stato avviato con un significativo apporto di procedure telematiche ed informatiche non “invasive”, e che è già più vicino ai contribuenti-utenti, grazie anche ad un rapporto più equilibrato tra soggetti, devono evidenziare che resta imprescindibile la necessità di maggiori attenzione alle Agenzie delle Entrate e delle Dogane e Monopoli, con investimenti in risorse umane ed economiche per il miglioramento funzionale della macchina fiscale, sottoposta negli anni a forti livelli di “stress” operativo.
Le gravissime carenze di organico, funzionari e dirigenti, oltre a rendere pesanti, ai limiti della praticabilità, i carichi di lavoro in essere, impediscono il pieno dispiegarsi dei compiti e delle funzioni delle strutture operative strategiche che presidiano il territorio e che vigilano e controllano il traffico di persone e merci.
La “disarticolazione” normativa e contrattuale, subita dal modello delle Agenzie rispetto al quadro definito al momento della nascita delle stesse, ha impedito il pieno dispiegarsi delle potenzialità del sistema sul piano organizzativo ed operativo, incidendo sostanzialmente e negativamente sui vari aspetti dell’autonomia delle strutture.
Il salario accessorio, deputato a retribuire l’incremento qualitativo e quantitativo delle specialistiche prestazioni effettuate, l’ordinamento professionale dei colleghi in servizio, i percorsi professionali e di carriera, i compiti e le responsabilità di tutti i funzionari, anche apicali, non sono stati da troppi anni adeguatamente apprezzati e riconosciuti, anche in termini contrattuali, in ragione delle generali regole della “spending review”, dei vincoli nell’utilizzo delle risorse economiche assegnate ma non spendibili e, soprattutto, dello scarso riconoscimento politico della strategicità delle strutture del fisco, e quindi del ruolo dei suoi operatori, per il Sistema Paese.
Inoltre si segnala l’importante questione aperta della mancata attribuzione di uno “status” giuridico preciso ai colleghi che esercitano, in virtù di specifica normativa, funzioni intermedie di coordinamento e direzione, e che in relazione ad una nuova organizzazione del lavoro richiede il supporto di strumenti contrattuali moderni.
Da ultimo, anche norme già emanate in materia di salario accessorio (vedasi il D.Lgs n. 157/2015) non hanno trovato ancora concreta applicazione, mentre lo schema Convenzionale Agenzie/MEF ha subito modesti aggiornamenti, con una Quota incentivante per il personale tradottasi in una posta storica ventennale immutata, esempio lampante di disarticolazione sistemica.
Sig. Ministro,
come evidenziato brevemente in questa nota, sono tanti i problemi che richiedono urgenti interventi normativi e di codesta Autorità politica che, a nostro parere, sono una precondizione per declinare efficacemente la strategia della lotta all’evasione, quale unica e percorribile strada per mettere il Paese nelle condizioni di affrontare al meglio le grandi sfide del nostro tempo.
In una audizione-convocazione, che con la presente nota Le chiediamo, le tematiche riportate, unitamente ad altre certo non di minore importanza, potranno essere meglio esplicitate e rappresentate.
Con i più cordiali saluti.
Roma, 25 settembre 2019
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | CONFSAL-UNSA | FLP |
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Sperandini |