Archivio mensile: Luglio 2024

ENTRATE – Quale è la “roadmap”? – Nota al Direttore dell’Agenzia

 

COORDINAMENTO AGENZIE FISCALI E CONFEDIR

FEDERAZIONE DIRSTAT – FIALP – UNSA

DIPARTIMENTO UNSA

 

AGENZIA DELLE ENTRATE

Quale è la “roadmap”?

 

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

avv. Ernesto Maria Ruffini

 Al Vicedirettore e Capo Divisione Risorse

dott. Antonio Dorrello

 

Alla Direttrice Centrale Risorse Umane

dott.ssa Laura Caggegi

 

La domanda di cui al titolo di questa nota la rivolgiamo al vertice dell’Agenzia, visto le recenti azioni poste in essere.

Lo scrivente Coordinatore durante l’incontro annuale sulle Convenzioni 2024-2026, pose una particolare attenzione sull’inadeguatezza, ancora attuale, del livello quantitativo delle risorse umane nonché sugli obiettivi assegnati in Agenzia in base ad un FTE a nostro parere sovradimensionato, almeno rispetto al contesto esterno nel quale l’Agenzia si muove.

Ebbene, tale intervento sembrò essere sottovaluto se non addirittura “snobbato”.

Che la persistente carenza di personale non fosse un’astratta fantasia di chi l’aveva sostenuta è parsa ulteriormente rafforzata allorché il tema è stato successivamente sollevato, con forza, dal Direttore in diverse importanti occasioni pubbliche, nonché nel corso dell’ultima Audizione Parlamentare presso le competenti Commissioni di Camera e Senato ovvero nella più alta sede istituzionale.

Lo scrivente ritieni che anche sull’aspetto degli obiettivi bisogna porre opportuna  attenzione in quanto appaiono realizzabili con grandissima difficoltà; solo il tempo dirà se il tema è stato giustamente sollevato, con la consapevolezza che qualora  il problema si dimostrasse effettivo non solo si renderanno necessarie operazioni di “neutralizzazione/rivisitazione”, ma dovranno essere assunte anche inevitabili decisioni per le errate valutazioni e relative ricadute sulle capacità organizzative ed operative della struttura.

Ma questa, ad oggi, è solo una previsione (da correlare con i lavori in corso) e come tale gode dell’alea insita in tutte le previsioni.

In questa sede, invece, appare opportuno evidenziare, sempre a parere dello scrivente, che si sta “incrinando” il senso di appartenenza dei colleghi in servizio ovvero l’attaccamento del lavoratore verso l’Agenzia, la condivisione di progetti comuni e di obiettivi da raggiungere, la valorizzazione del proprio contributo all’interno dei “team”, la messa in discussione della propria crescita professionale interna.

Le decisioni assunte, ultimamente, in materia di assunzione dei dirigenti (in particolare con riferimento a colleghe e colleghi già in servizio da anni con merito), le difficoltà nelle procedure di assunzione dei vincitori di concorsi (anche per disposizioni normative poco lineari), il comportamento adottato nell’ambito del sistema delle relazioni sindacali (in particolare, in occasione del lavoro agile e per gli incentivi sulle funzioni tecniche), l’applicazione difficoltosa di regole condivise (con riferimento, ad esempio, alla declinazione sui posti di lavoro del  sistema di valutazione del personale, oppure in materia di ferie dei neoassunti, le cui assunzioni sono giunte in un particolare periodo dell’anno, per citare solo alcuni aspetti) vanno tutte nella direzione sopra indicata.

Non ultimo, anche gli strumenti in corso di adozione a tutela delle azioni poste in essere dagli stessi dipendenti nell’esercizio dei compiti d’istituto, possono però avere una diversa, doppia, “lettura” (nuove modalità sperimentali di accesso alle banche dati rispetto alla gravosità e difficoltà delle attività esercitate e quindi, “appesantimento” delle attività medesime).

Tutto aggravato dalla osservata attuale inadeguatezza dei sistemi informatici, in particolare “software”, già lamentate al tavolo negoziale dalle OO.SS..

Lo scrivente è consapevole che ogni domanda sollevata o che si può sollevare troverà apposita risposta nell’alveo dell’ordinamento e delle regole giuridiche (una battuta, nella “patria del diritto” trova cittadinanza spesso anche il “rovescio”, esso stesso ben “motivato” e “supportato”).

Però non possono “albergare” in chi è chiamato a svolgere ruoli chiave, a tutti i livelli, nella gestione di strategiche strutture, stilemi direzionali apparentemente “inadeguati”, ovvero “forzature”, “risentimenti” che vanno tutti ad incidere negativamente sugli stimoli e sulle motivazioni delle colleghe e colleghi in servizio.

Inutile dire, ed è “patrimonio” di tutti, che una organizzazione complessa vede tutte le sue azioni “concatenarsi e svilupparsi nel tempo”, e chiunque adotti decisioni ed “impulsi” azioni operative rispetta criteri di coerenza e ragionevolezza tendenti a determinare e, soprattutto, a rafforzare un ambiente di lavoro positivo, promuovendo un clima aziendale di benessere individuale ed un “gruppo agenzia” in cui ogni persona deve sentirsi parte integrante e coinvolta.

Non sono ammessi errori, valutazioni non convincenti e dubbi in una importante e strategica struttura, punto di forza del sistema Paese, soprattutto in un momento nel quale l’Autorità politica pone in essere importanti strumenti di riforma dell’assetto fiscale. Sono richieste responsabilità, appartenenza, qualificazione professionale, impegno “a tutto campo” da parte di tutti gli attori coinvolti.

Lo Scrivente ha sentito la necessità di scrivere questa nota, nella diversità dei ruoli svolti, con esclusivo spirito di collaborazione e senso di appartenenza.

Con i più cordiali saluti.

Roma, 30 luglio 2024

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

ENTRATE – Incentivi funzioni tecniche art. 113 D. Lgs. n. 50/2016 – LA CONFSAL – UNSA NON FIRMA L’ACCORDO

AGENZIA DELLE ENTRATE

Incentivi funzioni tecniche art. 113 D. Lgs. n. 50/2016

LA CONFSAL – UNSA NON FIRMA L’ACCORDO

Siamo assolutamente basiti!!!

 

Nella giornata del 23 luglio 2024 la CONFSAL – UNSA, unitamente alla maggioranza delle OO.SS., è arrivata alla determinazione di non sottoscrivere “L’ipotesi di accordo sugli incentivi per le funzioni tecniche di cui all’art. 113 del D.Lgs. n. 50/2016.”

Per come svolgiamo, da sempre, la funzione di rappresentanza di tutte le colleghe ed i colleghi in servizio, la decisione non è stata assunta a “cuor leggero”, ma dobbiamo anche sottolineare che la Direzione dell’Agenzia delle Entrate ha fatto di tutto per “meritare” questa nostra determinazione.

Con altri comunicati di approfondimento potremo spiegare le motivazioni, anche tecniche, che sono state, comunque, già evidenziate nella nota a verbale del diniego espresso (che si allega), nonché nella nota allegata all’accordo sul FRD 2022 e nella trattativa.

In questa sede riteniamo opportuno esprimere una valutazione di ordine squisitamente politico.

Tutte le funzioni vanno incentivate ed infatti già dalla nascita delle Agenzie Fiscali, abbiamo coinvolto tutti i colleghi e tutti i mestieri (con un grado diverso di apprezzamento).

Un segno di massima attenzione e grande consapevolezza, senza esclusione/emarginazione alcuna.

Il Legislatore ha previsto, con la norma evidenziata, una specifica incentivazione delle funzioni tecniche esercitate in tutta la Pubblica Amministrazione e nel contempo, con diverso orientamento legislativo, prima ha escluso e poi incluso la contrattazione integrativa sul tema.

La ratio della norma è chiara: evitare che le funzioni tecniche vengano “esternalizzate” e, nel contempo, le somme in “gioco” possono essere utili per incentivare al meglio l’esercizio delle funzioni medesime, migliorando la produttività quanto-qualitativa individuale e collettiva.

Ma si tratta, comunque, di una contrattazione integrativa “sui generis” ed assolutamente limitata e limitante, di fatto “imposta” (a proposito, in sede Aran si cerca di approfondire la tematica in relazione al rinnovo del CCNL, visti gli “ondivaghi” indirizzi normativi).

Oltretutto i termini economici sono “aleatori”, perché non tutte le gare sarebbero incentivate e non sempre vi sono atti formali di attribuzione di incarichi (per non parlare dei diversi “step” nelle quali le attività tecniche si esplicano).

Le cifre in gioco sono, in concreto, “ballerine”, fuori dal controllo della parte sindacale, in ragione della diversa tipologia delle attività incentivabili e basterebbe solo questo per confermare la particolarità della sessione negoziale affrontata, almeno sotto l’aspetto delle informazioni fornite.

In tutto questo contesto, ci saremmo aspettati un comportamento prudente dell’Agenzia, alla luce della portata e della delicatezza del tema.

Ripetiamo:

non è assolutamente in discussione l’incentivazione medesima e quindi l’applicazione della norma (e non potrebbe essere diversamente).

Ma la funzione d’interesse non rappresenta il “core business” dell’Agenzia e, pertanto, sarebbe stato meglio, oseremmo dire necessario, riuscire ad ottenere un consenso generalizzato da parte dei Rappresentanti dei Lavoratori, anche se non soprattutto nel tentativo di trovare un giusto ed adeguato punto di equilibrio tra i diversi interessi in gioco.

Ricordiamo gli sforzi sistematici posti in essere, ad oggi, per incrementare i fondi accessori oggetto di tagli lineari

Così non è stato, anzi si è cercato di forzare la mano, utilizzando toni e comportamenti non consoni per una negoziazione, rendendo ancor più problematica la trattazione.

Dopo mesi di attesa, finalmente solo il 22 luglio u.s. (cioè il giorno prima dell’incontro) è stato presentato al tavolo “una stampa di un foglio excel” con dati scarni che non rispecchiavano le numerose richieste avanzate da tutte le OO.SS. negli incontri precedenti ed assolutamente insufficienti, a nostro parere, all’avvio di una seria trattativa.

La CONFSAL – UNSA tiene a puntualizzare che la contrattazione (su qualsiasi materia) si ritiene conclusa negativamente per volontà di entrambe le parti e non per manifesta ed imperiosa considerazione della parte pubblica.

Potremmo sottolineare tanto altro ancora, ma al momento preferiamo fermarci qua.

A parere della CONFSAL – UNSA la Parte Pubblica ha perso un’ottima opportunità di chiudere un buon accordo, che essendo il primo sull’argomento, avrebbe potuto essere “pietra miliare” per le future trattative legate ai periodi successivi al 2019.

In buona sostanza alla nostra Organizzazione non è piaciuto l’approccio di Parte Pubblica che è stato di evidente inadeguatezza rispetto all’argomento in discussione ed al collaborativo senso di responsabilità dei rappresentanti dei lavoratori, che pure hanno profuso ogni sforzo per addivenire ad una conclusione concordata.

Un segnale assolutamente negativo che sinceramente non ci aspettavamo ed irrispettoso dei presenti al tavolo negoziale, da cui sapremo trarne le conseguenti riflessioni per il proseguo dell’attività del sistema relazionale.

Sono state fatte delle “scelte di campo” e le OO.SS. non sono state, volutamente, messe nelle migliori condizioni per esercitare le tutelate funzioni istituzionali.

Evidentemente è l’epoca dei sistemi autoritari, mentre le relazioni sindacali sono espressione massima di democrazia. Effetti “imitativi” quantomeno inopportuni, un segnale dei tempi che cercheremo, con tutte le nostre forze, di contribuire a cambiare.

Le Colleghe ed i Colleghi tutti, Dirigenti – Poer – Po – Funzionari – Assistenti, lo ribadiamo se necessario, vanno rispettati, formalmente e sostanzialmente, in una “vision” chiara, trasparente, moderna, altro che rappresentare in giro la “nuova Agenzia”.

La CONFSAL – UNSA è convinta, invece, che così proseguendo si rischia di perdere quello che abbiamo contribuito con forza ed acume politico a costruire (basti pensare alla perdita del comparto di contrattazione, alla perdita delle norme specifiche di salvaguardia del modello delle Agenzie Fiscali, soprattutto in termini di autonomia sui diversi versanti, e tutto quanto il resto).

A buoni intenditori poche parole, sia per la parte pubblica che per la parte sindacale.

(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni, Vitiello, Sorrentino, Loro)

Roma, 29 luglio 2024

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Riorganizzazione Territoriale ADM e Progressioni economiche – Incontro del 12 luglio 2024

ADM

Riorganizzazione Territoriale ADM – prima fase

Progressioni economiche orizzontali 2024

Incentivi per funzioni tecniche

Il 12 luglio scorso, si è tenuto un incontro sindacale nazionale i cui argomenti all’ordine del giorno son stati molto dibattuti e di indubbia importanza.

Innanzitutto, sottolineiamo che, nonostante la riunione abbia avuto una durata ragguardevole (dalle ore 11.00 alle ore 18.00), si ritiene che l’Amministrazione non abbia compiutamente riscontrato le richieste sindacali e ci si riferisce alla Riorganizzazione Territoriale. Pertanto, come UNSA, non ci possiamo dire soddisfatti dell’incontro viste le risposte aleatorie dell’Amministrazione.

Riorganizzazione territoriale ADM

Come è noto la riunione in parola è stata sollecitata dalla nostra Organizzazione Sindacale con una richiesta unitaria con Cgil, Cisl, Uil ed inerente alla delibera 495/2024 del CdG. Innanzitutto abbiamo stigmatizzato il metodo con il quale l’ Amministrazione ha proceduto evidenziando che non è stata fornita adeguata e necessaria informativa alle OO.SS. riguardo agli sviluppi della materia in questione ed è stato ricordato che in seno all’OPI non erano state preventivate alcune decisioni all’attualità presenti nel testo della Delibera.

Alla richiesta di informazioni l’Amministrazione in sintesi ha reso noto che il progetto di Riorganizzazione, che dovrà trovare la sua conclusione entro giungo/luglio 2025, sarà articolato in vari step, il primo dei quali prevede, entro il 01 ottobre p.v., la separazione della DT II in Direzione Territoriale della Liguria e Direzione Territoriale del Piemonte e della Valle d’Aosta, l’istituzione della Direzione Territoriale Trentino-Alto Adige, nonché gli Uffici dirigenziali dei Laboratori di Roma, Bologna, Livorno, Cagliari e Bari ed i nuovi Uffici Antifrode con sede presso le Direzioni Territoriali.

I futuri passi prevederebbero una mappatura degli Uffici dirigenziali  a seguito della quale potrebbe aprirsi un confronto con le OO.SS. volto a riscrivere i criteri di determinazione di “pesatura” di tali uffici. E’ anche prevista nella Riorganizzazione  una successiva fase di sperimentazione di circa tre mesi, anche se non è ancora dato sapere quale sarà la Direzione “pilota”.

Per quanto attiene all’attivazione dei Laboratori Chimici (previsti nella prima fase della Riorganizzazione) oltre allo scorrimento della graduatoria del concorso dirigenti, dovrebbe esserci un “interpello” per i dirigenti chimici già in servizio con riferimento  alle nuove sedi.

Abbiamo rappresentato con forza una serie di anomalie emergenti dalle scelte esposte che sintetizziamo per punti.

Non è comprensibile la scelta fatta di procedere prioritariamente  all’ elevazione di Trento e Bolzano a DT che, per quanto meritevole di rispetto, non rappresenta una realtà economica territoriale rilevante in confronto ad altre, diversamente dalle necessità più volte rappresentate sulla regionalizzazione del Friuli-Venezia Giulia, anch’essa regione a statuto speciale, con attività tipiche doganali importanti essendo dogana di confine e che insiste su di un territorio che rappresenta una realtà economica consistente. Inoltre, come ben espresso nella nota unitaria delle OO.SS. Regionali del FVG, abbiamo rappresentato gli interrogativi e lo sconcerto insorgenti nei Colleghi, riguardo alla programmata “cancellazione” dell’ufficio di Trieste come II sede della DT III, che perderebbero le proprie funzioni, specificità e, magari, anche la sede fisica di lavoro. Abbiamo ribadito, perciò, di trattarsi di un errore di programmazione dell’Amministrazione, sottolineando che la mancata regionalizzazione del Friuli VG costituisce un grave vulnus sia per gli stakeholder, che per l’ Amministrazione medesima nonché per i Lavoratori.

L’Amministrazione ha rappresentato che la decisione dell’elevazione del Trentino A.A. sarebbe legata ad una non meglio precisata necessità “strategico-politica” e che la scelta di Bolzano quale sede di riferimento in Trentino A.A. sia sorta in ottemperanza di una “norma di legge” che prevederebbe la localizzazione delle attività di riferimento a Bolzano.

Comunque, il dott. Saracchi, che si è detto convinto sostenitore della regionalizzazione, ha affermato che non appena si creeranno le condizioni, il Friuli VG avrà la propria regionalizzazione e ha ricordato che all’avvio della Riorganizzazione territoriale le posizioni disponibili di 1^ fascia erano tre di cui una utilizzata per il Piemonte VdA, una per Trentino Alto Adige e la terza dovrà riguardare (appena si creeranno le condizioni) il Friuli  Venezia Giulia, e in merito sarebbe stata anche presentata specifica richiesta alle Autorità Competenti.

Riguardo, poi, all’osservazione che abbiamo avanzato in merito ai Dipendenti che attualmente operano in Trieste come 2^ sede, il dott. Saracchi ha sostenuto che, fino al completamento della Riorganizzazione Territoriale (giugno/luglio 2025), rimarranno nello stato attuale così come anche i Dipendenti della seconda sede di Ancona. Inoltre, ha rappresentato in merito che con la Riorganizzazione Territoriale è prevista anche la figura del Direttore Tecnico che avrà anche la funzione di Direttore Sostituto. Nonostante quanto fermamente ed ampiamente rappresentato dall’Unsa e dalle altre OO.SS., l’Amministrazione non ha assunto precisi impegni inerenti al Friuli V.G. né ha indicato una possibile tempistica per la sua regionalizzazione. Chiaramente i Colleghi interessati continueranno a lottare per quanto richiesto e avranno a fianco la scrivente Organizzazione Sindacale.

Per quanto riguarda la divisione tra Liguria e Piemonte/Valle D’Aosta, essa comporterà,  giocoforza, la riassegnazione delle competenze nelle due DT con la necessità di un espletamento di nuove funzioni e attività a Personale che su molte di quelle funzioni e attività non ha mai avuto modo di rapportarsi. Abbiamo, pertanto, richiesto, inascoltati, che siano attivati immediatamente dei tavoli di confronto territoriale considerato, peraltro, che, escluso il periodo feriale che si approssima, pochissimo tempo resterà per organizzare tutte le attività e funzioni nonché il Personale che dovrà svolgerle entro la data prevista del prossimo 30 settembre. L’Amministrazione, sorda ai solleciti di tutte le OO.SS., ha sostenuto che la divisione della DT2 non ha alcuno stretto collegamento con il progetto globale di riorganizzazione e di mappatura delle varie posizioni organizzative ed ha anche affermato l’inopportunità di affrontare tempestivamente confronti sindacali in “assenza” dei due Dirigenti generali che copriranno le due sedi che si andranno a creare. In definitiva l’Amministrazione non ha voluto riflettere su ciò che implica la “divisione”, a livello operativo, di una Direzione interregionale e che dovrebbe ricadere sic et simpliciter sulle spalle dei Lavoratori, né tantomeno si è posta il problema di come voler organizzare la transizione.

Perplessità abbiamo manifestato, insieme alla quasi totalità delle OO.SS., riguardo alla “pesatura” delle DT e di diversi Uffici ed anche su questo argomento il Direttore Saracchi ha affermato che le “pesature” pubblicate sono frutto di regole del passato che egli non condivide ma che ha dovuto applicare e quindi l’algoritmo basato su determinati dati ha originato quei responsi. Su tale aspetto il dott. Saracchi ha tenuto ad anticipare che sarà sua intenzione confrontarsi con le OO.SS. per riscrivere tali regole al fine di fotografare meglio le realtà territoriali assegnando delle pesature che ne riconoscano la effettiva importanza e operatività.

Il dott. Saracchi, inoltre, ha dichiarato che, per quanto riguarda il passaggio della delibera 495/2024 in merito ai “distaccamenti territoriali/locali e ai reparti territoriali/locali”, sarà disponibile per un incontro finalizzato agli opportuni e quanto mai necessari chiarimenti.

In definitiva, per l’Amministrazione non ci sarebbero particolari problemi sull’avvio della prima fase della Riorganizzazione mentre noi dell’UNSA non solo non abbiamo tali certezze ma abbiamo diversi timori circa il cambiamento senza specifiche direttive (vedi separazione Piemonte VdA dalla Liguria) e in un tempo particolare, cioè a ridosso delle ferie estive.

Progressioni Economiche Orizzontali

Per quanto poi riguarda le “progressioni economiche orizzontali” -PEO 2024 – che rappresentano la quarta tranche di progressioni, abbiamo affrontato l’ipotesi di accordo che l’Amministrazione ci ha presentato con i relativi  criteri ed i numeri previsti; nell’ambito della discussione si è giunti ad un’intesa che ribadisce il concetto di come quest’ultima procedura rappresenti la fase conclusiva di un percorso che completa un giro di progressione economica per tutti i colleghi. I criteri saranno simili a quelli del 2023 con alcune innovazioni fra le quali: il part time che sarà considerato per intero, fra i titoli culturali verrà inserita anche l’abilitazione all’insegnamento mentre i master di 1^ e 2^ livello avranno lo stesso punteggio. Potranno partecipare coloro che negli ultimi due anni (1/1/22-31/12/23) non hanno beneficiato di una progressione economica. L’accordo sarà perfezionato entro settembre ed il passaggio avrà decorrenza giuridica 01/01/2024.

Incentivi per  Funzioni Tecniche

In merito agli incentivi per le funzioni tecniche, dobbiamo ricordare che avevamo ragione noi sulla trattazione dell’argomento: l’Amministrazione, infatti, dopo una serie di pareri (FP, IGOP, ANAC, ecc) ha dovuto convincersi che la materia è oggetto di interlocuzione sindacale e che l’attribuzione degli incentivi viene poi stabilita in ambito FRD. E’ stato assodato che la Determinazione di Amministrazione e Finanza, ai sensi dell’art. 45 del nuovo Codice dei contratti, adotterà i criteri di riparto ma sarà necessario che con  la contrattazione sindacale vengano definite le percentuali di attribuzione degli incentivi per le singole attività e per i vari team. E’ stato ribadito che tutti i Dipendenti, con le richiesta professionalità, potranno partecipare alle attività in parola. E’ stata presentata una bozza di Determinazione in sostituzione e del tutto dissimile da quella dell’agosto 2023 che, nei principi generali, ha grosso modo trovato l’assenso delle OO.SS., e l’Amministrazione si è impegnata a far pervenire alle OO.SS. un nuovo documento che recepirà le osservazioni presentate sul tavolo sindacale. Infine è stato ricordato che gli effetti della “modificata Determinazione” decorreranno comunque dal 14 agosto 2023.

(La Delegazione Confsal-UNSA – Veltri-Lamberto-Piemontese-Califano)

Roma, 15 luglio 2024

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni