AGENZIE FISCALI
Una situazione poco chiara!
“Mission” e “vision” apparentemente “sfocate” e poco “lungimiranti”
La lettura dei PIAO dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel “combinato” disposto con l’Atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche per l’anno 2023 del Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze on. Giancarlo Giorgetti, in attesa dell’emanazione dell’Atto di indirizzo triennale 2023 – 2025 per le Agenzie Fiscali, a parere del Coordinatore coglie alcune importanti “narrazioni” che, evidentemente, avranno le loro pratiche declinazioni.
Nello specifico, “traguardando” le strategie di intervento del Corpo militare a disposizione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, appare evidente un ruolo “preponderante” dello stesso in ambito doganale (per completezza l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è l’unica autorità doganale italiana riconosciuta a livello sia eurounionale sia internazionale – ndr), così come in ambito entrate si “sgomita” sul campo della lotta all’evasione fiscale.
Si riporta una estrema sintesi al riguardo.
“sintesi del Coordinatore
Sul fronte della lotta all’evasione fiscale la citata istituzione orienterà la propria attività al contrasto degli eterogenei fenomeni che contribuiscono ad alimentare l’economia sommersa, soprattutto nella forma dell’evasione c.d. “con consenso”, riservando una particolare attenzione agli operatori del commercio elettronico e, in generale, ai nuovi modelli di business propri dell’economia digitale che prescindono, totalmente, o parzialmente, dalla “presenza fisica”.
Inoltre l’impegno sarà finalizzato, altresì, a prevenire e reprimere le frodi IVA sfruttando le potenzialità offerte dall’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica.
Continuerà ad elaborare analisi di rischio congiunte con l’Agenzia delle Entrate, tanto per finalità strategiche di monitoraggio dei fenomeni evasivi, quanto per la predisposizione di piani di intervento integrati.
La GdF, quale parte integrante dell’Amministrazione doganale e di forza di polizia con competenza generale in materia economico-finanziaria, proseguirà l’azione di contrasto del contrabbando, anche di tabacchi lavorati esteri, e delle frodi nel settore doganale, ampliando e valorizzando il patrimonio informativo a disposizione, in funzione dell’elaborazione di analisi del rischio volte a consolidare i livelli di sicurezza e di competitività del sistema doganale italiano.
Vigilerà sulla regolarità degli scambi transfrontalieri nel settore del commercio internazionale della fauna e della flora minacciate di estinzione, quale autorità nazionale competente in ambito doganale e continuerà l’azione di contrasto degli illeciti nel settore del gioco pubblico.”.
Il nostro lettore evidenzierà “nulla di nuovo sotto il sole”.
Ed invece la questione diventa preoccupante nella misura in cui le Agenzie Fiscali soffrono di importanti carenze di organico (almeno il 30 %) e modelli organizzativi precari, con “vision” e “mission” apparentemente non precisamente individuate.
Quanto sopra non solo con riferimento all’ADM, con la nostra Organizzazione che già in due specifiche occasioni ha portato all’attenzione dell’Autorità Politica la questione, unitamente ad interventi del fronte sindacale unitario, ma evidentemente anche al riguardo dell’AdE.
A parere dello Scrivente questa critica situazione riflette lo stato di precarietà in cui versa il modello delle Agenzie Fiscali, sul versante dell’autonomia economica-finanziaria, su quella gestionale-organizzativa nonché sul piano dello “status” rispetto alla strategicità operativa.
L’Autorità Politica non ha tenuto in debito conto, purtroppo, del ruolo svolto dalle due Agenzie nell’ambito del Sistema Paese, in termini di globale controllo della movimentazione di merci e delle persone (sotto tutti i diversi aspetti) nonché dei rapporti del fisco con i cittadini e le imprese.
Il “passato” forte disinvestimento è “foriero” di gravi ricadute, a meno di non aver deciso che basta e avanza il corpo militare di polizia economico-finanziaria che nella sua struttura gerarchico-militare “aiuta” a raggiungere determinati obiettivi.
Ma tutto ciò sarebbe un “unicum” nel panorama mondiale.
Sovrapposizioni di compiti e funzioni, diseconomie di scala e funzionali, sono fattori che aiutano controlli e sorveglianze infruttuose.
Basta leggere documenti di approfondimento ed analisi degli Organismi Internazionali (OCSE e FMI).
Le Agenzie Fiscali, anche con la loro autonomia in materia contrattuale, rappresentavano un progetto di modernizzazione e di riorganizzazione funzionale ed operativa avviata all’inizio del secolo.
Progetto “brutalmente stoppato” per motivi non tanto nascosti, ma i nuovi strumenti informatici-tecnologici (un grande salto), la formazione specifica di cui potrebbe “godere” un personale civile dedicato e specializzato, la qualità e quantità dei servizi offerti alla collettività sono tutti fattori “moltiplicativi” che aiuterebbero il Paese verso un assetto più moderno ed all’avanguardia.
Quanto sopra, alla luce dei redatti PIAO, certamente non “libri dei sogni”, richiede una precisa volontà politica di investire in persone, mezzi, organizzazione, immobili, con il preciso scopo di realizzare soprattutto il miglioramento operativo a supporto della collettività.
Senza questa volontà politica nulla si può fare e nulla si può ottenere al riguardo.
Nel contempo, compito del “management” delle Agenzie è quello di mettere le strutture, nelle condizioni date, in un adeguato livello operativo, effettuando tempestivamente scelte sul versante contrattuale e del sistema convenzionale, ripristinando il legame prestazione-controprestazione, allocando adeguatamente le nuove risorse che verranno acquisite, innalzando significativamente il livello di benessere del personale.
Una “mission” chiara ed una “vision” di medio/lungo termine
aiuterebbero nell’impresa!
Alla Politica la scelta. Alle Agenzie Fiscali la capacità di fare. Noi CONFSAL – UNSA, come sempre, rappresentare al meglio i colleghi.
Roma, 22 febbraio 2023
Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI
Valentino Sempreboni