AGENZIE FISCALI – REPORT Attività DI FINE ANNO 2023 – Commento del Coordinatore Nazionale

22 Dicembre 2023

Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIE FISCALI

 REPORT Attività DI FINE ANNO 2023

 

Con le manifestazioni assembleari delle scorse settimane, concluse in questa prima fase con il presidio in Roma a Piazza Mastai, abbiamo mantenuto “alta” l’attenzione sulla importante questione del salario accessorio delle Agenzie Fiscali. Il tasso di partecipazione complessivo è stato intorno al 50% dei colleghi in servizio, con un dato più elevato nell’Agenzia delle Entrate e più basso nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Naturalmente la sollecitazione è stata molto più articolata sui territori, massiccia in molti uffici e tiepida in altri, partendo dal presupposto che azioni politico-sindacali poste in essere da altre sigle confederali che, oggettivamente, non hanno visto una significativa partecipazione agli scioperi indetti ma sono state grandemente supportate da manifestazioni assembleari massive, hanno sicuramente determinato difficoltà e problematiche organizzative che si sono “riverberate” sul nostro unitario stato di agitazione.

In questo contesto, in diversi territori solo la nostra fattiva presenza operativa e di sollecitazione ha permesso di fornire una adeguata rilevanza dello stato di agitazione. Siamo in attesa di risposte da parte del Vice Ministro del MEF prof. on. Maurizio Leo che come concreto ed effettivo “presidio politico” del settore fisco (dopo quasi venticinque anni di vita delle agenzie) ha compreso l’intera problematica evidenziata dalle Organizzazioni Sindacali ed ha assicurato soluzioni di medio e breve termine ovvero una modifica strutturale del sistema di finanziamento del salario accessorio (alla luce dell’avviato processo di riforma fiscale) nonché interventi temporanei sulle diverse annualità in corso per alleviare le sofferenze economiche “subite” dai colleghi.

Naturalmente solo nelle prossime settimane potremo verificare la bontà delle risposte fornite dall’Autorità politica, nella consapevolezza che, qualora le stesse fossero negative o insoddisfacenti rispetto agli obiettivi ed alle aspettative dei colleghi in servizio, dovremo “alzare il tiro”, non escludendo alcuna azione di lotta, anche in termini di astensione dalla prestazione lavorativa.

Il Coordinamento Agenzie Fiscali della Federazione CONFSAL – UNSA ritiene la questione sollevata (che fa parte della ultrannuale “Vertenza Fisco”) strategica e di grandissimo impatto futuro. Mancate risposte evidenzierebbero, in concreto, l’abbandono definitivo del modello delle agenzie fiscali da parte governativa con tutto quello che questo comporterebbe nel rapporto non solo di tipo organizzativo ma anche di impegno individuale e collettivo dei colleghi “finanziari”.

Come evidenziato in altre occasioni anche la questione delle risorse umane ha la sua rilevanza. Nell’Agenzia delle Entrate il piano straordinario di assunzioni sta permettendo l’innalzamento del “livello occupazionale” rispetto al punto più basso raggiunto nell’anno in corso (poco più di 28.000 lavoratori in servizio), ma evidentemente il percorso è ancora lungo per raggiungere un adeguato livello di risorse, in uomini/donne e mezzi, in grado di elevare l’efficienza e la funzionalità dell’azione amministrativa.

Su questo versante è ancora più impegnativo, invece, il percorso per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che deve recuperare il forte “gap” subito, alla luce anche del processo riorganizzativo in atto nonché delle “dinamiche” dell’intera Unione Doganale Europea.

Per questa Agenzia diventa “impellente” rafforzare il presidio territoriale in termini di qualità e di quantità e questo dovrebbe essere “patrimonio comune” sia della parte datoriale sia di tutte le rappresentanze sindacali, ma i segnali che si ricavano su questo versante non sono dei migliori.

Evidentemente si è impegnati in altro.

Quanto sopra sul piano squisitamente politico, mentre sul piano più tecnico-operativo possiamo evidenziare che si sta completando per entrambe le Agenzie la terza “tranche” dei passaggi economici (a cavallo dell’applicazione di due diversi CCNL), con l’impegno politico di proseguire e completare nel 2024 le operazioni a favore di tutti i colleghi in servizio, anche i cosiddetti “ex apicali”. Sul tema dei passaggi economici possiamo sicuramente dire che le Agenzie Fiscali sono state all’avanguardia in questo “ventennio”, nella consapevolezza che gli impegni finanziari presenti e futuri oggi richiedono risorse stabili aggiuntive per poter proseguire nell’azione virtuosa di crescita economica per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, naturalmente nelle mutate “condizioni date” che si correlano con le nuove regole contrattuali e con i nuovi indirizzi legislativi e amministrativi che sembrano affacciarsi all’orizzonte (parliamo di premialità e di valutazione).

Come sempre saremo in grado di trovare tutti gli spazi per agire al meglio nell’esclusivo interesse dei colleghi.

Per tutti gli altri temi, a partire dalla riorganizzazione operativa dell’ADM ai possibili diversi schemi di distribuzione del salario accessorio per entrambe le strutture, dal rafforzamento di status giuridico ed economico delle posizioni organizzative (che svolgono una grande funzione nelle agenzie rispetto al ridotto numero di posizioni dirigenziali definite e questo rappresenta una specificità ed un “unicum” rispetto al panorama pubblico) alla creazione della “quarta area” delle posizioni di elevata responsabilità (con il superamento dell’esperienza solo “agenziale” delle poer), il Sindacato lavora nelle evidenti difficolta di sistema in quanto le regole “limitano” l’azione di rappresentanza e nel contempo anche la “qualità” delle relazioni sindacali lascia a desiderare.

Anche per questi aspetti che si riverberano, con diversa articolazione sulle due Agenzie, sui temi della valutazione, delle famiglie professionali, del lavoro agile e da remoto dovremo prossimamente fare valutazioni circa i rapporti di forza datore – rappresentanza. Mentre le impostazioni di fondo sembrano avviarsi a modifica (possibile rafforzamento del sistema contrattuale e probabili interventi in ottica di modernizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego), il “management” delle Agenzie sembra soffrire di un “gap” valutativo, con comportamenti ed azioni che richiamano un “conservativo passato” piuttosto che una “riformistica modernità” (una dirigenza meritevole di notevoli attenzioni sul piano formativo e di sviluppo delle capacità manageriali).

Anche le regole contrattuali devono/dovranno seguire le evoluzioni in atto ovvero nei fatti un rafforzamento del sistema delle relazioni sindacali ed un maggior ruolo delle OO.SS. sui temi più qualificati (conciliazione vita – lavoro, maggior coinvolgimento nell’organizzazione del lavoro solo per citare alcuni strategici temi).

Su questo aspetto si gioca la capacità futura di saper rappresentare al meglio le istanze di tutti i lavoratori rispetto alle esigenze datoriali che potrebbero essere dissonanti rispetto alle aspettative, ai diritti ed agli interessi dei lavoratori in servizio, giovani ed anziani in termini sia di crescita professionale ed economica che di conciliazione vita – lavoro, per non parlare di organizzazione del lavoro e di contesto ambientale nel quale la prestazione viene effettuata.

Ma questa è la sfida di un Sindacato moderno ovvero rappresentare al meglio in un mondo in continuo cambiamento.

Necessitano forti investimenti in risorse umane, finanziarie e materiali per innalzare significativamente l’azione della pubblica amministrazione, che nell’ambito della macchina fiscale si traduce elementarmente in rafforzamento, salvaguardia e valorizzazione del modello a suo tempo prescelto.

Noi la sfida la raccogliamo ogni giorno e sapremo dare le giuste e corrette risposte.

Roma, 21 dicembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

Report AAFF 2023
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