Coordinamenti Nazionali Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Si è aperto ieri il confronto sul nuovo assetto organizzativo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e sulla attuazione delle nuove posizioni di responsabilità (Poer) istituite, come noto, con la legge di Stabilità 2018. Riteniamo tuttavia indispensabile sottolineare che all’ordine del giorno l’Agenzia ha posto, in ciò aderendo alle nostre richieste, l’avvio dopo dieci anni della trattativa per il Contratto Nazionale Integrativo, nonché la ripartizione delle somme disponibili relative al Fondo 2017.
In premessa il Direttore Dott. Mineo ha illustrato, nel dettaglio, le valutazioni e le condizioni oggettive che hanno consigliato una sostanziale rimodulazione delle scelte e delle tempistiche stabilite nei mesi scorsi, con delibere del Comitato di Gestione, che avevano integrato il Regolamento di Agenzia.
In particolare non si è rivelata attuabile, entro il 31 dicembre 2018, la modifica della strutturazione territoriale e delle competenze delle direzioni interregionali. Ciò per la evidenza che i programmi di implementazione ed informatizzazione non sarebbero realizzabili prima del giugno 2019. Per tale evidenza l’Agenzia ha deciso di adottare un Modello Organizzativo Temporaneo, riservandosi di presentarci nella prima metà del 2019 il piano di riorganizzazione definitivo, da realizzare in 18 mesi, dunque entro il 2020. Nella fase transitoria la dimensione territoriale delle direzioni interregionali resterà dunque quella attuale, mentre la loro organizzazione si limiterà ad incardinare gli uffici dei Monopoli. L’Agenzia valuterà il possibile accorpamento a livello interregionale di accise-dogane o antifrode-laboratori chimici, di seguito alla nostra richiesta di rendere omogenee le strutture interregionali rispetto alla nuova organizzazione delle direzioni centrali che, come noto, ha stabilito la incorporazione della ex Area Laboratori Chimici nell’Area Antifrode e due aree separate Accise e Dogane.
Inoltre l’Agenzia ha confermato l’intenzione di mantenere tutti gli uffici operativi come sedi di posizione dirigenziale, in ciò aderendo positivamente ad una nostra proposta di merito, mentre ci ha informati che porterà questo assetto alla approvazione del Comitato di Gestione fissato la prossima settimana.
Per quanto riguarda l’assetto delle posizioni dirigenziali l’Agenzia ha valutato di sopprimerne 44 di seconda fascia e 2 di prima, con una riduzione di 4 posizioni soppresse rispetto alla ipotesi assunta in precedenza dal Dott. Kessler. Sulla base di tale riduzione l’Agenzia ci ha informato che prevede di istituire 208 Poer (60 in meno rispetto alla ipotesi precedente) che avranno una remunerazione annua, comprensiva della indennità di risultato, dalla fascia più bassa di circa 20 a circa 25 mila euro.
Le nuove Posizioni di elevata responsabilità, nella proposta della Agenzia, hanno una ripartizione territoriale che copre gli uffici operativi, le principali Sot (12), mentre 36 Poer vengono previste presso le direzioni interregionali e 59 presso la sede centrale.
Per l’accesso a tali posizioni (fino a 5 per ciascun candidato) sono state ipotizzate una prova scritta, la valutazione dei titoli individuali ed una prova orale.
Sull’impianto di ripartizione territoriale e sui criteri di accesso non ci siamo dichiarati d’accordo e, dopo un confronto serrato, abbiamo chiesto ed ottenuto un approfondimento in un ulteriore incontro specifico che è stato fissato nella prima settimana di dicembre. Su questo punto vogliamo tuttavia ribadire che la definizione delle attività ad alto contento professionale e di specifiche responsabilità non può limitarsi alle Poer. Come noto, avevamo proposto da tempo di concordare, nell’ambito del Contratto integrativo, la istituzione di ulteriori posizioni ed incarichi in grado di completare ed intercettare di più e meglio la graduazione delle attività da indennizzare, identificandone il numero e la remunerazione. In merito ci riserviamo di precisare ed inviare alla Agenzia una precisa proposta di merito, in vista degli incontri fissati per le trattative contrattuali.
Il Contratto Integrativo. La trattativa che vogliamo impostare per la definizione del Contratto integrativo – di cui vogliamo ribadire tutta l’importanza dopo dieci anni di blocco – deve tenere conto di possibili situazioni che rivestono carattere di urgenza e, in tal senso, abbiamo rappresentato la necessità di prevedere – sulle materie oggetto del Contratto – accordi “a stralcio”.
In effetti proprio ieri, prima ancora di avviare la trattativa (che verrà spostata nella prima settimana di dicembre) abbiamo posto la necessità e l’urgenza di sottoscrivere un accordo che ristabilisse i limiti delle ore di lavoro effettuabili in straordinario, ciò in deroga alle previsioni del CCNL che, per il personale delle amministrazioni centrali, sono stati posti in 200 ore annue. Abbiamo così sottoscritto un accordo che riporta per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli tali limiti alle già previste 600 ore annue.
Abbiamo poi sottoscritto l’accordo sul Fondo 2017. L’accordo prevede l’utilizzo delle somme disponibili (prive cioè della quota del cosiddetto comma 165) per remunerare le indennità del settore dogane (confine, area metropolitana, rischio, centralinisti non vedenti e, nella misura del 50%, disagiata) e quelle del settore monopoli (incarichi di funzione, reperibilità, rischio e centralinisti non vedenti). Vengono inoltre finanziati il lavoro straordinario, i turni e la performance che viene intanto stabilita nella misura di 14.931.233 euro. Le previsioni contenute nell’accordo, che andrà ora alla registrazione degli organi di controllo, saranno erogate nei primi mesi del 2019.
Roma 23 novembre 2018
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