AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTA CONGIUNTA CGIL-CISL-CONFSAL/UNSA DEL 28.12.2018

29 Dicembre 2018

Coordinamenti Nazionali Agenzia delle Entrate

Incontro del 28 dicembre

CGIL CISL UNSA FIRMANO

UN ACCORDO DI PROGRAMMA E

RILANCIANO SULLA VERTENZA

Si è tenuto nella giornata di ieri l’incontro con l’Agenzia delle Entrate, alla presenza del  Direttore Antonino Maggiore e del Direttore del Personale Aldo Polito, convocato sul tema degli artt. 17 e 18 e sulla predisposizione di una intesa di ordine generale sui diversi temi non ancora chiusi.

Al termine di un aspro confronto, anche a seguito delle risultanze della legge di stabilità in merito al parziale recupero, certamente non soddisfacente, di somme da destinare all’incentivazione del personale, le Scriventi OO.SS., unitamente ad altra O.S., hanno siglato un “ACCORDO DI PROGRAMMA”, che contiene l’impegno a sottoscrivere i seguenti accordi:

  • Proroga posizioni organizzative artt. 17 e 18 ccni al 30 giugno 2019;
  • Acconto compenso accessorio 2018;
  • Stabilizzazione dei distacchi;
  • Terza procedura di progressione economica con decorrenza 1 gennaio 2019;
  • Ripartizione Fondo salario accessorio 2016;
  • Ripartizione Fondo salario accessorio 2017;
  • Ulteriori posti per il telelavoro;
  • Conclusione del confronto sui criteri di selezione e remunerazione delle posizioni organizzative previste dal CCNL.

Gli accordi di cui alla proroga delle posizioni organizzative, dell’acconto compenso accessorio 2018 (sulla falsariga dell’acconto 2017) e della stabilizzazione dei distaccati (in essere al 1.02.2016), sono stati sottoscritti nella stessa giornata di ieri, mentre le parti si sono convocate per il prossimo 15 gennaio per proseguire, e concludere quanto prima, le trattative sugli altri temi in discussione.

Per CGIL – CISL – UNSA tutti i temi si tengono in un unico filo conduttore, con l’obiettivo di portare a casa il massimo risultato possibile per tutti i colleghi in servizio, nonostante le  pesanti condizioni imposte, purtroppo, dall’esterno.

Al di là di tutti i tentativi posti in essere sia dall’Agenzia, con la meritoria opera di “pressing” dei vertici dell’Agenzia, sia da parte sindacale, in questo caso anche a livello superiore in tema di CCNL, i “tetti” al salario accessorio per il momento rimangono “in piedi”, così come rimane in piedi l’interpretazione restrittiva della Ragioneria in merito alle risorse stanziate ma non spendibili per il personale.

D’altro canto i 28 milioni di euro recuperati attraverso due leggi di stabilità (2018-2019), grazie soprattutto alla mobilitazione sindacale, rappresentano solo un parziale “risarcimento” per le elevate prestazioni qualitative e quantitative espresse da tutto il personale in servizio nell’Agenzia delle Entrate e se pur insufficienti hanno permesso di avviare la “tornata” delle progressioni di fascia economica e potranno dare un apporto alla risoluzione delle tematiche sospese (unitamente alla somma dello 0,30% del montante salario, di provenienza ccnl e fuori dal tetto, che alimenta, in aumento, il complessivo fondo di risorse fisse e ricorrenti da destinare al personale).

E’ altrettanto evidente la necessità di proseguire nella nostra azione di protesta finalizzata non solo a rimuovere gli ostacoli frapposti alla completa soddisfazione dei colleghi sul salario accessorio, bensì al pieno sviluppo del modello delle Agenzie Fiscali, sui diversi versanti (prestazioni e retribuzioni – autonomia – percorsi professionali – ordinamento e quant’altro).

Queste azioni andranno certamente coordinate, anche ai livelli superiori, con le proteste contro l’Autorità politica in merito alle modeste risorse economiche “appostate” sul rinnovo contrattuale, nonché in tema di rafforzamento dei presidi della p.a. (visto il parziale blocco del programma di assunzioni in precedenza tanto “decantato”) e sulla complessiva riforma della pubblica amministrazione (punto di forza di qualunque inizio di legislatura che, come sempre, si perde strada facendo).

In questo quadro di riferimento, si osserva un concreto ed intollerabile “disallineamento” tra le norme che riguardano il modello delle Agenzie Fiscali e la complessiva disciplina della pubblica amministrazione che continua a produrre danni ingenti al personale e che deve, quanto prima, essere rimosso, attraverso un intervento politico non più rinviabile che si deve tradurre in modifiche normative sia sul salario accessorio che di salvaguardia dell’intero impianto operativo ed organizzativo, con l’obiettivo del pieno mantenimento delle funzioni istituzionali.

Colleghe e colleghi, come vedete un vasto ed impegnativo programma che dovrà vederci tutti quanti impegnati con forza nei prossimi mesi, rispetto ad una politica perlomeno disattenta ed a “pezzi” dell’alta burocrazia che non remano nella nostra stessa direzione, ma nel contempo non possiamo che portare avanti, con il massimo impegno possibile, le nostre questioni, a tutela soprattutto della categoria.

 

Roma, 28  dicembre 2018

 

FP CGIL

CISL FP

Confsal UNSA

Boldorini

Ciola

Silveri

Sempreboni/
Vitiello