DOGANE e AAMS – Un sistema di valutazione perfetto?

3 Luglio 2020

UN SISTEMA DI VALUTAZIONE PERFETTO?

 

Tutti sappiamo, senza essere delle celebrità in discipline sociali e/o lavoristiche e ad eccezione dei fustigatori di costumi a fasi alterne, che il concetto di un sistema di valutazione perfetto è un ossimoro, una contraddizione intrinseca. Se la costruzione e gestione di un tale sistema fosse semplice e lineare basterebbe affidarsi ad un programmino informatico nel quale immettere alcuni dati ed averne una risposta mediante un comune indice di misurazione.

Il sistema di misurazione della prestazione lavorativa è ormai (o purtroppo) una realtà normativa ineludibile.

Risulta, pertanto, necessario un apposito “confronto”, come prevede il CCNL che non include la “contrattazione”, tra datore di lavoro e rappresentanti dei lavoratori. Il vecchio sistema di misurazione nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non ha sempre sortito risultati brillanti, il nuovo partirà dal 2021 e nel frattempo era giocoforza  prevedere uno strumento propedeutico ad affrontare, ad esempio, situazioni non secondarie come l’articolo 78 del CCNL/FC, mentre l’applicazione ai singoli istituti andrà concordata successivamente nella sua  portata attuativa.

Il documento presentato in merito dall’Amministrazione, come immaginabile, rappresenta una mediazione che sostanzialmente prevede, oltre a migliorati descrittori comportamentali, una fase di riesame di 2^ istanza a livello gerarchico e laddove non si dovesse addivenire ad una intesa è previsto il riesame presso la Direzione Provinciale del Lavoro.

L’eventuale vero vulnus di ogni sistema valutativo (ieri, oggi e domani) è costituito, piuttosto, dall’applicazione che ne fanno alcuni valutatori i quali, anziché cogliere l’ opportunità del confronto e di una interlocuzione (possibilmente anche preventive) con i lavoratori, scambiano il momento valutativo come un anacronistico redde rationem e sono convinti, come purtroppo anche per altre  occasioni, di dover esercitare una inappellabile e autoritaria funzione giudicante. Si perde, in definitiva, la vastità di un orizzonte che dovrebbe inquadrare la misurazione del lavoro nell’ambito dei risultati complessivi delle strutture tenendo in considerazione l’aggravio della carenza degli organici, l’esercizio “gratuito” delle mansioni superiori effettuate da tanti lavoratori, una formazione affidata alla buona volontà dei singoli e con la deprecabile distorta applicazione dei descrittori comportamentali.

Se da una parte il rimedio a tali incresciosi casi potrà prevedere una procedura di conciliazione presso un organismo terzo come quello delle DPL, dall’altra l’Amministrazione è stata più volte invitata dalla nostra Organizzazione  ad addestrare i propri valutatori ad una attività certo difficile ma che deve essere esercitata con la massima professionalità possibile e nell’ambito di tutte le variabili insite nel procedimento.

L’impegno della nostra O.S., da sempre dimostrato nei fatti, è di agire a tutela dei lavoratori dell’Agenzia , garantendo con ragionevolezza e trasparenza le migliori condizioni  all’atto dei molteplici confronti con parte pubblica, percorso non sempre facile, come è sotto gli occhi di tutti, e talvolta negato come purtroppo ultimamente spesso avviene.

Roma, 3 luglio 2020

Il Responsabile Nazionale del Settore Dogane e Monopoli

Salvatore Veltri