ADM – Inquadramento nei nuovi profili professionali – Nota al Direttore Centrale del Personale

9 Dicembre 2021

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Inquadramento nei nuovi profili professionali

Nota al Direttore Centrale del Personale

 

Al Direttore Centrale del Personale Agenzia Accise, Dogane e Monopoli

Dott. Rocco Flore

ROMA

Oggetto: inquadramento nei nuovi profili professionali (DD prot. 131016/RU del 3/5/2021).

La scrivente Organizzazione Sindacale fa presente che l’inquadramento nei nuovi profili professionali ha destato in molti Lavoratori, destinatari dei provvedimenti, notevoli perplessità, interrogativi e doglianze circa il mancato riconoscimento delle proprie attività e/o aspettative.

Si specifica, ad esempio, che a diversi Colleghi è stato negato l’inquadramento nel profilo professionale inerente alle attività svolte da sempre nel proprio ufficio con la motivazione della mancanza del titolo di studio specifico, con ciò privando alcuni uffici dell’espletamento di determinate funzioni da parte dei Lavoratori che se ne erano sempre occupati. Cosa ancora più grave è che non è  stata prevista alcuna alternativa al conseguente disservizio se non la ipotizzabile ma realistica imposizione, de facto, al Lavoratore di continuare ad effettuare quelle funzioni per le quali gli è stato negato lo specifico inquadramento.

Altra situazione anomala potrebbe derivare dall’applicazione dei “suffissi” (es. specialista, esperto, etc.) che abbinati al titolo di studio (ad es.  laurea in giurisprudenza ed abilitazione professionale) verrebbe ad evidenziare una presunta scala gerarchica che potrebbe essere percorsa da presunti “aventi diritto” per reclamare la responsabilità di sezioni o altro benché non vi abbiano mai lavorato e a contrariis, per effetto di quanto nel punto precedente, potrebbe portare all’esclusione od al passaggio “in sottordine” nei confronti di chi da anni vi lavora. È vero che la determinazione sui profili nega un valore specifico ai “suffissi”, ma in parallelo è altrettanto vero che alcuni dirigenti di Uffici hanno utilizzato in passato il meccanismo del “peso gerarchico” delle fasce economiche per assegnare incarichi (salvo poi far continuare a svolgere le funzioni effettive proprie di quell’ufficio a chi aveva l’esperienza necessaria) senza che, a quanto ci risulta, vi fosse alcun intervento dall’alto a smentirli. Pertanto le preoccupazioni espresse dai colleghi hanno ragion d’essere.

È stato, inoltre, segnalato che alcuni Lavoratori con un titolo di studio specifico (infermiere?) non sono stati inquadrati nel profilo specifico, oppure alcuni sono stati inquadrati nei nuovi profili per il semplice possesso di uno specifico titolo di studio (tributarista, ragioniere, geometra, fiscalista, ecc.) senza però tener presente la situazione operativa dei singoli uffici e la loro peculiarità, come ad esempio gli Uffici Viaggiatori, che non prevedono tali figure.

Queste ed altre problematiche inerenti ai nuovi profili professionali, erano state dalla scrivente Organizzazione Sindacale già rappresentate nei vari incontri con codesta Amministrazione che, però, preferì chiudere il confronto con le OO.SS.  senza valorizzare detti contributi.

Adesso, però, i nodi sono venuti al pettine.

Per quanto avanti esposto si chiede uno specifico incontro sull’argomento anche al fine di portare ai Colleghi, attraverso un dialogo costruttivo, sufficienti risposte atte ad evitare possibili contenziosi che già si paventano.

(Il Responsabile Nazionale di Settore – Salvatore VELTRI)

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 9 dicembre 2021