Pubblicato il: 17/07/2025
Con tale decreto, il Ministero della Giustizia ha ufficializzato l’adeguamento del reddito massimo per poter accedere al patrocinio gratuito, che va dai precedenti 12.838,01 euro agli attuali 13.659,64 euro. L’incremento tiene conto della variazione dell’indice ISTAT registrata tra il 1° luglio 2022 e il 30 giugno 2024, pari al +6,4%; l’obiettivo è mantenere costante il potere d’acquisto del reddito. In un contesto economico ove l’inflazione continua a crescere, l’innalzamento della soglia permette ai cittadini di accedere al beneficio attraverso una misura sostanziale e non solo formale.
Solo in ambito penale il limite di 13.659,64 euro si innalza di 1.032,91 euro per ogni familiare, convivente con il richiedente, presente nel nucleo.
Nella maggior parte dei casi, il reddito rilevante non è solo quello del richiedente, ma comprende anche i redditi di tutti i familiari conviventi. Tuttavia, la legge prevede un’eccezione importante: se l’oggetto della causa riguarda diritti della personalità o se esistono interessi in conflitto tra il richiedente e i conviventi, si considera soltanto il reddito personale.
Ci sono, poi, casi in cui il gratuito patrocinio è riconosciuto a prescindere dal reddito, ad esempio nei procedimenti per reati particolarmente gravi come maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale o stalking. In questi casi, la tutela legale è garantita automaticamente alle vittime, senza necessità di verificare la loro condizione economica.
Per richiedere l’accesso al patrocinio a spese dello Stato, è necessario che il richiedente presenti un'autocertificazione in cui dichiara la propria situazione reddituale, comprensiva dei redditi dei familiari conviventi. È fondamentale che la dichiarazione sia veritiera e completa, perché l’ammissione al beneficio si basa interamente su quanto dichiarato, ma anche perché le conseguenze legali per le dichiarazioni mendaci sono molto rilevanti.
Inoltre, in caso di accettazione della richiesta da parte dell’organo competente (ad esempio il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del foro di appartenenza, in materia civile), il beneficiario è tenuto a comunicare le variazioni rilevanti del reddito che si siano verificate nell’anno precedente, se queste incidono sulla soglia di ammissibilità. Tale comunicazione va fatta entro 30 giorni dalla scadenza del termine di un anno dalla data in cui è stata presentata l’istanza (o dall’ultima comunicazione di variazione, se ne è stata già fatta una).
L’avvocato, a ministero del quale il beneficiario dovrà essere difeso, andrà da questi scelto tra quelli iscritti all’Albo degli avvocati abilitati alle istanze di patrocinio a spese dello Stato.
Il passaggio da 12.838 a 13.659 euro può sembrare modesto, ma è significativo affinché sempre più persone abbiano accesso alla giustizia e al proprio diritto, costituzionalmente garantito, di agire e difendersi in giudizio.
L’aggiornamento del limite reddituale è uno strumento concreto, volto a far sì che i requisiti reddituali necessari per accedere al beneficio siano davvero equilibrati e coerenti con i tempi correnti e l’andamento dell’economia reale.
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