ENTRATE – Prime iniziative dello stato di agitazione

2 Gennaio 2020

Coordinamenti Nazionali Agenzie Fiscali

Al Direttore Vicario dell’Agenzia delle Entrate

A tutti i lavoratori

 

AGENZIA DELLE ENTRATE

È solo l’inizio…le prime iniziative riguardanti lo stato di agitazione

Come è ormai noto le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate.

La riunione sindacale di ieri sulle posizioni organizzative e gli incarichi di responsabilità è stata solo l’ultimo capitolo di una vicenda che parte da lontano e che ha visto negli ultimi anni lavoratori e sindacato difendere l’Agenzia delle Entrate e il suo ruolo a garanzia della democrazia e dell’equità fiscale nel Paese molto più della politica e dei vertici dell’Agenzia, che hanno agito, e continuano a

farlo, in modo spregiudicato.

Non è andata a buon fine, anche a causa della mancata certificazione da parte degli organi di controllo, la nostra volontà di remunerare meglio queste figure con fondi aggiuntivi a carico dell’agenzia. E, come al solito, l’Agenzia non ha messo in campo nessun “piano B”, limitandosi a prenderne atto.

Non è bastato, evidentemente, lo sciopero del 2 aprile che ha permesso di recuperare 30 milioni di euro al nostro salario accessorio e di completare le procedure dei passaggi economici.

Qualcuno, ai piani alti della politica e dell’agenzia, ha scambiato quello che è stato un vero e proprio invito al cambiamento e all’attenzione per la macchina fiscale e il suo personale, demotivato dagli attacchi esterni e dalla totale mancanza di trasparenza interna, per un episodio destinato a restare isolato.

Ebbene, a costoro diciamo che hanno sbagliato valutazione. Non lasceremo che la sempre più marcata demotivazione, indotta da almeno un decennio di colpevole disattenzione nei confronti del personale, si trasformi in apatia e menefreghismo, come forse qualcuno auspica.

Intendiamo con ancora più forza rivendicare il nostro ruolo nel Paese e il diritto a svolgere il nostro lavoro ma anche a vederlo remunerato attraverso il pagamento in tempi accettabili del salario di produttività, la possibilità di accedere a una carriera e non a posizioni costantemente precarie, e rivendichiamo la reale partecipazione dei lavoratori alla vita degli uffici.

Visto che tutto questo continua ad esserci negato dalla politica e dall’Agenzia delle Entrate, annunciamo la ripresa della nostra vertenza con assemblee a partire da gennaio che culmineranno in una grande manifestazione nella seconda metà di gennaio a Roma e in tutti

gli uffici dell’Agenzia.

Nel frattempo, vista l’imminente scadenza degli incarichi di cui agli articoli 17 e 18 del Contratto Integrativo dell’Agenzia delle Entrate, diffidiamo codesta agenzia dal conferire deleghe di funzioni senza remunerazione poiché le figure previste dal citato CCNI sono indissolubilmente legate alle indennità elencate negli stessi articoli del citato contratto.

Allo stesso modo, invitiamo tutti gli attuali capi team, capi area e capi reparto ad aderire allo stato di agitazione proclamato dalle scriventi OO.SS. e rifiutare eventuali offerte a ricoprire incarichi privi della remunerazione connaturata alle responsabilità, assicurando loro che troveranno il sindacato a difenderli in caso di indebite pressioni da parte di dirigenti locali e regionali.

E vi annunciamo che questo è solo l’inizio…

Roma, 31 dicembre 2019

FP CGILCISL FPUIL PACONFSAL UNSAFLP
BoldoriniSilveriCavallaroSempreboniPatricelli