ENTRATE – Nuovamente le POER! – Una riflessione del Coordinatore Nazionale

11 Maggio 2020

AGENZIA DELLE ENTRATE

NUOVAMENTE LE POER !

UNA RIFLESSIONE DEL COORDINATORE NAZIONALE

Avevamo appena sistemato la questione delle POER, con tutte le difficoltà che si erano manifestate e le criticità che avevamo rilevato, il famoso “percorso di guerra” che come UNSA evidenziavamo, essendo stati, tra l’altro, facili profeti (tassi diversi di difficoltà nelle prove scritte, rilevazione che nell’ambito dei servizi catastali forse non si sarebbero coperte tutte le posizioni definite, forti difficoltà nel percorso dell’area controllo, con un numero basso di partecipanti all’orale, per non parlare delle prove orali e via di seguito), che “tocca” riprendere il discorso.

Già in occasione di quella nota, “il percorso di guerra”, inviata al Direttore Maggiore, avevamo previsto che saremmo arrivati ad avere delle “vacanze” nelle posizioni di elevata responsabilità, così è stato per il settore tecnico-catastale, mentre attendevamo le decisioni della Consulta, pur ritenendo importante e qualificata (sul piano politicosindacale) la presenza di queste figure nel modello organizzativo dell’Agenzia delle Entrate, e questo anche con riferimento alle attuali posizioni organizzative di natura contrattuale, ritenute in prima battuta “sperimentali” (per intenderci gli ex artt. 17 e 18 CCNI, di cui al vecchio (sic!) CCNL – Agenzie Fiscali).

In questa direzione ci siamo espressi a tutti i livelli, anche all’interno della nostra organizzazione sindacale.

In merito al ricorso giurisdizionale i tempi sono oramai maturi, preso atto che dopo l’Udienza pubblica della Corte Costituzionale, nella quale l’Avvocatura dello Stato ed i legali della controparte hanno espresso le loro ragioni, la stessa Consulta ha deciso di “audire” due esperti in materia di organizzazione del lavoro e di pubblica amministrazione, il prof. Elio Borgonovi ed il dott. Vieri Ceriani, prima di emanare la sentenza.

L’emergenza sanitaria ha bloccato per alcuni mesi i lavori, ma il 27 maggio prossimo i due esperti presenteranno le loro memorie tecniche ed a quel punto i giudici della massima Corte avranno tutti gli elementi per decidere.

Questa considerazione per evidenziare che si poteva lasciare da parte, per il momento, il tema, attendendo le determinazioni giurisdizionali ovvero provare a trovare specifica soluzione al problema creatosi nel settore catastale procedendo, altresì, a continuare a scorrere le graduatorie in essere per le posizioni “vacanti”, dando in tal modo soddisfazione ai colleghi che hanno partecipato alla procedura terminata meno di un anno fa. In fin dei conti si tratta di “occupare” meno di cinquanta posizioni vacanti (n. 22 per i servizi tecnici catastali) ovvero meno del 3% delle complessive posizioni definite dall’attuale modello organizzativo.

Le regole non sono le “tavole di Mosè” e possono essere, ponderatamente, migliorate, nella consapevolezza che nessun tipo di procedura è esente da critiche e difficoltà 2 operative, ma è vero anche che “trasparenza” ed elementi di “oggettività” dovrebbero essere i cardini di delicate operazioni di qualificazione, nell’ambito di un processo di sviluppo professionale che dovrebbe coinvolgere tutti i colleghi in servizio.

Nel frattempo la nostra Federazione CONFSAL – UNSA, in sede ARAN, prima dell’emergenza sanitaria, ha formalmente prospettato/presentato la proposta in materia di nuovo ordinamento professionale ovvero la creazione di una AREA QUADRI contrattualizzata, portando avanti il lavoro rispetto alla nostra posizione (quella del Coordinamento) riportata al tavolo negoziale, oramai da anni, ogni qual volta si è parlato di Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità, nonché di osizioni Organizzative di natura contrattuale.

Anche in quest’ultima occasione, con l’Agenzia che ha tenuto ad illustrare alle OO.SS. le “Linee guida del percorso di selezione per il conferimento deli incarichi, di cui all’art. 1, comma 93, della legge 205/2017”, bozza di linee guida oramai patrimonio informativo di tutti i colleghi, nonostante che il “confronto-ascolto” non sia terminato, la delegazione CONFSAL – UNSA non ha potuto che evidenziare come non sembra opportuno e ragionevole discettare di modalità e criteri per l’accesso dei colleghi a queste qualificate posizioni ad ogni piè sospinto, tra l’altro in un contesto privo di qualsivoglia capacità contrattuale, visto il portato della legge istitutiva.

Tutto questo rafforza la nostra convinzione circa la oggettiva necessità di “delineare” una “Area Quadri contrattualizzata”, dove al riconoscimento di un preciso “status” giuridico dei colleghi, faccia da contraltare una cornice di regole in grado di delineare percorsi, criteri di accesso, titoli, livelli di responsabilità con relative retribuzioni e puntuali diritti/obblighi nel rapporto di lavoro.

Non vediamo altra strada e sinceramente ci auguriamo che la Corte Costituzionale “spinga” in questa direzione. Quanto sopra, senza alcuna vena polemica o idea di contrastare qualcuno, ma solo in assoluto spirito costruttivo, nella considerazione che se queste figure (tutte le posizioni organizzative) sono ritenute fondamentali per l’organizzazione dell’Agenzia, e come CONFSAL – UNSA riteniamo che lo siano, allora è necessario far fare alle figure medesime il “salto di qualità” ovvero creare (in ambito di contratto di primo livello) un’Area Quadri e demandare alla contrattazione integrativa regole di specificazione.

Solo in questo modo si chiuderebbe una volta per sempre la “querelle” che, partita dal tema della “dirigenza domestica”, coinvolge l’Amministrazione in sede giudiziaria ogni qual volta tutte tenta di dare/avere un supporto normativo-regolamentare ad un modello organizzativo in grado di spingere verso un’autonomia che supporti una azione moderna, efficace ed economica a beneficio della collettività.

Proprio per questi diversi temi, nel solco delle raccomandazione e degli indirizzi di OCSE e FMI, che riconoscono la necessità e l’urgenza di un rafforzamento della complessiva autonomia delle Agenzie Fiscali, oggi sostanzialmente limitata da una normazione eterogena che, nel concreto, ha disconosciuto gli elementi caratterizzanti il modello delle Agenzie Fiscali, non solo con riferimento alle diverse figure professionali ma anche per il sentito tema del salario accessorio, si veda al riguardo la famigerata questione dei “tetti” di spesa, ed altre delicate questioni, era stata avviata da tutte le sigle sindacali la “Vertenza Fisco” che l’emergenza sanitaria ha bloccato e che riguarda non solo aspetti di ordine prettamente economico ma anche di “sistema”.

Non viviamo fuori dal mondo e comprendiamo le drammatiche attuali esigenze della collettività, ma riteniamo che dopo la pandemia possa essere stato raggiunto il punto di non ritorno del vecchio modello di amministrazione pubblica in generale (ed in questi giorni ne abbiamo visto innumerevoli aspetti), permettendo all’Amministrazione Finanziaria, nell’ambito di un più che necessario nuovo sistema di Politica Fiscale, di esprimere al meglio le potenzialità di un modello, quello delle Agenzie Fiscali, che va rivisto, rafforzato, migliorato a beneficio della collettività, attraverso la più ampia valorizzazione delle risorse umane.

Una nuova linea di indirizzo, per modernizzare il nostro Paese dopo questa grande tragedia collettiva, facendolo uscire dalla “secca” della scarsa crescita e dalle regole “impeditive” di stampo bizantino, utilizzando la nuova Amministrazione Pubblica, e quella Finanziaria in particolare, quale vero strumento di supporto al Sistema Paese.

Un grande progetto per la rinascita dell’Italia.

Il Coordinatore Nazionale

Valentino Sempreboni

Con la collaborazione di tutti i colleghi che, ai diversi livelli, hanno contribuito e contribuiscono a mantenere alta l’attenzione e la difesa dei diritti e delle aspettative di tutti i lavoratori delle Agenzie Fiscali, anche in questo doloroso momento.