Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate
PRESO ATTO DELLO SCARSO RISPETTO DELL’AGENZIA PER
I SUOI LAVORATORI, RIPARTE LO STATO DI AGITAZIONE!
8, 12 e 14 ottobre si fermano tutti gli strumenti di proprietà del personale
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Roberto Gualtieri
Al direttore dell’Agenzia delle Entrate
Ernesto Maria Ruffini
Ai lavoratori
Lo scorso 9 marzo le scriventi Organizzazioni Sindacali avevano sospeso lo stato di agitazione, precedentemente proclamato, in ragione della pandemia che imponeva a tutti un momento di riflessione sullo stato del Paese.
Purtroppo, in questi mesi, non solo siamo stati gli unici a“riflettere”, ma abbiamo dovuto constatare che sia l’Agenzia delle Entrate che il Ministero dell’Economia, che credevamo fossero al fianco dei lavoratori e dei loro rappresentanti, non hanno fatto altro che dimostrare, con i fatti, di essere estranee alle condizioni nelle quali i lavoratori versano.
Potremmo citare i numerosi casi in cui alle esigenze personali e familiari dei lavoratori l’Agenzia delle Entrate ha risposto picche dimostrando una rigidità che continua anche in questi giorni.
Soprattutto, però, abbiamo toccato con mano come l’Agenzia delle Entrate abbia approfittato della pandemia per accumulare risparmi milionari sulle spalle dei lavoratori: utenze, strumenti informatici, buoni pasto non erogati, ore di straordinario non pagate che i lavoratori stanno però svolgendo e che l’Agenzia sta risparmiando sottraendo risorse ai bilanci familiari dei lavoratori.
Nel frattempo non si è sbloccato nessuno dei problemi che erano oggetto dello stato di agitazione: non sono stati tolti i tetti al salario accessorio, non si è avviato alcun piano di assunzioni, non sono ancora arrivati i fondi per il raggiungimento degli obiettivi del 2019, nonostante siano passati 10 mesi. A tutto questo si aggiungano le già citate sottrazioni di fondi ai singoli lavoratori per la pervicacia dimostrata nel non voler erogare i buoni pasto e i rimborsi per le spese vive a tutti i colleghi che, lo ricordiamo, non hanno cessato nemmeno per un giorno di lavorare e di tenere aperti tutti gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Tutto ciò si traduce in una perdita secca di salario per i lavoratori in un momento nel quale spesso, a causa della situazione del Paese, molti di essi sono diventati l’unica fonte di sostentamento di famiglie, anche “allargate” dalle condizioni di disagio.
In compenso, l’Agenzia ha approfittato per partire con un nuovo progetto di assistenza ai contribuenti che persino i giornali conoscono, ma i lavoratori che devono attuarlo no, non si fa carico dei problemi del fatto che i progetti non possono funzionare se mancano le persone negli uffici e nega procedure di mobilità territoriali mentre – notizia di oggi – aggira qualunque principio di trasparenza e “seleziona” dalle regioni del Nord funzionari da mandare a Roma con i soliti metodi che ben conosciamo e che sono serviti, spesso, per “sistemare” pochi e “selezionati” individui.
La misura è davvero colma e le scriventi Organizzazioni Sindacali non possono più tollerare il fatto che l’Agenzia si sia dimostrata totalmente sorda ai bisogni dei lavoratori, probabilmente scambiandoli per oggetti sui quali non solo si può fare cieco affidamento ma si possa addirittura guadagnare.
Per tutto quanto detto, le scriventi Organizzazioni Sindacali comunicano la riattivazione dello stato di agitazione precedentemente sospeso.
Le prime iniziative di lotta consisteranno nel sospendere per tutta la giornata dei prossimi 8, 12 e 14 ottobre l’uso di tutti gli strumenti (hardware, linee internet, telefoni e di altra natura) di proprietà dei lavoratori i quali, sinora, si sono impropriamente e per senso di responsabilità impegnati a prestarli all’Agenzia delle Entrate.
Se entro la data dell’8 ottobre non si verificheranno sviluppi positivi della vertenza fisco siamo pronti ad inasprire le iniziative e ad avviare procedure per nuove e più forti mobilitazioni.
Roma, 2 Ottobre 2020
FP CGIL |
CISL FP | UIL PA | CONFSAL/UNSA |
FLP |
Gamberini | Silveri | Cavallaro | Sempreboni |
Patricelli |