AGENZIA DELLE ENTRATE
Report incontro P.O. del 4 maggio 2021
Roma, 5 maggio 2021
Si è tenuta il 4 maggio 2021, una nuova riunione del “tavolo nazionale” avente ad oggetto le Posizioni Organizzative, ex artt. 17 e 18 CCNI.
La Parte Pubblica ha ulteriormente sviluppato la proposta già offerta al tavolo del 27 aprile attraverso la quale ha dichiarato di voler valorizzare i contributi forniti dalle Sigle.
Le distanze tra gli interlocutori non hanno registrato un sensibile avvicinamento e la discussione, all’esito di un lungo dibattito, è stata aggiornata al 13 maggio.
Sia beninteso: l’incontro è da reputarsi in ogni caso proficuo, in quanto ha consentito a ciascuno di meglio argomentare le proprie tesi e di comprendere quelle altrui a beneficio di una soluzione positiva della vertenza.
CONFSAL-UNSA ha evidenziato la centralità del “Team” nel lavoro dell’Agenzia e come tale modalità organizzativa abbia consentito di raggiungere performance superiori a quelle di tanti altri Enti. Sulla scorta di questa premessa abbiamo rappresentato la nostra contrarietà alla massiccia riduzione dei team proposta dall’Amministrazione, riduzione che per le dimensioni annunciate, costituirebbe un vero e proprio Riassetto Organizzativo.
Laddove, però, si volesse procedere ad una nuova Riorganizzazione dell’Agenzia, occorrerebbe confrontarsi sugli obiettivi che si intenderebbero perseguire e sulle conseguenti modalità attuative.
A nostro parere una modifica organizzativa che voglia rivedere il modello del lavoro organizzato per Team, appare rischiosa quanto meno perché soppianterebbe una esperienza di successo con una dai risultati incerti ed incalcolabili.
Pertanto, abbiamo chiesto con forza che gli uffici non subiscano una “desertificazione” dei “team” e, al fine di avere una visione completa delle ricadute conseguenti ai tagli proposti dall’Agenzia, abbiamo reiterato la richiesta di una “mappatura” puntuale dell’allocazione dei nuovi team distribuiti per singola provincia.
Temiamo infatti che interi Uffici, soprattutto quelli operativi dislocati nei territori, all’interno dei quali non si raggiunga il dimensionamento proposto, restino completamente senza team.
Come CONFSAL – UNSA avversiamo una drastica riduzione dei team perché sarebbe inevitabilmente foriera di conseguenze negative sui lavoratori, sui quali ricadrebbero nuove responsabilità. I funzionari si troverebbero ad essere responsabili del procedimento amministrativo e titolari di delega di firma sia dove il dimensionamento non prevedesse il capo team, sia dove questo sarebbe previsto; atteso che l’Agenzia ha proposto una rivisitazione del ruolo della Posizione Organizzativa che attribuirebbe non meglio identificate mansioni di coordinamento, ma senza responsabilità.
Un maggior numero di Posizioni Organizzative:
- consentirebbe un maggior presidio delle attività favorendo il miglioramento della qualità degli atti;
- garantirebbe l’uniformità dell’azione amministrativa e tutelerebbe l’operato dei funzionari confermando sul capo team la responsabilità del procedimento;
- offrirebbe maggiori opportunità di sviluppo ai tanti funzionari che vogliono cimentarsi nel ruolo e ne accrescerebbe le motivazioni.
Pur ritenendo che occorra rendere dignitose le indennità delle Posizioni Organizzative, non siamo favorevoli ad una riduzione dei team bilanciata da un sensibile incremento delle indennità così come ci è stato proposto; in quanto a tale incremento stipendiale si contrapporrebbe un aumento delle responsabilità e dei rischi: sia per i nuovi capi team che si troverebbero a gestire un numero molto più elevato di risorse, sia per i funzionari che avrebbero meno supporto e più responsabilità rispetto a quelli garantiti dal modello in essere.
La Delegazione di Parte Pubblica ha preso atto delle nostre istanze ed ha annunciato che fornirà una “mappa” dettagliata della nuova allocazione dei team.
Confidiamo che aumentando le informazioni in possesso dei Sindacati, si potrà procedere più proficuamente alla definizione di un accordo.
A margine dell’incontro abbiamo chiesto un chiarimento sulla nota dei CONGEDI COVID con la quale l’Agenzia disponeva il recupero dei congedi fruiti dai genitori in costanza di lock-down alla luce di un parere della Funzione Pubblica. Abbiamo ribadito che la responsabilità di un errore, commesso dal Datore di Lavoro nell’autorizzare la fruizione dei permessi de quo, non può ricadere oggi sui lavoratori in possesso di regolare autorizzazione. Il dott. Palumbo ha dichiarato che, nelle more di un maggiore approfondimento, sospenderà con un atto di prossima emanazione l’effetto della nota fino alla fine di maggio.
(LA DELEGAZIONE CONFSAL/UNSA SEMPREBONI – VITIELLO – SORRENTINO)