AGENZIA DELLE ENTRATE
Esito incontro 4 luglio
Ieri 4 luglio si è tenuto un tavolo nazionale di confronto avente all’ordine del giorno i criteri di selezione e la graduazione delle Posizioni Organizzative, ex artt. 17 e 18 CCNI.
In premessa, la delegazione CONFSAL – UNSA ha chiesto aggiornamenti in merito all’iter di convalida degli accordi sul FUA 2016 e 2017 e sui cosiddetti “Passaggi di Fascia III tranche”. Il 4.07 spirava il termine della procedura di controllo da parte della Ragioneria Generale; pertanto già da oggi si attende il parere ufficiale.
Tenuto conto che non sono stati comunicati né formalmente, né informalmente rilievi, non si nutrono dubbi sull’esito positivo delle vertenze.
Come noto, al recepimento del parere, si procederà con i successivi adempimenti di competenza al fine di liquidare il Salario Accessorio dei due anni ed avviare, quindi, la procedura per la III tranche dello Sviluppo Economico.
In relazione alle diverse sollecitazioni provenienti dalle regioni in merito alle POER, abbiamo chiesto alcuni chiarimenti al Direttore del Personale dott. Polito.
Quest’ultimo ha spiegato che non vi sono novità in merito al ricorso in essere presso la Corte Costituzionale, tenuto conto dello strettissimo lasso di tempo intercorso dal rinvio operato dal TAR ed ha precisato che la posizione dell’Agenzia resta quella di difendersi con tenacia ritenendo valide le proprie ragioni e, contemporaneamente, continuare nel percorso di completamento della procedura.
Ha dichiarato, altresì, che è appena terminata la ricognizione delle posizioni regolarmente ricoperte sul territorio nazionale ed è stata inviata la documentazione all’Ufficio Stipendi in modo che possa essere liquidata l’indennità corrente e quella arretrata quanto prima.
Ancora qualche mese di ritardo si prevede, invece, per l’erogazione del rimborso “Spese di Trasferta” per le quali è iniziata da poco la ricognizione delle istanze pervenute.
La Direzione Centrale ha completato, inoltre, la ricognizione delle posizioni non ricoperte che ammontano a n. 102 e per le quali sta inviando le proposte di subentro all’indirizzo dei Direttori Regionali.
Per le Posizioni per le quali le graduatorie regionali risultano “incapienti” si attingerà ad una graduatoria nazionale in ordine di voto conseguito per il profilo vacante.
In merito alle posizioni resesi disponibili a seguito di rinuncia causata da disagi logistici, la Direzione sta valutando la possibilità anche di ricontattare i colleghi rinunciatari.
Infine le parti si sono confrontate sulla disciplina dell’orario di lavoro da applicare alle POER e l’Amministrazione ha presentato una sua proposta che, in sostanza, stabilisce che i titolari di POER non possano usufruire di “tutti i permessi e gli istituti contrattuali che comportano riduzione di orario”.
Sull’argomento abbiamo espresso le nostre perplessità e contrarietà ad un provvedimento del genere, tenuto conto che le POER sono inquadrate (a tutti gli effetti) nel CCNL Funzioni Centrali che riguarda tutti i Funzionari dell’Agenzia delle Entrate e che né la Parte Pubblica, né le OO.SS. presenti al tavolo hanno le attribuzioni/competenze per creare un contratto ibrido non sottoscritto nelle sedi competenti (Aran).
I Sindacati hanno diffidato la Parte Pubblica dal dare attuazione a quel documento e quest’ultima ha rinviato la discussione sul tema a lunedì prossimo.
Si è passati, quindi, al confronto sui criteri selettivi delle Posizioni ex art. 17 e 18 CCNI prendendo a base della discussione una bozza di “bando” prodotta dalla Parte Datoriale.
Nel merito noi dell’UNSA abbiamo chiesto, al fine di favorire la massima partecipazione dei colleghi alla procedura, che ciascuno possa partecipare, nell’ambito della propria regione, anche per articolazioni diverse da quella in cui presta servizio prevedendo, però, che per la medesima posizione si venga valutati da una sola commissione.
Tenuto conto del gran numero di potenziali candidati abbiamo chiesto, altresì, che almeno per gli art. 18, la Commissione continui ad essere provinciale.
Abbiamo proposto che, ai fini del punteggio, si valorizzino le anzianità di servizio a prescindere dall’area di “funzioni” in cui il dipendente ha prestato la propria attività e che vengano debitamente considerati i titoli di studio ed i titoli “post lauream”.
In generale, abbiamo chiesto che le sanzioni disciplinari ed i procedimenti pendenti siano preclusivi solo se di una gravità apprezzabile.
Infine abbiamo evidenziato l’opportunità di riconoscere un valore ad eventuali anni di servizio trascorsi nel ruolo di Posizione Organizzativa svolta, laddove si siano conseguite valutazioni positive.
Sulle nostre proposte e su quelle delle altre Sigle la Parte Pubblica ha dichiarato la propria disponibilità al fine di giungere ad un accordo che soddisfi al meglio le diverse posizioni espresse.
Si è discusso, infine, di graduazione e dimensionamento dei team da assegnare alla posizione organizzativa.
L’Amministrazione ha fornito due proposte che contemplano una sensibile riduzione dei capi team sul territorio nazionale prevedendo un rapporto con le unità coordinate da 1 a 12 a 1 a 15 circa. La proposta, ha spiegato il dott. Polito, valorizza le richieste provenienti da diversi sindacati presenti al tavolo.
La delegazione UNSA ha ribadito la propria contrarietà ad una riduzione dei capi team.
Abbiamo spiegato e motivato che un numero elevato di posizioni a bando costituisce una maggiore opportunità di sviluppo professionale per i colleghi e quindi, una leva motivazionale per quanti ritengono di potere svolgere quel ruolo.
Abbiamo aggiunto che coordinare più di 8-9 unità espone il collega a rischi troppo elevati e sicuramente non adeguatamente remunerati, oltre a non consentirgli di svolgere agevolmente le funzioni di presidio, di sviluppo e di coordinamento che gli sono assegnate. Considerato che vi è un sostanziale incremento dei fondi per le indennità, non condividiamo l’approccio di creare poche posizioni con un elevato numero di unità coordinate, soprattutto se si pensa che tantissimi funzionari assegnatari di POER coordinano meno di 10 colleghi.
Pertanto, abbiamo chiesto all’Agenzia maggiori dettagli sulle elaborazioni abbozzate al fine di comprendere le ricadute che un ridimensionamento potrà avere soprattutto sugli uffici operativi, dove è più sentita l’esigenza di quadri intermedi tra i funzionari e la dirigenza.
Contrariamente a quanto emerso dalle considerazioni di alcune OO.SS. riteniamo, da sempre, l’istituto del “capo team” un valore aggiunto della nostra Amministrazione, sia per il funzionamento della struttura e sia per l’opportunità di sviluppo che esso rappresenta per i dipendenti.
A differenza di altre pubbliche amministrazioni la nostra, negli ultimi 20 anni, non ha mai smesso di assumere personale sempre più qualificato.
Oggi non possiamo permettere che i funzionari siano appiattiti su ruoli e funzioni che non abbiano possibilità di evoluzione negli anni.
La figura della Posizione Organizzativa dell’Agenzia delle Entrate, unica nello scenario della Funzioni Pubblica, va incrementata e non ridimensionata nell’interesse non di una categoria ma di tutto il personale e dell’Agenzia stessa.
Vi terremo, come sempre, informati a seguito dei futuri incontri.
LA DELEGAZIONE TRATTANTE
Valentino Sempreboni
Gennaro Vitiello
Giuseppe Sorrentino