ADM – GDF & Nota di Aggiornamento al DEF 2021 – Nota al Ministro

8 Novembre 2021

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze

dott. Daniele Franco

Al Sottosegretario di Stato con delega all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

dott. Federico Freni

e,p.c.  Al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

dott. Marcello Minenna

 

Egregie Autorità

il Coordinamento Agenzie Fiscali della Federazione CONFSAL – UNSA ha elaborato, con altre sigle sindacali, un importante documento riguardante l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, già inviato il 2 novembre u.s., rappresentando stupore e perplessità per quanto espresso nella Nota di Aggiornamento al DEF 2021 circa i compiti che la Guardia di Finanza si attribuirebbe, perfino dando a se stessa la qualifica di “Autorità doganale” non contemplata di certo dai regolamenti unionali né dalla normativa nazionale nei termini lasciati intendere dalla Nota in commento.

Il documento già inviato, che qui si richiama integralmente, illustra compiutamente i termini della preoccupante problematica, evidenziando in particolare le ricadute conflittuali fra le due Istituzioni in campo (Agenzia delle Dogane e Monopoli e GDF) nonché i negativi riflessi su cittadini e imprese (specialmente l’inopportuna duplicazione dei controlli).

Si specifica che la GDF opera  negli spazi doganali,  ai sensi degli artt. 17, 21 e 22 DPR 43/1973, per le attività di “vigilanza e riscontro” mentre i controlli e poteri degli Uffici e dei Funzionari Doganali sono descritti diffusamente nel resto del DPR 43/1973 mentre una serie di “leggi demandate” individuano i Funzionari Doganali come gli organi deputati ad intervenire in casi di frodi sia alla legge doganale che alle altre leggi la cui inosservanza venga riscontrata nell’attività doganale.

La posizione della GDF, di cui alla Nota di aggiornamento al DEF, all’attualità, verrebbe anche ulteriormente riaffermata da una circolare interna del Corpo, partecipata ad almeno un organo di stampa (Italia Oggi), che riporterebbe, quale indirizzo operativo per i Militari GDF in ambito doganale, l’utilizzo delle banche dati in uso alla GDF e che potrebbero maggiormente orientare i controlli a livello di movimenti merci da/per Paesi Terzi.

In proposito però l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ormai da una ventina di anni, utilizza sofisticati strumenti di analisi dei flussi delle merci le quali, in base a diverse decine di parametri di rischio, vengono segnalate in tempo reale come oggetto di possibili frodi e irregolarità. Inoltre, in aggiunta ai controlli in tempo reale, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli eseguono “controlli a posteriori” (così detto canale blu) per ulteriori controlli documentali e se del caso anche fisici recandosi nelle aziende.

Si evidenzia, quindi, una duplicazione di attività con le medesime finalità, a scapito dell’utenza in regola che, potenzialmente, correrebbe il rischio di vedersi controllata varie volte per le medesime operazioni.

In merito agli indici di pericolosità, a cui accennerebbe l’articolo di stampa, da utilizzare ai fini del “riscontro”, vale la pena ricordare che tale istituto, previsto dall’art 26 del citato DPR 43/1973, verte su una funzione della GDF di “riscontro sommario ed esterno dei colli e delle merci alla rinfusa, allo scopo di controllarne la corrispondenza ai documenti doganali”, documenti doganali che hanno già avuto un processo di analisi e controllo da parte dei funzionari dell’Agenzia. Si ribadisce che l’attività di riscontro, a suo tempo, fu contemplata per le merci che entravano e uscivano dagli “spazi doganali” mentre oggi molte operazioni doganali si svolgono (per le previste e necessarie semplificazioni burocratiche e con un collaudato sistema di affidabilità degli Operatori Economici, cosiddetto AEO) direttamente presso le aziende interessate.

A maggior chiarimento si aggiunge che, come notorio, l’Agenzia fiscale delle Dogane e Monopoli, nata nel 1999 per esercitare le funzioni dell’ex Dipartimento delle Dogane e Imposte Indirette del Ministero Finanze nonché implementata nel 2012 con le funzioni dell’Azienda Autonoma Monopoli di Stato, ai sensi dei regolamenti comunitari/unionali, del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia doganale (DPR 43/1973) e di tutte le leggi demandate, è “preposta ai controlli  sulla circolazione delle merci in ambito internazionale, contribuisce alla fiscalità interna e agli interessi finanziari del Paese e della UE, provvede alla riscossione di tributi specifici e ALLA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE E ALLE FRODI ANCHE CON POTERI DI POLIZIA GIUDIZIARIA” ed inoltre “esercita il ruolo di presidio dello Stato nei settori dei giochi e dei tabacchi, garantendo gli interessi dell’Erario attraverso la riscossione dei tributi, tutelando il cittadino attraverso il contrasto agli illeciti e gestendo il mercato attraverso concessioni e atti regolamentari. Concorre alla sicurezza e alla tutela dei cittadini, controllando le merci in ingresso nell’Unione Europea e contrastando fenomeni criminali come contrabbando, contraffazione, riciclaggio e traffico illecito di armi, droga, rifiuti, alimenti e farmaci non rispondenti alla normativa sanitaria vigente”.

Meraviglia, quindi, che una diversa Amministrazione dello Stato, ad ordinamento militare, possa essere impegnata nelle  medesime incombenze esercitate e previste per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli soprattutto alla luce di quanto l’operatività dell’ Agenzia  sia risultata di primaria importanza per l’attività svolta nel corso dell’emergenza sanitaria ancora in corso, così come fondamentale risulta l’attività della stessa Agenzia a supporto della crescita del Sistema Paese, il ché viene certificato dai risultati descritti nell’annuale “Libro blu” e più specificamente nei consuntivi degli obiettivi conseguiti in adempimento della Convenzione MEF/ADM.

La scrivente Federazione ritiene, pertanto, opportuno e inderogabile che le SS.LL. vogliano attuare tutti i necessari interventi affinché i dubbi in merito ai compiti ed alle funzioni, nonché ai possibili disallineamenti di carattere operativo, vengano debitamente eliminati, con l’urgenza del caso e per la chiarezza dei ruoli esercitati dagli Organi interessati.

Sicuri della massima attenzione, si formulano i più cordiali saluti.

Roma, 8 novembre 2021

IL SEGRETARIO GENERALE FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA
Massimo Battaglia

IL COORDINATORE NAZIONALE CONFSAL – UNSA Agenzie Fiscali

Valentino Sempreboni

 

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