Al Direttore Generale
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Prof. Marcello Minenna
Roma
Oggetto: soggetti attuatori per procedere alla requisizione dei beni mobili destinati al contrasto del coronavirus. Ordinanze 1/2020, 3/2020, 8/2020 del Commissario Straordinario per l’emergenza coronavirus.
L’ ordinanza 8/2020 del Commissario Straordinario per la gestione dell’emergenza del covid-19 ha nominato la Guardia di Finanza quale soggetto attuatore per le requisizioni dei presidi sanitari e medico chirurgici nonché dei beni mobili di qualsiasi genere occorrenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria del coronavirus laddove vengano esportati o in operazioni doganali diverse dalle esportazioni in difformità alle norme attuali.
Tale decisione del Commissario Straordinario risulta incomprensibile perché, come è noto, con ordinanza 1 / 2020 del medesimo Commissario la funzione di “soggetto attuatore” era stata conferita all’Agenzia delle Dogane e Monopoli in quanto essa esercita istituzionalmente la funzione di “autorità doganale” ai sensi della normativa comunitaria e di quella nazionale.
Pertanto, la duplicazione dell’attività di requisizione che prevede l’intervento della Guardia di Finanza risulta incomprensibile ed è prevedibile che possa produrre negli spazi doganali conflitti e disservizi per la celerità dei materiali in parola destinati al contrasto del covid-19.
Come se non bastasse l’ordinanza 3/2020 del Commissario Straordinario precitato conferisce anche la nomina di “soggetto attuatore” all’Arma dei Carabinieri. La confusione dei ruoli a questo punto è di tutta evidenza e colpisce che l’espletamento dell’ attività doganale prevista per legge in capo ad un soggetto specifico, l’ADM, possa generare mediante una indebita triplicazione oltre che disfunzione dell’azione amministrativa e di controllo anche disfunzioni riguardo alle finalità di protezione della salute pubblica.
E’ di tutta evidenza un urgente e inderogabile intervento di Codesta Agenzia presso l’Autorità competente per rappresentare lo stato di confusione causato dal conferimento delle medesime attività a tre distinte istituzioni dello Stato. I Lavoratori dell’Agenzia necessitano di certezze del proprio ruolo e del proprio operare che non esigono concorrenza o competizione con altre Istituzioni in quanto la professionalità dei Dipendenti ADM si evidenzia anche senza sovraesposizioni mediatiche.
Torino, 17 aprile 2020
Il Responsabile Nazionale del Settore ADM
Salvatore Veltri