Si pubblica la nota dell’Agenzia delle Entrate relativa all’emergenza Coronavirus.
Si pubblica la nota dell’Agenzia delle Entrate relativa all’emergenza Coronavirus.
COMUNICATO A TUTTI I LAVORATORI
Gli impegni presi sull’emergenza Corona virus
Si è tenuto ieri, di seguito alla nostra richiesta, l’incontro in Agenzia col Direttore dell’Agenzia, il Direttore del Personale e il Direttore di Amministrazione e Finanza, avente per oggetto le iniziative da assumere per l’emergenza corona virus.
L’amministrazione ha preliminarmente presentato la Circolare operativa (di cui si allega copia) emessa, tra l’altro, in ottemperanza rispetto a quanto stabilito nella disposizione emanata in data 26 febbraio dal Ministero della Pubblica Amministrazione
Non intendiamo, in una fase tanto delicata e difficile per i lavoratori della Agenzia, entrare nel merito del dibattito che si è acceso – inopinatamente – sulla titolarità delle organizzazioni sindacali a richiedere la attivazione del confronto sulla informazione fornita, così come previsto dal vigente CCNL (l’informativa infatti è stata fornita a tutte le sigle sindacali rappresentative e non). Quello che conta è che il confronto c’è stato, insieme a flp e confintesa malgrado a livello nazionale, come noto, avessimo chiesto i tavoli separati proprio da confintesa. Tuttavia, vista la situazione di criticità incombente abbiamo ritenuto, in questa occasione, di aderire all’invito del dott. Flore di tenere una discussione congiunta, proprio perché riguardante la salute e sicurezza dei colleghi e delle colleghe.
Nel corso dell’incontro abbiamo rappresentato all’amministrazione che la circolare presentata, seppur in parte in linea con le indicazioni date dal Ministero della Salute e dal Ministero della PA, è ancora insufficiente per le necessità degli uffici.
Abbiamo quindi chiesto e ottenuto che fessero date disposizioni ai territori per:
1) Attivare confronti regionali con le OOSS per affrontare insieme le varie problematiche che sui territori si svilupperanno considerato che potrebbero essere differenti da Regione a Regione
2) Dare indicazioni ai direttori interregionali e regionali di attivare immediatamente tutte le misure necessarie per applicare, in deroga, le possibilità, previste dal Ministero della PA, in materia di flessibilità degli orari e di Smart working anche delocalizzato nei casi previsti (bambini a casa per scuole chiuse, pendolarismo, situazioni particolari, ecc)
3) Dare disposizioni per interventi di risanificazione e pulizia straordinaria degli uffici dove potrebbero intervenire casi di colleghi che dichiarino di aver avuto contatti in zone rosse e/o con persone abitanti in zone rosse oltre a tutte le previste precauzioni previste dai protocolli vigenti a tutela dei dipendenti
4) Verificare lo stato di intervento e le condizioni contrattuali dei medici del lavoro di ogni Ufficio oltre a monitorare le condizioni nei vari territori di approvvigionamento dei DPI previsti sulla specifica materia considerato che ci sono state segnalate difficoltà in tal senso
5) Utilizzare dove esistono (aeroporti) i presidi medici presenti qualora dovessero esserci necessità sanitarie impreviste ed urgenti per i colleghi dei nostri uffici (su questo l’amm.ne ha detto che verificherà la possibilità con i ministeri competenti)
Inoltre, considerato che la situazione di emergenza è in continuo aggiornamento, abbiamo convenuto con l’Amministrazione di tenere aperto il confronto vista la delicatezza del momento.
Infine, a fronte della richiesta unitaria per riaprire al più presto il confronto sulle materie contrattuali lasciate in sospeso, abbiamo già fissato per il 6 marzo pv la convocazione per riprendere la discussione sul telelavoro e completare il confronto sul sistema di valutazione individuale al fine di superare quello inaccettabile in vigore attualmente.
Roma 27 febbraio 2020
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | UNSA |
Iervolino | Fanfani | Procopio | Veltri |
Al Dott. Rocco Flore
Direttore Centrale del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
ROMA
Le scriventi OO.SS., nell’ambito delle misure adottate dal Consiglio dei Ministri il 22 febbraio scorso in seguito al repentino diffondersi dei contagi da corona virus in alcune realtà regionali identificate, condividendo e rappresentando le comprensibili preoccupazioni del personale, con la presente
richiedono
che l’Agenzia, oltre alle altre iniziative già adottate o in corso di adozione e fatte salve le eventuali, ulteriori decisioni governative, debba disporre con immediatezza:
Le scriventi inoltre con la presente, nel ritenere che la situazione di allarme che si è determinata necessiti l’adozione di decisioni organizzative strutturali, chiedono di essere immediatamente convocate per la sottoscrizione di un accordo – i cui ambiti erano peraltro già stati ampiamente discussi nei mesi scorsi – che attivi subito il cosiddetto “Telelavoro”, da implementare ora per le realtà regionali di cui sopra.
Le scriventi restano in attesa di riscontro e di formale convocazione, a tavoli separati di seguito alla richiesta già inoltrata in data 19 febbraio 2020, per approfondire i contenuti delle sopra indicate richieste, rendendosi fin da subito disponibili.
Roma 24 febbraio 2020
FPCGIL CISLFP UILPA CONFSAL/Unsa
Iervolino Fanfani Procopio Veltri
Ai Direttori delle Agenzie Fiscali
LORO SEDI
Fermo restando tutti i provvedimenti che le Autorità Pubbliche hanno assunto in queste ore o sono in corso di assunzione, come Autorità di Governo o come Responsabili Sanitari
Pubblici territoriali, la Scrivente O.S., nel fare proprie le preoccupazioni di tutte le Lavoratrici ed i Lavoratori in servizio nelle Agenzie Fiscali, non solo delle aree “focolaio” ma dell’intero Paese,
CHIEDE
alle SS.VV. di assumere tutte le opportune e stringenti iniziative per il grave problema in atto, unitamente all’adozione per tutti i lavoratori dei dispositivi di protezione individuali ed al rigoroso rispetto di tutte le disposizioni vigenti ed emergenziali, a tutela della salute dei lavoratori e della cittadinanza.
Si chiede, altresì, di valutare l’opportunità della temporanea chiusura dei front office e/o di una diversa modalità di accesso ai servizi all’utenza, soprattutto nelle aree con un maggior
contagio, al fine di limitare al massimo la presenza di persone in ambienti d’ufficio. Lo stesso dicasi anche con riferimento ad altre attività istituzionali.
Quanto sopra finalizzato al contenimento dell’infezione e quale utile iniziativa per evitare il panico e contribuire a rasserenare tutti i lavoratori, rispetto ad una emergenza sanitaria che deve essere affrontata con interventi assolutamente straordinari.
Cordiali saluti.
Roma, 24 febbraio 2020
IL COORDINATORE NAZIONALE
CONFSAL – UNSA AGENZIE FISCALI
Valentino Sempreboni
Si rendono consultabili il DPCM del 23 febbraio 2020 e il Decreto-Legge n. 6 recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”:
La grande mobilitazione dei lavoratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, culminata nelle manifestazioni di protesta dello scorso 6 febbraio, ha raggiunto i primi obbiettivi:
I lavoratori tuttavia sanno bene che queste risposte non sono affatto sufficienti rispetto ai contenuti della nostra protesta, che è centrata su:
L’incremento del Fondo, peraltro di soli 5.4 milioni di euro complessivi dal 2020, non accoglie la nostra rivendicazione per il superamento del “tetto” imposto al salario accessorio, né tantomeno salvaguarda gli emolumenti e le indennità previste per legge percepite dal personale delle dogane e dei monopoli!!!!!!
La mobilitazione deve perciò continuare con più forza e con una grande iniziativa di informazione dell’utenza e dei media, da organizzare quotidianamente in tutte le sedi.
Da oggi, per imporre al Governo l’apertura di un grande confronto su queste nostre rivendicazioni – eliminazione dei tetti al salario accessorio, incremento del Fondo 2018 e piano straordinario di nuove assunzioni – che dovranno trovare posto in un processo di potenziamento e di riorganizzazione della Agenzia, si deve aprire una nuova, decisiva fase della vertenza unitaria.
Intanto, come sapete, abbiamo chiesto al Direttore del Dipartimento Finanze del MEF di impegnarsi a rispettare l’impegno fatto a novembre dello scorso anno, in sede di confronto sulle Convenzioni 2019, di pagare entro il mese di gennaio non solo la quota incentivante per l’anno 2018, ma anche quella che ci spetta in conto 2019.
Il Viceministro Misiani peraltro, nell’incontro del 5 febbraio scorso, aveva annunciato l’apertura imminente di tavoli di confronto politici proprio su questi temi.
Se non saremo convocati nel giro di pochissimi giorni avvieremo le procedure per la proclamazione di specifiche forme di agitazione e di un nuovo sciopero.
Roma, 24 febbraio 2020
FPCGIL CISLFP UILPA CONFSAL/Unsa Flp
Iervolino Fanfani Procopio Veltri Sperandini
Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Avv. Ernesto Maria Ruffini
entrate.segreteriadirezione@agenziaentrate.it
Gentile Direttore,
fermo restante la necessità di pervenire alle opportune soluzioni a tutti i temi oggetto della vertenza sindacale in atto, Le scriventi OO.SS. Nazionali esprimono forte interesse a che vengano affrontati anche altre importanti temi rimasti insoluti e, in molti casi, neanche affrontati negli ultimi mesi della precedente direzione dell’Agenzia. Lo stallo di operatività in occasione del periodo dello spoil system ha determinato un simmetrico stallo nelle relazioni sindacali su temi di grande interesse per le lavoratrici ed i lavoratori e per la stessa efficienza dell’amministrazione. In tal senso, ci rivolgiamo a Lei con la presente anche nella veste di Capo del Personale ad interim. Ci riferiamo, in via esemplificativa e certamente non in modo esaustivo né necessariamente in ordine di priorità, a tematiche quali:
Certi che comprenderà l’importanza della richiesta, le Scriventi restano in attesa di tempestivo riscontro e convocazione anche con una preliminare riunione in cui si possa definire una puntuale ed efficace pianificazione delle descritte tematiche da affrontare. L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.
Roma, 21 febbraio 2020
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | CONFSAL UNSA | FLP |
---|---|---|---|---|
Boldorini | Silveri | Cavallaro | Sempreboni | Patricelli |
Si iniziano a vedere i primi frutti della mobilitazione dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate: nei giorni scorsi è stato modificato e votato l’emendamento governativo al Decreto Milleproroghe, che nella sua prima stesura conteneva per il 2020 solo i fondi per le posizioni organizzative, mentre nella nuova formulazione stanzia 6 milioni per il 2020 e 4 per il 2021 anche per il salario accessorio del personale (somme non “una tantum” ma certe e stabili che determinano un incremento costante negli anni del Fondo di 10 milioni non soggetti a tagli); inoltre, l’altro ieri, è stato finalmente firmato il Decreto che assegna all’Agenzia delle Entrate i fondi che consentono l’apertura delle trattative sui criteri di riparto del salario di produttività per l’anno 2018 e la successiva liquidazione, uno dei motivi della nostra vertenza. Nonostante qualcosa si stia muovendo, però, i risultati sono ancora largamente insufficienti rispetto alle nostre richieste, che sono di puro buonsenso. Il recupero di soli sei milioni di euro per il salario accessorio è una goccia nel mare dei tagli che subiamo ogni anno e gli stessi 157 milioni stanziati per il salario del 2018 sono solo virtuali giacché andranno sottoposti al solito taglio per effetto del raggiungimento dei tetti fissati dalle norme ancora in vigore. Stessa cosa dicasi per il potenziamento, chiesto nell’interesse dei lavoratori dell’Agenzia, ma soprattutto dei contribuenti, che hanno diritto a servizi di qualità ed equità fiscale e rispetto al quale il Governo ha sinora fatto “orecchie da mercante”.
Per questo da oggi inizia la fase due della vertenza fisco, che deve vedere ciascun “attore” sulla scena fare la propria parte e rispondere in prima persona degli impegni presi con i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate. È già partita una lettera al direttore del Dipartimento Finanze con la quale chiediamo di dare corso alla promessa fatta a novembre dello scorso anno, in sede di confronto sulle convenzioni 2019, di pagare entro il mese di gennaio (passato da un pezzo) non solo l’incentivazione per l’anno 2018 ma anche di accelerare sulla definizione di quella che ci spetta in conto 2019 per le attività svolte nel 2018. È pronta una richiesta di incontro al direttore dell’Agenzia delle Entrate relativa alle tante questioni ancora aperte, a partire dalla definizione di tutti gli istituti di conciliazione vita-lavoro.
Ma, soprattutto, vi è ancora da giocare tutta la partita, prettamente politica, che riguarda l’eliminazione dei tetti al salario accessorio, un piano straordinario di nuove assunzioni che permetta di mantenere la qualità dei servizi e di condurre una seria lotta all’evasione fiscale nonché una seria e non più rimandabile azione di investimento sul futuro delle Agenzie Fiscali e sul personale che svolge ogni giorno il proprio lavoro con professionalità e in condizioni sempre più difficili. Il Viceministro Misiani, nell’incontro del 5 febbraio scorso, aveva annunciato l’apertura imminente di tavoli di confronto politici proprio su questi temi. Ebbene, o si dà corso all’apertura di questi tavoli nel giro di pochissimi giorni o avvieremo le procedure per la proclamazione di un nuovo sciopero. Siamo aperti al dialogo, ma non possiamo accettare che si perda altro tempo. Pensiamo che i lavoratori ai quali il Governo ha chiesto di portare nelle casse dello Stato oltre 3 miliardi di euro di extragettito per l’anno 2020 meritino di essere presi sul serio quando dicono che in queste condizioni non è più possibile lavorare. E siamo pronti a comportarci di conseguenza.
Roma, 21 febbraio 2020
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | CONFSAL UNSA | FLP |
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Boldorini | Silveri | Cavallaro | Sempreboni | Patricelli |
Al Capo del Dipartimento Finanze
Prof.ssa Fabrizia Lapecorella
E, p.c. Al Vice Ministro Misiani
Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Avv. Ernesto Maria Ruffini
Al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dr. Marcello Menenna
Le scriventi OO.SS. Nazionali hanno preso atto che il Ministro Gualtieri ha firmato il decreto che assegna alle Agenzie Fiscali, ai sensi del decreto leg.vo 157/2015, le risorse per l’incentivazione del personale riferite all’anno 2018.
La S.V., però, nel corso della riunione sulle Convenzioni dello scorso novembre 2019, aveva garantito che, con la stessa tempistica, sarebbero arrivate al personale delle Agenzie anche le risorse per l’incentivazione del 2019.
Ciò posto si chiede di conoscere quale motivo ha impedito, all’attualità, l’assegnazione delle due annualità e con quali tempistiche si intende provvedere a tale adempimento ricordando che le risorse per il 2019 sono afferenti ad attività svolte nel 2018.
Inoltre la S.V., nello scusarsi con le scriventi per il ritardo con il quale veniva convocata la riunione sulle Convenzioni 2019 (novembre appunto), aveva garantito, alla presenza del vice ministro Misiani e dei Capi delle Agenzie che leggono per conoscenza, che le Convenzioni 2020 sarebbero state oggetto di confronto con il Sindacato entro gennaio 2020.
Siamo a fine febbraio, nessuna convocazione è arrivata alle scriventi che, invece, richiedono l’immediata attivazione del tavolo dal momento che per la gravissima carenza di personale è estremamente urgente discutere degli obiettivi e, quindi dei carichi di lavoro, nelle more della loro assegnazione agli uffici periferici.
Roma 20 febbraio 2020
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | CONFSAL-UNSA | FLP |
Boldorini | Silveri | Cavallaro | Sempreboni | Patricelli |
Mentre i lavoratori dell’Agenzia sono, insieme ai colleghi delle Entrate, in “stato di agitazione” per stanare dal letargo l’Autorità politica e chiedono – tutti insieme – l’immediato rientro da una gravissima carenza di personale nonchè maggiori risorse economiche sul salario accessorio, una sigla si trastulla facendo circolare una serie di fake news che vorrebbero seminare dubbi e accrescere malumore tra i colleghi. Naturalmente quando lo scontento viene alimentato artatamente ma non si sanno ricercare soluzioni, si indicano immaginari untori per averne un ritorno di consensi, nel peggior stile che la pratica politica di questi tempi ci pone davanti tutti i giorni.
Duole molto che qualcuno abbia solo pensato di poter raccontare ai colleghi “bubbole” planetarie ma, soprattutto, che si possa ritenere, con illazioni e fake news a carico delle altre OO.SS., di elevare il proprio, per la verità scarsissimo, consenso.
A costoro diciamo che tutto questo fango non ci preoccupa, perché anche le fake news vanno sapute raccontare.
E diciamo che noi che rappresentiamo davvero i lavoratori dell’Agenzia continuiamo e continueremo il nostro impegno per superare le gravi condizioni nelle quali operano quotidianamente i lavoratori dell’ADM.
Senza alcun cedimento ai “masanielli del momento” abbiamo portato a casa, dal 2005 ad oggi, tre passaggi di fascia per tutti i dipendenti. Le progressioni economiche incrementano gli emolumenti di tutti fino alla pensione e all’attualità impegnano, insieme alla stabilizzazione dell’indennità di Agenzia più del 50 per cento delle risorse del fondo: oltre 51 milioni su un totale prevedibile di 94,7 milioni, limite che, con le iniziative di lotta di questi giorni, chiediamo all’Autorità politica di incrementare decisamente, mentre rivendichiamo insieme ai lavoratori delle Entrate la introduzione di una norma che superi il penalizzante “tetto” dei nostri Fondi.
Le fake news vanno sapute raccontare, appunto.
Come si può pensare che i colleghi “bevano” la panzana che le indennità per le “Poer” sono a carico del Fondo (derivano da una norma di legge con risorse ottenute dai tagli delle posizioni dirigenziali), o che il costo per PO e IDR provochi “il depauperamento totale del fondo”?
Il loro costo, i lavoratori lo sanno bene, è rimasto sostanzialmente costante negli anni tanto è vero che, anche per il 2019, le “vituperate” indennità per P.O. e IDR sono pari a 2.152.300 euro, incidendo per il 2,27% per cento sul totale del Fondo.
Ciò a fronte di un costo per il sistema indennitario-budget di sede pari a 9.280.000 euro, per le indennità di turnazione pari a 5.100.000 euro e per il premio di performance organizzativa pari in percentuale al 28,57%, con una erogazione ad ogni lavoratore di circa 2.700 euro.
Una solo cosa ci preme evidenziare.
Mentre prosegue il nostro impegno per arrivare, tra l’altro, alla sottoscrizione del CCNI di Agenzia, siamo tutti chiamati, lavoratori e OO.SS., a proseguire con forza lo stato di agitazione – anche contro chiunque sa pensare solo a fare confusione – per costringere l’Esecutivo ad avviare un confronto serio sul futuro dei lavoratori del fisco e sulla necessità di un forte investimento sulla macchina e sul personale della nostra Agenzia.
Vi terremo costantemente e “realmente” informati.
Roma 19 febbraio 2020
FPCGIL CISLFP UILPA CONFSAL/Unsa Flp
Iervolino Fanfani Procopio Veltri Sperandini
Nella serata di ieri il Vice Ministro Misiani, alla presenza dei Direttori delle agenzie fiscali Ruffini e Minenna, ha incontrato le scriventi Segreterie nazionali per comunicare le iniziative del Governo a fronte della proclamazione dello stato di agitazione e degli impegni da lui stesso assunti nel corso dei precedenti incontri.
Ci è stato comunicato che nella giornata di ieri il Governo ha presentato un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto mille proroghe che prevede degli stanziamenti aggiuntivi che andrebbero ad alimentare il Fondo delle risorse decentrate delle agenzie.
Riteniamo tale provvedimento assolutamente inadeguato nel suo complesso e fortemente insufficiente per quanto riguarda lo stanziamento delle risorse in quanto, non solo non recupera i tagli subiti in questi anni, non intervenendo sulle annualità 2018 e 2019, ma mantiene un sistema incentivante squilibrato e critico rispetto all’aumento dei carichi di lavoro, alla forte contrazione del personale in assenza di politiche assunzionali straordinarie, nonché all’aggiunta di nuovi compiti attribuiti alle agenzie in base alle ultime novità legislative e per effetto della nuova situazione internazionale concretizzatasi con l’attuazione della Brexit. Inoltre non sono state fornite rassicurazioni in merito alla questione del paventato taglio ulteriore del livello attuale di consistenza del fondo dell’agenzia delle dogane e dei Monopoli.
Abbiamo rivendicato il superamento dei tetti ai fondi delle risorse decentrate, a partire dal 2018, il potenziamento delle agenzie con un piano straordinario di assunzioni, la modifica del sistema incentivante e dei tempi di erogazione del salario accessorio, il riconoscimento della funzione strategica del personale del fisco per la lotta all’evasione, l’assicurazione dell’equità fiscale e la sopravvivenza del sistema paese.
Infine abbiamo chiesto l’immediata disponibilità delle risorse derivanti dal comma 165 per l’anno 2018.
A fronte di tali richieste il Vice Ministro ha garantito l’impegno per erogare al più presto le risorse del comma 165 e l’imminente apertura di un tavolo di confronto tra le OO.SS., Governo e Agenzie, per la disamina e la risoluzione delle criticità sopra esposte.
Ciò detto, e tenuto conto della distanza tra le richieste sindacali e i concreti impegni assunti dal Governo, nel ringraziare ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori per la straordinaria partecipazione alle iniziative di oggi, le scriventi mantengono lo stato di agitazione preannunciando ulteriori iniziative laddove permanessero le criticità da noi sollevate in merito ai contenuti dell’emendamento e qualora il confronto e le risultanze del tavolo non andassero nella direzione da noi auspicata.
Roma, 6 febbraio 2020
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | CONFSAL-UNSA | FLP |
Boldorini | Silveri | Cavallaro | Sempreboni | Patricelli |
Nel pomeriggio di ieri si è svolto il primo incontro con il nuovo Direttore dell’Agenzia.
È stato un incontro molto cordiale in cui subito si è entrati nel vivo di diverse problematiche che attualmente affliggono le Dogane e i Monopoli.
Chiaramente oggetto principale del confronto sono stati i contenuti delle manifestazioni di protesta in atto da parte dei Lavoratori dell’Agenzia che, come è noto, toccherà culmine, nell’immediato, con una manifestazione di protesta in Roma, in via XX Settembre presso il Ministero Economia e Finanze.
Sono state ribadite al nuovo Direttore le gravi carenze di Personale nell’Agenzia nonché le problematiche di un salario accessorio in cui non si possono spendere le somme a disposizione e rivenienti dal raggiungimento degli obiettivi.
Il Direttore ha manifestato di essere conoscenza delle problematiche sia degli organici ridottissimi e del salario accessorio per il quale parteciperà, come anche il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, in data odierna all’incontro tra il Viceministro Misiani e le Organizzazioni Sindacali.
Si rammenta che l’attuale proclamazione dello stato di agitazione riguarda unitariamente ambedue le Agenzie Fiscali e si è dell’avviso che le risposte del potere politico dovranno essere le più ampie possibili al pari delle grandi attese dei lavoratori delle due Agenzie che non intendono essere “accontentati” con un approccio minimalistico a fronte del loro impegno e delle consistenti risorse fiscali che apportano annualmente allo Stato nonché al lavoro di contrasto e prevenzione per tutti gli illeciti tributari ed extra-tributari.
Si è parlato poi, per sommi capi, delle altre problematiche della nostra Agenzia come la riorganizzazione in itinere, la mancanza di dirigenti per cui molti uffici sono diretti ad interim, la necessità di ridisegnare l’allocazione del personale anche in una istituenda area quadri, nell’ambito della riforma dell’ordinamento professionale, della valutazione, di implementare le professionalità inerenti ai settori accise e giochi, di lavorare anche ad una maggiore visibilità e apprezzamento politico/sociale delle fondamentali funzioni dell’Agenzia e di numerose altre problematiche.
Il Direttore ha manifestato il proprio interesse ad affrontare, con ogni consentita urgenza, i vari problemi in modo costruttivo sia per quanto riguarda il personale con un percorso di assunzioni triennale e con la riqualificazione dello stesso facendo ricorso anche all’interazioni con le università, sia per le problematiche salariali. Per queste ultime ha espresso l’opinione di voler, unitamente all’Agenzia delle Entrate, chiedere al potere politico un emendamento nel “decreto milleproroghe” per avere delle nuove somme sia nell’anno corrente che nel 2021.
Per le restanti varie problematiche ha previsto i relativi confronti in prosieguo di tempo ma con la ferma intenzione di dare risposte concrete al personale.
Esprimendo una positiva impressione del primo incontro con il nuovo Direttore la nostra Federazione attenderà i confronti futuri su tutte le questioni in sospeso che, purtroppo, non sono poche e tutte di grande impegno ed urgenza.
Veltri – Fiorentino
Informiamo che le OO.SS sono state convocate per il giorno 04 febbraio 2020 alle ore 16 presso la sede di Via Mario Carucci per ricevere i saluti del Direttore Marcello Minenna.
Nel corso dell’incontro, saranno altresì fornite informazioni in merito alle iniziative intraprese per incrementare il Fondo Risorse Decentrate dell’Agenzia.