ADM – Riunione sindacale del 20 aprile 2023 – Lavoro a distanza e riorganizzazione DC

21 Aprile 2023

ADM

Incontro del 20 aprile 2023

Lavoro a distanza e Riorganizzazione Direzioni Centrali

LAVORO A DISTANZA

L’ incontro con il Direttore del Personale, dopo i tavoli tecnici, si è incentrato specialmente sul “lavoro agile” facendo riferimento al relativo disciplinare presentato dall’Amministrazione e sul quale si è sviluppata la discussione su vari punti. Intanto la nostra Delegazione ha eccepito ulteriormente che fra le esclusioni dal poter effettuare lavoro agile, ovvero turnazioni e utilizzo costante di strumentazioni non remotizzabili, non può essere annoverato il “presidio costante del processo” e ciò semplicemente perché il CCNL 2019-21 non lo prevede ed anche perché potrebbe portare ad interpretazioni controverse con una riduzione della possibilità di fruire del lavoro agile. Il punto inerente alle attività istituzionali che richiederebbero l’attività lavorativa in presenza, a nostro parere, è sembrato molto legato alle restrizioni della LIUA del 13 agosto 2020 e peraltro alcune inclusioni come ad es. “le attività di supporto alle verifiche ispettive-audit” non hanno motivo di essere prese a base per l’esclusione dal lavoro agile. L’elenco delle esclusioni andrebbe rivisto in modo decisivo al fine di valorizzare il lavoro agile che nel periodo della pandemia ha dimostrato di ben funzionare. Oltretutto l’elenco delle esclusioni non fa riferimento al fatto che diverse attività in esso previste hanno anche una effettuazione remotizzabile. Per quanto riguarda i possibili destinatari del lavoro agile è stato osservato dalla nostra Delegazione che bisogna innalzare per i figli l’età da 12 a 14 anni, come peraltro previsto per il coworking e il telelavoro domiciliare. In merito al numero delle giornate mensili di lavoro agile proposto dall’Amministrazione abbiamo replicato che può essere innalzato in maniera decisiva senza incidere sulle attività dell’Agenzia e in linea con la conciliazione vita-lavoro dei Dipendenti. Altre osservazioni hanno riguardato la fascia di contattabilità e il fatto che non venga previsto per le giornate di lavoro agile il buono pasto.

La discussione sul disciplinare in materia di coworking si è focalizzata principalmente sulla previsione che “le autorizzazioni al coworking già concesse” cesserebbero di avere efficacia dalla data di approvazione delle graduatorie nonché sull’allegata lista degli uffici che possono avere postazioni di coworking. È stato osservato dalla nostra Delegazione che la lista delle possibili 250 postazioni sul territorio nazionale presenta delle vistose anomalie sia perché alcuni uffici, benché estremamente carenti di personale, non vi trovano alcuna inclusione sia perché in alcuni casi non sono previste postazioni in uffici che all’attualità hanno già personale in coworking, anche in modo cospicuo nonché da molti anni. Si è fatto l’esempio di alcuni uffici della Campania che da più di un decennio utilizzano il coworking per circa 30 dipendenti e che in base all’eventuale venir meno delle “autorizzazioni già concesse” sarebbero fortemente penalizzati con la ripresa del viaggio quotidiano per tanti chilometri, e ciò contro ogni logica di conciliazione vita lavoro nonché con una poco oculata decisione dell’Amministrazione che, in un momento fondamentale come quello dell’organizzazione, a seguito dell’attuale CCNL, del lavoro a distanza farebbe peggiorare le condizioni dei Lavoratori anziché trovare una idonea soluzione.

Il Direttore del Personale ha proposto un nuovo incontro sull’argomento anche in attesa delle osservazioni della Parte Sindacale. È altamente probabile, quindi, una ulteriore proroga dell’attuale situazione del lavoro agile.

INCONTRO CON IL DIRETTORE DELL’AGENZIA

L’incontro con il Direttore dell’Agenzia, Cons. Alesse, si è incentrato sulla prima fase della riorganizzazione degli Uffici che sarà portata al Comitato di Gestione del prossimo 3 maggio. Essa riguarderà gli Uffici centrali ed i laboratori delle Dogane. Non appena saremo in possesso delle slide di presentazione proiettate durante l’incontro, avremo cura di pubblicarle sul nostro sito. In via anticipatoria e per grossi temi, possiamo dire che la riorganizzazione degli Uffici centrali di ADM opera una razionalizzazione di alcune competenze, nel senso da noi auspicato da anni in documenti formali rassegnati in varie fasi dell’organismo paritetico per l’innovazione (OPI), riportando nell’alveo di naturale appartenenza alcuni Uffici (ad esempio l’Accertamento) che erano stati attratti nell’orbita dell’Ufficio del Direttore. Per contro, lo stesso Ufficio del Direttore dell’Agenzia avrà alle sue dipendenze la ex DC Relazioni Internazionali, che comunque manterrà la prima fascia, e l’Ufficio Strategie. Le Direzioni Energie ed Alcoli e Tabacchi andranno sotto la Direzione Accise, mentre l’organizzazione sarà (finalmente sic!) di competenza di un’unica struttura Centrale (Organizzazione e digital trasformation). Una nuova figura prevista sarà quella del Portavoce del Direttore. La razionalizzazione delle strutture comporterà la riduzione di sedici posizioni dirigenziali di seconda fascia (da 70 a 54) ma cinque saranno immediatamente riutilizzate per i laboratori Chimici di Milano, Venezia, Genova, Napoli e Palermo che, pertanto diventeranno sedi dirigenziali. Queste cinque posizioni, unitamente ad una sesta già esistente al centro completeranno il lotto dei posti messi a concorso per dirigente chimico nell’ambito dei complessivi 40 del concorso per dirigente in corso di completamento. A questo proposito, il Direttore ha sottolineato che questa necessità si è presentata in quanto ci si è trovati davanti ad un concorso per dirigenti bandito con diverse figure tecniche/specialistiche senza che l’attuale struttura di ADM le prevedesse all’interno dell’organizzazione. Il Direttore ha, inoltre, aggiunto che analogo lavoro andrà fatto a brevissimo per le POER il cui numero e le cui competenze, sempre a livello Centrale, dovranno essere ridisegnati. Seguirà a ruota la parte relativa alla riorganizzazione delle strutture Territoriali e degli Uffici, la cui complessità richiederà tempi maggiori ed un continuo confronto con le Organizzazioni Sindacali nazionali. Essa può prevedersi entro la fine della prossima estate. Nel merito di alcune questioni tecniche si è entrati con un proficuo scambio di domande ed informazioni con il Direttore centrale Saracchi, presente in riunione unitamente al Direttore del Personale Flore. Da Parte sindacale sono state formulate osservazioni e quesiti incentrati soprattutto sulla necessità di avere a breve un quadro della riorganizzazione complessiva di ADM in modo da bilanciare equamente le posizioni dirigenziali e le POER, nonché a tutelare le professionalità esistenti anche in relazione a paventati spostamenti di personale. Su quest’ultimo punto, in particolare, il Direttore Alesse ha rassicurato le OO.SS. che tutto sarà fatto alla luce di un continuo e concreto confronto sindacale, anche alla luce dei lavori dell’apposita Commissione appena istituita. La nostra delegazione ha ringraziato intanto il Direttore dell’Agenzia per la nuova impronta data alle relazioni sindacali, intese in senso fattivo e sostanziale, per poi entrare nel merito delle singole questioni poste. Il giudizio da noi espresso è positivo, sia per la razionalità di alcuni interventi di semplificazione, sia per la tempistica serrata e trasparente che si intende seguire, ma soprattutto per l’attenzione mostrata alle problematiche poste sul tavolo sindacale, alcune prontamente recepite. Così come non si è potuto non concordare sull’anomalia di un concorso per dirigenti bandito senza che l’organizzazione prevedesse le relative posizioni. Il dialogo intrapreso mostra una forte discontinuità con il recente passato e, come si suol dire, se son rose…

A margine dell’incontro sono stati rammentati al Direttore Alesse due importanti temi, oggetto di recenti interventi sindacali nazionali. Si tratta della mancata, fino ad ora, previsione del rinnovo del finanziamento della quota di otto milioni di euro sul fondo 2023 e successivi, per cui occorre un intervento legislativo; la seconda questione riguarda l’impegno preso dall’Amministrazione ed inserito nel PIAO di sbloccare la questione dei 151 colleghi idonei dalla seconda alla terza area, attualmente bloccati. Su ciascuna questione affrontata vi terremo, come di consueto, informati.

(LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA Veltri – Fici)

Roma, 21 aprile 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM Incontro 20apr2023
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