AGENZIA DELLE ENTRATE
Valutazione del Coordinatore e della Delegazione
Firmato il protocollo di intesa per la regolamentazione transitoria del lavoro agile in relazione all’emergenza da COVID – 19.
Il SINDACATO porta a casa tutto quello che può portare!
Il Diritto alla Salute, costituzionalmente garantito, è un diritto “intangibile”.
Chi ha seguito tutte le ultime vicende ha potuto verificare che alla fine di una “estenuante” trattativa, noi ed altre sigle sindacali (non tutte) abbiamo firmato un accordo transitorio che disciplina il “regolare” parziale rientro dei colleghi in Ufficio (in presenza), salvaguardando tutti i più importanti aspetti in “gioco” e ridando, nuovamente, spazio negoziale alla periferia.
Come CONFSAL – UNSA sulla parte delle regole ci sentiamo adeguatamente soddisfatti e rispettati (in termini di salvaguardia).
Sulla questione economica abbiamo ottenuto che l’Agenzia entro il 30 settembre fornisca definitivo riscontro in merito alla corresponsione, a partire dal 1 marzo 2020, dei “buoni pasto” ed ai richiesti “rimborsi forfettari” (dopo mesi abbiamo almeno un punto).
Diciamo subito che come CONFSAL – UNSA ci aspettiamo un riscontro assolutamente positivo, nella consapevolezza che in caso contrario tutto quello che di buono è stato fatto in questi drammatici mesi si “infrangerà” vigorosamente sugli scogli, con conseguenze chiaramente non auspicabili.
Rammentiamo che nel corso della sessione negoziale abbiamo dovuto anche “apportare” una modestissima rimodulazione delle “poste” economiche dell’accordo fondo 2018, superando ancora una volta gli ostacoli degli organi certificatori.
Naturalmente anche in questa occasione abbiamo dovuto tenere conto delle valutazioni degli Organi di competenza in merito all’assenza di un sistema di valutazione che interessi tutti i colleghi.
In ragione di ciò nei prossimi mesi saremo chiamati a definire un “compiuto” sistema che, adeguatamente “pubblicizzato”, dovrà essere posto in essere nel 2021, probabilmente insieme ad un nuovo “meccanismo” di salario accessorio, così come importantissimo sarà la definizione dei criteri per l’assegnazione delle posizioni organizzative nonché il completamento dell’architettura del “sistema” di coordinamento e direzione non dirigenziale.
Tutti temi delicatissimi e qualificatissimi che richiedono il massimo grado di condivisione e partecipazione di tutti i soggetti, quale “precondizione” per avviare una nuova fase del sistema di Agenzia.
Quanto sopra unitamente a tutti quegli elementi di carattere più “squisitamente” politico, ma di potentissimo impatto sulle lavoratrici e lavoratori, dall’insufficienza delle risorse finanziarie, per valorizzare adeguatamente il merito ed alimentare il sistema di salario accessorio, alla carenza delle risorse umane che richiede interventi immediati (sotto diversi aspetti), pena l’insufficienza operativa. Solo alcuni fondamentali aspetti in “campo”.
Al riguardo solo la “pandemia”, una tragedia pazzesca, ha determinato la sospensione della unitaria “Vertenza Fisco” che aveva ed ha, oggi più che mai, lo scopo di far fare passi in avanti al rafforzamento dell’autonomia delle Agenzie Fiscali nonché all’adeguamento dell’intero assetto normativo a supporto della strategica azione della “macchina” fiscale.
Dopo gli accordi di questi mesi, citiamo su tutti quello del 30 aprile scorso, sottoscritto ai sensi del vigente CCNL (uno dei pochi accordi sull’intero panorama dell’amministrazione pubblica), sul quale la CONFSAL – UNSA ribadisce, ancora una volta, l’importante risultato negoziale raggiunto, era importante chiudere un accordo che “significativamente” interviene in una delicata fase ovvero quello del parziale rientro dei colleghi in servizio, ai sensi dell’art. 263 della Legge n.77/2020 di conversione del D.L. n. 34/2020, che oltretutto si svolge in un momento delicatissimo.
Non solo l’emergenza non è finita bensì siamo nella fase cosiddetta di contagio controllato, ovvero in una fase di convivenza con un “virus” micidiale che durerà parecchio tempo (speriamo di essere smentiti).
In materia i segnali che riceviamo sono contradditori ed anche sconfortanti, vedi le dichiarazioni dell’O.M.S. (la pandemia è solo all’inizio), nonché i diversi eterogenei orientamenti della comunità scientifica e sanitaria.
Il prezzo ad oggi pagato è alto, in termini di sofferenze e perdite umane, una sorta di selezione “darwiniana”, ed in ragione di ciò la tutela della salute, diritto “intangibile” costituzionalmente garantito, passa sopra ogni altro tipo di “valutazione”, in un Paese civile ed avanzato quale è il nostro.
L’invito a tutti è “responsabilità e consapevolezza” ovvero in una fase di ripresa del sistema Paese, che richiede il contributo di ciascuno di noi, deve essere fatto tutto quello che è necessario per salvaguardare la salute dei lavoratori.
Ripetiamo, sulla parte economica che, rammentiamo, riguarda due aspetti oseremmo dire “distinti”, ci aspettiamo positive risposte, come da aspettative di tutti i colleghi che in questi mesi hanno contribuito alla concreta operatività dell’Agenzia delle Entrate, anche per strategici servizi offerti alla collettività, in caso contrario sapremo come comportarci. (La Delegazione CONFSAL – UNSA)
Il Coordinatore Nazionale
Valentino Sempreboni