Commento del Coordinatore Nazionale
LA RIFORMA FISCALE
Viene presentata in queste ore per l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministro lo schema di Delega di Riforma Fiscale che proseguirà il suo iter parlamentare, per poi tradursi in Decreti Delegati entro 24 mesi dall’approvazione del Parlamento.
Un iter complesso per una riforma ritenuta necessaria da tutti, all’interno ed all’esterno del Paese.
Un tentativo già fallito in altre occasioni (ultimo alcuni mesi prima della chiusura della precedente legislatura) perché la materia oltre che essere “ostica” ed articolata richiede precise posizioni politiche ed orientamenti “sistemici” coerenti.
Indipendentemente dalle diverse posizioni politiche, noi possiamo osservare che dal 2000 ad oggi, il “tax gap” è oscillato tra i 75 ed i 100 miliardi di euro.
Quanto sopra ad evidenziare che le misure repressive di contrasto all’evasione fiscale non sono risultate così incisive, così come l’intero sistema di norme non ha retto il passare del tempo, nonostante gli enormi sforzi dell’Agenzia delle Entrate che solo nel 2022 ha recuperato oltre 20 miliardi (in sensibile crescita rispetto alle annualità precedente, con un dato che rappresenta il livello massimo raggiunto).
Il gettito spontaneo relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia ha raggiunto, sempre nel 2022, quasi 510 miliardi di euro, con un sensibile aumento rispetto agli anni precedenti.
Nonostante questi risultati a dir poco brillanti, il “magazzino” delle Entrate ammonta a 1.153 miliardi di euro, 174 milioni di cartelle, oltre 20 milioni di contribuenti, con un 30% di cartelle esattoriali notificate prima del 2010 ed un altro 30% notificate tra il 2011 ed il 2015.
Ogni 100 euro riscossi, 9,20 € sono costi a carico della P.A.
I numeri sopra riportati rendono plasticamente evidente la necessità di mettere mani all’intera materia (l’ultimo globale intervento risale agli anni ’70 del secolo scorso), con l’obiettivo di semplificazione, di modernizzazione, di trasparenza, di riequilibrio del rapporto Fisco – Contribuenti, alla luce di un mondo profondamente cambiato, di modalità diverse di produzione del reddito, di un sistema produttivo molto più articolato.
Tutto ciò, a parere dello scrivente, per incrementare il gettito fiscale, riducendo la pressione sui lavoratori e sulle imprese, per poter incrementare i livelli occupazionali, rendere ancor più di spessore l’apparato produttivo, offrire maggior occasione di investimento agli operatori esteri, supportare adeguatamente il sistema di welfare e quello sanitario.
Con un livello di evasione ed elusione fiscale confrontabile con quello dei Paesi più avanzati.
Su questi obiettivi giudicheremo il Governo e la maggioranza parlamentare.
Gli strumenti per raggiungere gli obiettivi citati sono i più diversi, il dibattito parlamentare apporterà tutti i contributi possibili.
Noi auspichiamo che la capacità di reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati possa sensibilmente aumentare, che le imprese siano messe nelle condizioni di poter investire e creare occupazioni, che l’intero Sistema Paese possa beneficiare di uno “scatto in avanti” nella modernità
Nel contempo ci auguriamo che le strutture deputate alla “messa a terra” del nuovo Sistema Fiscale siano poste nelle condizioni di poter lavorare al meglio, sul piano delle risorse umane, delle risorse finanziarie e di quelle tecnologiche, per essere all’altezza della sfida epocale.
Una “macchina fiscale” ancora più funzionale ed efficiente, rispetto ai positivi risultati raggiunti con la trasformazione in Agenzie, in grado di “accompagnare al meglio” i contribuenti, di incentivare i traffici commerciali e passeggeri, di salvaguardare la qualità dei prodotti, di far pagare a tutti imposte, tasse e contributi secondo la propria capacità contributiva, in grado, in ultima analisi, di rafforzare il nostro complessivo sistema economico e sociale.
Come si suole dire con una battuta “se sono rose fioriranno”. Una grande e strategica sfida per il nostro Paese, per un futuro in grado di reiterare i successi economici e sociali raggiunti nei decenni scorsi.
Con i migliori auguri di buon anno!!!
Roma, 16 marzo 2023
Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI
Valentino Sempreboni