Si è tenuto ieri, 17 maggio 2018, il primo Confronto tra Agenzia Entrate e le OO.SS. CONFSAL-UNSA, CGIL, CISL, UIL e F.N. INTESA avente ad oggetto la Riorganizzazione Interna e, più specificamente, l’istituzione delle nuove Posizioni Organizzative. L’Amministrazione ha consegnato un documento che tratteggia il nuovo modello organizzativo approntato in attuazione del Regolamento Amministrativo come riformato dalla L. 205/2017. Il dott. Polito, illustrando il documento, ha rappresentato che questo vuole offrire alcune informazioni di massima sulle modifiche che saranno apportate, ma ha dichiarato che l’Amministrazione ha interesse a condividerne le modalità di attuazione con i rappresentanti dei lavoratori al fine di ottenere la più ampia convergenza delle Parti Sociali. Il modello prevede la soppressione di circa 500 posizioni dirigenziali, il superamento di POS e POT e l’istituzione di circa 1300/1500 nuove Posizioni Organizzative istituite dalla L. 205/2017. Queste ultime, a seconda della complessità dell’incarico, saranno suddivise in 4 fasce economiche. Le modalità di selezione delle nuove PO offriranno la possibilità di partecipare a tutto il personale di terza area, pur proponendosi di garantire la giusta valorizzazione delle esperienze pregresse. L’UNSA ha rappresentato la difficoltà di contemperare due legittime esigenze: quella dei lavoratori che devono tutti poter confrontarsi nella procedura e quella di chi ha espresso negli anni capacità e “saper fare” che devono avere il giusto apprezzamento dell’Agenzia. Abbiamo, quindi, affermato che solo se saranno soddisfatte le aspettative illustrate si potrà ristabilire quel “senso di identità interno” e quel “clima di fiducia” che la gestione degli ultimi anni ha contribuito a diradare. Per la riuscita dell’operazione appare fondamentale che l’Amministrazione valorizzi in modo sostanziale i contributi dei sindacati per l’elaborazione del piano definitivo.
Abbiamo condiviso, con il dott. Polito, che l’architettura dei ruoli di coordinamento debba essere rivista nel suo insieme in modo che vi sia un legame di continuità tra gli incarichi ex art. 17/18 e le nuove PO. L’Amministrazione ha anticipato che molte posizioni art. 17 ed alcune posizioni art. 18 potrebbero evolversi in nuove PO. Abbiamo recepito in modo positivo questo sviluppo, ma abbiamo sottolineato che siamo contrari a qualsiasi eventualità di riduzione del numero complessivo di incarichi ex art. 17 e 18, che oggi superano le 4.000 unità. La nostra proposta deriva dalla convinzione che la struttura di coordinamento basata su un rapporto massimo di 1 a 7 tra coordinatore e funzionari garantisca la funzionalità del gruppo di lavoro, funzionalità che non potrebbe realizzarsi agevolmente con un rapporto più ampio a tutto svantaggio della crescita del personale e della performance della struttura.
Questo primo tavolo sindacale tra la Parte Datoriale e le OO. SS. firmatarie del nuovo CCNL ha costituito un buon esordio del nuovo istituto contrattuale di cui all’art. 5, in cui le parti firmatarie hanno potuto esprimere diversi punti di vista alla ricerca di una sintesi tra le rispettive posizioni. Si è condivisa l’esigenza di procedere con ulteriori sedute di approfondimento che porteranno nei prossimi mesi al varo definitivo della riforma, che avrà come punto di partenza il documento consegnatoci, allegato al presente comunicato.
Il tavolo nazionale si riunirà, verosimilmente, il 24 maggio: per la sottoscrizione definitiva del FUA 2015, per avviare la procedura relativa alla seconda tranche delle progressioni economiche e per discutere delle ricadute sul personale dell’estensione dell’attività dei CAM alle tematiche catastali.
Roma, 18/05/2018
Valentino Sempreboni
Marcello Fici
Gennaro Vitiello
Giuseppe Sorrentino