ENTRATE – Alcune questioni aperte – Nota alla Direttrice Centrale RU

22 Maggio 2024

AGENZIE ENTRATE

ALCUNE “QUESTIONI” APERTE

NOTA ALLA DIRETTRICE CENTRALE RISORSE UMANE

 

 

Alla Direttrice Centrale Risorse Umane dell’Agenzia delle entrate

dott.ssa Laura Caggegi

e p.c.   Al Vice Direttore e Capo Divisione Risorse dell’Agenzia delle Entrate

dott. Antonio Dorrello

 

Esclusione di alcuni “cluster” dalla procedura di sviluppo economico anno 2023

In merito al tema, in nessuna fase di negoziazione né tantomeno alla sottoscrizione della “preintesa” nonché dell’intesa definitiva in merito alla cosiddetta “terza tranche” di sviluppo economico si è mai voluto escludere “categorie” di colleghi dalla partecipazione e dalla possibilità di “fruire” di un passaggio economico, oggi qualificato attraverso il vigente CCNL Funzioni Centrali 2022/2024 come “differenziale stipendiale”.

Le cause di esclusioni erano/sono solo quelle previste dalle regole e nella “ratio” politica dell’intera operazione certamente non escludevamo la partecipazione di coloro che avendo ottenuto il passaggio di Area, dalla Seconda alla Terza, verso la fine del 2022, non avevano potuto acquisire il passaggio di fascia economica di cui all’operazione di sviluppo interessante la gran parte delle colleghe e dei colleghi in servizio (sovrapposizione temporale delle due operazioni – passaggi di fascia e passaggi di area).

D’altro canto, proprio la “strutturazione” del precedente ordinamento professionale, risalente a due decenni precedenti, nel concreto e dal punto di vista economico impediva un ben che minimo incremento tabellare.

Non per niente si è riusciti a superare questa criticità, costruendo un nuovo modello oggi espresso nel CCNL.

Trattandosi di una scelta, quella delle due operazioni in contemporanea, voluta fortemente dalla contrattazione integrativa che comunque poco ha potuto fare in termini temporali (perlomeno per la parte della rappresentanza sindacale), lo Scrivente Coordinamento ritiene invece corretto non escludere questi colleghi dalla partecipazione all’operazione, proprio dando “pienezza” all’obiettivo “traguardato”.

Nulla rilevano orientamenti di carattere generale di Aran ed altri che in alcun modo possono essere interpreti di operazioni come sopra ribadite.

Problematica riguardante i vincitori interni di procedure concorsuali

Anche su questo tema il Coordinamento esprime perplessità.

Nel passato la numerosità dei colleghi in questa posizione, unita all’ampia geografia delle regioni interessate dalle operazioni concorsuali, avrebbe potuto lasciare adito (ma questo Coordinamento lo nega con forza) all’ipotesi di “surrettizia” mobilità.

Nonostante questo dubbio si intese comunque permettere ai colleghi interessati di raggiungere le regioni di destinazione, liberando “posti” per gli esterni. Una scelta assolutamente ragionevole e condivisa.

Nel caso odierno nemmeno lontanamente possiamo parlare di operazione critica innanzitutto perché le Regioni meridionali, spessissimo interessate da operazioni di mobilità (oltretutto giustificate perché anche per loro il livello di criticità della carenza di risorse umane ha raggiunto e superato livelli di guardia) sono escluse dalla destinazione concorsuale e quindi coloro che hanno  inteso operare la partecipazione (e la vincita) concorsuale, pur essendo già in servizio nella Agenzia nella stessa Area professionale, cercano semplicemente di collocarsi meglio spesso all’interno della stessa regione ovvero di prestare la propria professionalità in una altra regione “vicinoria” a quella di attuale servizio, anche solo per acquisire una maggior bagaglio operativo-professionale ovvero una migliore qualità vita-lavoro.

Nel passato operazioni di mobilità “regionale” venivano svolte prima dell’acquisizione di nuove risorse ed oggi ciò sarebbe ancor più giustificabile dal gran numero di nuovi arrivi.

La frequenza di queste operazioni, soprattutto sul piano temporale, eviterebbe tante criticità.

Evidentemente una pratica di cui si è persa conoscenza, nonostante l’obiettivo di una grande, qualificata e strutturata Agenzia ovvero quello di far star meglio tutti come precondizione per una elevazione ulteriore della produttività individuale e collettiva nonché della qualità delle prestazioni.

A nulla serve “appoggiarsi” a considerazioni di ordine giuridico rispetto al citato più importante obiettivo da raggiungere.

Altre considerazioni

Potremmo indicare in questa sede altri temi, e potremmo dimenticarcene altri, ad esempio la perdita delle ferie per i colleghi retrocessi nella procedura concorsuale per la dirigenza “175” (ma le ferie non sono recupero delle energie psicofisiche e quindi diritto intangibile rispetto ad ipotesi di “novazione” contrattuale ed altre considerazioni o amenità giuridiche?) mentre su altre questioni abbiamo già espresso formalmente delle perplessità.

Il Coordinamento Agenzie Fiscali della Federazione CONFSAL – UNSA ha operato sempre e continuerà a farlo affinché le colleghe ed i colleghi in servizio possano “appieno” apprezzare l’esercizio della loro prestazione lavorativa in una grande, strategica, qualificata struttura amministrativa, l’Agenzia delle Entrate, una delle poche che è riuscita a cambiare la “storiella” di una pubblica amministrazione inadeguata e poco capace di stare al passo con la cittadinanza e con i tempi.

Crediamo che il contributo di tutti sia necessario per salvaguardare questo “percorso” e soprattutto innalzare il livello prestazionale e la qualità dei servizi a favore del Sistema Paese.

Roma, 20 maggio 2024

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

Ent 20240522 Nota DCRU
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