ADM – Riorganizzazione e Posizioni Organizzative

27 Ottobre 2025

Settore ADM
Riorganizzazione e Posizioni Organizzative

 

Con il confronto sui criteri di conferimento delle posizioni organizzative (PO – art. 17 CCNL 2022-2024) si è giunti al completamento delle operazioni, iniziate tre anni fa, per l’attuazione della riorganizzazione di ADM che, oltre a prevedere l’accorpamento degli uffici ex aams, ha anche ridisegnato la configurazione dell’Agenzia con l’individuazione di 72 UADM (al posto degli 84 UD e dei 16 UM.
Nell’ambito delle Direzioni territoriali (sia a strutturazione regionale che interregionale), dopo le poco comprensibili variazioni in riduzione delle posizioni dirigenziali del periodo del DG Minenna, sono stati previsti gli Uffici Tecnici (con incombenze Accise, Dogane e Monopoli nonché Legale-Contenzioso), sono sorti ex novo Uffici Laboratori, mentre gli Uffici Antifrode hanno perso la caratteristica “centro-periferia” e gli Uffici Servizi Generali sono stati strutturati in tre Aree ( Personale, Informatica, Amministrazione).
Nella sfera degli UADM insistono anche 177 unità operative esterne (Aree territoriali, Distaccamenti).
La nostra Organizzazione Sindacale, nel corso del pluriennale confronto ha, di volta in volta, presentato formalmente documenti con osservazioni che evidenziavano varie criticità: de-quotazione di 16 UD, pesatura dei vari Uffici con l’utilizzo di un algoritmo in cui gli indicatori non sempre sono stati illustrati in modo puntuale dando l’impressione di un utilizzo parziale degli elementi, mancata esplicitazione del chi fa cosa, esclusione ai fini PO dei 63 Reparti inizialmente riscontrabili nella mappatura degli Uffici.
È notorio che l’incombenza dell’organizzazione degli uffici (D.Lgs.165/2001) ricade sull’Amministrazione, ma la contrattazione collettiva nazionale di lavoro (CCNL) prevede l’organismo paritetico per l’innovazione (OPI) per realizzare “una modalità relazionale finalizzata al coinvolgimento partecipativo delle organizzazioni sindacali (…) su tutto ciò che abbia una dimensione progettuale, complessa e sperimentale, di carattere organizzativo dell’amministrazione”. Alcuni incontri in sede OPI e le informative sulla riorganizzazione sono stati formalmente realizzati, peccato che le osservazioni sulle rilevate criticità non sempre hanno avuto seguito. Fra cinque giorni verrà avviata la Riorganizzazione ma si ha l’impressione che si navigherà a vista e ciò appare quanto meno bizzarro anche alla luce della sperimentazione effettuata in seno agli uffici della DT Emilia Romagna-Marche.
A parte la défaillance di non essere ancora noti i dirigenti di 2^ fascia titolari degli Uffici, sembra che le infrastrutture informatiche non siano completamente calibrate e nei rapporti tra i vari Uffici non sempre sarebbe chiaro chi deve fare cosa. In alcuni casi si parla di “avvalimento” (a mo’ del contratto tra impresa ausiliaria e ausiliata): tutto ciò sia per una mancanza della necessaria e diffusa formazione “sul campo” nonché per mancanza di Personale, ricordando, peraltro, che molti Dipendenti negli ultimi anni sono andati in quiescenza senza poter trasferire ad altri le proprie competenze.
Nel processo riorganizzativo, a volte si è avuta la sensazione che per le relazioni sindacali lo svolgimento sia stato “rallentato” da una strutturazione degli uffici “decisionali” non consona all’immediatezza dialettica.
L’ultimo atto relativo al confronto sui criteri di conferimento delle PO (dopo il confronto sulla graduazione delle PO e a seguito dell’ipotesi di accordo sul finanziamento delle medesime) ha visto un ulteriore sforzo sindacale per giungere ad una “proceduralizzazione” del conferimento delle PO, in base a requisiti culturali e alle attitudini e capacità professionali, in relazione alla natura e alle caratteristiche degli incarichi.
Si ricorda che per l’individuazione dei criteri in parola è previsto il “confronto sindacale” attraverso il quale si instaura un dialogo sulla materia in trattazione per l’espressione di valutazioni sulle misure che l’amministrazione intenderà adottare.
Il confronto, ha alla fine, portato all’individuazione dei requisiti di partecipazione illustrati dal Direttore del Personale ed evidenziati nell’allegata tabella.
Partendo da una “tabella di lavoro”, fornita dall’Agenzia in precedenza, dopo lungo dibattito tra OO.SS ed Amministrazione si è giunti a prevedere due tipologie di requisiti e un colloquio con un valore di 20 punti cadauna:
A) requisiti culturali e professionali per complessivi punti 20 per titoli di studio ed incarichi;
B) esperienza acquisita, sempre per complessivi 20 punti, con 0,80 per ogni anno di ruolo come funzionario nell’Agenzia e 0,40 come assistente mentre 0,20 per ogni anno come funzionario in altre PP.AA;
C) Il colloquio conoscitivo e professionale che può giungere fino a 20 punti.
Possono partecipare alla procedura coloro che hanno tre anni di anzianità di servizio nei ruoli dell’Agenzia. Non si procederà a tener conto della valutazione. Le PO saranno assegnate a dipendenti dell’ufficio di appartenenza e si potrà partecipare per non più di due posizioni organizzative. Al colloquio accederanno i primi cinque candidati ovvero per parità di punteggio con l’ultimo ammesso. Le PO verranno assegnate per tre anni e potranno essere revocate per quanto previsto dal comma 5 dell’art. 17 del CCNL vigente.
La nostra Delegazione, come da verbale di confronto, aveva espresso il parere di non prevedere sbarramenti per la partecipazione alla procedura; attribuire un punto per ogni anno in ADM sia per i funzionari che per gli assistenti ed egualmente per il servizio in altre PP.AA. con una eventuale differenza massima di 0,20; mantenere nella tabella dei titoli la valutazione degli ultimi due anni.
Gli incontri sindacali riguardo alle posizioni organizzative sono stati abbastanza intensi e si vuol ricordare che si è giunti ad individuare ben 1.053 PO per un impegno di spesa di € 3.930.000 che in base all’atto di costituzione provvisoria del FRD/2025 (prot. 20776/RI del 29 settembre 2025) – che presenta risorse “certe e stabili” per € 110.051.531- consente di finanziare le posizioni organizzative e professionali in parola.
Si sottolinea che l’importo di € 110.051.531 non comprende le ulteriori somme delle “risorse variabili” che in diverse modalità confluiscono nel Fondo Risorse Decentrate (FRD) incrementandolo congruamente e ulteriormente.

Roma, 27 Ottobre 2025

La Delegazione Confsal-Unsa

IL COORDINATORE NAZIONALE AGENZIE FISCALI

Valentino Sempreboni

 

ADM 27 Ottobre 2025 Notiziario
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Scheda Di Valutazione Delle Candidature Per PO
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