AGENZIA DELLE ENTRATE
SU SICUREZZA E LAVORO AGILE
UN PRIMO PASSO IN AVANTI!!!
Importante incontro quello di oggi, 30.03.2022, tra Direzione del Personale dell’Agenzia delle Entrate e le OO.SS., alla vigilia della data di fine “stato di emergenza” che il Governo ha stabilito per il 31.03.
L’Agenzia ha illustrato una proposta di Direttiva riguardante la Gestione della prestazione lavorativa del personale – indicazioni sul lavoro agile. Il documento viene accompagnato dal regolamento transitorio sul lavoro agile, la bozza di accordo individuale ed il fac-simile dell’istanza di adesione alla modalità di lavoro agile.
La proposta dell’Agenzia riguarda una regolamentazione “transitoria” che traghetti lo “smartworking” emergenziale verso il lavoro agile ordinario, come da previsioni del nuovo CCNL in corso di controllo da parte degli organi competenti prima della sua definitiva sottoscrizione.
I punti salienti della regolamentazione provvisoria riguardano:
- un accordo individuale da sottoscrivere entro il 15 maggio;
- una partenza “soft” che consente una prosecuzione dell’attuale modalità lavorativa fino allo stesso 15 maggio 2022; la previsione di un massimo di 9 giorni al mese, di norma 2 giorni a settimana;
- la problematica dei fragili alla luce delle nuove disposizioni normative.
La CONFSAL – UNSA ha richiamato la natura realmente “transitoria” della disciplina nella consapevolezza della necessità e della opportunità da cogliere con le nuove regole contrattuali, che ci si augura in vigore quanto prima, su tutta la questione della conciliazione vita – lavoro.
Da qui l’obiettivo di aprire, nel più breve tempo possibile, un tavolo nel quale affrontare non solo il tema del lavoro agile ordinario, ma anche il co-working nonché il telelavoro domiciliare ed il lavoro da centro satellite.
Quindi una transitorietà quanto più breve possibile, visto che comunque ci si potrebbe immediatamente confrontare sui temi che stanno a cuore dei colleghi in servizio.
La CONFSAL UNSA ha, altresì, richiamato diversi ulteriori aspetti come quello della durata delle fasce di contattabilità (nella bozza presentata senza un limite massimo se non quella della fascia oraria indicata ovvero 7:30 – 20:00), della multiperiodalità circa la prevalenza della presenza in ufficio (ancora oggi è in vigore la circolare che in ragione dell’andamento epidemiologico stabiliva il conteggio della prevalenza in presenza in periodi superiori al mese), la gestione mista dell’organizzazione del lavoro (parte in presenza parte in remoto), del coworking nonché la questione dei fragili.
Su questo delicato aspetto la CONFSAL UNSA ha evidenziato il significativo “disallineamento” normativo (soprattutto di indirizzo politico) tra il decreto del febbraio scorso che entrava nel dettaglio delle fragilità dal punto di vista sanitario (le cosiddette “nuove fragilità”) e le ultime disposizioni di cui al DL n. 24 del 24 marzo 2022 che nella sua versione definitiva ha espunto lo smartworking “agevolato” per i fragili a fronte del riferimento (comunque già esistente) alla sorveglianza sanitaria per i fragili stessi.
Non è la stessa cosa e nella considerazione di ordine politico circa il cambiamento di indirizzo in corso, appare importante sottolineare come la sorveglianza sanitaria faccia ricadere sul “Medico competente” e sul “Datore di lavoro” la responsabilità delle scelte circa la modalità di espletamento del lavoro dei fragili, innanzitutto alla luce delle certificazioni sanitarie prodotte dai lavoratori.
Fondamentale la questione della Sicurezza per i lavoratori e dei luoghi di lavoro, alla luce della “scadenza tecnica” (fino alla fine dello stato di emergenza) degli accordi in essere, nella considerazione dell’importanza della materia sul sistema delle relazioni sindacali (materia oggetto di contrattazione).
La sicurezza non può avere alcun “vulnus” perché la fine dello stato di emergenza non significa fine della pandemia, quindi necessità della massima attenzione alla tutela della salute dei lavoratori.
Anche la previsione di un possibile diniego dell’attività agile a parere della CONFSAL UNSA dovrà trovare adeguata ed articolata motivazione.
Dopo ampio dibattito, l’Agenzia nella sua azione unilaterale (da qui la differenza rispetto alle disposizioni future contrattuali sul lavoro agile) ha condiviso la proroga tecnica dell’Accordo sulla sicurezza (23.11.2021) a tutto il 30 aprile prossimo, affinché lo stesso “tavolo” possa fare gli opportuni approfondimenti (sistemi di protezione – strumenti di sicurezza – prescrizioni che sopravvivono e prescrizioni che cessano di essere operative e quant’altro) ed addivenire ad un nuovo accordo sulla sicurezza che accompagni nei prossimi mesi (anni) la tutela dei lavoratori. Su questo specifico aspetto è stato sottoscritto un accordo.
Condiviso anche il limite massimo della fascia di “contattabilità” ed il forte e necessario richiamo alla “sorveglianza sanitaria”.
In pratica nelle prossime settimane e fino al 15 maggio tutti i colleghi interessati, nel mantenere le modalità attuali di esercizio della prestazione presenteranno l’istanza di accesso al lavoro agile e sottoscriveranno il contratto individuale che decorrerà per tutti dal 16 maggio prossimo.
I portatori di fragilità saranno quanto prima sottoposti alla sorveglianza sanitaria e la procedura sarà significativamente delicata perché dovrà tradursi in specifiche prescrizioni del medico competente che interesseranno, necessariamente, il loro contratto individuale.
La prosecuzione dei lavori, con la trattazione di vari altri argomenti, è stata rimandata a domani pomeriggio, anche in ragione di sopraggiunti problemi di carattere tecnico sulle linee informatiche dell’Agenzia.
Nel complesso abbiamo apprezzato la previsione di una gestione soft di tutta l’operazione lavoro agile nell’arco delle prossime settimane (quindi nessun “armageddon” al primo aprile).
Quanto sopra, nell’ambito di un approccio ampio ed inclusivo circa l’accesso alle modalità di svolgimento agile della prestazione, nel primario obiettivo di compatibilità di questa “inclusività” con le esigenze organizzative dell’Agenzia.
La regolamentazione “transitoria” è solo il primo “step” rispetto alla fondamentale necessità, come sopra detto, di declinare il CCNL in arrivo nella sua globale tematica di conciliazione vita – lavoro.
Si poteva immediatamente procedere, a nostro parere, all’apertura del tavolo negoziale, come del resto sottolineato nell’incontro, ma questa “timidezza” operativa (legata anche ai tempi ristretti) deve lasciare quanto prima il passo verso una disciplina compiuta e definitiva (su tutti i vari aspetti “in gioco”).
Uno dei tanti obiettivi del nuovo contratto che su diversi aspetti rappresenta certamente una svolta (tra i quali appunto il lavoro agile) ed è per questo che attendiamo la sottoscrizione definitiva.
Sono diversi i temi, che interessano la contrattazione integrativa, che devono passare da “strutturazioni” pregresse (non ultimo lo schema di distribuzione del salario accessorio) a forme più avanzate affinché si utilizzi al meglio un sistema relazionale che ha, comunque, qualche elemento di migliore qualificazione.
È la sfida futura che affronteremo con tutta la forza necessaria.
La delegazione CONFSAL – UNSA (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)
IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni