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ENTRATE – Dopo l’accordo sugli articoli 18, firmate altri 5 importanti intese – Comunicato unitario

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE SI TORNA A FIRMARE ACCORDI

Dopo l’accordo sugli articoli 18, firmate altri 5 importanti intese

Nel corso di due giorni di videoconferenza – quasi ininterrotti – abbiamo firmato con l’Agenzia delle entrate ben cinque accordi molto importanti, che recepiscono in massima parte le richieste sindacali contenute nella dichiarazione congiunta allegata all’accordo del 20 aprile 2020 sugli articoli 18.

Il giorno 29 sono state firmate le ripartizioni tra personale dirigenziale e lavoratori del comparto della quota incentivante 2018 e dell’incentivo previsto per il 2018 ai sensi dell’articolo 1, comma 7, del Decreto Legislativo 157/2015 (già articolo 3, comma 165 Legge 350/2003). Questi due accordi sono molto importanti in quanto confermano le somme previste per gli anni precedenti e sono propedeutici alla contrattazione – che si svolgerà nei prossimi giorni – che dovrà portare materialmente il salario accessorio 2018 nelle tasche di tutti i lavoratori dell’Agenzia.

A seguire sono stati siglati gli accordi per l’incentivazione del personale che presta servizio presso i front-office per l’anno 2019 e la stabilizzazione del personale distaccato prima del 2 aprile 2017 in una regione diversa da quella di organica appartenenza. Mentre per quest’ultimo accordo si tratta della conferma di una prassi che si svolge ogni anno, per l’acconto dell’indennità di front-office è la risposta alle richieste sindacali, rimaste inascoltate per oltre un anno.

Infine, il giorno 30 abbiamo firmato l’intesa forse più importante, quella per la definizione delle misure di prevenzione e sicurezza dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19. È stato un accordo fortemente voluto sia dalla parte sindacale che dalla parte pubblica e risponde all’esigenza di coniugare le diverse condizioni territoriali con la fissazione di standard di sicurezza molto alti per tutto il personale dell’Agenzia.

Nei 19 punti dell’accordo, oltre a confermare lo smart working come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, vengono fissati una serie di obblighi per l’Agenzia che non si fermano alla fornitura giornaliera dei dispositivi di protezione individuali, ma si individuano altre e migliori forme di tutela, soprattutto per il personale a contatto con il pubblico.

È altresì importante aver previsto un tavolo permanente di confronto a livello nazionale e confronti obbligatori sia regionali che di singolo posto di lavoro. In questi mesi, infatti, accanto a esperienze sicuramente positive in molte regioni, abbiamo trovato anche direttori regionali assolutamente refrattari al confronto in una materia fondamentale come quella della sicurezza dei lavoratori e dell’utenza. Il segnale che giunge da quest’accordo – imprescindibile per noi e per tutti i lavoratori – a tutta l’Agenzia delle Entrate è il seguente: sulle questioni che riguardano la tutela e il benessere delle persone l’Agenzia non procede unilateralmente ma confrontandosi con il sindacato a tutti i livelli.
Speriamo che tutti capiscano il messaggio in modo chiaro e forte.

Roma, 3 maggio 2020

FP CGILCISL FPUIL PACONFSAL UNSAFLP
BoldoriniSilveriCavallaroSempreboniPatricelli

DOGANE e AAMS – Relazioni sindacali e problematiche in evidenza – Nota del Coordinatore Nazionale al Direttore Generale

Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali Salfi

Settore Dogane e Monopoli

Al Direttore Generale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Dott. Marcello Minenna

A tutti i Lavoratori ADM

 

Oggetto: relazioni sindacali e problematiche in evidenza presso l’ Agenzia Dogane e Monopoli.

 

Egregio Prof. Minenna,

alla scrivente Federazione Confsal-Unsa/Coordinamento Agenzie Fiscali sono state evidenziate diverse situazioni in essere presso Codesta Agenzia, sulle quali mi corre l’obbligo richiamare la Sua attenzione al fine di stimolare un confronto costruttivo.

Premetto che non depone a favore di corrette relazioni sindacali il firmare un “verbale di confronto”, che in data 24 aprile 2020 convergeva su determinate considerazioni in merito allo smart working, e poi venire a conoscenza della pubblicazione di una Sua direttiva (LIUA prot. 126902RU del 27 aprile 2020) in cui si smentisce parzialmente il senso di quanto sottoscritto, giungendo, peraltro, ad affermare che il preventivo confronto con il Sindacato sia avvenuto benché non richiesto dalla normativa emergenziale.

Lo stupore, mi sia consentito, è evidente. Non risulta, infatti, che la normativa emergenziale abbia fatto venire meno le norme e le prerogative legate al confronto sindacale.

La precitata LIUA afferma, nel merito, che sarebbe nato uno smart working “ibrido” e ciò darebbe al datore di lavoro particolari poteri di controllo. Anche tale visione non è riscontrabile nella normativa emergenziale, così come si osserva che nel verbale di confronto si citavano “controlli di processo” certamente non espletabili per il tramite di telefonate dirette al personale. Si rammenta, in proposito, che anche per la “deviazione di chiamata” si parlava di preventiva disponibilità dei Lavoratori.

Appare, quindi, che i previsti “controlli centralizzati” tradiscano, oltre che una inopportuna pretermissione delle funzioni precipue delle Poer e dei Dirigenti preposti all’organizzazione e al controllo dell’operatività degli Uffici, un intendimento “punitivo” dei Lavoratori.

Chi scrive ritiene, per contro, che qualora risultino inadempienze circa le prestazioni di lavoro rese in smart working, ci si debba riferire alle modalità normativamente e contrattualmente previste per accertarle ed eventualmente contestarle.

Si rileva, comunque, che la problematica sopra esposta è una delle tante che all’attualità vengono vissute e rilevate dai Colleghi dell’Agenzia e per le quali il Sindacato ha manifestato il proprio dissenso, senza ricevere particolare attenzione, nonostante la formalizzazione delle intrinseche ragioni esposte.

Si ricordino, ad esempio, il Protocollo di intesa con la GDF, la nota 106908/RU dell’ 8 aprile 2020 in merito alle “attività extraistituzionali dei Dipendenti dell’Agenzia”. A questi atti, si aggiungono anche provvedimenti che appaiono fortemente impattanti o critici: ci si riferisce alla LIUA prot. n.125511/RU del 23 aprile 2020 sui rapporti con l’Autorità Giudiziaria, e ad altre note che intervengono in ambito di nomine

di posizioni dirigenziali di vertice in maniera del tutto “creativa”, in assenza, peraltro, del Comitato di Gestione.

Per il Protocollo di intesa con la GDF Le era stata inviata una nota unitaria in data 3 marzo 2020 in cui si evidenziavano i possibili effetti “ distorsivi” derivanti dalla sua applicazione e si chiedeva un apposito incontro: in proposito non è stata neanche ricevuta una risposta scritta.

Altra richiesta di questo Coordinamento, avanzata unitamente ad altre sigle (23.04.2020) senza alcun riscontro, riguarda la nota prot. 106908/RU del 08 aprile 2020 in merito alle “Attività extraistituzionali dei dipendenti dell’Agenzia”. In tale scritto si percepisce una possibile lesione al diritto di “libera espressione” del Personale e, nel suo ambito, del diritto di critica. In esso, infatti, si evidenziano solo possibili sanzioni senza descrivere il perimetro entro cui il diritto costituzionale di potersi esprimere andrebbe esercitato, anche nell’ambito dei nuovi mezzi di comunicazione, né vengono citate le particolari posizioni che rivestono le RSU, i dirigenti sindacali e i membri dei comitati paritetici.

Altro caso, che ha generato nei Colleghi molte perplessità, riguarda quanto riportato dalla citata LIUA sui rapporti con l’Autorità Giudiziaria in merito alle notizie di reato che dovrebbero avere un preventivo percorso “amministrativo” anziché uno diretto con l’Autorità Giudiziaria come lascerebbe intendere il codice di procedura penale per le attività dell’Ufficiale di Polizia Giudiziaria e il Pubblico Ministero. Molti Colleghi ci hanno espresso in merito, non solo notevoli perplessità, ma soprattutto i timori di un esatto espletamento dell’attività di polizia giudiziaria che, come è noto, interseca rapporti con altre forze di polizia e soprattutto soggiace ai compiti di direzione delle Procure.

Nell’ambito, poi, della riorganizzazione dell’Agenzia, benché essa ne abbia subito diverse e l’ultima sia ancora in itinere, si assiste, per quanto concerne il vertice, a considerevoli cambiamenti e attribuzioni di incarichi in mancanza del Comitato di Gestione e in una fase emergenziale come quella attuale. Su questo punto, atteso che buona parte dei 18 mesi previsti per l’integrazione UD/UM è già trascorsa e, sebbene l’avvicendamento del vertice sia recente, si rende necessario attuare la fase di confronto con le OO.SS. in tempi ragionevoli.

A parere di chi scrive non si può sopperire alla grave mancanza di dirigenti nell’Agenzia ricorrendo unicamente a cumuli di incarichi o rotazioni motivate per “assicurare funzionalità e flessibilità dell’azione amministrativa” per alcuni versi e poi si lasciano molti uffici privi di governance.

Sulla dirigenza, come più volte evidenziato, necessitano scelte che tengano presenti tutte le professionalità esistenti in Agenzia e altre da acquisire nel più breve tempo possibile, terminalizzando positivamente il concorso in sospeso, cessando così il ricorso a strumenti emergenziali quali gli affidamenti di incarichi ad esterni.

Un’attenzione particolare poi, proprio in vista della fase 2 della pandemia covid-19, bisognerebbe dedicarla alla sicurezza dei Lavoratori, specialmente a quelli che sono adibiti ai cosiddetti servizi indifferibili da rendere “in presenza”: necessitano maggiori forniture di DPI e procedere, in alcuni uffici, alle sanificazioni.

Infine, ma non ultimi per importanza, si devono evidenziare i nodi ancora irrisolti riguardanti tutta la parte economica del salario accessorio che, insieme alle gravi criticità degli organici, avevano portato il 31 dicembre 2019 alla proclamazione dello stato di agitazione, attualmente sospeso ma non ritirato, da parte di quasi tutte le organizzazioni sindacali di categoria.

La problematica del fondo 2018 necessita di una soluzione urgente, anche ricorrendo a formulare accordi “stralcio”. Il confronto in merito al Contratto Integrativo risulta anch’esso un’attività indifferibile, in quanto diversi istituti devono essere inquadrati in base alle improrogabili esigenze dei Lavoratori evidenziatesi nell’ultimo decennio tenuto conto anche della sopraggiunta componente costituita dai Colleghi ex Monopoli.

Bastino soltanto questi ultimi accenni per comprendere come ci sia necessità sentita di un reale e costruttivo confronto sindacale che porti ad una celere condivisione di soluzioni, piuttosto che alla apertura di nuove problematiche. In tale ottica, questa organizzazione sindacale si è sempre mossa e ritiene di dovere proseguire, pronta a mettere in campo, nell’ambito dei rispettivi ruoli, idee e competenze.

Nel rimanere in attesa di cortese riscontro, si porgono distinti saluti.

Roma, 3 maggio 2020

 

Il Coordinatore Nazionale delle Agenzie Fiscali

Valentino SEMPREBONI

ENTRATE – UNITARIO 29.04.2020

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

 

                                                                 Al Capo Divisione del Personale dell’Agenzia delle entrate

Carlo PALUMBO

 

Oggetto: Informativa su misure prevenzione e protezione a seguito del DPCM del 26 aprile 2020-Richiesta avvio della Contrattazione Collettiva Integrativa C.C.N.L. F.C. 2016-2018

A seguito dell’informativa emanata in pari data dalla S.V. sotto forma di “linee guida sulle misure di prevenzione e protezione a seguito del DPCM del 26 aprile 2020”, riferita alla fase emergenziale COVID-19, le scriventi OO.SS. richiedono la tempestiva attivazione del tavolo di Contrattazione Collettiva Integrativa ai sensi del CCNL Funzioni Centrali art. 7 comma 6 lettere:

  1. le misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro;
  2. riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche inerenti l’organizzazione di servizi.

La richiesta riveste carattere di estrema urgenza, visti i limiti temporali dettati dalla stessa Amministrazione nell’intempestiva emanazione delle predette linee guida.

In attesa della convocazione in attuazione del vigente CCNL che si chiede di avviare già nella giornata di domani 30 aprile, si diffida l’Amministrazione ad evitare qualsivoglia “fuga in avanti” sul delicato tema a qualsiasi livello dell’Agenzia e di attenersi solo e specificatamente a quanto disposto nel decreto legge n.18 del 25 marzo 2020.

Si ricorda, inoltre, che la predetta materia è anche oggetto di successiva Contrattazione Collettiva Integrativa di livello territoriale.

Per quanto sopra motivato ed in attuazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, si resta in attesa di urgente e positivo riscontro.

Roma, 29 aprile 2020

FP CGILCISL FPUIL PACONFSAL UNSAFLP
BoldoriniSilveriCavallaroSempreboniPatricelli

ENTRATE – PROTOCOLLO DI INTESA SULL’INCENTIVAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO ALL’EROGAZIONE DEI SERVIZI NEI CONFRONTI DELL’UTENZA PER L’ANNO 2019

Si riporta al link sottostante il protocollo di intesa sull’incentivazione del personale addetto all’erogazione dei servizi nei confronti dell utenza per l’anno 2019.

PROTOCOLLO DI INTESA SULL_INCENTIVAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO ALL_EROGAZIONE DEI SERVIZI NEI CONFRONTI DELL_UTENZA _ANNO 2019 con firmatopdf

 

ENTRATE – ACCORDO SUI CRITERI DI DESTINAZIONE DELLE RISORSE ASSEGNATE ALL’AGENZIA IN ATTUAZIONE DELL’ART. 1, COMMA 7, DEL D.LGS. 24 SETTEMBRE 2015, N. 157 PER L’ANNO 2018

Si riporta al link sottostante l’accordo sottoscritto in data 29.04.2020 in merito  ai criteri di destinazione delle risorse assegnate all’Agenzia in attuazione dell’art. 1, comma 7, del D.Lgs. 24 Settembre 2015, n. 157 per l’anno 2018.

Criteri di destinazione art. 1 c. 7, dlgs 157-2015 2018_29.4.2020

DOGANE e AAMS – NOTIZIARIO 28 aprile 2020

Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali Salfi

Settore Dogane e Monopoli

A tutti i Rappresentanti territoriali del Settore ADM

A tutti i Lavoratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Oggetto: LIUA-Dir prot. 126902/RU del 27 aprile 2020 e verbale di confronto sullo smart working del 24 aprile 2020.

Cari Colleghi,
tutti abbiamo preso atto con perplessità e disappunto della LIUA di cui all’oggetto in merito alla gestione dello smart working presso l’ Agenzia delle Dogane e Monopoli.
Essa si pone in maniera diversa a quanto era stato concretizzato nel “verbale di confronto” giungendo a stabilire che l’Agenzia ha piena facoltà di gestire il lavoro agile con una interpretazione particolare della normativa di riferimento.
E’ di tutta evidenza che lo smart working è differente dal telelavoro e si è dovuto ricorrere ad esso per la sua flessibilità, per affrontare e contrastare la pandemia in atto in cui il distanziamento sociale sembra essere l’unico modo per contrastare il coronavirus.
Il passaggio da lavoro “in presenza” al lavoro “a remoto” è avvenuto in modo emergenziale e quindi senza “contratti individuali” ma la nuova modalità, indicata dagli organi governativi, è comunque regolamentata -salvo gli adattamenti emergenziali- dalla legge 81/2017 a cui si deve far riferimento e, peraltro, anche la Funzione Pubblica, circolare 2/2020, ha parlato di reportistica giornaliera sugli obiettivi raggiunti dal lavoratore agile ovvero di schede o documenti di sintesi con riferimento a periodi temporali più estesi. Non si parla di telefonate di controllo o controlli “deduttivi” riguardo al mancato accesso ai sistemi dell’Agenzia né, in mancanza di essi, di rientro in ufficio.
La legge 81/2017 che prevede per lo smart working una organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e tale previsione viene ripresa dalla citata circolare della FP quando stabilisce che le amministrazioni devono individuare, sia pur con comunicazione semplificata, le modalità con cui i dipendenti dovranno rendere la prestazione lavorativa. Modalità che non possono che essere organizzate e gestite nonché controllate dai dirigenti/responsabili dell’ufficio come sempre succede nella prestazione lavorativa “in presenza” e che finora ha sempre portato al raggiungimento degli obiettivi delle Convenzioni nonostante le gravi carenze di organico.
Le disposizioni della LIUA di cui all’oggetto, in definitiva, non possono che adeguarsi alla normativa esistente, con le deroghe introdotte dalla normativa emergenziale, e inoltre rispettare quanto riportato nel “verbale di confronto” del 24 aprile ultimo scorso firmato oltre che da tutte le OO.SS. anche dall’Amministrazione.
Inoltre, l’affermazione nella LIUA che l’Amministrazione si è confrontata con i Sindacati sebbene non fosse richiesto dalla normativa emergenziale è indicativa del fatto che le corrette relazioni sindacali non sono un obiettivo per l’Amministrazione in quanto nella fattispecie il confronto non verteva sulla organizzazione del lavoro ma sui carichi di lavoro materia per la quale il Sindacato non può essere ignorato.
Laddove negli uffici dovessero manifestarsi diversi intendimenti dell’Amministrazione sarà necessario intervenire per riportare nel giusto alveo i rapporti lavorativi derivanti dallo smart working.

Il responsabile di Settore
Salvatore Veltri

DOGANE E AAMS – Comunicato Unitario 28.04.2020

Coordinamenti Nazionali Agenzie Dogane e AAMS

Al Direttore Centrale del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Rocco Flore

Oggetto: Richiesta calendarizzazione incontri.

Le scriventi OO.SS., di seguito alle precedenti richieste, Le chiedono la calendarizzazione, già nei prossimi gironi, di incontri per la trattazione dei seguenti argomenti:

           ● Attribuzione dei buoni pasto al personale in smart working

           ● Accordo stralcio Fondo 2018

           ● Confronto sulla Fase 2 dell’emergenza COVID 19

           ● Mobilità nazionale del personale e stabilizzazione dei distacchi

Le scriventi sono peraltro in grado di anticipare che Le faranno pervenire tempestivamente le integrazioni unitarie alla “Ipotesi di CCNI di Agenzia” che ci ha fatto pervenire nelle settimane scorse, al fine di pervenire ad una celere sottoscrizione.

Inoltre, con riferimento alle procedure di passaggio dalla seconda alla terza Area già bandite, considerate le difficoltà emergenziali in atto, chiedono di poter convenire sulla disponibilità alla attivazione di prove selettive semplificate, finalizzate ad una conclusione celere della procedura. In merito chiedono, tra l’altro, considerato l’ampio raggio di competenza delle materie oggetto di esame, che venga pubblicata una banca dati dei test a cui i candidati possano fare riferimento e/o una elencazione degli argomenti oggetto della selezione con eventuali riferimenti di testo su cui potersi preparare.

Infine Le chiedono, pur comprendendo tutte le difficoltà connesse all’emergenza COVID 19, di porre in essere ogni azione utile per la definizione dei passaggi di fascia anno 2019.

In attesa di un cortese riscontro, si porgono cordiali saluti

Roma 28 aprile 2020

FP CGIL

CISL FP UIL PA CONFSAL-UNSA

Iervolino

Fanfani Procopio Veltri

DOGANE E AAMS – Comunicato Unitario 25.04.2020

Coordinamenti Nazionali Agenzie Dogane e AAMS

AI LAVORATORI DELL’AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI

Sta circolando in queste ore, in varie chat, un Protocollo d’intesa sullo SMART WORKING dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Al riguardo comunichiamo ai lavoratori tutti che le scriventi OO.SS. NON HANNO MAI SOTTOSCRITTO quel protocollo.

Trattasi di una proposta dell’Amministrazione pervenuta nel tardo pomeriggio di Venerdì 24 aprile a seguito della richiesta fatta in video conferenza dalle scriventi sigle sindacali al Direttore Generale per addivenire ad una intesa su regole comuni e omogenee di organizzazione dello SMART WORKING.

Il contenuto di questo documento nei termini in cui è stato presentato non è condivisibile dalle scriventi OO.SS. e pertanto non sottoscrivibile.

Qualsivoglia notizia contraria è da ritenersi falsa.

Roma 25/04/2020

FP CGIL

CISL FP UIL PA CONFSAL-UNSA

Iervolino

Fanfani Procopio Veltri

DOGANE E AAMS – Comunicato Unitario 23.04.2020

Coordinamenti Nazionali Agenzie Dogane e AAMS

Al Direttore Generale dell’Agenzia
Delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Marcello Minenna

E p.c.
Al Direttore Centrale del Personale
Dott. Rocco Flore

 

OGGETTO: Codice di Comportamento – Deviazione di chiamate VOIP

Egregio Direttore,
in vista dell’incontro previsto per domani 24 aprile, riteniamo utile anticiparLe che, in queste ore, siamo venuti a conoscenza che verrebbe richiesta ai lavoratori in smart working di attivare la deviazione di chiamata da Voip verso le utenze personali (fisse e cellulari) che i lavoratori hanno comunicato all’Amministrazione solo per essere raggiunti dal proprio ufficio di appartenenza durante l’orario di lavoro, in caso fossero intervenute cause di necessità improcrastinabili.
In merito facciamo presente che le linee telefoniche fisse e cellulari dei dipendenti non possono essere considerate un mezzo ordinario a disposizione dell’Amministrazione, considerato che l’attività in smart working è posta in essere non su base volontaria (come in una situazione ordinaria) ma a seguito di disposizioni che hanno imposto l’attivazione di tale istituto. Per questo i riferimenti delle utenze comunicate debbono restare tutelati, tanto è vero che la messa a disposizione di terzi, di norma il Direttore dell’Ufficio, è espressamente autorizzata.
Una tale iniziativa ci pare ancora più incomprensibile ed inaccettabile perché interviene sulla sfera privata dei lavoratori e, per come ci viene riferito, pare essere utilizzata ai fini di controlli di “audit”.
Tra l’altro, pur comprendendo e riconoscendo le difficoltà connesse all’emergenza COVID 19 che hanno imposto l’attivazione improvvisa ed urgente dell’istituto dello smart working, riteniamo che – proprio alla vigilia di nuove e
diverse disposizioni governative sulla Fase2 che imporranno una più organica strutturazione del lavoro agile nella PA – debba essere attivata una fase di confronto sindacale sulla organizzazione di questa forma di lavoro che non può essere regolamentata in forma autonoma dell’Agenzia.
Siamo pertanto a richiedere – al fine di fornire un utile contributo allacorretta organizzazione dei servizi, anche in smart working – il ripensamento delle iniziative sopracitate e l’apertura di un confronto sindacale celere volto a definire diritti ed obblighi dei dipendenti che aderiscono a tale istituto.
Cogliamo inoltre l’occasione per tornare su quanto già espostoLe nel corso della videoconferenza di 2 settimane fa, in merito alla Nota prot. 106908/RU del 08/04/2020.
In proposito continuiamo ad essere convinti che la nota enunci principi perentori che rischiano di debordare dalle normative vigenti e dalle regole dello stesso Codice di Comportamento a cui si fa riferimento.
Si fa riferimento, come sa, a principi che garantiscono libertà di pensiero e di espressione che non possono essere compressi né sui social network e ancor di più sulle comunicazioni informatiche di messaggistica istantanea (cosiddette chat), che rientrano nel diritto di privacy di ogni cittadino che non può essere limitato rispetto
alla divulgazione di notizie.
I lavoratori sono tenuti ad obblighi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta, ma non per questo possono essere privati da ogni diritto di critica ed espressione nell’ambito della propria sfera privata, principio ribadito anche nello Statuto dei Lavoratori.
In questo ambito una riflessione specifica deve essere fatta per le prerogative sindacali dei delegati sui posti di lavoro che, nell’esercizio della loro attività, non possono rientrare in una sfera di subordinazione gerarchica.
Tuttavia, riconoscendo la Sua disponibilità, espressaci in quella occasione, a riconsiderare quanto disposto nella nota in questione, siamo a chiederLe -restando disponibili a fornire ogni utile contributo – di voler diramare un giudizioso chiarimento teso a sistemare tutti quegli aspetti che, come Le abbiamo sottolineato, possono essere in contrasto con norme vigenti.
Infine, altra problematica rimasta in sospeso, riguarda l’effettuazione delle verifiche di cassa di cui alla nota prot. 106189RU del 2 aprile 2020. Gli spostamenti dei Colleghi incaricati del servizio provocherebbero una situazione contraria al contenimento e al contrasto del coronavirus. Si ritiene, inoltre, che tale attività non sia indifferibile in quanto i previsti monitoraggi possono rimediare temporaneamente all’incombenza necessaria. Rammentiamo che in molte realtà territoriali gli spostamenti dei funzionari incaricati del servizio richiedono la percorrenza di centinaia di chilometri oltre che il viaggio di due persone nello stesso automezzo e quindi senza distanziamento sociale.

Confidando in un fattivo approfondimento domani, porgiamo cordiali saluti.

Roma 23/04/2020

FP CGIL

CISL FP UIL PA CONFSAL-UNSA

Iervolino

Fanfani Procopio Veltri

ENTRATE – UNITARIO 20.04.2020

Coordinamenti Nazionali Agenzie Entrate

RIATTIVATI ARTT. 18 CCNI DI COORDINAMENTO PER LA FASE EMERGENZIALE.
ENTRO APRILE APERTURE TRATTATIVE PER FPSRUP 2018, ACCONTO F.O. E STABILIZZAZIONE DEI DISTACCHI

Dopo alcuni incontri con i vertici dell’Agenzia abbiamo sottoscritto un “Verbale di Intesa” sul finanziamento degli artt. 18 CCNI che svolgono funzioni di Coordinamento e che saranno riattivati a decorrere del prossimo 1° maggio dopo la decadenza dagli incarichi di tutti gli artt. 17 e 18 CCNI dello scorso gennaio.
Per la tempistica limitata e l’obbligo di cessazione al prossimo 31 dicembre 2020 ci si è orientati a condividere un “regime transitorio” delle sole figure di coordinamento di cui all’art. 18 CCNI e prospettare già dai prossimi mesi la definizione di nuovi accordi sul finanziamento – che necessariamente dovrà seguire a “regime” le previsioni contrattuali del cofinanziamento dell’art. 28 CCNL Agenzie fiscali e dell’art. 77, comma 1, del CCNL Fc – remunerazione e criteri di selezione che dovranno regolamentare esaustivamente tutte le tipologie di P.O. e I.R. ex artt. 17 e 18 CCNI con decorrenza 1° gennaio 2021.
I Fondi stanziati nel decreto mille proroghe per gli articoli 18 CCNI non si possono in alcun modo distribuire al restante personale e, quindi, se non si fosse firmato quest’accordo, sarebbero andati persi. In ragione di ciò abbiamo deciso di firmare un “impegno ponte” a scadenza obbligatoria al 31 dicembre p.v. non prorogabile, non solo per gli impegni scritti in tal senso ma per la modalità complessiva su cui si basa questa eccezionalità sotto tutti i profili (incarichi riattivati, procedura di selezione, finanziamento, ecc.) che non consentirebbe, nei fatti, alcuna ulteriore proroga.
Inoltre, le Scriventi hanno ottenuto un eccezionale risultato per l’annualità 2020 rappresentato dal fatto che il finanziamento di tali posizioni transitorie è integralmente a carico dell’Agenzia determinando così, concretamente, un risparmio sul FPSRUP pari a 10 milioni e 600 mila euro che saranno liquidabili a tutti i lavoratori con il salario accessorio della relativa annualità; in aggiunta alle risorse che abbiamo ottenuto nei mesi scorsi con specifico emendamento al D.L. c.d. “milleproroghe” pari ad ulteriori 6 milioni di euro sempre destinati al salario accessorio di tutti i lavoratori.
A questo si aggiunge l’impegno concreto, non solo dell’avvio delle trattative sul FPSRUP 2018 che ricordiamo nei mesi scorsi abbiamo ottenuto lo sblocco delle risorse dopo le importanti giornate dello stato di agitazione, ma anche il ripristino degli anticipi indennità F.O. con la prossima sottoscrizione dell’accordo sull’acconto per il 2019 nonché una nuova stabilizzazione dei colleghi distaccati (su base nazionale).

Roma, 20 aprile 2020

 

 

FP CGIL

CISL FP UIL PA CONFSAL-UNSA FLP

BOLDORINI

SILVERI CAVALLARO SEMPREBONI PATRICELLI

DOGANE e AAMS – NOTIZIARIO 17.04.2020

 

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

 

AL PERSONALE DELL’AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI

Nella giornata di ieri, 17 aprile 2020, le OO.SS. nazionali hanno avuto un incontro in videoconferenza con il Direttore Generale dell’Agenzia per confrontarsi su alcune delle  problematiche che, per diversi motivi o per situazioni contingenti , sono ancora in sospeso  nonché su quelle nuove e gravose sorte a causa del particolare momento che si sta vivendo nel Paese e  nell’ambito lavorativo dell’Agenzia.

E’ chiaro che la problematica più in evidenza della giornata ha riguardato la situazione originata dalla nomina, da parte del Commissario Straordinario per l’emergenza covid-19, della Guardia di Finanza, per non citare poi l’Arma dei Carabinieri e perfino il Prefetto di Taranto, come “soggetto attuatore” delle requisizioni, per irregolarità, dei beni mobili, dei presidi sanitari e medico chirurgici atti a fronteggiare la pandemia in atto.

Tale nomina non può che essere ritenuta incomprensibile in quanto il soggetto istituzionale per le attività in questione è e resta l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, unico soggetto preposto alle operazioni doganali di esportazione, nonché di quelle diverse da tale regime, dei beni mobili necessari al contrasto della pandemia da coronavirus.

La nostra Delegazione ha ribadito la grave anomalia che si è venuta a creare e ha ricordato le due distinte note, dirette una al Sig. Ministro dell’Economia e Finanze e l’altra al medesimo vertice dell’Agenzia, proprio per una riaffermazione urgente del ruolo doganale nell’alveo normativo per il l’espletamento delle funzioni ed attività proprie dell’Agenzia

Il Direttore Generale ha parlato di un suo intervento presso il Comandante Generale della GDF al fine di trovare una intesa sul problema. Chi, però, opera quotidianamente in dogana sa che gli equilibri tra le due istituzioni sono di non facile gestione e l’attribuzione della nuova funzione potrebbe innescare eventuali conflitti in un ambito in cui la normativa vigente, comunitaria e nazionale, non richiedeva certo una pluralità di soggetti per la stessa attività. Ciò dimostra ancora una volta la peculiarità delle funzioni doganali non sempre chiare a tutti. Si auspica pertanto che l’intesa fra il Direttore Generale ADM e il Comandante Generale della GDF possa ristabilire comportamenti consoni alla normativa negli spazi doganali per la chiarezza necessaria a chi opera e per il bene della collettività. Tali intese sarebbe opportuno che venissero esplicitate, come altre volte, in maniera formale.

Nel prosieguo del confronto si è parlato della necessità di approfondire, attraverso un confronto tra le parti, la tematica dell’adozione delle “divise di servizio”.  Non si può infatti prescindere dall’ individuazione della particolare specificità dei servizi che necessitano di detta implementazione. Inoltre non può essere sottaciuto che l’adozione delle divise deve essere collegata alla previsione di una opportuna logistica che garantisca l’utilizzo di appositi locali di vestizione forniti di armadietti e alla previsione di necessarie attrezzature  di igiene come ad esempio le docce.

Anche su tale argomento il Direttore Generale ha manifestato il suo interessamento con la previsione di un tavolo di confronto e di lavoro, in tempi possibili, che abbia come scopo precipuo il benessere del Personale nell’espletamento dei propri compiti istituzionali.

E’ stata, poi, avanzata l’ipotesi di riconsiderare la nuova denominazione del settore Accise, che potrebbe essere in contrasto con disposizioni di carattere comunitario.

Il Direttore Generale si è riservato di approfondire l’argomento, ed in ogni caso l’obiettivo e di arrivare ad un inquadramento ad ampio respiro del settore Accise.

Ultimo argomento trattato, ma non di poco conto al fine di andare incontro alle aspettative del Personale, ha riguardato la richiesta di riprendere il confronto sul Contratto Integrativo, argomento sul quale da più di due anni si cerca di avere una effettiva interlocuzione, per cercare di disciplinare in dettaglio diversi e rilevanti istituti contrattuali.

La nostra Delegazione ha sottolineato la propria disponibilità al confronto per ogni tipo di proposta migliorativa (economica e regolamentare) inerente alle attività svolte da tutto il  Personale ADM anche in base alle diverse riorganizzazioni che, peraltro, ancora non trovano un  completamento.

Il dott. Minenna, naturalmente, ha dato ampia disponibilità a dare seguito, a breve, a quanto richiesto.

Non si è avuto modo, per questioni di tempo, di riprendere la problematica derivante dalle ultime disposizioni sulle verifiche di cassa e sulla nota inerente alle attività extraistituzionali dei dipendenti dell’Agenzia.

 

(Veltri – Eremita)

DOGANE E AAMS – NOTA AL DIRETTORE GENERALE MARCELLO MINENNA

Al Direttore Generale
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Prof. Marcello Minenna
Roma

Oggetto: soggetti attuatori per procedere alla requisizione dei beni mobili destinati al contrasto del coronavirus. Ordinanze 1/2020, 3/2020, 8/2020 del Commissario Straordinario per l’emergenza coronavirus.

L’ ordinanza 8/2020 del Commissario Straordinario per la gestione dell’emergenza del covid-19 ha nominato la Guardia di Finanza quale soggetto attuatore per le requisizioni dei presidi sanitari e medico chirurgici nonché dei beni mobili di qualsiasi genere occorrenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria del coronavirus laddove vengano esportati o in operazioni doganali diverse dalle esportazioni in difformità alle norme attuali.

Tale decisione del Commissario Straordinario risulta incomprensibile perché, come è noto, con ordinanza 1 / 2020 del medesimo Commissario la funzione di “soggetto attuatore” era stata conferita all’Agenzia delle Dogane e Monopoli in quanto essa esercita istituzionalmente la funzione di “autorità doganale” ai sensi della normativa comunitaria e di quella nazionale.

Pertanto, la duplicazione dell’attività di requisizione che prevede l’intervento della Guardia di Finanza risulta incomprensibile ed è prevedibile che possa produrre negli spazi doganali conflitti e disservizi per la celerità dei materiali in parola destinati al contrasto del covid-19.

Come se non bastasse l’ordinanza 3/2020 del Commissario Straordinario precitato conferisce anche la nomina di “soggetto attuatore” all’Arma dei Carabinieri. La confusione dei ruoli a questo punto è di tutta evidenza e colpisce che l’espletamento dell’ attività doganale prevista per legge in capo ad un soggetto specifico, l’ADM, possa generare mediante una indebita triplicazione oltre che disfunzione dell’azione amministrativa e di controllo anche disfunzioni riguardo alle finalità di protezione della salute pubblica.

E’ di tutta evidenza un urgente e inderogabile intervento di Codesta Agenzia presso l’Autorità competente per rappresentare lo stato di confusione causato dal conferimento delle medesime attività a tre distinte istituzioni dello Stato. I Lavoratori dell’Agenzia necessitano di certezze del proprio ruolo e del proprio operare che non esigono concorrenza o competizione con altre Istituzioni in quanto la professionalità dei Dipendenti ADM si evidenzia anche senza sovraesposizioni mediatiche.

Torino, 17 aprile 2020

Il Responsabile Nazionale del Settore ADM
Salvatore Veltri

DOGANE E AAMS – NOTA AL SIG. MINISTRO DELL’ECONOMIA E FINANZE

Al Sig. Ministro dell’Economia e Finanze Roma

Oggetto: soggetti attuatori per procedere alla requisizione dei beni mobili destinati al contrasto del coronavirus. Ordinanze del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19.

Egregio Sig. Ministro,

con tre ordinanze del Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica covid-19 (1/2020, 3/2020, 8/2020) sono stati nominati l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza quali “soggetti attuatori” al fine di procedere alle requisizioni, a richiesta del medesimo Commissario Straordinario, dei presidi sanitari e medico chirurgici nonché dei beni mobili di qualsiasi genere occorrenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria del coronavirus in violazione delle norme specifiche. L’autorità doganale preposta alle operazioni doganali relative ai beni mobili in parola, sia per l’esportazione che per operazioni doganali diverse dall’esportazione, è identificata dalla normativa nazionale e comunitaria nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che opera negli spazi doganali e fuori da essi nei casi previsti dalla normativa o in base ad ordini dell’Autorità Giudiziaria. Il contemporaneo, nonché incomprensibile, affidamento delle medesime attività a Istituzioni diverse non può che generare prevedibili conflitti e ritardi nello svincolo di merci estremamente necessarie sia alle strutture sanitarie che ai cittadini. Per quanto rappresentato, questa Federazione chiede alla Signoria Vostra di voler urgentemente intervenire per riportare nell’alveo normativo l’espletamento delle funzioni ed attività di tipo doganale inerenti ai beni necessari, nella fattispecie, per fronteggiare l’emergenza sanitaria del coronavirus.

Si porgono distinti saluti.

Roma, 17 aprile 2020

                                                                                                       Il Segretario Generale della Federazione Consal-Unsa

                                                                                                    Massimo Battaglia

                                                                                                                                                                                              Il Coordinatore Nazionale Agenzie Fiscali

                                                                                                      Valentino Sempreboni

                                                                                                                                                                                                Il Responsabile Nazionale Settore ADM

                                                                                                    Salvatore Veltri

ENTRATE – Resoconto riunione 16 Aprile 2020 – Unitario

Coordinamenti Nazionali Agenzie Entrate

 

Alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate

Si è da poco concluso l’incontro convocato in video conferenza dall’Amministrazione per affrontare il tema degli incarichi di responsabilità ex art. 18 CCNI Agenzia Entrate (capi team), scaduti in data 31.12.2019.

L’emergenza e l’urgenza organizzativa dettata anche dalle nuove modalità di lavoro agile, hanno indotto l’Agenzia a formulare una proposta – già circolata in mattina – di riassegnazione dei suddetti incarichi a coloro i quali già svolgevano questo ruolo al 31.12.2019 e limitatamente ai mesi residui del 2020. Dai calcoli effettuati, inoltre, risultano 550 posizioni vacanti che l’Amministrazione propone di selezionare con interpelli curriculari ed eventuali colloqui.

Il fronte sindacale è intervenuto con proposte di modifica ed in particolare ha chiesto che il costo delle relative indennità, per i residui 8 mesi del 2020, resti a carico dell’Amministrazione attraverso l’utilizzo delle risorse storicamente tratte dal bilancio dell’Ente in aggiunta a quelle assegnate in modo vincolato dal Governo nel mese di febbraio, nel corso della vertenza sindacale delle Agenzie Fiscali.

Questa circostanza permetterà, per l’anno 2020, di sgravare il Fondo del Personale dal consueto impiego di risorse economiche, ammontante a circa 10 milioni di euro.

Tuttavia, permanendo ancora dubbi sull’impianto dell’accordo, la riunione è stata aggiornata a lunedì 20 aprile.

L’incontro è stato anche l’occasione per chiedere la rapida convocazione del tavolo di trattativa per la distribuzione del FPSRUP 2018 (saldo) e per sollecitare la liquidazione dell’anticipazione per le attività di FO.

Inoltre, per ciò che interessa l’attribuzione dei buoni pasto in smart working, l’Agenzia ci ha informati di non aver ancora avuto il confronto con le altre amministrazioni del settore fiscale, necessario – a suo dire – per garantire omogeneità di applicazione.

Nell’attesa di fornirvi altri aggiornamenti, assicuriamo a tutti la nostra massima attenzione.

Roma 16 aprile 2020  

FP CGIL

CISL FP UIL PA CONFSAL-UNSA FLP

BOLDORINI

SILVERI CAVALLARO SEMPREBONI PATRICELLI

DOGANE E AAMS – Ai lavoratori Doganali – Comunicato Unitario

Coordinamenti Nazionali Agenzie Dogane e AAMS

AI LAVORATORI DOGANALI

Nella mattinata di oggi abbiamo partecipato ad una videoconferenza con il Direttore Generale Dott. Minenna ed il Direttore Centrale del Personale Dott. Flore. In apertura il Direttore ha tenuto a sottolineare che l’ADM, in questa fase delicatissima, si sta muovendo in modo lodevole e sta accrescendo i propri consensi in ambito istituzionale. Ha inoltre fatto rilevare che nel DL n. 23 / 2020, all’ art 31, sono stati riproposti 8 milioni di euro per ADM, anche se il testo attuale limita l’utilizzo alla annualità 2020. Con la norma, peraltro, i dipendenti acquisiscono la pienezza giuridica della qualifica di polizia giudiziaria. Dunque appena il decreto diventerà legge verranno emesse, tra l’altro, le relative nuove tessere di servizio. Il Dott. Minenna ha poi comunicato che, aderendo alla nostra richiesta unitaria, è allo studio – per quanto riguarda il Fondo risorse decentrate 2018 – una proposta di anticipo che impegnerà prevedibilmente la maggioranza delle somme (per circa 88 milioni di euro) e che sarà presentata alle OO:SS. immediatamente, al fine di dar corso ai relativi pagamenti.
Per quanto riguarda invece la determinazione 113049/RU di ieri, il Direttore ha rappresentato la opportunità di specificare la individuazione pratica, oggettiva e chiara di alcune funzioni (DG, DC, DR/DID).
Nel corso dell’incontro abbiamo ribadito con forza per parte nostra al Dott. Minenna che occorre superare gli indugi per riprendere, non appena possibile, le trattative per il Contratto integrativo di Agenzia, nonché per tutta una serie di problematiche connesse.
Abbiamo infine manifestato le perplessità generate riguardo la nota 106908RU dell’8 aprile2020. La nota ripropone in maniera perentoria le norme del “Codice di comportamento dei dipendenti ADM”, trasmettendo tuttavia un messaggio che
si presta a diverse interpretazioni e che potrebbe avere sbocchi distorti in relazione alla libertà di espressione. Il Direttore, specificando che non era assolutamente quella l’intenzione dell’Agenzia, ha invitato le OO.SS. a voler presentare in merito un documento al fine di procedere alle eventuali rettifiche della nota in questione. È stato infine sottolineato anche il fatto che la nota sulle “verifiche di cassa” in questo periodo emergenziale risulta non priva di contraddizioni in quanto sottoporrebbe i verificatori (che tra l’altro dovrebbero viaggiare con lo stesso automezzo) a spostamenti, in molti casi, di centinaia di chilometri. Il Direttore si è dimostrato disponibile a valutare, anche rispetto a questa nota, i possibili correttivi. Si coglie l’occasione di questo breve report per augurare a tutti voi e alle vostre famiglie una Buona Pasqua … anche se un po’ diversa.

Roma 10 aprile 2020

FP CGIL

CISL FP UIL PA CONFSAL-UNSA

Iervolino

Fanfani Procopio Veltri

ENTRATE – Sanificazione degli uffici e imputazione assenza – UNITARIO

Coordinamenti Nazionali Agenzie Entrate

 

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Al Direttore Centrale Risorse Umane e Organizzazione

All’ Ufficio Relazioni Sindacali e normativa del lavoro

Oggetto: Sanificazione degli uffici e imputazione delle relative assenze.

Le scriventi OO.SS. dopo aver letto con attenzione la comunicazione, giunta via mail, sull’imputazione delle assenze dovuta alla sanificazione degli uffici, condividono il presupposto che considera la necessità della chiusura dell’ufficio a seguito dei provvedimenti emergenziali ma non la differenziazione che codesta Agenzia fa nel giustificare le assenze a secondo se i lavoratori dovevano prestare servizio “in presenza” negli uffici o, diversamente, in modalità di lavoro agile poi anche introdotto come modalità ordinaria di lavoro ma “non esclusiva”.

Il presupposto condiviso, quindi, è che tale tipologia di chiusura degli Uffici ricade pienamente nella previsione di cui all’art. 19, comma 3, del D.L. n. 9/2020 che considera che le assenze derivanti dalle chiusure degli uffici imposti da provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19 costituiscono servizio prestato a tutti gli effetti di legge con esclusione della sola corresponsione dell’indennità sostitutiva di mensa (Buono pasto).

Va da sé, con tutta evidenza, che se l’ufficio è chiuso (a prescindere da quale siano le motivazioni) non può essere valutata l’esistenza che una parte di lavoratori, minima o elevata che sia, possa comunque essere considerata in attività lavorativa né tanto meno effettuare una discriminazione di trattamento tra tipologie di prestazione lavorativa se essa fosse prestata “in presenza” in ufficio, così come diffusamente (ma non esclusivamente) effettuata nella prima fase emergenziale, oppure in modalità agile (smart working, telelavoro, ecc.) svolto più diffusamente nella seconda fase emergenziale.

Ad ulteriore riprova, risulta altrettanto non coerente l’ipotesi proposta da codesta Agenzia nella citata mail informativa in quanto, con riferimento alle chiusure degli uffici deve definirne, con specifico provvedimento, anche il loro “mancato funzionamento” nei confronti dell’utenza. Ne consegue che non può essere discriminata neanche la stessa utenza tra chi si recherebbe in ufficio trovandolo chiuso e chi troverebbe il riscontro attraverso lavorazione in remoto da parte dei colleghi che presterebbero servizi.

In poche parole, se l’ufficio è chiuso lo è a tutti gli effetti!... nella specifica casistica la norma già richiamata di cui all’art. 19, c. 3 del D.L. n.9/2020 non fa certamente alcuna distinzione tra modalità diversificate di come può essere prestata l’attività lavorativa e certamente, quindi, non possono essere introdotti discriminazioni di sorta.

Del resto, richiamandosi ai principi generali espressi anche in seno alle interpretazioni ARAN, in particolare nella risposta fornita alla Corte dei Conti in data 26 aprile 2018, le Scriventi evidenziano che, in ogni caso, la citata tipologia rientra nella casistica in cui l’Ufficio resta chiuso per ordinanza prefettizia, sindacale o di altra autorità in grado di prescrivere la chiusura di un ufficio pubblico o che comunque l’assenza del personale non può che essere riferibile ad “eventi riconducibili al rischio di impresa” e, quindi, in entrambi i casi le assenze sono giustificate.

Pertanto, con la presente, le scriventi OO.SS. invitano codesta Agenzia a non discriminare, per i giorni di sanificazione, istituti diversi della modalità di prestazione dell’attività lavorativa e a considerare per tutti i lavoratori l’assenza giustificata con riconoscimento della retribuzione a tutti gli effetti di legge.

Si resta in attesa di cortese quanto celere riscontro.

Roma 9 aprile 2020  

FP CGIL

CISL FP UIL PA CONFSAL-UNSA FLP

BOLDORINI

SILVERI CAVALLARO SEMPREBONI PATRICELLI